Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Isaia - 10
Libro di Isaia 10
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Nova Vulgata
Interconfessionale
Guai a voi che fate leggi ingiuste
per opprimere il mio popolo.
per opprimere il mio popolo.
Interconfessionale
Così negate la giustizia ai poveri
e li private dei loro diritti;
sottraete alle vedove e agli orfani
i loro beni.
e li private dei loro diritti;
sottraete alle vedove e agli orfani
i loro beni.
Interconfessionale
Come farete quando Dio vi punirà?
Che sarà di voi quando da lontano vi giungeranno i disastri?
Dove correrete a chiedere aiuti?
Dove andrete a nascondere le vostre ricchezze?
Che sarà di voi quando da lontano vi giungeranno i disastri?
Dove correrete a chiedere aiuti?
Dove andrete a nascondere le vostre ricchezze?
Nova Vulgata
Is10,3Quid facietis in die visitationis
et calamitatis de longe venientis?
Ad cuius confugietis auxilium
et ubi derelinquetis gloriam vestram?
Is10,3Quid facietis in die visitationis
et calamitatis de longe venientis?
Ad cuius confugietis auxilium
et ubi derelinquetis gloriam vestram?
Interconfessionale
10,4Sarete uccisi in guerra
o deportati come prigionieri.
Eppure l’ira del Signore non è ancora finita;
egli continuerà a punire.
o deportati come prigionieri.
Eppure l’ira del Signore non è ancora finita;
egli continuerà a punire.
Nova Vulgata
Is10,4Nam incurvabimini subter captivos
et infra occisos cadetis.
In omnibus his non est aversus furor eius,
sed adhuc manus eius extenta.
Is10,4Nam incurvabimini subter captivos
et infra occisos cadetis.
In omnibus his non est aversus furor eius,
sed adhuc manus eius extenta.
Il re degli Assiri strumento del castigo di Dio
Interconfessionale
Dice il Signore: «L’Assiria!
Per me è un bastone per punire,
una verga per castigare.
Per me è un bastone per punire,
una verga per castigare.
Interconfessionale
Mando l’Assiria contro una nazione empia,
che ha suscitato la mia collera.
La mando a saccheggiare, a depredare
e a calpestare questo popolo,
come il fango della strada».
che ha suscitato la mia collera.
La mando a saccheggiare, a depredare
e a calpestare questo popolo,
come il fango della strada».
Nova Vulgata
Is10,6Ad gentem impiam mitto eum
et contra populum furoris mei mando illi,
ut auferat spolia et diripiat praedam
et ponat illum in conculcationem
quasi lutum platearum.
Is10,6Ad gentem impiam mitto eum
et contra populum furoris mei mando illi,
ut auferat spolia et diripiat praedam
et ponat illum in conculcationem
quasi lutum platearum.
Interconfessionale
10,7Ma gli Assiri hanno in mente altri piani di guerra.
Sono decisi a distruggere una nazione dopo l’altra.
Sono decisi a distruggere una nazione dopo l’altra.
Nova Vulgata
Is10,7Ipse autem non sic arbitratur,
et cor eius non ita existimat;
sed in corde suo ad conterendum
et ad internecionem gentium non paucarum.
Is10,7Ipse autem non sic arbitratur,
et cor eius non ita existimat;
sed in corde suo ad conterendum
et ad internecionem gentium non paucarum.
Interconfessionale
Essi si vantano e dicono:
«Ogni nostro comandante vale quanto un re!
«Ogni nostro comandante vale quanto un re!
Rimandi
10,8
gli Assiri si vantano e dicono Is 36,18-20.
Note al Testo
10,8
Ogni nostro… un re: altri: Forse i miei prìncipi non sono altrettanti re?
Interconfessionale
Abbiamo conquistato le città di Calno e di Càrchemis.
La città di Camat è stata presa
e così pure Arpad, Samaria e Damasco.
La città di Camat è stata presa
e così pure Arpad, Samaria e Damasco.
Nova Vulgata
Is10,9Numquid non ut Charcamis sic Chalano?
Numquid non ut Arphad sic Emath?
Numquid non ut Damascus sic Samaria?
Is10,9Numquid non ut Charcamis sic Chalano?
Numquid non ut Arphad sic Emath?
Numquid non ut Damascus sic Samaria?
Interconfessionale
Abbiamo annientato questi regni
che fanno più idoli di Gerusalemme e di Samaria.
che fanno più idoli di Gerusalemme e di Samaria.
Nova Vulgata
Is10,10Quomodo apprehendit manus mea regna idololatra,
quorum simulacra plura sunt quam in Ierusalem et in Samaria,
Is10,10Quomodo apprehendit manus mea regna idololatra,
quorum simulacra plura sunt quam in Ierusalem et in Samaria,
Interconfessionale
10,11Come abbiamo distrutto Samaria e tutti i suoi idoli,
faremo lo stesso a Gerusalemme
e a tutte le statue adorate dai suoi abitanti».
faremo lo stesso a Gerusalemme
e a tutte le statue adorate dai suoi abitanti».
Nova Vulgata
Is10,11numquid non sicut feci Samariae et idolis eius,
sic faciam Ierusalem et simulacris eius?».
Is10,11numquid non sicut feci Samariae et idolis eius,
sic faciam Ierusalem et simulacris eius?».
Interconfessionale
Ma dice il Signore: «Quando avrò finito con il monte Sion e con Gerusalemme, punirò anche il re di Assiria per il suo orgoglio e la sua presunzione».
Nova Vulgata
Is10,12Et erit: cum impleverit Dominus cuncta opera sua in monte Sion et in Ierusalem, visitabo super fructum superbiae cordis regis Assyriae et super arrogantiam altitudinis oculorum eius.
Is10,12Et erit: cum impleverit Dominus cuncta opera sua in monte Sion et in Ierusalem, visitabo super fructum superbiae cordis regis Assyriae et super arrogantiam altitudinis oculorum eius.
Interconfessionale
Infatti il re di Assiria si vanta dicendo:
«Ho fatto tutto questo da solo.
Sono forte, saggio e intelligente.
Ho spostato i confini delle nazioni
e ho saccheggiato i loro tesori.
Con la mia potenza ho abbattuto
quei popoli.
«Ho fatto tutto questo da solo.
Sono forte, saggio e intelligente.
Ho spostato i confini delle nazioni
e ho saccheggiato i loro tesori.
Con la mia potenza ho abbattuto
quei popoli.
Rimandi
10,13
i confini delle nazioni Dt 32,8. — spostati 2 Re 17,6.24.
Note al Testo
10,13
Il senso dell’ultima frase del verso è incerto; per questo le traduzioni antiche e moderne sono a volte diverse.
Nova Vulgata
Is10,13Dixit enim:
«In fortitudine manus meae feci
et in sapientia mea, prudens sum enim;
et abstuli terminos populorum,
et scrinia eorum depraedatus sum
et detraxi quasi potens in sublimi sedentes;
«In fortitudine manus meae feci
et in sapientia mea, prudens sum enim;
et abstuli terminos populorum,
et scrinia eorum depraedatus sum
et detraxi quasi potens in sublimi sedentes;
Interconfessionale
10,14Ho raccolte nella mia mano le ricchezze dei popoli
come si prendono le uova abbandonate in un nido;
ho preso tutta la terra.
Nessuno ha agitato le ali.
Nessuno ha aperto il becco per gridare».
come si prendono le uova abbandonate in un nido;
ho preso tutta la terra.
Nessuno ha agitato le ali.
Nessuno ha aperto il becco per gridare».
Nova Vulgata
Is10,14et apprehendit quasi nidum manus mea fortitudinem populorum;
et sicut colliguntur ova derelicta,
sic universam terram ego congregavi,
et non fuit qui moveret pennam aut aperiret os et ganniret».
Is10,14et apprehendit quasi nidum manus mea fortitudinem populorum;
et sicut colliguntur ova derelicta,
sic universam terram ego congregavi,
et non fuit qui moveret pennam aut aperiret os et ganniret».
Interconfessionale
Dice ancora il Signore:
«Può una scure vantarsi di essere più grande di chi la usa?
Una sega è forse più importante
di chi la maneggia?
Un bastone non può comandare un uomo,
è l’uomo che maneggia il bastone».
«Può una scure vantarsi di essere più grande di chi la usa?
Una sega è forse più importante
di chi la maneggia?
Un bastone non può comandare un uomo,
è l’uomo che maneggia il bastone».
Rimandi
10,15
l’utensile e chi lo usa cfr. Is 29,16; 45,9; Ger 18,2-6. — il vero protagonista della storia Is 37,26-27.
Note al Testo
10,15
Un bastone… il bastone: altri: Come se la verga facesse muovere colui che l’alza, come se il bastone alzasse colui che non è di legno.
Nova Vulgata
Is10,15Numquid gloriabitur securis
contra eum, qui secat in ea?
Aut exaltabitur serra
contra eum, qui trahit eam?
Quomodo si agitet virga elevantem eam,
et exaltet baculus eum, qui non est lignum.
Is10,15Numquid gloriabitur securis
contra eum, qui secat in ea?
Aut exaltabitur serra
contra eum, qui trahit eam?
Quomodo si agitet virga elevantem eam,
et exaltet baculus eum, qui non est lignum.
Interconfessionale
Perciò il Signore, Dio dell’universo,
colpirà con la malattia quell’esercito vigoroso.
Essa sarà come un fuoco ardente.
colpirà con la malattia quell’esercito vigoroso.
Essa sarà come un fuoco ardente.
Nova Vulgata
Is10,16Propter hoc mittet Dominator, Dominus exercituum,
in pingues eius tenuitatem;
et subtus gloriam eius
ardor ardebit quasi combustio ignis.
Is10,16Propter hoc mittet Dominator, Dominus exercituum,
in pingues eius tenuitatem;
et subtus gloriam eius
ardor ardebit quasi combustio ignis.
Interconfessionale
Dio, la luce d’Israele, diventerà come un fuoco.
Il Santo d’Israele diventerà come una fiamma
che in un sol giorno brucerà ogni cosa,
come se fossero rovi e spine.
Il Santo d’Israele diventerà come una fiamma
che in un sol giorno brucerà ogni cosa,
come se fossero rovi e spine.
Nova Vulgata
Is10,17Et erit Lumen Israel ignis,
et Sanctus eius flamma;
et succendetur et devorabit spinas eius
et vepres in die una.
Is10,17Et erit Lumen Israel ignis,
et Sanctus eius flamma;
et succendetur et devorabit spinas eius
et vepres in die una.
Interconfessionale
10,18Quell’esercito è simile
a una foresta e a un giardino
ma Dio lo distruggerà completamente
come una malattia mortale
distrugge un uomo.
a una foresta e a un giardino
ma Dio lo distruggerà completamente
come una malattia mortale
distrugge un uomo.
Nova Vulgata
Is10,18Et gloriam saltus eius
et horti eius ab anima usque ad carnem consumet,
et erit sicut aeger tabescens;
Is10,18Et gloriam saltus eius
et horti eius ab anima usque ad carnem consumet,
et erit sicut aeger tabescens;
Interconfessionale
10,19Resteranno così pochi alberi nella foresta.
Persino un bambino potrà contarli.
Persino un bambino potrà contarli.
Pochi ritorneranno
Interconfessionale
Allora il resto del popolo d’Israele,
i pochi superstiti dei discendenti di Giacobbe,
non avranno più fiducia
in chi li ha così duramente colpiti.
Porranno la loro fiducia solo nel Signore, il Santo d’Israele.
i pochi superstiti dei discendenti di Giacobbe,
non avranno più fiducia
in chi li ha così duramente colpiti.
Porranno la loro fiducia solo nel Signore, il Santo d’Israele.
Nova Vulgata
Is10,20Et erit in die illa:
non adiciet residuum Israel
et, qui effugerint de domo Iacob,
inniti super eo, qui percutit eos,
sed innitentur super Dominum
Sanctum Israel, in veritate.
Is10,20Et erit in die illa:
non adiciet residuum Israel
et, qui effugerint de domo Iacob,
inniti super eo, qui percutit eos,
sed innitentur super Dominum
Sanctum Israel, in veritate.
Interconfessionale
Anche se il popolo d’Israele
fosse numeroso come la sabbia in riva al mare,
solo un resto tornerà.
Per il popolo è già stabilita
la punizione che si è meritata.
fosse numeroso come la sabbia in riva al mare,
solo un resto tornerà.
Per il popolo è già stabilita
la punizione che si è meritata.
Nova Vulgata
Is10,22Si enim fuerit populus tuus, Israel, quasi arena maris,
reliquiae revertentur ex eo;
consummatio decreta redundat in iustitia:
Is10,22Si enim fuerit populus tuus, Israel, quasi arena maris,
reliquiae revertentur ex eo;
consummatio decreta redundat in iustitia:
Interconfessionale
10,23Il Signore, Dio dell’universo ha decretato
la distruzione di tutto il territorio
ed eseguirà il suo decreto.
la distruzione di tutto il territorio
ed eseguirà il suo decreto.
Nova Vulgata
Is10,23interitum enim, qui decretus est,
Dominus, Deus exercituum, faciet in medio omnis terrae.
Is10,23interitum enim, qui decretus est,
Dominus, Deus exercituum, faciet in medio omnis terrae.
Il Signore punirà gli Assiri
Interconfessionale
Il Signore, Dio dell’universo,
dice al suo popolo che abita in Sion:
«Non temere gli Assiri,
anche se ora ti opprimono crudelmente
come un tempo fecero gli Egiziani.
dice al suo popolo che abita in Sion:
«Non temere gli Assiri,
anche se ora ti opprimono crudelmente
come un tempo fecero gli Egiziani.
Rimandi
10,24
non temere gli Assiri Is 37,6. — l’oppressione assira Is 9,3; 14,5. — come fecero gli Egiziani Es 5,14-16.
Nova Vulgata
Is10,24Propter hoc haec dicit Dominus, Deus exercituum: «Noli timere, populus meus habitator Sion, ab Assur; in virga percutiet te et baculum suum levabit super te sicut Aegyptus.
Is10,24Propter hoc haec dicit Dominus, Deus exercituum: «Noli timere, populus meus habitator Sion, ab Assur; in virga percutiet te et baculum suum levabit super te sicut Aegyptus.
Interconfessionale
Io, il Signore dell’universo,
li colpirò con la mia frusta
come ho fatto con il popolo di Madian alla roccia di Oreb.
Punirò gli Assiri come ho punito gli Egiziani.
li colpirò con la mia frusta
come ho fatto con il popolo di Madian alla roccia di Oreb.
Punirò gli Assiri come ho punito gli Egiziani.
Nova Vulgata
Is10,26Et suscitabit super eum Dominus exercituum flagellum iuxta plagam Madian in Petra Oreb et virgam suam super mare et levabit eam sicut in Aegypto.
Interconfessionale
Quel giorno ti libererò dal potere degli Assiri,
il loro giogo non peserà più sulle tue spalle,
e tu vivrai nell’abbondanza».
il loro giogo non peserà più sulle tue spalle,
e tu vivrai nell’abbondanza».
Rimandi
10,27
giogo Is 9,3+.
Note al Testo
10,27
e tu vivrai nell’abbondanza: l’ultima parte del v. 27 è oscura in ebraico, e si propone spesso di leggere diversamente il testo; alcuni traducono: il distruttore viene da Rimmon (oppure da Samaria) e collegano la frase con i versi seguenti, facendo iniziare qui la descrizione dell’itinerario seguito dall’esercito invasore.
Nova Vulgata
IsEt erit in die illa:
auferetur onus eius de umero tuo,
et iugum eius de collo tuo.
Et vastator ascendit a Remmon.
IsEt erit in die illa:
auferetur onus eius de umero tuo,
et iugum eius de collo tuo.
Et vastator ascendit a Remmon.
Un’invasione-lampo
Interconfessionale
L’esercito nemico ha occupato la città di Aiàt,
ha attraversato Migron,
ha lasciato le vettovaglie a Micmas,
ha attraversato Migron,
ha lasciato le vettovaglie a Micmas,
Note al Testo
10,28
Aiàt: forse una località a pochi chilometri a sud di Betel. L’itinerario descritto nei versi Is 10,28-32 è in direzione nord-sud e raggiunge Gerusalemme attraverso una serie di località che in parte sono a noi sconosciute.
Interconfessionale
ha superato il passo e pernotterà a Gheba!
La gente del villaggio di Rama è atterrita,
e gli abitanti di Gàbaa, città del re Saul, scappano via.
La gente del villaggio di Rama è atterrita,
e gli abitanti di Gàbaa, città del re Saul, scappano via.
Rimandi
10,29
il passo 1 Sam 13,23; 14,4. — Gheba Gs 18,24; 1 Sam 13,3; 14,5; 2 Sam 5,25; 1 Re 15,22; 2 Re 23,8. — Rama Gs 18,25; Gdc 19,13; 1 Sam 1,19; 7,17; 1 Re 15,17.22. — Gàbaa Gs 18,28; 1 Sam 10,26; 14,2; 15,34.
Nova Vulgata
Is10,29transeunt vadum cursim; in Geba pernoctabimus;
trepidat Rama, Gabaa Saulis fugit.
Is10,29transeunt vadum cursim; in Geba pernoctabimus;
trepidat Rama, Gabaa Saulis fugit.
Interconfessionale
Grida, popolo di Bat-Gallìm!
Ascoltate, gente di Làisa!
Rispondete, popolo di Anatòt!
Ascoltate, gente di Làisa!
Rispondete, popolo di Anatòt!
Interconfessionale
Il nemico è già nel villaggio di Nob,
e agita minaccioso il pugno contro il monte Sion,
contro la città di Gerusalemme.
e agita minaccioso il pugno contro il monte Sion,
contro la città di Gerusalemme.
Rimandi
10,32
Nob 1 Sam 21,2; 22,9.19. — minaccia Gerusalemme Mic 1,10.12.
Note al Testo
10,32
Nob: corrisponde a un villaggio situato sull’odierno monte Scopus, di qui l’esercito invasore poteva vedere e controllare la città di Gerusalemme.
Nova Vulgata
Is10,32hodie in Nob stabit:
agitabit manum suam ad montem filiae Sion,
collem Ierusalem.
Is10,32hodie in Nob stabit:
agitabit manum suam ad montem filiae Sion,
collem Ierusalem.
Interconfessionale
10,33Il Signore, Dio dell’universo, abbatte
con violenza gli invasori,
come rami strappati da un tronco d’albero.
I più alti e i più superbi sono stroncati.
con violenza gli invasori,
come rami strappati da un tronco d’albero.
I più alti e i più superbi sono stroncati.
Nova Vulgata
Is10,33Ecce Dominator, Dominus exercituum,
amputat ramos in terrore,
et extrema acumina succiduntur,
et sublimes humiliantur;
Is10,33Ecce Dominator, Dominus exercituum,
amputat ramos in terrore,
et extrema acumina succiduntur,
et sublimes humiliantur;
Interconfessionale
Il Signore li abbatte
come si tagliano gli alberi con la scure
nel cuore della foresta.
Anche se sono maestosi, come gli alberi del Libano, crollano.
come si tagliano gli alberi con la scure
nel cuore della foresta.
Anche se sono maestosi, come gli alberi del Libano, crollano.