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CEI 1974 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - Romani - 5

Romani

CEI 1974 Torna al libro

Nova Vulgata

CEI 1974 5 Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo;
5,1 cc. 5-8 illustrano i benefici dell’autentica giustificazione nel vero credente.
Nova Vulgata ERIustificati igitur ex fide, pacem habemus ad Deum per Dominum nostrum Iesum Christum,
1 pacem habeamus
CEI 1974 5,2 per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.
Nova Vulgata ERper quem et accessum habemus fide in gratiam istam, in qua stamus et gloriamur in spe gloriae Dei.
2 in spe gloriae filiorum Dei
CEI 1974 5,3 E non soltanto questo: noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata
Nova Vulgata ER5,3Non solum autem, sed et gloriamur in tribulationibus, scientes quod tribulatio patientiam operatur,
CEI 1974 5,4 e la virtù provata la speranza.
Nova Vulgata ER5,4patientia autem probationem, probatio vero spem;
CEI 1974 La speranza poi non delude, perché l`amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
5,5 Il dono dello Spirito Santo è l’inizio della salvezza, che sarà perfetta nella gloria.
Nova Vulgata ER5,5spes autem non confundit, quia caritas Dei diffusa est in cordibus nostris per Spiritum Sanctum, qui datus est nobis.
CEI 1974 5,6 Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito.
Nova Vulgata
ERAdhuc enim Christus, cum adhuc infirmi essemus, secundum tempus pro impiis mortuus est.
6 ut quid enim Christus
CEI 1974 5,7 Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene.
Nova Vulgata ER5,7Vix enim pro iusto quis moritur; nam pro bono forsitan quis et audeat mori.
CEI 1974 Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
5,8 Questo immeritato amore di Dio e di Cristo è il modello dell’amore cristiano: cfr. Mt 5, 43 ss.; cfr. Gv 15, 9 ss.; cfr 2 Cor 5, 14. cfr. Ef 4, 32 ss.; cfr 1 Gv 3, 1 ss.
Nova Vulgata ER5,8Commendat autem suam caritatem Deus in nos, quoniam, cum adhuc peccatores essemus, Christus pro nobis mortuus est.
CEI 1974 5,9 A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue, saremo salvati dall`ira per mezzo di lui.
Nova Vulgata ER5,9Multo igitur magis iustificati nunc in sanguine ipsius, salvi erimus ab ira per ipsum!
CEI 1974 5,10 Se infatti, quand`eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.
Nova Vulgata ER5,10Si enim cum inimici essemus reconciliati sumus Deo per mortem Filii eius, multo magis reconciliati salvi erimus in vita ipsius;
CEI 1974 5,11 Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, dal quale ora abbiamo ottenuto la riconciliazione.
Parallelo tra Cristo e Adamo
Nova Vulgata ER5,11non solum autem, sed et gloriamur in Deo per Dominum nostrum Iesum Christum, per quem nunc reconciliationem accepimus.
CEI 1974 Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.
5,12 Partendo da Gn c. 3, Paolo afferma che il peccato di Adamo, che ebbe come sanzione la morte ( cfr. Sap 2, 24), è all’origine del peccato di tutti. Il peccato viene qui personificato come una potenza che invade il mondo.
Nova Vulgata
ERPropterea, sicut per unum hominem peccatum in hunc mundum intravit, et per peccatum mors, et ita in omnes homines mors pertransiit, eo quod omnes peccaverunt.
12 in hunc mundum peccatum intravit | in quo omnes peccaverunt
CEI 1974 Fino alla legge infatti c`era peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la legge,
5,13-14 Da Adamo a Mosè, con il quale venne la legge, non c’era possibilità di peccare nel modo come Adamo aveva peccato, in mancanza di un precetto positivo analogo a quello ricevuto dal primo uomo, quindi tutti avevano contratto il peccato di Adamo.
Nova Vulgata ER5,13Usque ad legem enim peccatum erat in mundo; peccatum autem non imputatur, cum lex non est,
CEI 1974 5,14 la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
Nova Vulgata ERsed regnavit mors ab Adam usque ad Moysen etiam in eos, qui non peccaverunt in similitudine praevaricationis Adae, qui est figura futuri.
14 in similitudinem | qui est forma futuri
CEI 1974 5,15 Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini.
Nova Vulgata
ERSed non sicut delictum, ita et donum; si enim unius delicto multi mortui sunt, multo magis gratia Dei et donum in gratia unius hominis Iesu Christi in multos abundavit.
15 et donum in gratiam
CEI 1974 E non è accaduto per il dono di grazia come per il peccato di uno solo: il giudizio partì da un solo atto per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute per la giustificazione.
5,16 Cfr. Gn 3, 14-19.
Nova Vulgata EREt non sicut per unum, qui peccavit, ita et donum; nam iudicium ex uno in condemnationem, gratia autem ex multis delictis in iustificationem.
16 per unum peccantem
CEI 1974 5,17 Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l`abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
Nova Vulgata ERSi enim unius delicto mors regnavit per unum, multo magis, qui abundantiam gratiae et donationis iustitiae accipiunt, in vita regnabunt per unum Iesum Christum.
17 Si enim in unius delicto | multo magis abundantiam gratiae et donationis et iustitiae accipientes
CEI 1974 5,18 Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l`opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita.
Nova Vulgata
ER5,18Igitur sicut per unius delictum in omnes homines in condemnationem, sic et per unius iustitiam in omnes homines in iustificationem vitae;
CEI 1974 5,19 Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l`obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
Nova Vulgata ER5,19sicut enim per inoboedientiam unius hominis peccatores constituti sunt multi, ita et per unius oboeditionem iusti constituentur multi.
CEI 1974 La legge poi sopraggiunse a dare piena coscienza della caduta, ma laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia,
5,20 Sulla legge e il peccato cfr. il c. 7 e già cfr. 4, 15. cfr. Gal 3, 19.
Nova Vulgata
ERLex autem subintravit, ut abundaret delictum; ubi autem abundavit peccatum, superabundavit gratia,
20 ubi autem abundavit delictum
CEI 1974 5,21 perché come il peccato aveva regnato con la morte, così regni anche la grazia con la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.
Nova Vulgata ER5,21ut sicut regnavit peccatum in morte, ita et gratia regnet per iustitiam in vitam aeternam per Iesum Christum Dominum nostrum.