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Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Geremia - 20

Geremia 20

Interconfessionale Torna al libro

Nova Vulgata

Geremia è imprigionato

Interconfessionale Il sacerdote Pascur, figlio di Immer, era il capo delle guardie del tempio. Dopo aver udito Geremia che annunziava queste cose,
Rimandi
20,1 capo delle guardie del tempio cfr. Ger 29,26.
Nova Vulgata Ier20,1Et audivit Phassur filius Emmer sacerdos, qui constitutus erat princeps in domo Domini, Ieremiam prophetantem sermones istos;
Interconfessionale lo fece frustare e lo lasciò incatenato vicino alla porta superiore, detta di Beniamino, dalla quale si entra nel tempio.
Rimandi
20,2 vicino Ger 29,26. — alla porta superiore 2 Re 15,35.
Nova Vulgata Ier20,2et percussit Phassur Ieremiam prophetam et misit eum in nervum, quod erat in porta Beniamin superiore in domo Domini.
Interconfessionale Il giorno dopo ritornò e fece liberare il profeta dalle catene. Allora Geremia gli disse: «Pascur, il Signore ti cambia nome. Ti chiamerai “Terrore da ogni parte”.
Rimandi
20,3 «Spavento da ogni parte» Ger 6,25+.
Nova Vulgata Ier20,3Cumque illuxisset in crastinum, eduxit Phassur Ieremiam de nervo; et dixit ad eum Ieremias: «Non Phassur vocavit Dominus nomen tuum sed Pavorem undique.
Interconfessionale 20,4Infatti il Signore ha detto: “Ti renderò motivo di spavento per te e per tutti i tuoi amici. Essi cadranno sotto la spada dei nemici e tu assisterai alla loro morte. Consegnerò tutti gli abitanti di Giuda al re di Babilonia. Li deporterà nel suo paese e ne farà morire molti.
Nova Vulgata Ier20,4Quia haec dicit Dominus: Ecce ego dabo te in pavorem, te et omnes amicos tuos, et corruent gladio inimicorum suorum, et oculi tui videbunt; et omnem Iudam dabo in manu regis Babylonis, et traducet eos in Babylonem et percutiet eos gladio.
Interconfessionale Consegnerò le ricchezze degli abitanti di Gerusalemme, il prodotto del loro lavoro, le cose più preziose e perfino il tesoro dei re di Giuda ai nemici, che faranno man bassa di tutto, saccheggeranno e porteranno il bottino a Babilonia.
Rimandi
20,5 il tesoro dei re di Giuda Is 39,6.
Nova Vulgata
Ier20,5Et dabo universam substantiam civitatis huius et omnem laborem eius omneque pretium et cunctos thesauros regum Iudae dabo in manu inimicorum eorum; et diripient eos et tollent et ducent in Babylonem.
Interconfessionale Tu stesso, Pascur, e quelli che stanno con te, sarete fatti prigionieri e deportati a Babilonia. Là morirai e sarai sepolto insieme a tutti i tuoi amici ai quali hai annunziato tante menzogne”».
Rimandi
20,6 hai raccontato tante menzogne Ger 5,31; cfr. 2,8.
Nova Vulgata Ier20,6Tu autem, Phassur et omnes habitatores domus tuae, ibitis in captivitatem; et in Babylonem venies et ibi morieris ibique sepelieris, tu et omnes amici tui, quibus prophetasti mendacium».
Geremia si sfoga con Dio

Interconfessionale Signore, tu mi hai sedotto
e io non ho potuto resisterti.
Hai fatto ricorso alla forza
e hai ottenuto quel che volevi.
Mi disprezzano da mattina a sera,
tutti ridono di me.
Rimandi
20,7 Geremia si lamenta con il Signore Ger 11,18+. — il Signore ha sedotto Geremia Ger 1,7. — Mi disprezzano Sal 44,14; Lam 3,14; Sap 5,4.
Nova Vulgata
Ier20,7Seduxisti me, Domine, et seductus sum;
fortior me fuisti et invaluisti.
Factus sum in derisum tota die,
omnes subsannant me.
Interconfessionale Io parlo, e ogni volta
subito devo chiamare aiuto
e gridare contro la violenza e l’oppressione.
Tutto il giorno sono insultato e deriso
perché annunzio la tua parola, o Signore!
Rimandi
20,8 — violenza, oppressione v. 2; 26,7-11; 36,26; 37,11-16; 38,4-6. — insultato e deriso v. 18; 15,10.15.
Note al Testo
20,8 ogni volta… oppressione: altri: Quando parlo devo gridare, devo urlare: «Violenza! Oppressione!».
Nova Vulgata
Ier20,8Quia quotiescumque loquor, vociferor,
iniquitatem et vastitatem clamito;
et factus est mihi sermo Domini
in opprobrium et in derisum tota die.
Interconfessionale Ma quando mi son detto:
«Non penserò più al Signore,
non parlerò più in suo nome»,
ho sentito dentro di me come un fuoco
che mi bruciava le ossa:
ho cercato di contenerlo
ma non ci sono riuscito.
Rimandi
20,9 non parlerò più in suo nome (del Signore) Gio 1,3. — come un fuoco Ger 5,14+; 22,29. — dentro di me Sal 39,4; Gb 32,18-19. — impossibile contenere la parola del Signore Ger 6,11; Am 3,8.
Nova Vulgata
Ier20,9Et dixi: «Non recordabor eius
neque loquar ultra in nomine illius».
Et factus est in corde meo quasi ignis exaestuans
claususque in ossibus meis:
et defeci, ferre non sustinens.
Interconfessionale Mi accorgevo che molti parlavano male di me
e da ogni parte cercavano di spaventarmi.
Dicevano: «Se qualcuno lo denunzia,
lo denunzieremo anche noi».
Perfino i miei amici più cari
aspettavano un mio passo falso
e dicevano: «Prima o poi,
qualcuno riuscirà a ingannarlo!
Così, l’avremo vinta noi
e potremo vendicarci di lui».
Rimandi
20,10 da ogni parte cercavano di spaventarmi v. 3+. — aspettavano un mio passo falso Mc 3,2.
Nova Vulgata
Ier20,10Audivi enim contumelias multorum
et terrorem in circuitu:
«Denuntiate, et denuntiemus eum».
Omnes pacifici mei observabant lapsum meum:
«Forte decipietur, et praevalebimus adversus eum
et consequemur ultionem ex eo».
Interconfessionale Ma tu, Signore, stai al mio fianco,
tu sei forte e mi difendi:
per questo i miei persecutori cadranno
e non avranno la meglio su di me.
Dovranno vergognarsi da morire
perché i loro progetti andranno in fumo.
Saranno disonorati per sempre
e nessuno lo dimenticherà.
Rimandi
20,11 stai al mio fianco… mi difendi Ger 32,18; Is 42,13. — i miei persecutori Ger 17,18; Sal 40,15. — disonorati per sempre Ger 23,40.
Nova Vulgata
Ier20,11Dominus autem mecum est quasi bellator fortis;
idcirco, qui persequuntur me,
cadent et infirmi erunt.
Confundentur vehementer, quia non prosperati sunt;
opprobrium sempiternum, quod numquam delebitur.
Interconfessionale Tu, Signore dell’universo,
sai distinguere chi ti è fedele
perché vedi i sentimenti
e i pensieri segreti dell’uomo.
Ho affidato a te la mia causa:
sono certo che vedrò
come tu punirai i miei nemici.

Rimandi
20,12 tutto il versetto Ger 11,20+. — Signore… sai distinguere… 2 Cr 16,9.
Nova Vulgata
Ier20,12Et tu, Domine exercituum,
probator iusti, qui vides renes et cor,
videam, quaeso, ultionem tuam ex eis;
tibi enim revelavi causam meam.
Interconfessionale Cantate inni al Signore!
Lodate il Signore!
Egli ha liberato il povero
dal potere dei malvagi.

Rimandi
20,13 Cantate inni al Signore Sal 96,1+. — lodate il Signore Sal 106,1+. — liberato dal potere dei malvagi Ger 15,21; 39,17; Sal 97,10.
Nova Vulgata
Ier20,13Cantate Domino, laudate Dominum,
quia liberavit animam pauperis
de manu malorum.
Interconfessionale Maledetto il giorno in cui sono nato!
Nessuno consideri benedetto il giorno
nel quale mia madre mi ha messo al mondo!
Rimandi
20,14 rimpianto di essere nato Ger 15,10+.
Nova Vulgata
Ier20,14Maledicta dies, in qua natus sum;
dies, in qua peperit me mater mea,
non sit benedicta.
Interconfessionale 20,15Maledetto l’uomo
che ha riempito di gioia mio padre
quando gli ha dato la notizia:
«È nato! È un maschio!».
Nova Vulgata
Ier20,15Maledictus vir, qui annuntiavit patri meo
dicens: «Natus est tibi puer masculus»
et gaudio laetificavit eum;
Interconfessionale Quell’uomo diventi come le città
che il Signore ha distrutto senza compassione.
Al mattino egli oda lamenti
e a mezzogiorno grida di guerra.
Rimandi
20,16 le città che il Signore ha distrutto Ger 49,18; 50,40; Gn 19,24-25; Dt 29,22; Is 1,8.9; Am 4,11.
Nova Vulgata
Ier20,16sit homo ille, ut sunt civitates,
quas subvertit Dominus
et non paenituit eum:
audiat clamorem mane
et ululatum in tempore meridiano,
Interconfessionale 20,17Perché Dio non mi ha fatto morire
prima di nascere?
Mia madre sarebbe stata la mia tomba,
mi avrebbe sempre tenuto dentro di sé.
Nova Vulgata
Ier20,17qui non me interfecit a vulva,
ut fieret mihi mater mea sepulcrum,
et vulva eius conceptus aeternus.
Interconfessionale Invece sono uscito dal suo ventre
solo per provare tormento e dolore
e consumare la mia vita nell’umiliazione.
Rimandi
20,18 nato solo per provare tormento Gb 3,10. — Perché… Gb 3,20.
Nova Vulgata
Ier20,18Quare de vulva egressus sum,
ut viderem laborem et dolorem,
et consumerentur in confusione dies mei?