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INTERCONFESSIONALE

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Interconfessionale - Nuovo Testamento - Lettere di Paolo - Romani - 14

Lettera ai Romani 14

Interconfessionale Torna al libro

Nova Vulgata

Non giudicare gli altri

Interconfessionale Accogliete chi è debole nella fede, senza criticare le sue opinioni.
Rimandi
14,1 debole nella fede 1 Cor 8,7-13. — senza criticare le sue opinioni 1 Cor 10,23-33; Rm 15,7.
Nova Vulgata ER14,1Infirmum autem in fide assumite, non in disceptationibus cogitationum.
Interconfessionale Uno, per esempio, crede di potere mangiare di tutto, invece un altro che è debole nella fede mangia soltanto verdura.
Rimandi
14,2 libertà data alla fede Col 2,16-23; 1 Tm 4,3-5; Tt 1,15.
Note al Testo
14,2 verdura: non si tratta di «vegetariani», ma di gente che vuole evitare di mangiare carne perché questa potrebbe essere stata offerta prima agli idoli.
Nova Vulgata ER14,2Alius enim credit manducare omnia; qui autem infirmus est, holus manducat.
Interconfessionale 14,3Se uno mangia di tutto, non disprezzi chi mangia soltanto determinati cibi e, d’altra parte, costui non condanni chi mangia di tutto, perché Dio ha accolto anche lui.
Nova Vulgata ER14,3Is qui manducat, non manducantem non spernat; et qui non manducat, manducantem non iudicet, Deus enim illum assumpsit.
Interconfessionale Chi sei tu, per giudicare uno che non è tuo servitore? Che egli faccia bene il suo lavoro, o no, riguarda il suo padrone. Ma lo farà bene, perché il Signore lo sostiene.
Rimandi
14,4 servitore del Signore, il solo giudice Rm 14,7.10; Mt 7,1; 1 Cor 4,5; Gc 4,12.
Nova Vulgata ERTu quis es, qui iudices alienum servum? Suo domino stat aut cadit; stabit autem, potens est enim Dominus statuere illum.
4 potens est enim Deus
Interconfessionale C’è chi pensa che vi siano giorni più importanti degli altri, e c’è invece chi li considera tutti uguali. Quel che importa è che ognuno agisca con piena convinzione.
Rimandi
14,5 differenze tra i giorni Gal 4,10; Col 2,16.
Note al Testo
14,5 giorni più importanti: quelli delle feste di origine ebraica o pagana.
Nova Vulgata
ERNam alius iudicat inter diem et diem, alius iudicat omnem diem; unusquisque in suo sensu abundet.
5 Nam alius iudicat diem plus inter diem
Interconfessionale Chi dà importanza a un giorno particolare lo fa per onorare il Signore, e chi mangia qualsiasi cibo lo fa per onorare il Signore; tant’è vero che rende grazie a Dio.
Rimandi
14,6 usare della libertà rendendo grazie 1 Cor 10,30; 1 Tm 4,4.
Nova Vulgata ER14,6Qui sapit diem, Domino sapit; et qui manducat, Domino manducat, gratias enim agit Deo; et qui non manducat, Domino non manducat et gratias agit Deo.
Interconfessionale 14,7Nessuno di noi infatti vive per se stesso o muore per se stesso.
Nova Vulgata ER14,7Nemo enim nostrum sibi vivit et nemo sibi moritur;
Interconfessionale Perché se viviamo, viviamo per il Signore, e se moriamo, moriamo per il Signore. È così, sia che viviamo, sia che moriamo, apparteniamo al Signore.
Rimandi
14,8 vivere per il Signore Rm 6,11; 1 Cor 3,23; 2 Cor 5,15; Gal 2,20; 1 Ts 5,10.
Nova Vulgata ER14,8sive enim vivimus, Domino vivimus, sive morimur, Domino morimur. Sive ergo vivimus, sive morimur, Domini sumus.
Interconfessionale Infatti Cristo è morto ed è tornato in vita per essere il Signore dei morti e dei vivi.
Rimandi
14,9 Signore dei morti e dei vivi Lc 20,38; At 10,42; Fil 2,10-11.
Nova Vulgata ER14,9In hoc enim Christus et mortuus est et vixit, ut et mortuorum et vivorum dominetur.
Interconfessionale Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E tu, perché disprezzi tuo fratello? Tutti dovremo presentarci di fronte a Dio, per essere giudicati da lui.
Rimandi
14,10 il tribunale di Dio At 17,31; Rm 2,16; 12,19; 2 Cor 5,10; Mt 25,31-43.
Nova Vulgata
ER14,10Tu autem quid iudicas fratrem tuum? Aut tu quare spernis fratrem tuum? Omnes enim stabimus ante tribunal Dei;
Interconfessionale Com’è vero che io vivo,
dice il Signore, nella *Bibbia,
ognuno si porrà in ginocchio dinanzi a me,
e tutti riconosceranno a gran voce
la potenza di Dio.
Rimandi
14,11 Is 49,18; 45,23; cfr. Fil 2,10-11.
Note al Testo
14,11 Com’è vero…: Paolo cita il testo di Isaia 45,23 come si legge nell’antica traduzione greca; la prima riga può provenire da Isaia 49,18.
Nova Vulgata ERscriptum est enim:
Vivo ego, dicit Dominus,
mihi flectetur omne genu,
et omnis lingua confitebitur Deo
”.
9 et mortuus est et revixit
11 dicit Dominus quoniam | mihi flectet
Interconfessionale Ognuno di noi dovrà quindi rendere conto di se stesso a Dio.
Rimandi
14,12 render conto a Dio Rm 2,5-6.16; Eb 4,13.
Nova Vulgata
ER14,12Itaque unusquisque nostrum pro se rationem reddet Deo.
Interconfessionale Smettiamo allora di giudicarci a vicenda.
Non turbare la fede dei fratelli

Non fate nulla che possa essere occasione di caduta o di scandalo per un vostro fratello.
Rimandi
14,13 caduta e scandalo Mt 5,29; 18,6; 1 Cor 8,13; 1 Gv 2,10.
Nova Vulgata ER14,13Non ergo amplius invicem iudicemus, sed hoc iudicate magis, ne ponatis offendiculum fratri vel scandalum.
Interconfessionale Io sono pienamente convinto, come ha detto il Signore Gesù, che niente è *impuro di per sé. Ma se qualcuno pensa che qualcosa sia impuro, per lui lo è.
Rimandi
Nova Vulgata
ERScio et certus sum in Domino Iesu quia nihil commune per seipsum, nisi ei, qui existimat quid commune esse, illi commune est.
14 Scio et confido | per ipsum
Interconfessionale Ora, se tu, per un cibo, sei causa di tristezza per un tuo fratello, non ti comporti più con amore verso di lui. Non rovinare, per una questione di cibo, uno per il quale *Cristo è morto.
Rimandi
14,15 amare significa rispettare 1 Cor 8,9-13.
Nova Vulgata ER14,15Si enim propter cibum frater tuus contristatur, iam non secundum caritatem ambulas. Noli cibo tuo illum perdere, pro quo Christus mortuus est!
Interconfessionale 14,16Ciò che è bene per voi non deve diventare per altri occasione di rimprovero.
Nova Vulgata ERNon ergo blasphemetur bonum vestrum!
16 bonum nostrum
Interconfessionale Perché il *regno di Dio non è fatto di questioni che riguardano il mangiare e il bere, ma è giustizia, pace e gioia che vengono dallo *Spirito Santo.
Rimandi
14,17 inutilità delle questioni alimentari 1 Cor 8,8. — pace e gioia che vengono dallo Spirito Santo Gal 5,22; 1 Ts 1,6.
Nova Vulgata ERNon est enim regnum Dei esca et potus, sed iustitia et pax et gaudium in Spiritu Sancto;
17 non est regnum Dei
Interconfessionale Chi serve a Cristo in questo modo piace a Dio, ed è stimato dagli uomini.
Rimandi
14,18 stima degli uomini Rm 12,17-18; 1 Tm 2,2; 6,1; Tt 2,9-10.
Nova Vulgata ER14,18qui enim in hoc servit Christo, placet Deo et probatus est hominibus.
Interconfessionale Cerchiamo quindi quel che contribuisce alla pace e all’aiuto reciproco.
Rimandi
14,19 pace Rm 12,17-18; 1 Cor 7,15. — fortifica nella fede Rm 15,2; 1 Cor 3,9; 14,5.12.26; 2 Cor 13,10; Ef 2,21; 4,12.16.29.
Nova Vulgata ER14,19Itaque, quae pacis sunt, sectemur et quae aedificationis sunt in invicem.
Interconfessionale 14,20Non distruggere l’opera di Dio per una questione di cibi. Certo, ogni cibo può essere mangiato, ma se qualcuno, mangiando un determinato cibo, causa turbamento a un fratello, allora fa male.
Nova Vulgata ER14,20Noli propter escam destruere opus Dei! Omnia quidem munda sunt, sed malum est homini, qui per offendiculum manducat.
Interconfessionale Perciò è bene non mangiare carne, né bere vino, né fare qualche altra cosa che possa spingere un fratello ad agire contro la sua fede.
Rimandi
14,21 causa di caduta per il fratello 1 Cor 8,13.
Nova Vulgata ERBonum est non manducare carnem et non bibere vinum neque id, in quo frater tuus offendit.
21 neque in quo frater tuus offendit aut scandalizatur aut infirmatur
Interconfessionale La tua personale convinzione conservala per te stesso dinanzi a Dio. Beato colui che non si sente colpevole nelle sue scelte.
Rimandi
14,22 convinzione data dalla fede 1 Cor 10,25-27. — discernimento 1 Cor 11,31.
Nova Vulgata
ERTu, quam fidem habes, penes temetipsum habe coram Deo. Beatus, qui non iudicat semetipsum in eo quod probat.
22 Tu fidem habes
Interconfessionale Chi invece mangia certi cibi contro coscienza è condannato perché non agisce secondo la convinzione che viene dalla fede. E tutto quel che non viene dalla fede è peccato.
Rimandi
14,23 condotta in disaccordo con la fede 1 Cor 8,7; Gc 4,17.
Nova Vulgata ER14,23Qui autem discernit si manducaverit, damnatus est, quia non ex fide; omne autem, quod non ex fide, peccatum est.