Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Qoelet - 5
Qoelet 5
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Nova Vulgata
Interconfessionale
Quando preghi,
pensa bene a quello che dici
e non parlare a vanvera.
Ricordati che Dio è in cielo
e tu sulla terra!
Perciò devi pesare le tue parole.
pensa bene a quello che dici
e non parlare a vanvera.
Ricordati che Dio è in cielo
e tu sulla terra!
Perciò devi pesare le tue parole.
Nova Vulgata
Eccle5,1Ne temere quid loquaris, neque cor tuum sit velox ad proferen dum sermonem coram Deo; Deus enim in caelo, et tu super terram: idcirco sint pauci sermones tui.
Eccle5,1Ne temere quid loquaris, neque cor tuum sit velox ad proferen dum sermonem coram Deo; Deus enim in caelo, et tu super terram: idcirco sint pauci sermones tui.
Interconfessionale
5,2Se sei troppo preoccupato,
più facilmente farai brutti sogni.
Se parli troppo,
più facilmente dirai sciocchezze.
più facilmente farai brutti sogni.
Se parli troppo,
più facilmente dirai sciocchezze.
Interconfessionale
Se hai fatto una promessa a Dio,
fa’ di tutto per mantenerla.
Guai a chi è negligente!
Fa’ quello che hai promesso.
fa’ di tutto per mantenerla.
Guai a chi è negligente!
Fa’ quello che hai promesso.
Nova Vulgata
Eccle5,3Si quid vovisti Deo, ne moreris reddere: displicet enim ei stulta promissio; sed, quodcumque voveris, redde.
Eccle5,3Si quid vovisti Deo, ne moreris reddere: displicet enim ei stulta promissio; sed, quodcumque voveris, redde.
Interconfessionale
5,5Non permettere alla tua lingua che ti faccia peccare,
e poi scusarti dicendo all’inviato di Dio:
«Non l’ho fatto apposta!».
Attirerai su di te la collera di Dio,
e il giusto castigo per le tue azioni.
e poi scusarti dicendo all’inviato di Dio:
«Non l’ho fatto apposta!».
Attirerai su di te la collera di Dio,
e il giusto castigo per le tue azioni.
Nova Vulgata
Eccle5,5Ne dederis os tuum, ut peccare faciat carnem tuam, neque dicas coram angelo: «Error fuit»; ne forte iratus Deus contra sermones tuos dissipet opera manuum tuarum.
Interconfessionale
Quante illusioni,
quante opere inutili,
quante parole!
Ma tu rispetta sinceramente il Signore.
quante opere inutili,
quante parole!
Ma tu rispetta sinceramente il Signore.
Rimandi
5,6
Quante illusioni Sir 34,1-7. — rispettare il signore Prv 8,13+.
Note al Testo
5,6
Il senso del testo ebraico del v. 6 è per noi poco chiaro; la traduzione è probabile.
Nova Vulgata
Eccle5,6Ubi multa sunt somnia, plurimae sunt vanitates et sermones innumeri; tu vero Deum time.
L’autorità
Interconfessionale
Non meravigliarti se vedi che il governo
opprime i poveri, non rispetta i loro diritti,
commette ingiustizie.
Perché ogni funzionario è protetto da chi sta più in alto
e tutti sono protetti da un’autorità superiore.
opprime i poveri, non rispetta i loro diritti,
commette ingiustizie.
Perché ogni funzionario è protetto da chi sta più in alto
e tutti sono protetti da un’autorità superiore.
Nova Vulgata
Eccle5,7Si videris calumnias egenorum et subreptionem iudicii et iustitiae in provincia, non mireris super hoc negotio, quia excelso excelsior vigilat, et super hos quoque eminentiores sunt alii;
Interconfessionale
Tutti traggono beneficio dalla terra,
anche il re dipende dai campi.
anche il re dipende dai campi.
La ricchezza
Interconfessionale
Chi ama il denaro non sarà mai soddisfatto.
Chi desidera la ricchezza
non avrà mai tutto quello che vuole.
Anche questo io non lo capisco.
Chi desidera la ricchezza
non avrà mai tutto quello che vuole.
Anche questo io non lo capisco.
Nova Vulgata
Eccle5,9Qui diligit pecuniam, pecunia non implebitur; et, qui amat divitias, fructum non capiet ex eis; et hoc ergo vanitas.
Interconfessionale
5,10Più uno aumenta le ricchezze
e più crescono gli scrocconi.
L’unica soddisfazione che gli resta è di guardare i suoi soldi.
e più crescono gli scrocconi.
L’unica soddisfazione che gli resta è di guardare i suoi soldi.
Nova Vulgata
Eccle5,10Ubi multae sunt opes, multi et qui comedunt eas; et quid prodest possessori, nisi quod cernit divitias oculis suis?
Interconfessionale
5,11Poco o molto che mangi,
chi lavora dorme tranquillo.
Il ricco è così sazio
che non riesce neppure a dormire.
chi lavora dorme tranquillo.
Il ricco è così sazio
che non riesce neppure a dormire.
Nova Vulgata
Eccle5,11Dulcis est somnus operanti,
sive parum sive multum comedat;
saturitas autem divitis
non sinit eum dormire.
Eccle5,11Dulcis est somnus operanti,
sive parum sive multum comedat;
saturitas autem divitis
non sinit eum dormire.
Interconfessionale
Nudo uscì dal seno di sua madre,
e senza niente se ne andrà da questo mondo.
Nonostante tutti i suoi sforzi,
non porterà niente con sé.
e senza niente se ne andrà da questo mondo.
Nonostante tutti i suoi sforzi,
non porterà niente con sé.
Nova Vulgata
Eccle5,14Sicut egressus est de utero matris suae, nudus iterum abibit, sicut venit, et nihil auferet secum de labore suo, quod tollat in manu sua.
Interconfessionale
5,15Anche questa è una triste faccenda:
l’uomo se ne va così com’è venuto!
Ma allora, perché lavorare tanto per niente?
l’uomo se ne va così com’è venuto!
Ma allora, perché lavorare tanto per niente?
Nova Vulgata
Eccle5,15Miserabilis prorsus infirmitas: quomodo venit, sic revertetur. Quid ergo prodest ei quod laboravit in ventum?
Interconfessionale
5,16Viviamo tutta la vita come se fossimo al buio,
tra mille fastidi, malanni e arrabbiature.
tra mille fastidi, malanni e arrabbiature.
Nova Vulgata
Eccle5,16Cunctis enim diebus vitae suae comedit in tenebris et in curis multis et in aerumna atque tristitia.
Interconfessionale
Secondo me, questa è la cosa migliore:
mangiare e bere e godersi i frutti del proprio duro lavoro.
Questo è il destino dell’uomo
durante la breve vita che Dio gli concede.
mangiare e bere e godersi i frutti del proprio duro lavoro.
Questo è il destino dell’uomo
durante la breve vita che Dio gli concede.
Nova Vulgata
Eccle5,17Ecce quod ego vidi bonum, quod pulchrum, ut comedat quis et bibat et fruatur laetitia ex labore suo, quo laboravit ipse sub sole, numero dierum vitae suae, quos dedit ei Deus; haec enim est pars illius.
Interconfessionale
5,18Dio permette a un uomo
di possedere grandi ricchezze e di usarle,
di prendersi la sua parte
e di godere il frutto del suo lavoro:
tutto questo è un dono di Dio.
di possedere grandi ricchezze e di usarle,
di prendersi la sua parte
e di godere il frutto del suo lavoro:
tutto questo è un dono di Dio.
Nova Vulgata
Eccle5,18Et quidem omni homini, cui dedit Deus divitias atque substantiam, potestatemque ei tribuit, ut comedat ex eis et tollat partem suam et laetetur de labore suo: hoc est donum Dei.
Interconfessionale
Perché non pensi troppo che la vita è breve
Dio gli fa provare queste soddisfazioni.
Dio gli fa provare queste soddisfazioni.
Nova Vulgata
Eccle5,19Non enim satis recordabitur dierum vitae suae, eo quod Deus occupet deliciis cor eius.