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INTERCONFESSIONALE

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Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - 1 Maccabei - 10

Primo libro dei Maccabei 10

Interconfessionale Torna al libro

Nova Vulgata

Demetrio vuole allearsi con Giònata

Interconfessionale L’anno 160 Alessandro Epifane, figlio di Antioco, si mise in marcia e conquistò la città di Tolemàide. Gli abitanti lo accolsero molto bene ed egli cominciò a regnare.
Note al Testo
10,1 anno 160: nel settembre-ottobre del 152 a.C. (vedi 1,10 e nota). — Alessandro Epifane: chiamato più spesso Alessandro Bala, si spacciava per figlio di Antioco Epifane (vedi 1,10), sfruttando la propria somiglianza con lui. — Tolemàide: vedi nota a 5,15.
Nova Vulgata 1 Mac10,1Et anno centesimo sexagesimo ascendit Alexander Antiochi filius, Epiphanes, et occupavit Ptolemaidam; et receperunt eum, et regnavit illic.
Interconfessionale Il re Demetrio, appena lo venne a sapere, radunò un grande esercito e si mosse per attaccarlo.
Note al Testo
10,2 Demetrio: Demetrio I (vedi 7,1-4 e nota a 7,1).
Nova Vulgata 1 Mac10,2Et audivit Demetrius rex et congregavit exercitum copiosum valde et exivit obviam illi in proelium.
Interconfessionale In questa circostanza mandò a Giònata una lettera amichevole e piena di elogi.
Note al Testo
10,3 Giònata: vedi 9,28-31.
Nova Vulgata 1 Mac10,3Et misit Demetrius epistulam ad Ionathan verbis pacificis, ut magnificaret eum.
Interconfessionale 10,4Pensava infatti: Occorre che mi affretti a fare la pace con Giònata prima che egli si metta d’accordo con Alessandro contro di noi;
Nova Vulgata 1 Mac10,4Dixit enim: «Anticipemus facere pacem cum eo, priusquam faciat cum Alexandro adversum nos;
Interconfessionale 10,5altrimenti si ricorderà di tutto il male che ho fatto a lui, ai suoi fratelli e al suo popolo.
Nova Vulgata 1 Mac10,5recordabitur enim omnium malorum, quae consummavimus in eum et in fratrem eius et in gentem eius».
Interconfessionale Inoltre Demetrio permise a Giònata di riorganizzare un esercito e di costruire armi. Lo considerò suo alleato e gli restituì gli ostaggi che si trovavano nella Cittadella a Gerusalemme.
Rimandi
10,6 ostaggi della fortezza della Cittadella v. 9; 9,53.
Nova Vulgata 1 Mac10,6Et dedit ei potestatem congregare exercitum et fabrificare arma et esse ipsum socium eius; et obsides, qui erant in arce, dixit tradi ei.
Interconfessionale 10,7Giònata venne a Gerusalemme e lesse quella lettera a tutto il popolo e a quelli che erano nella Cittadella.
Nova Vulgata 1 Mac10,7Et venit Ionathas in Ierusalem et legit epistulas in auditu omnis populi et eorum, qui in arce erant;
Interconfessionale 10,8Quando sentirono che il re autorizzava Giònata a organizzare un esercito, tutti si spaventarono.
Nova Vulgata 1 Mac10,8et timuerunt timore magno, cum audirent quoniam dedit ei rex potestatem congregandi exercitum.
Interconfessionale 10,9Gli uomini che erano nella Cittadella consegnarono a Giònata gli ostaggi ed egli li restituì alle loro famiglie.
Nova Vulgata 1 Mac10,9Et tradiderunt, qui erant in arce, Ionathae obsides, et reddidit eos parentibus ipsorum.
Interconfessionale 10,10Giònata si stabilì in Gerusalemme e cominciò a ricostruire e rinnovare la città.
Nova Vulgata 1 Mac10,10Et habitavit Ionathas in Ierusalem et coepit aedificare et innovare civitatem;
Interconfessionale 10,11Comandò ai responsabili dei lavori di fare una muraglia di pietre quadrate intorno al monte Sion per fortificarlo. Così fu fatto.
Nova Vulgata 1 Mac10,11et dixit facientibus opera, ut exstruerent muros et montem Sion in circuitu lapidibus quadratis ad munitionem: et ita fecerunt.
Interconfessionale Allora gli stranieri che si trovavano nelle fortezze costruite da Bàcchide fuggirono,
Rimandi
10,12 fortezze costruite da Bàcchide 9,50-52.
Nova Vulgata 1 Mac10,12Et fugerunt alienigenae, qui erant in munitionibus, quas Bacchides aedificaverat,
Interconfessionale 10,13ciascuno abbandonò il suo posto per tornarsene nella propria terra.
Nova Vulgata 1 Mac10,13et reliquit unusquisque locum suum et abiit in terram suam;
Interconfessionale Solo alcuni di quelli che avevano tradito i comandamenti della legge rimasero a Bet-Sur, che diventò il loro rifugio.
Note al Testo
10,14 Bet-Sur: vedi nota a 4,29. — rifugio: l’autore forse pensa alle città-rifugio previste dalla Legge per chi ha ucciso involontariamente (vedi Esodo 21,13 e Giosuè 20,1-6).
Nova Vulgata 1 Mac10,14tantum in Bethsura remanserunt aliqui ex his, qui reliquerant legem et praecepta; erat enim ad refugium.
Giònata diventa sommo sacerdote

Interconfessionale 10,15Il re Alessandro venne informato delle promesse che Demetrio aveva fatto a Giònata. Fu informato anche delle guerre e delle imprese di Giònata e dei suoi fratelli e delle grandi fatiche che avevano sopportato.
Nova Vulgata
1 Mac10,15Et audivit Alexander rex promissa, quae misit Demetrius Ionathae, et narraverunt ei proelia et virtutes, quas ipse fecit et fratres eius, et labores, quos habuerunt.
Interconfessionale 10,16Il re esclamò: «Non sarà facile trovare un uomo come questo. Voglio che sia mio amico e alleato».
Nova Vulgata 1 Mac10,16Et ait: «Numquid inveniemus aliquem virum talem? Et nunc faciemus eum amicum et socium nostrum».
Interconfessionale 10,17Perciò gli mandò una lettera dove diceva:
Nova Vulgata 1 Mac10,17Et scripsit epistulam et misit ei secundum haec verba dicens:
Interconfessionale 10,18«Il re Alessandro augura ogni bene al fratello Giònata.
Nova Vulgata 1 Mac10,18«Rex Alexander fratri Ionathae salutem.
Interconfessionale 10,19Mi hanno riferito che tu sei un uomo valoroso e meriti di diventare mio amico.
Nova Vulgata 1 Mac10,19Audivimus de te quod vir potens es viribus et aptus es, ut sis amicus noster;
Interconfessionale Perciò io oggi do a te l’incarico di sommo sacerdote e il titolo di amico del re. Voglio che tu passi dalla mia parte e mi mantenga la tua amicizia». Con la lettera gli mandò la porpora e una corona d’oro.
Note al Testo
10,20 L'incarico di sommo sacerdote: era uno dei diritti riservati al re la nomina dei sommi sacerdoti (vedi 7,5 e nota) e Giònata apparteneva a una famiglia sacerdotale (vedi 1 Maccabei 2,1.54 e note). — una corona d’oro: come quelle che portavano i sacerdoti dei culti ellenistici.
Nova Vulgata 1 Mac10,20et nunc constituimus te hodie summum sacerdotem gentis tuae, et ut amicus voceris regis — et misit ei purpuram et coronam auream — et, quae nostra sunt, sentias nobiscum et conserves amicitias ad nos».
Interconfessionale Giònata si mise le insegne sacerdotali nel settimo mese dell’anno 160, nella festa delle Tende. Poi si fece un esercito e iniziò la corsa agli armamenti.
Note al Testo
10,21 settimo mese dell’anno 160: nel mese di ottobre del 152 a.C.
Nova Vulgata 1 Mac10,21Et induit se Ionathas stola sancta septimo mense, anno centesimo sexagesimo, in die sollemni Scenopegiae; et congregavit exercitum et fecit arma copiosa.
Demetrio fa nuove proposte a Giònata

Interconfessionale 10,22Quando Demetrio venne a sapere questi fatti, se ne rattristò e disse:
Nova Vulgata
1 Mac10,22Et audivit Demetrius verba ista et contristatus est nimis et ait:
Interconfessionale 10,23«Che cosa ho combinato! Alessandro mi ha preceduto nel fare amicizia con gli Ebrei e si è assicurato il loro appoggio.
Nova Vulgata 1 Mac10,23«Quid hoc fecimus quod praeoccupavit nos Alexander apprehendere amicitiam Iudaeorum ad firmamentum?
Interconfessionale 10,24Anch’io scriverò loro parole lusinghiere. Prometterò loro privilegi e doni perché vengano ad aiutarmi».
Nova Vulgata 1 Mac10,24Scribam et ego illis verba deprecatoria et dignitates et dona, ut sint mecum in adiutorium».
Interconfessionale 10,25E scrisse questa lettera: «Il re Demetrio augura prosperità al popolo ebreo.
Nova Vulgata 1 Mac10,25Et misit eis secundum haec verba: «Rex Demetrius genti Iudaeorum salutem.
Interconfessionale 10,26Abbiamo sentito con gioia che avete mantenuto l’alleanza fatta con noi. Siete stati fedeli alla nostra amicizia e non siete passati dalla parte dei nostri nemici.
Nova Vulgata 1 Mac10,26Quoniam servastis ad nos pactum et mansistis in amicitia nostra et non accessistis ad inimicos nostros, audivimus et gavisi sumus.
Interconfessionale 10,27Perseverate nella vostra fedeltà verso di noi e in contraccambio vi favoriremo.
Nova Vulgata 1 Mac10,27Et nunc perseverate adhuc conservare ad nos fidem, et retribuemus vobis bona pro his, quae facitis nobiscum,
Interconfessionale 10,28Vi libereremo da molti oneri fiscali e vi ricolmeremo di doni.
Nova Vulgata 1 Mac10,28et remittemus vobis praestationes multas et dabimus vobis donationes.
Interconfessionale Fin d’ora dispenso ed esento tutto il popolo dai tributi, dalla tassa del sale e da quella delle corone.
Note al Testo
10,29 tassa del sale: il sale del Mar Morto o degli acquitrini salati (vedi 11,35) era considerato proprietà del re. — Le corone, come le palme o rami di ulivo in oro (vedi 13,37; 2 Maccabei 14,4), erano originariamente doni occasionali che si facevano al re sotto forma di una corona in foglie d’oro. Più tardi divennero un tributo pagato regolarmente in monete d’oro.
Nova Vulgata 1 Mac10,29Et nunc absolvo vos et remitto Iudaeos a tributis et pretio salis et a coronis;
Interconfessionale D’ora in poi non esigerò più la terza parte dei raccolti e la metà dei frutti che mi spettano. Io rinunzio a tutto questo da oggi e per sempre e non solo per la Giudea ma anche per i tre distretti che le sono annessi dalla Samaria e dalla Galilea.
Note al Testo
10,30 la terza parte… che mi spettano: si tratta dell’imposta fondiaria, che era calcolata secondo il raccolto. È probabile che Demetrio ristabilisca qui l’antico tributo, meno pesante dell’imposta fondiaria (vedi 11,28 e nota), ma il testo non lo precisa. — Samaria e Galilea: il re riconosce quindi i diritti della Giudea sui territori conquistati da Giuda Maccabeo (vedi 11,34).
Nova Vulgata 1 Mac10,30et pro tertia parte seminis et pro dimidia parte fructus ligni, quod debetur mihi accipere, remitto ex hodierno die et deinceps accipere a terra Iudae et a tribus regionibus, quae additae sunt illi ex Samaritide et Galilaea, ex hodierna die et in totum tempus;
Interconfessionale «Gerusalemme deve essere una città santa: con tutto il suo territorio deve restare esente dalle decime e dalle tasse.
Note al Testo
10,31 città santa: questo privilegio comprendeva il diritto d’asilo, limitato alla città stessa (vedi v. 43); invece l’esenzione dalle imposte si estende a tutta la Giudea.
Nova Vulgata
1 Mac10,31et Ierusalem sit sancta et libera et fines eius et decimae et tributa.
Interconfessionale Rinunzio anche al potere che ho sulla Cittadella di Gerusalemme e l’affido al sommo sacerdote che la farà difendere da uomini scelti da lui.
Note al Testo
10,32 Cittadella: vedi 1,33 e nota.
Nova Vulgata 1 Mac10,32Remitto etiam potestatem arcis, quae est in Ierusalem, et do eam summo sacerdoti, ut constituat in ea viros, quoscumque ipse elegerit, qui custodiant eam.
Interconfessionale 10,33Restituisco la libertà a tutti gli abitanti che dalla Giudea sono stati portati via come schiavi in qualunque parte del mio regno. Lo faccio senza chiedere compenso. Essi saranno esenti dalle tasse, comprese quelle sul bestiame.
Nova Vulgata 1 Mac10,33Et omnem animam Iudaeorum, quae captiva est a terra Iudae in omni regno meo, relinquo liberam gratis, et omnes a tributis solvantur etiam pecorum suorum.
Interconfessionale Nei giorni di festa, nei sabati, nei noviluni, nei giorni di precetto, nei tre giorni precedenti e successivi a una festa solenne, gli Ebrei che vivono nel mio regno non pagheranno tasse.
Note al Testo
10,34 non pagheranno tasse: il re generalizza l’uso di sospendere l’esazione delle tasse durante i pellegrinaggi e il pagamento del dazio all’ingresso della città.
Nova Vulgata 1 Mac10,34Et omnes dies sollemnes et sabbata et neomeniae et dies decreti et tres dies ante diem sollemnem et tres dies post diem sollemnem sint omnes immunitatis et remissionis omnibus Iudaeis, qui sunt in regno meo; 
Interconfessionale 10,35In quei giorni nessuno potrà esigere da loro un pagamento o fare causa contro di loro per nessun motivo.
Nova Vulgata 1 Mac10,35et nemo habebit potestatem agere et perturbare aliquem illorum de omni causa.
Interconfessionale 10,36Per gli eserciti del re saranno reclutati fra gli Ebrei solo trentamila uomini. Essi avranno la stessa paga che spetta alle altre truppe del re.
Nova Vulgata 1 Mac10,36Et ascribantur ex Iudaeis in exercitu regis ad triginta milia virorum, et dabuntur illis copiae, ut oportet omnibus exercitibus regis.
Interconfessionale 10,37Alcuni di loro saranno mandati nelle grandi fortezze del re; ad altri saranno affidati gli affari di fiducia del regno. I loro capi e i loro comandanti saranno scelti tra di loro, in modo che possano vivere secondo le loro leggi, come il re ha ordinato per la regione della Giudea.
Nova Vulgata 1 Mac10,37Et ex eis constituentur, qui sint in munitionibus regis magnis, et ex his constituentur super negotia regni, quae aguntur ex fide, et praepositi eorum et principes sint ex eis et ambulent in legibus suis, sicut praecepit rex in terra Iudae.
Interconfessionale 10,38I tre distretti della Samaria annessi alla Giudea resteranno alla Giudea; così avranno un solo capo, senza dovere ubbidire a nessun altro al di fuori del sommo sacerdote.
Nova Vulgata 1 Mac10,38Et tres regiones, quae additae sunt Iudaeae ex regione Samariae, addatur Iudaeae reputari, ut sint sub uno et non oboediant alii potestati, nisi summi sacerdotis.
Interconfessionale «Dono la città di Tolemàide con il suo territorio al tempio di Gerusalemme per coprire le spese del culto.
Note al Testo
10,39 Tolemàide: vedi note a 5,15 e a 2 Maccabei 6,8. Demetrio incoraggia così gli Ebrei ad attaccare questa città, territorio del suo rivale, Alessandro Bala (vedi 10,1 e nota).
Nova Vulgata 1 Mac10,39Ptolemaida et confines eius dedi donum sanctis, quae sunt in Ierusalem, ad necessarios sumptus sanctis.
Interconfessionale 10,40Io personalmente farò dono ogni anno di quindicimila monete d’argento: dovranno essere prelevate dalle entrate del re sulle località più convenienti.
Nova Vulgata 1 Mac10,40Et ego do singulis annis quindecim milia siclorum argenti de rationibus regis ex locis, quae me contingunt;
Interconfessionale La sovvenzione che i miei amministratori non hanno versato negli anni passati, d’ora in poi dovrà essere versata per i lavori del tempio.
Note al Testo
10,41 negli anni passati: altri: come negli anni passati.
Nova Vulgata 1 Mac10,41et omne, quod reliquum fuerit, quod non reddiderant, qui super negotia erant, annis prioribus, ex hoc dabunt in opera domus.
Interconfessionale 10,42Inoltre le cinquemila monete d’argento che si riscuotevano ogni anno sulle entrate del tempio saranno invece lasciate ai sacerdoti che prestano servizio.
Nova Vulgata 1 Mac10,42Et super haec quinque milia siclorum argenti, quanta accipiebant de sanctorum ratione per singulos annos, et haec remittuntur eo quod ipsa ad sacerdotes pertineant, qui ministerio funguntur.
Interconfessionale 10,43Tutti quelli che, per debiti con il fisco o per altri motivi, si rifugiano nel tempio di Gerusalemme o nelle sue adiacenze, saranno lasciati liberi e conserveranno tutti i loro beni nel mio regno.
Nova Vulgata 1 Mac10,43Et quicumque confugerint in templum, quod est Hierosolymis, et in omnibus finibus eius debentes regalia et quamlibet rem, dimittantur, et universa, quae sunt eis in regno meo.
Interconfessionale Le spese per i lavori di ricostruzione e di restauro del santuario saranno a carico del re.
Rimandi
10,44 spese a carico del re 1 Mac 10,45; Esd 6,4.
Nova Vulgata 1 Mac10,44Et ad aedificanda vel restauranda opera sanctorum sumptus dabitur de ratione regis;
Interconfessionale 10,45Per costruire le mura di Gerusalemme e per fortificare la cinta si provvederà a spese del re. Così pure per ricostruire le mura delle altre città della Giudea».
Nova Vulgata 1 Mac10,45et ad exstruendos muros Ierusalem et communiendum in circuitu sumptus dabitur de ratione regis et ad construendos muros in Iudaea».
Interconfessionale 10,46Quando Giònata e il popolo sentirono quelle parole non si fidarono e rifiutarono di prenderle in considerazione. Ricordavano infatti i grandi mali che Demetrio aveva fatto a Israele e quanto avevano dovuto soffrire per causa sua.
Nova Vulgata
1 Mac10,46Ut audivit autem Ionathas et populus sermones istos, non crediderunt eis nec receperunt, quia recordati sunt malitiae magnae, quam fecerat in Israel et tribulaverat eos valde.
Interconfessionale 10,47Preferirono invece Alessandro che era stato il primo a fare loro proposte di pace. Così divennero per sempre suoi alleati.
Nova Vulgata 1 Mac10,47Et complacuit eis in Alexandro, quia ipse fuerat eis princeps sermonum pacis, et ipsi auxilium ferebant omnibus diebus.
Demetrio muore

Interconfessionale 10,48Allora il re Alessandro radunò un grande esercito e marciò contro Demetrio.
Nova Vulgata 1 Mac10,48Et congregavit rex Alexander exercitum magnum et admovit castra contra Demetrium.
Interconfessionale I due re attaccarono battaglia, ma l’esercito di Demetrio si diede alla fuga. Alessandro lo inseguì e lo sconfisse.
Note al Testo
10,49-50 Demetrio… Alessandro: i principali manoscritti greci invertono tra loro i due nomi e quindi anche l’esito della battaglia, ma concordano sulla morte di Demetrio.
Nova Vulgata 1 MacEt commiserunt proelium duo reges, et fugit exercitus Alexandri, et insecutus est eum Demetrius et praevaluit adversus eos;
49 Alexandri... Demetrius – In multis mss (Gr et verss) «Demetrii... Alexander»
Interconfessionale 10,50La lotta fu dura fino al tramonto del sole e quel giorno Demetrio cadde ucciso.
Nova Vulgata 1 Mac10,50et confirmavit proelium nimis, donec occidit sol, et cecidit Demetrius in die illa. 
Alleanza di Alessandro con Tolomeo

Interconfessionale Il re Alessandro mandò a Tolomeo, re d’Egitto, questo messaggio:
Note al Testo
10,51 Tolomeo: Tolomeo VI Filomètore (180-145 a.C.).
Nova Vulgata
1 Mac10,51Et misit Alexander ad Ptolemaeum regem Aegypti legatos secundum haec verba dicens:
Interconfessionale 10,52«Io sono rientrato nel mio regno e ho riconquistato il trono dei miei padri. Ho preso il potere dopo avere sconfitto Demetrio. Ora sono diventato padrone del paese.
Nova Vulgata 1 Mac10,52«Quoniam regressus sum in regnum meum et sedi in sede patrum meorum et obtinui principatum et contrivi Demetrium et possedi regionem nostram
Interconfessionale 10,53Infatti ho attaccato Demetrio, ho sbaragliato tutto il suo esercito e sono stato proclamato re al suo posto.
Nova Vulgata 1 Mac10,53et commisi pugnam cum eo, et contritus est ipse et castra eius a nobis, et sedimus in sede regni eius;
Interconfessionale 10,54Facciamo un patto di amicizia tra noi. Dammi tua figlia in moglie e io diventerò tuo genero. A te e a lei farò regali degni di te».
Nova Vulgata 1 Mac10,54et nunc statuamus ad invicem amicitiam, et da mihi filiam tuam uxorem, et ego ero gener tuus et dabo tibi dona et ipsi digna te».
Interconfessionale 10,55Il re Tolomeo rispose così: «Felice il giorno che sei tornato nella terra dei tuoi padri e ti sei ripreso il loro trono reale!
Nova Vulgata 1 Mac10,55Et respondit rex Ptolemaeus dicens: «Felix dies, in qua reversus es ad terram patrum tuorum et sedisti in sede regni eorum!
Interconfessionale 10,56Farò per te quello che hai chiesto. Ora vienimi incontro fino a Tolemàide. Ci incontreremo là e io ti farò mio genero, come hai detto».
Nova Vulgata 1 Mac10,56Et nunc faciam tibi, quae scripsisti, sed occurre in Ptolemaidam, ut videamus invicem nos, et socer fiam tibi, sicut dixisti».
Interconfessionale Il re Tolomeo partì dunque dall’Egitto con sua figlia Cleopatra e andò a Tolemàide: era l’anno 162.
Note al Testo
10,57 anno 162: nell’autunno del 150 a.C. (vedi nota a 1,10).
Nova Vulgata 1 Mac10,57Et exivit Ptolemaeus de Aegypto, ipse et Cleopatra filia eius, et venit Ptolemaidam anno centesimo sexagesimo secundo.
Interconfessionale 10,58Il re Alessandro lo raggiunse ed egli gli diede in moglie sua figlia Cleopatra. Così in Tolemàide le nozze furono celebrate con grande solennità, come fanno di solito i re.
Nova Vulgata 1 Mac10,58Et occurrit ei Alexander rex, et dedit ei Cleopatram filiam suam et fecit nuptias eius Ptolemaidae sicut reges in magna gloria.
Giònata diventa governatore della provincia

Interconfessionale 10,59Il re Alessandro scrisse a Giònata di andargli incontro.
Nova Vulgata
1 Mac10,59Et scripsit rex Alexander Ionathae, ut veniret obviam sibi.
Interconfessionale 10,60E Giònata andò a Tolemàide con grande sfarzo. Incontrò i due re e diede loro argento, oro e altri doni. Lo stesso fece con i loro amici e così si guadagnò la loro simpatia.
Nova Vulgata 1 Mac10,60Et abiit cum gloria Ptolemaidam et occurrit ibi duobus regibus et dedit illis argentum multum et aurum et dona et invenit gratiam in conspectu eorum.
Interconfessionale 10,61Ma si radunarono alcuni Ebrei, uomini senza legge e corrotti. Volevano accusare Giònata presso il re, ma il re non ci badò.
Nova Vulgata 1 Mac10,61Et convenerunt adversus eum viri pestilentes ex Israel, viri iniqui interpellantes adversus eum; et non intendit ad eos rex.
Interconfessionale Anzi comandò di togliere a Giònata i suoi vestiti e di fargli indossare la porpora. Così fu fatto.
Note al Testo
10,62 indossare la porpora: vedi nota a 2 Maccabei 4,38.
Nova Vulgata 1 Mac10,62Et iussit rex, et exspoliaverunt Ionathan vestibus suis et induerunt eum purpura; et ita fecerunt. Et collocavit eum rex sedere secum.
Interconfessionale 10,63Poi il re lo fece sedere accanto a sé e disse ai suoi ufficiali: «Andate con Giònata nel centro della città e proclamate dappertutto che nessuno, per nessun motivo, dovrà accusarlo; nessuno, per nessun motivo, dovrà dargli fastidio».
Nova Vulgata 1 Mac10,63Dixitque principibus suis: «Exite cum eo in medium civitatis et praedicate, ut nemo adversus eum interpellet de ullo negotio, nec quisquam ei molestus sit de ulla ratione».
Interconfessionale 10,64Quando videro che Giònata era stato ufficialmente coperto di onori e aveva ricevuto la porpora, i suoi accusatori fuggirono tutti.
Nova Vulgata 1 Mac10,64Et factum est, ut viderunt, qui interpellabant gloriam eius, quae praedicabatur, et opertum eum purpura, fugerunt omnes.
Interconfessionale Il re diede dunque a Giònata grandi onori e lo accolse tra i suoi amici più stretti. Lo nominò comandante dell’esercito e lo fece governatore della provincia.
Note al Testo
10,65 governatore della provincia, cioè della Giudea e forse dei distretti di cui si è parlato al v. 30.
Nova Vulgata 1 Mac10,65Et magnificavit eum rex et scripsit eum inter primos amicos et posuit eum ducem et participem principatus.
Interconfessionale 10,66Poi Giònata ritornò a Gerusalemme contento e in pace.
Nova Vulgata 1 Mac10,66Et reversus est Ionathas in Ierusalem cum pace et laetitia.
Demetrio II contro Giònata

Interconfessionale Nell’anno 165 Demetrio, figlio del re Demetrio I, da Creta tornò nella sua terra di origine.
Note al Testo
10,67 anno 165: nel 147 a.C. — Demetrio: Demetrio II Nicànore (vedi 11,19 e nota), figlio di Demetrio I, ucciso mentre combatteva contro Alessandro (v. 50).
Nova Vulgata
1 Mac10,67In anno centesimo sexagesimo quinto venit Demetrius filius Demetrii a Creta in terram patrum suorum;
Interconfessionale 10,68Appena il re Alessandro ne fu informato, si rattristò e ritornò ad Antiòchia.
Nova Vulgata 1 Mac10,68et audivit Alexander rex et contristatus est valde et reversus est Antiochiam.
Interconfessionale Demetrio confermò Apollonio a capo della regione della Celesiria. Costui radunò un grande esercito ed andò ad accamparsi nella città di Iàmnia. Poi mandò a dire al sommo sacerdote Giònata:
Note al Testo
10,69 Apollonio: è probabilmente quell’Apollonio del quale lo storico greco Polibio racconta che aiutò Demetrio I a fuggire da Roma (vedi 7,1 e nota a 1,10). — Celesiria: vedi 2 Maccabei 3,5 e nota. — Iàmnia: vedi nota a 5,58.
Nova Vulgata 1 Mac10,69Et constituit Demetrius rex Apollonium, qui praeerat Coelesyriae, et congregavit exercitum magnum; et accessit ad Iamniam et misit ad Ionathan summum sacerdotem
Interconfessionale 10,70«Sei l’unico a metterti contro di noi. Per colpa tua tutti mi deridono e mi insultano. Perché ci sfidi restando sui monti?
Nova Vulgata 1 Mac10,70dicens: «Tu omnino solus resistis nobis; ego autem factus sum in derisum et in opprobrium propter te; et quare tu potestatem adversum nos exerces in montibus?
Interconfessionale 10,71Se ti senti sicuro del tuo esercito, scendi giù in pianura e scontriamoci. Io ho dalla mia parte l’aiuto delle città.
Nova Vulgata 1 Mac10,71Nunc ergo si confidis in virtutibus tuis, descende ad nos in campum, et comparemus illic invicem, quia mecum est virtus civitatum.
Interconfessionale Infòrmati e verrai a sapere chi sono io e quelli che mi aiutano. Ti diranno anche che non potrete resistere contro di noi. Infatti, in passato, abbiamo sconfitto per ben due volte i vostri antenati nella loro terra.
Rimandi
10,72 sconfitto per ben due volte 5,55-62; 9,1-22; cfr. 1 Sam 4,2-10; 31,1-13.
Nova Vulgata 1 Mac10,72Interroga et disce quis sum ego et ceteri, qui auxilio sunt nobis, et dicunt: “Non potest stare pes vester ante faciem nostram, quia bis in fugam conversi sunt patres tui in terra sua”.
Interconfessionale 10,73Perciò non potrai resistere davanti alla nostra cavalleria e al nostro esercito così grande. In questa pianura poi non c’è né roccia né alcun masso né altro posto dove nascondersi».
Nova Vulgata 1 Mac10,73Et nunc non poteris sustinere equitatum et exercitum talem in campo, ubi non est lapis neque silex neque locus fugiendi».
Giònata sconfigge Apollonio

Interconfessionale 10,74Quando Giònata sentì le parole di Apollonio rimase sconvolto. Scelse diecimila uomini e partì da Gerusalemme, e suo fratello Simone gli andò incontro per aiutarlo.
Nova Vulgata
1 Mac10,74Ut audivit autem Ionathas sermones Apollonii, motus est animo et elegit decem milia virorum et exiit ab Ierusalem, et occurrit ei Simon frater eius in adiutorium.
Interconfessionale 10,75Giònata si accampò davanti alla città di Giaffa, ma gli abitanti chiusero le porte perché in città c’era già un presidio di Apollonio. Allora Giònata sferrò l’attacco,
Nova Vulgata 1 Mac10,75Et applicuit castra in Ioppen; et excluserunt eum, qui erant de civitate, quia custodia Apollonii in Ioppe erat, et oppugnaverunt eam.
Interconfessionale 10,76e gli abitanti, pieni di spavento, gli spalancarono le porte. Così Giònata si impadronì di Giaffa.
Nova Vulgata 1 Mac10,76Et exterriti, qui erant in civitate, aperuerunt ei, et obtinuit Ionathas Ioppen.
Interconfessionale 10,77Quando Apollonio lo seppe preparò tremila cavalieri e un grande esercito. Fece finta di andare verso la città di Azoto, ma poi si diresse subito verso la pianura. Infatti faceva affidamento sulla imponente cavalleria che aveva.
Nova Vulgata 1 Mac10,77Et audivit Apollonius et admovit tria milia equitum et exercitum multum. Et abiit Azotum tamquam iter faciens et statim exiit in campum, eo quod haberet multitudinem equitum et confideret in eis.
Interconfessionale 10,78Ma Giònata lo attaccò alle spalle presso la città di Azoto, e qui i loro eserciti si affrontarono.
Nova Vulgata 1 Mac10,78Et insecutus est eum Ionathas in Azotum, et exercitus commiserunt proelium.
Interconfessionale 10,79Apollonio però aveva fatto nascondere alle spalle degli uomini di Giònata un migliaio di cavalieri.
Nova Vulgata 1 Mac10,79Et reliquit Apollonius mille equites post eos occulte.
Interconfessionale 10,80Giònata se ne accorse ma il suo esercito fu accerchiato dai nemici e da mattino a sera rimasero sotto il tiro delle loro frecce.
Nova Vulgata 1 Mac10,80Et cognovit Ionathas quoniam insidiae sunt post se; et circuierunt castra eius et iecerunt iacula in populum a mane usque ad vesperam.
Interconfessionale 10,81Le truppe però, secondo l’ordine di Giònata, riuscirono a resistere, mentre i cavalli dei nemici andavano perdendo le forze.
Nova Vulgata 1 Mac10,81Populus autem stabat, sicut praeceperat Ionathas, et laboraverunt equi eorum.
Interconfessionale 10,82Allora Simone fece avanzare il suo esercito e attaccò quello dei nemici e, siccome i cavalli erano stanchi, i nemici rimasero sconfitti e si diedero alla fuga.
Nova Vulgata 1 Mac10,82Et eiecit Simon exercitum suum et commisit contra legionem; equites enim fatigati erant. Et contriti sunt ab eo et fugerunt,
Interconfessionale Alcuni cavalieri si dispersero nella pianura; altri invece fuggirono verso Azoto e per salvarsi entrarono nel tempio del loro dio Dagon.
Note al Testo
10,83 Dagon: dio dei Filistei (vedi Giudici 16,23).
Nova Vulgata 1 Mac10,83et equi dispersi sunt in campo et fugerunt in Azotum et intraverunt in Bethdagon idolum suum, ut ibi se liberarent.
Interconfessionale 10,84Giònata allora incendiò la città di Azoto e tutte le città vicine. Saccheggiò e incendiò il tempio di Dagon bruciando tutti quelli che vi si erano rifugiati.
Nova Vulgata 1 Mac10,84Et succendit Ionathas Azotum et civitates, quae erant in circuitu eius, et accepit spolia eorum et templum Dagon et omnes, qui fugerunt in illud, succendit igne.
Interconfessionale 10,85Nella battaglia e nell’incendio morirono circa ottomila uomini.
Nova Vulgata 1 Mac10,85Et fuerunt, qui ceciderunt gladio cum his qui succensi sunt, fere octo milia virorum.
Interconfessionale Poi Giònata partì di là e fece schierare il suo esercito davanti alla città di Àscalon. Ma gli abitanti gli andarono incontro e lo ricevettero con grande onore.
Note al Testo
10,86 Àscalon: città del litorale, a sud di Azoto.
Nova Vulgata 1 Mac10,86Et movit inde Ionathas castra et applicuit ad Ascalonem, et exierunt de civitate obviam illi in magna gloria.
Interconfessionale 10,87Quindi Giònata tornò a Gerusalemme con i suoi uomini carichi di bottino.
Nova Vulgata 1 Mac10,87Et reversus est Ionathas in Ierusalem cum suis habentibus spolia multa.
Interconfessionale 10,88Quando il re Alessandro fu informato di questi fatti, decise di dare a Giònata onori anche più grandi.
Nova Vulgata 1 Mac10,88Et factum est, ut audivit Alexander rex sermones istos, et addidit adhuc glorificare Ionathan
Interconfessionale Gli mandò una fibbia d’oro, un dono riservato di solito ai parenti del re. Inoltre lo fece padrone della città di Ekron con tutti i suoi territori.
Note al Testo
10,89 fibbia d’oro: serviva ad agganciare la cappa della porpora (vedi nota a 2 Maccabei 4,38); era l’insegna corrispondente al titolo di parente del re (vedi nota a 2,18). — Ekron: antica città filistea situata a 7 km circa a est di Iàmnia (vedi nota a 5,58).
Nova Vulgata 1 Mac10,89et misit ei fibulam auream, sicut consuetudo est dari cognatis regum, et dedit ei Accaron et omnes fines eius in possessionem.