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INTERCONFESSIONALE

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Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - 2 Maccabei - 8

Secondo libro dei Maccabei 8

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Nova Vulgata

Le imprese di Giuda Maccabeo
Giuda Maccabeo si dà alla macchia

Interconfessionale 8,1Intanto Giuda Maccabeo e i suoi compagni entravano di nascosto nei villaggi. Raccoglievano attorno a sé i parenti e quelli che erano rimasti fedeli alla loro religione. In tutto formarono un gruppo di circa seimila persone.
Nova Vulgata 2 Mac8,1Iudas vero Maccabaeus et, qui cum illo erant, introeuntes latenter in castella convocabant cognatos; et eos, qui permanserunt in Iudaismo, assumentes, collegerunt circiter sex milia virorum.
Interconfessionale 8,2Essi pregavano il Signore di guardare con amore il popolo, che era calpestato da tutti; di voler risparmiare il tempio, profanato da uomini empi;
Nova Vulgata 2 Mac8,2Et invocabant Dominum, ut respiceret in populum, qui ab omnibus calcabatur; et misereretur templo, quod contaminabatur ab impiis;
Interconfessionale di avere pietà della città che andava in rovina e stava per essere rasa al suolo. Gli chiedevano anche di vendicare il sangue dei martiri che gridava verso di lui;
Note al Testo
8,3 Sul sangue versato che grida vedi nota a Ezechiele 24,7.
Nova Vulgata 2 Mac8,3et misereretur etiam pereunti civitati et incipienti solo complanari et vocem sanguinis ad se clamantis exaudiret;
Interconfessionale 8,4di ricordarsi dei bambini innocenti, che erano stati ingiustamente massacrati, e di punire tutti quelli che avevano bestemmiato contro di lui.
Nova Vulgata 2 Mac8,4memoraretur quoque iniquas mortes parvulorum innocentum et blasphemias nomini suo illatas et indignaretur super his.
Interconfessionale Giuda Maccabeo organizzò quel gruppo di uomini, e i pagani non poterono resistergli. Infatti Dio, che prima era sdegnato con loro, ora si mostrava benevolo.
Rimandi
8,5 Giuda Maccabeo invincibile 1 Mac 3,3-9.
Nova Vulgata 2 Mac8,5At Maccabaeus, congregata multitudine, intolerabilis iam gentibus efficiebatur, ira Domini in misericordiam conversa.
Interconfessionale 8,6Giuda piombava improvvisamente su città e villaggi e li incendiava. Occupava le posizioni migliori e spesso metteva in fuga moltissimi nemici.
Nova Vulgata 2 Mac8,6Et civitates et castella superveniens improvisus succendebat et opportuna loca occupans non paucos hostium in fugam convertens,
Interconfessionale 8,7Per queste razzie, egli preferiva la notte. Intanto la fama della sua bravura si diffondeva dappertutto.
Nova Vulgata 2 Mac8,7maxime noctes in huiusmodi excursus cooperantes captabat. Et fama virtutis eius ubique diffundebatur.
Giuda sconfigge Nicànore

Interconfessionale Filippo si accorse che Giuda a poco a poco migliorava le sue posizioni, e i suoi successi si facevano sempre più frequenti. Allora scrisse a Tolomeo, governatore delle regioni della Celesiria e della Fenicia, e gli chiese di intervenire per difendere gli interessi del re.
Note al Testo
8,8 Filippo il Frigio (vedi 5,22 e nota) era governatore di Gerusalemme.
Nova Vulgata
2 Mac8,8Videns autem Philippus paulatim virum ad profectum venire ac frequentius in prosperitatibus procedere, ad Ptolemaeum ducem Coelesyriae et Phoenicis scripsit, ut auxilium ferret regis negotiis.
Interconfessionale Tolomeo scelse immediatamente Nicànore, figlio di Pàtroclo, uno degli amici più intimi del re, e lo inviò, alla testa di un esercito di almeno ventimila soldati di varie nazioni, con l’ordine di sterminare la razza ebraica. Mandò con lui anche Gorgia, un comandante di professione, molto esperto in strategia militare.
Rimandi
8,9 ventimila soldati cfr. 1 Mac 3,39.
Note al Testo
8,9 La volontà di Antioco di sterminare la razza ebraica (vedi 1 Maccabei 3,34-36) è la conseguenza negativa della politica di assimilazione, tentata in un primo tempo con la soppressione delle leggi e delle usanze religiose proprie degli Ebrei.
Nova Vulgata 2 Mac8,9At ille velociter sumpsit Nicanorem Patrocli de primoribus amicis et misit, datis ei de permixtis gentibus armatis non minus viginti milibus, ut universum Iudaeorum genus deleret; adiunxit autem ei et Gorgiam virum militarem et in bellicis rebus expertum.
Interconfessionale Nicànore doveva pagare ai Romani, come tributo, quasi settecento quintali d’argento. Si propose allora di mettere insieme tutti quei soldi, vendendo come schiavi gli Ebrei che avrebbe fatti prigionieri.
Note al Testo
8,10 quasi settecento quintali d’argento: questa grossa somma dovuta ai Romani doveva saldare il debito contratto dal padre di Antioco Epifane: nel 188 a.C. egli era stato condannato dal trattato di Apamea a versare ai Romani più di quattromila quintali d’argento entro dodici anni.
Nova Vulgata 2 Mac8,10Constituit autem Nicanor, ut regi tributum, quod Romanis erat dandum, duo milia talentorum de captivitate Iudaeorum suppleret;
Interconfessionale 8,11Perciò invitò subito le città situate sulla riva del mare a comprarli: prometteva loro novanta Ebrei per la somma di trentaquattro chili d’argento. Non pensava affatto che Dio Onnipotente stava per colpirlo con la sua vendetta.
Nova Vulgata 2 Mac8,11statimque ad maritimas civitates misit convocans ad coemptionem Iudaicorum mancipiorum, promittens se nonaginta mancipia talento distracturum, non exspectans vindictam, quae eum ab Omnipotente esset consecutura.
Interconfessionale 8,12La notizia dell’avanzata di Nicànore arrivò a Giuda. Egli informò i suoi compagni che l’esercito nemico era vicino.
Nova Vulgata 2 Mac8,12Iudas autem, ubi comperit de Nicanoris adventu, indicavit his, qui secum erant, exercitus praesentiam.
Interconfessionale 8,13Allora, tra i suoi soldati, quelli che erano paurosi e non avevano fiducia nella giustizia di Dio fuggirono e cercarono rifugio altrove.
Nova Vulgata 2 Mac8,13Ex quibus quidam formidantes et non credentes Dei iustitiae in fugam vertebantur et in alios locos seipsos transferebant;
Interconfessionale 8,14Gli altri, invece, vendettero tutto quello che avevano e si misero a pregare il Signore di salvarli da Nicànore, quel maledetto, che li aveva venduti ancora prima della battaglia.
Nova Vulgata 2 Mac8,14alii vero omnia, quae eis supererant, vendebant simulque Dominum deprecabantur, ut eriperet eos, qui ab impio Nicanore, prius quam comminus venirent, venumdati essent:
Interconfessionale 8,15E lo pregavano appoggiandosi non sui loro meriti, ma sull’alleanza che egli aveva fatto con i loro padri. Avevano fiducia, perché su di loro era stata invocata la sua protezione santa e gloriosa.
Nova Vulgata 2 Mac8,15et si non propter eos, sed tamen propter testamenta ad patres eorum et propter invocationem sancti et magnifici nominis eius super ipsos.
Interconfessionale 8,16Allora Giuda Maccabeo radunò i suoi uomini: seimila in tutto. Li esortò a non lasciarsi prendere dalla paura davanti ai nemici. Non si dovevano preoccupare se i pagani, che stavano per attaccarli senza alcun motivo, erano una grande massa. Per incitarli a combattere con coraggio ricordò loro alcuni fatti.
Nova Vulgata 2 Mac8,16Convocatis autem Maccabaeus sex milibus, qui cum ipso erant, rogabat ne ab hostibus perterrerentur neque metuerent inique venientium adversum se gentium multitudinem, sed fortiter contenderent,
Interconfessionale 8,17Bastava che tenessero davanti agli occhi l’orribile oltraggio compiuto dai nemici verso il tempio; la desolazione e l’umiliazione della città di Gerusalemme e, da ultimo, l’abolizione delle tradizioni degli antenati.
Nova Vulgata 2 Mac8,17ante oculos habentes contumeliam, quae in locum sanctum ab his iniuste esset consummata, itemque et ludibrio habitae civitatis iniuriam, adhuc etiam veterum instituta convulsa.
Interconfessionale Tra l’altro disse: «Quelli confidano nelle loro armi e nel loro valore! noi invece confidiamo in Dio, che è Onnipotente e può con un solo cenno distruggere non soltanto i nemici, che ora ci assalgono, ma il mondo intero!».
Rimandi
8,18 confidare in Dio piuttosto che nelle armi Sal 20,8.
Nova Vulgata 2 Mac8,18«Nam illi quidem armis confidunt, ait, simul et audacia; nos autem in omnipotente Deo, qui potest et venientes adversum nos et universum mundum uno nutu delere, confidimus».
Interconfessionale Infine Giuda ricordò ai suoi uomini le occasioni in cui Dio aveva aiutato i loro antenati: come, al tempo del re Sennàcherib, erano periti centottantacinquemila nemici;
Rimandi
8,19 protezione sotto Sennàcherib 2 Re 19,35; Is 37,36.
Nova Vulgata 2 Mac8,19Cum autem admonuisset eos et de auxiliis, quae facta sunt erga parentes, et de illo sub Sennacherib, ut centum octoginta quinque milia perierunt,
Interconfessionale e anche come in Babilonia, nella battaglia contro i Gàlati, gli Ebrei erano andati all’attacco con appena ottomila uomini. Essi combattevano allora al fianco di quattromila Macedoni; ma i Macedoni vennero a trovarsi in difficoltà e gli ottomila Ebrei, aiutati dal Signore, riuscirono da soli a sterminare centoventimila nemici, e fecero anche un grosso bottino.
Rimandi
8,20 vittoria su un nemico più numeroso 1 Mac 3,18+.
Note al Testo
8,20 contro i Gàlati: una battaglia contro i Gàlati non è ricordata altrove; i Gàlati però potevano combattere come mercenari arruolati in altri eserciti.
Nova Vulgata 2 Mac8,20et de illo in Babilonia, in proelio quod eis adversus Galatas fuit, ut omnes ad rem venerunt, octo milia cum quattuor milibus Macedonum — Macedonibus haesitantibus, ipsi octo milia peremerunt centum viginti milia propter auxilium illis datum de caelo et beneficia plurima consecuti sunt —;
Interconfessionale 8,21-22Con queste parole riuscì a infondere tanto coraggio ai suoi soldati, che essi erano ormai pronti anche a morire per la legge di Dio e per la patria. Allora egli divise l’esercito in quattro corpi di millecinquecento uomini ciascuno. Al comando di ciascun corpo c’erano, oltre a lui, i suoi fratelli Simone, Giuseppe e Giònata.
Interconfessionale Poi incaricò Eleàzaro di leggere il libro santo. Dopo aver data la parola d’ordine «È Dio che ci aiuta!», Giuda, alla testa del primo reparto dell’esercito, attaccò Nicànore.
Note al Testo
8,23 Poi incaricò Eleàzaro di leggere il libro santo: altri: Vi aggiunse Eleàzaro, lesse poi in pubblico il libro sacro.
Nova Vulgata 2 Macinsuper et Eleazaro, lecto sancto libro et dato signo adiutorii Dei, primae cohortis ipse ductor commisit cum Nicanore.    
23 Eleazaro – Ita cum mss 55 (cfr. 1Mac 2,5); alii mss (cfr. La) «Esdra», qui - iuxta LaVBM et Arm – legit librum
Intervento straordinario di Dio

Interconfessionale 8,24Dio, con la sua onnipotenza, combatté al loro fianco. Così Giuda e i suoi uomini uccisero più di novemila nemici. Ferirono e mutilarono molti dei soldati di Nicànore e costrinsero tutti gli altri a fuggire.
Nova Vulgata 2 Mac8,24Et facto sibi adiutore Omnipotente, interfecerunt super novem milia hostium, saucios autem et membris debilitatos maiorem partem exercitus Nicanoris reddiderunt, omnes vero fugere compulerunt.
Interconfessionale 8,25Riuscirono anche a mettere le mani sul denaro dei mercanti, che erano venuti a comprarli come schiavi. Inseguirono i nemici in fuga per un bel pezzo di strada; ma poi tornarono indietro, perché si era fatto tardi
Nova Vulgata 2 Mac8,25Pecunias autem eorum, qui ad emptionem illorum advenerant, abstulerunt et, cum persecuti eos fuissent satis longe, reversi sunt hora conclusi;
Interconfessionale 8,26ed era la vigilia del sabato. Perciò non continuarono l’inseguimento,
Nova Vulgata 2 Mac8,26nam erat ante sabbatum, quam ob causam non perseveraverunt insequentes eos.
Interconfessionale 8,27ma si limitarono a raccogliere le armi e i bagagli dei nemici. Poi passarono il sabato benedicendo più che mai il Signore. Lo lodarono perché in quell’occasione aveva fatto scendere su di loro, come rugiada, le prime gocce della sua misericordia.
Nova Vulgata 2 Mac8,27Cum autem ipsorum arma collegissent spoliisque hostes exuissent, circa sabbatum versabantur impensius benedicentes et confitentes Domino, qui liberavit eos in isto die misericordiae initium constituens in eos.
Interconfessionale 8,28L’indomani distribuirono una parte del bottino alle vittime della persecuzione, alle vedove e agli orfani. Il resto lo divisero tra loro stessi e i propri figli.
Nova Vulgata 2 Mac8,28Post sabbatum vero debilitatis et viduis et orphanis portione de spoliis data, residua ipsi cum pueris partiti sunt.
Interconfessionale 8,29Infine, si misero a pregare tutti insieme. Chiesero al Signore di avere misericordia e di trattare con bontà i suoi servi.
Nova Vulgata 2 Mac8,29His itaque gestis et communi facta obsecratione, misericordem Dominum postulabant, ut in finem servis suis reconciliaretur.
Giuda sconfigge anche Timòteo e Bàcchide

Interconfessionale 8,30Giuda e i suoi uomini attaccarono anche i soldati di Timòteo e di Bàcchide e ne uccisero più di ventimila. Si impadronirono di alcune fortezze situate sulle alture. Divisero il grosso bottino in parti uguali: per sé, per i perseguitati, per gli orfani e le vedove, senza dimenticare gli anziani.
Nova Vulgata
2 Mac8,30Et contendentes cum his, qui cum Timotheo et Bacchide erant, super viginti milia eorum interfecerunt et munitiones excelsas facile obtinuerunt; et plures praedas diviserunt, aequaliter seipsos participes cum debilitatis et orphanis et viduis, sed et senioribus facientes.
Interconfessionale 8,31Raccolsero con cura le armi dei nemici e le deposero in luoghi sicuri, il resto del bottino lo portarono invece a Gerusalemme.
Nova Vulgata 2 Mac8,31Et cum arma eorum diligenter collegissent, omnia composuerunt in locis opportunis; residua vero spolia Hierosolymam detulerunt.
Interconfessionale In quell’occasione Giuda e i suoi uomini uccisero anche un capotribù del seguito di Timòteo, un farabutto che aveva fatto molto male agli Ebrei.
Note al Testo
8,32 un capotribù: probabilmente è il capo degli Arabi vinti nel corso della campagna contro Timòteo (vedi 12,10-12).
Nova Vulgata 2 Mac8,32Et phylarchen eorum, qui cum Timotheo erant, interfecerunt, virum scelestissimum, qui in multis Iudaeos afflixerat;
Interconfessionale Tornati a Gerusalemme, mentre festeggiavano la vittoria, bruciarono vivi quelli che avevano incendiato le porte del tempio e che insieme con Callìstene avevano cercato rifugio in una piccola casa. Così quegli empi furono ripagati come si meritavano.
Rimandi
8,33 bruciarono quelli che avevano incendiato 1 Mac 3,5+; cfr. 2 Mac 9,6+. — incendio delle porte del tempio 1,8.
Note al Testo
8,33 L’incendio delle porte del tempio ebbe luogo in occasione del violento intervento narrato in 1 Maccabei 1,29-35. — Callìstene: personaggio sconosciuto.
Nova Vulgata 2 Mac8,33et cum epinicia agerent in patria, eos, qui sacras ianuas incenderant, et Callisthenem succenderunt, qui in quoddam domicilium fugerat; et dignam pro impietate mercedem tulit.
Nicànore fugge ad Antiòchia

Interconfessionale 8,34Nicànore, quel gran maledetto, aveva portato con sé mille mercanti per vendere gli Ebrei come schiavi.
Nova Vulgata 2 Mac8,34Facinorosissimus autem Nicanor, qui mille negotiantes ad Iudaeorum venditionem adduxerat,
Interconfessionale 8,35Ma, grazie all’intervento del Signore, fu umiliato proprio da loro che lui credeva buoni a nulla. Egli buttò via la sua splendida veste e si mise a fuggire per i campi, come uno schiavo appena scappato. Arrivò ad Antiòchia, solo e abbandonato da tutti. E poteva ancora dirsi fortunato, dopo che il suo esercito era stato distrutto.
Nova Vulgata 2 Mac8,35humiliatus ab his, qui secundum ipsum exsistimabantur exigui esse, auxilio Domini, deposita veste gloriae, per mediterranea fugitivi more solitarius effectus venit Antiochiam, super omnia prosperatus in interitu exercitus.
Interconfessionale Nicànore aveva promesso ai Romani di pagare il tributo con la vendita dei cittadini di Gerusalemme che avrebbe fatto prigionieri. Ora proprio lui diceva apertamente che il Dio degli Ebrei era un grande difensore. Anzi affermava che erano invincibili perché seguivano le leggi che quel difensore aveva loro comandato di osservare.
Rimandi
8,36 proclamazione del Dio d’Israele da parte di un pagano 3,36; 9,12; Dn 3,28-29; 4,31-34; 6,27-28; Gdt 5,6-21.
Nova Vulgata 2 Mac8,36Et, qui Romanis promiserat se tributum de captivitate Hierosolymorum redigere, praedicabat propugnatorem habere Iudaeos, et hoc modo invulnerabiles esse, eo quod sequerentur leges ab ipso constitutas.