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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Maccabei - 4

2 Maccabei

CEI 1974 Torna al libro

Nova Vulgata

CEI 1974 4 4,1 Il suddetto Simone, che si era fatto delatore dei beni e della patria, diffamava Onia, come se avesse percosso Eliodòro e fosse stato l`organizzatore dei disordini;
Nova Vulgata 2 Mac4,1Simon autem praedictus, qui pecuniarum et patriae delator exstitit, male loquebatur de Onia, tamquam ipse Heliodorum instigasset et malorum auctor fuisset;
CEI 1974 4,2 osava definire nemico della cosa pubblica il benefattore della città, il protettore dei cittadini, il difensore delle leggi.
Nova Vulgata 2 Mac4,2benefactoremque civitatis et curatorem gentis suae et aemulatorem legum audebat insidiatorem rerum dicere.
CEI 1974 4,3 L`odio era giunto a tal punto che si compirono delle uccisioni da parte di uno dei gregari di Simone;
Nova Vulgata 2 Mac4,3Sed cum inimicitia in tantum procederet, ut etiam per quendam eorum, qui a Simone probati essent, homicidia fierent,
CEI 1974 4,4 allora Onia, vedendo l`aggravarsi dell`invidia e accorgendosi che Apollonio figlio di Menèsteo, stratega della Celesira e della Fenicia, aizzava la perfidia di Simone,
Nova Vulgata 2 Macconsiderans Onias periculum contentionis et Apollonium Menesthei, ducem Coelesyriae et Phoenicis, augentem malitiam Simonis,
4 Menesthei – Ita cum LaLXMBP; Gr legit verbum mainomai (cfr. LaV «insanire»)
CEI 1974 4,5 si recò dal re, non per far la parte di accusatore dei suoi concittadini, ma per provvedere al bene comune del popolo e di ciascuno in particolare.
Nova Vulgata 2 Mac4,5ad regem se contulit, non ut civium accusator, sed quod utile esset in commune et singulariter universae multitudinis prospiciens.
CEI 1974 4,6 Vedeva infatti che senza un provvedimento del re era impossibile ristabilire la pace nella vita pubblica e che Simone non avrebbe messo freno alla sua pazzia.
Giasone sommo sacerdote
Nova Vulgata 2 Mac4,6Videbat enim sine regali providentia impossibile esse pacem adhuc rebus obtingere, nec Simonem cessaturum a stultitia.

CEI 1974 Ma, Selèuco essendo passato all`altra vita e avendo preso le redini del governo Antioco chiamato anche Epìfane, Giasone, fratello di Onia, volle procurarsi con la corruzione il sommo sacerdozio
4,7 Seleuco IV Filopatore fu assassinato da Eliodoro nel 175 a. C. Antioco era suo fratello. Giasone è la forma greca del nome ebraico Giosuè o Gesù.
Nova Vulgata
2 Mac4,7Sed post Seleuci vitae excessum, cum suscepisset regnum Antiochus, qui Epiphanes appellabatur, ambiebat Iason frater Oniae summum sacerdotium,
CEI 1974 4,8 e, in un incontro con il re, gli promise trecentosessanta talenti d`argento e altri ottanta talenti riscossi con un`altra entrata.
Nova Vulgata 2 Mac4,8promittens regi per interpellationem argenti talenta trecenta sexaginta et ex reditu quodam alio talenta octoginta;
CEI 1974 Oltre a questi prometteva di versargli altri centocinquanta talenti, se gli fosse stato concesso di stabilire di sua autorità una palestra e un campo d`addestramento e di erigere una corporazione d`Antiocheni a Gerusalemme.
4,9 Per il ginnasio cfr 1 Mac 1, 14.
Nova Vulgata 2 Mac4,9super haec autem promittebat et alia centum quinquaginta se perscripturum, si concederetur per potestatem eius gymnasium et ephebiam sibi constituere et eos, qui in Hierosolymis erant, Antiochenos scribere.
CEI 1974 4,10 Avendo il re acconsentito, egli, ottenuto il potere, si diede subito a trasformare i suoi connazionali secondo i costumi greci,
Nova Vulgata 2 Mac4,10Quod cum rex annuisset, et obtinuisset principatum, statim ad Graecam consuetudinem contribules suos transferre coepit.
CEI 1974 annullando i favori concessi dal re ai Giudei, ad opera di Giovanni, padre di quell`Eupolemo che aveva guidato l`ambasciata presso i Romani per negoziare il patto d`amicizia e di alleanza, e sradicando le leggi cittadine inaugurò usanze perverse.
4,11 Antioco III aveva riconosciuto ai Giudei di governarsi secondo la legge di Mosè. Su Eupolemo cfr 1 Mac 8, 17.
Nova Vulgata 2 Mac4,11Et, amotis his, quae humanitatis causa Iudaeis a regibus fuerant constituta per Ioannem patrem Eupolemi, qui apud Romanos de amicitia et societate functus est legatione, et legitima civium iura destituens, pravos mores innovabat.
CEI 1974 Intraprese con zelo a costruire una palestra, proprio ai piedi dell`acròpoli, e nell`indurre i giovani più distinti a portare il pètaso.
4,12 L'acropoli era a nord del tempio (cfr. Ne 2, 8. cfr. Ne 7, 2). Il petaso era il cappello a larghe falde che portavano i giovani greci nel ginnasio.
Nova Vulgata 2 Mac4,12Prompte enim sub ipsa arce gymnasium constituit et optimos quosque epheborum subigens sub petasum ducebat.
CEI 1974 4,13 Così era raggiunto il colmo dell`ellenizzazione e la diserzione verso i costumi stranieri per l`eccessiva corruzione dell`empio e falso sommo sacerdote Giasone.
Nova Vulgata 2 Mac4,13Erat autem sic culmen quoddam Graecae conversationis et profectus alienigenarum moris, propter impii et non summi sacerdotis Iasonis inauditam contaminationem,
CEI 1974 Perciò i sacerdoti non erano più premurosi del servizio all`altare, ma, disprezzando il tempio e trascurando i sacrifici, si affrettarono a partecipare agli spettacoli contrari alla legge nella palestra, appena dato il segnale del lancio del disco.
4,14 Il lancio del disco apriva le gare atletiche.
Nova Vulgata 2 Mac4,14ita ut sacerdotes iam non circa altaris officia dediti essent, sed contempto templo et sacrificiis neglectis, festinarent participes fieri iniquae in palaestra praebitionis post disci provocationem
CEI 1974 4,15 Così tenendo in poco conto le glorie patrie stimavano nobilissime le glorie elleniche.
Nova Vulgata 2 Mac4,15et patrios quidem honores nihil habentes, Graecas autem glorias optimas aestimantes.
CEI 1974 4,16 Ma appunto a causa di queste li sorprese una grave situazione e si ebbero quali avversari e punitori proprio coloro le cui istituzioni seguivano con zelo e a cui cercavano di rassomigliare in tutto.
Nova Vulgata 2 Mac4,16Quarum gratia periculosa eos contentio habebat, et quorum instituta aemulabantur ac per omnia consimiles esse cupiebant, hos hostes et ultores habuerunt.
CEI 1974 4,17 Non resta impunito il comportarsi empiamente contro le leggi divine, come dimostrerà chiaramente il successivo periodo di tempo.
Nova Vulgata 2 Mac4,17In leges enim divinas impie agere non est facile, sed haec tempus sequens declarabit.
CEI 1974 Celebrandosi in Tiro i giochi quinquennali con l`intervento del re,
4,18-20 Le manifestazioni sportive erano in onore di Ercole (Eracle), succeduto al dio fenicio Melkart.
Nova Vulgata
2 Mac4,18Cum autem quinquennalis agon Tyri celebraretur, et rex praesens esset,
CEI 1974 4,19 l`empio Giasone inviò come rappresentanti alcuni Antiocheni di Gerusalemme, i quali portavano con sé trecento dramme d`argento per il sacrifico a Ercole; ma questi portatori ritennero non conveniente usarle per il sacrifico, bensì impiegarle per altra spesa.
Nova Vulgata 2 Mac4,19misit Iason facinorosus ab Hierosolymis spectatores Antiochenses portantes argenti drachmas trecentas in sacrificium Herculis; quas etiam postulaverunt hi, qui asportaverant, ne in sacrificium erogarentur, quia non oporteret, sed in alium sumptum eas deputari.
CEI 1974 4,20 Così il denaro destinato al sacrificio a Ercole da parte del mandante, servì, grazie ai portatori, per la costruzione delle triremi.
Antioco a Gerusalemme
Nova Vulgata 2 Mac4,20Sed haec ceciderunt: propter illum quidem, qui miserat, in sacrificium Herculis; propter eos autem, qui afferebant, in fabricam triremium.
CEI 1974 Antioco, avendo mandato Apollonio, figlio di Menèsteo, in Egitto per l`intronizzazione del re Filomètore, venne a sapere che costui era diventato contrario al suo governo e quindi si preoccupò della sua sicurezza. Perciò si recò a Giaffa, poi mosse alla volta di Gerusalemme.
4,21 Apollonio (cfr. 3, 5. cfr. 4, 4) rappresentò la corte seleucida all'intronizzazione del quattordicenne Tolomeo IV nel 172.
Nova Vulgata 2 Mac4,21Misso autem in Aegyptum Apollonio Menesthei filio propter ascensum ad solium Philometoris regis, cum cognovisset Antiochus alienum se ab illius negotiis effectum, propriae securitati consuluit; inde cum Ioppen venisset, se contulit Hierosolymam.
CEI 1974 4,22 Fu accolto da Giasone e dalla città con dimostrazioni magnifiche e introdotto con corteo di fiaccole e acclamazioni. Così riprese la marcia militare verso la Fenicia.
Menelao soppianta Giasone
Nova Vulgata 2 Mac4,22Et magnifice ab Iasone et civitate susceptus, cum facularum luminibus et acclamationibus introductus est; deinde sic in Phoenicen exercitum convertit.

CEI 1974 Tre anni dopo, Giasone mandò Menelao, fratello del già menzionato Simone, a portare al re denaro e a presentargli un memoriale su alcuni affari importanti.
4,23 Tre anni dopo la nomina di Giasone (v. 7), nel 172 a. C.
Nova Vulgata
2 Mac4,23Et post triennii tempus misit Iason Menelaum supradicti Simonis fratrem portantem pecunias regi et de negotiis necessariis commonitiones perlaturum.
CEI 1974 4,24 Ma quello, fattosi presentare al re e avendolo ossequiato con un portamento da persona autorevole, si accaparrò il sommo sacerdozio, superando l`offerta di Giasone di trecento talenti d`argento.
Nova Vulgata 2 Mac4,24At ille commendatus regi, cum se magnificasset facie potestatis, in semetipsum contulit summum sacerdotium superponens Iasoni talenta argenti trecenta;
CEI 1974 4,25 Munito delle disposizioni del re, si presentò di ritorno, non avendo con sé nulla che fosse degno del sommo sacerdozio, ma avendo le manie di un tiranno unite alla ferocia di una belva.
Nova Vulgata 2 Mac4,25acceptisque regiis mandatis, venit nihil quidem gerens dignum sacerdotio, animos vero crudelis tyranni et ferae barbarae iram habens.
CEI 1974 4,26 Così Giasone, che aveva tradito il proprio fratello, fu tradito a sua volta da un altro e fu costretto a fuggire nel paese dell`Ammanìtide.
Nova Vulgata 2 Mac4,26Et Iason quidem, qui proprium fratrem circumvenerat, ipse circumventus ab alio profugus in Ammanitem expulsus est regionem.
CEI 1974 4,27 Menelato si impadronì del potere, ma non s`interessò più del denaro promesso al re,
Nova Vulgata 2 Mac4,27Menelaus autem principatum quidem obtinuit; de pecuniis vero regi promissis nihil debite agebat,
CEI 1974 4,28 sebbene gliele avesse fatto richiesta Sòstrato, comandante dell`acròpoli; questi infatti aveva l`incarico della riscossione dei tributi. Per questo motivo tutti e due furono convocati dal re.
Nova Vulgata 2 Mac4,28cum vero exactionem faceret Sostratus, qui arci erat praepositus, nam ad hunc exactio vectigalium pertinebat. Quam ob causam utrique a rege sunt advocati;
CEI 1974 4,29 Menelao lasciò come sostituto nel sommo sacerdozio Lisìmaco suo fratello; Sòstrato lasciò Cratète, comandante dei Ciprioti.
Onia ucciso da Andronico
Nova Vulgata 2 Mac4,29et Menelaus quidem reliquit summi sacerdotii successorem Lysimachum fratrem suum, Sostratus autem Cratetem, qui praeerat Cypriis.

CEI 1974 Mentre così stavano le cose, le città di Tarso e Mallo si ribellarono, perché erano state date in dono ad Antiòchide, concubina del re.
4,30 I re della Siria regalavano città o province ai membri della famiglia imperiale come feudi personali.
Nova Vulgata
2 Mac4,30Talibus autem constitutis, contigit Tarsenses et Mallotas seditionem movere, eo quod Antiochidi, regis concubinae, dono essent dati.
CEI 1974 4,31 Il re partì in fretta per riportare all`ordine la situazione, lasciando come luogotenente Andronìco, uno dei suoi dignitari.
Nova Vulgata 2 Mac4,31Festinanter itaque rex venit sedare illos, relicto suffecto uno ex iis in dignitate constitutis Andronico.
CEI 1974 4,32 Menelao allora, pensando di aver trovato l`occasione buona, sottrasse alcuni arredi d`oro del tempio e ne fece omaggio ad Andronìco; altri poi si trovò che li aveva venduti a Tiro e nelle città vicine.
Nova Vulgata 2 Mac4,32Ratus autem Menelaus accepisse se tempus opportunum, aurea quaedam vasa e templo furatus donavit Andronico; et alia vendiderat Tyri et per vicinas civitates.
CEI 1974 Ma Onia lo biasimò, dopo essersi accertato della cosa ed essersi rifugiato in località inviolabile a Dafne situata presso Antiochia.
4,33 Onia si era rifugiato nel celebre tempio di Apollo a Dane, circa 10 km. A nord di Antiochia, che godeva del diritto di asilio.
Nova Vulgata 2 Mac4,33Quod cum certissime cognovisset Onias, arguebat eum, ipse in loco tuto se continens in Daphne secus Antiochiam.
CEI 1974 4,34 Per questo Menelao, incontratosi in segreto con Andronìco, lo pregò di sopprimere Onia. Quegli, recatosi da Onia e ottenutane con inganno la fiducia, dandogli la destra con giuramento lo persuase, sebbene ancora guardato con sospetto, ad uscire dall`asilo e subito lo uccise senza alcun riguardo alla giustizia.
Nova Vulgata 2 Mac4,34Unde Menelaus seorsum apprehendens Andronicum rogabat, ut Oniam interficeret. At vero ille, cum venisset ad Oniam et cum fidem dolo dedisset ac dexteram accepisset dedissetque cum iureiurando, quamvis esset ei suspectus, suasit de asylo procedere, quem statim peremit, non veritus iustitiam.
CEI 1974 4,35 Per questo fatto non solo i Giudei, ma anche molti altri popoli si rattristarono e si sdegnarono per l`empia uccisione di tanto uomo.Punizione di Andronico
Nova Vulgata 2 Mac4,35Ob quam causam non solum Iudaei, sed multi quoque ex aliis nationibus indignabantur et moleste ferebant de nece viri iniusta.
CEI 1974 4,36 Quando il re tornò dalle località della Cilicia, si presentarono a lui i Giudei della città insieme con i Greci che condividevano l`esecrazione dell`uccisione di Onia contro ogni diritto.
Nova Vulgata 2 Mac4,36Sed regressum regem de Ciliciae locis interpellabant, qui erant per civitatem Iudaei, simul et Graecis scelus conquerentibus, de eo quod sine ratione Onias interfectus esset.
CEI 1974 4,37 Antioco fu profondamente rattristato, colpito da cordoglio e mosso a lacrime per la saggezza e la grande prudenza del defunto;
Nova Vulgata 2 Mac4,37Contristatus itaque animo Antiochus et flexus ad misericordiam lacrimas fudit, propter defuncti sobrietatem et multam modestiam;
CEI 1974 4,38 subito, acceso di sdegno, tolse la porpora ad Andronìco, ne stracciò le vesti e lo trascinò attraverso tutta la città fino al luogo stesso dove egli aveva sacrilegamente ucciso Onia e là cancellò dal mondo l`assassino. Così il Signore gli rese il meritato castigo.
Lisimaco muore in una sedizione
Nova Vulgata 2 Mac4,38accensusque animis, confestim ablata Andronici purpura ac tunicis eius discissis, circumduxit per totam civitatem usque ad eundem locum, in quo in Oniam impietatem commiserat, atque illic sacrilegum interfectorem e mundo sustulit, Domino illi condignam retribuente poenam.
CEI 1974 4,39 Essendo poi avvenuti molti furti sacrileghi in città da parte di Lisìmaco su istigazione di Menelao ed essendosene sparsa la voce al di fuori, il popolo si ribellò a Lisìmaco, quando già molti arredi d`oro erano stati portati via.
Nova Vulgata
2 Mac4,39Multis autem sacrilegiis per civitatem a Lysimacho commissis Menelai consilio, et divulgata foris fama, congregata est multitudo adversum Lysimachum, vasis aureis iam multis dissipatis.
CEI 1974 4,40 La folla era eccitata e piena di furore e Lisìmaco, armati circa tremila uomini, diede inizio ad atti di violenza, mettendo come comandante un certo Aurano già avanzato in età e non meno in stoltezza.
Nova Vulgata 2 MacTurbis autem insurgentibus et ira repletis, Lysimachus, armatis fere tribus milibus, iniquis manibus coepit, duce quodam Aurano, aetate non minus ac dementia provecto.
40 Aurano – Fere omnes mss Graeci et verss «tyranno»
CEI 1974 4,41 Ma quelli, appena si accorsero dell`aggressione di Lisìmaco, afferrarono chi pietre, chi grossi bastoni, altri raccolsero a manciate la polvere sul posto e si gettarono contro coloro che stavano attorno a Lisìmaco.
Nova Vulgata 2 Mac4,41Sed ut intellexerunt conatum Lymachi, alii lapides, alii fustes validos arripuere, quidam vero ex adiacente cinere manu apprehenderunt et mixtim iecerunt in eos, qui circa Lysimachum erant.
CEI 1974 4,42 A questo modo ne ferirono molti, alcuni ne stesero morti, costrinsero tutti alla fuga, misero a morte lo stesso saccheggiatore del tempio presso la camera del tesoro.
Processo contro Menelao
Nova Vulgata 2 Mac4,42Quam ob causam multos quidem vulneraverunt, quosdam autem et prostraverunt, omnes vero in fugam compulerunt; ipsum vero sacrilegum secus aerarium interfecerunt.
CEI 1974 4,43 Per questi fatti fu intentato un processo contro Menelao.
Nova Vulgata
2 Mac4,43De his ergo coepit iudicium adversus Menelaum agitari.
CEI 1974 4,44 "Venuto il re a Tiro, i tre uomini mandati dal consiglio degli anziani difesero presso di lui il loro diritto.
Nova Vulgata 2 Mac4,44Et cum venisset rex Tyrum, apud ipsum causam egerunt missi tres viri a senatu.
CEI 1974 4,45 Menelao, ormai sul punto di essere abbandonato, promise una buona quantità di denaro a Tolomeo, figlio di Dorìmene, perché traesse il re dalla sua parte.
Nova Vulgata 2 Mac4,45Et cum iam superaretur Menelaus, promisit Ptolemaeo Dorymenis multas pecunias ad suadendum regi.
CEI 1974 4,46 Tolomeo invitò il re sotto un portico, come per prendere il fresco, e gli fece mutar parere.
Nova Vulgata 2 Mac4,46Unde Ptolemaeus, excipiens seorsum in quoddam atrium columnatum quasi refrigerandi gratia regem, deduxit a sententia.
CEI 1974 4,47 Così il re prosciolse dalle accuse Menelao, causa di tutto il male, e a quegli infelici che, se avessero discusso la causa anche presso gli Sciti, sarebbero stati prosciolti come innocenti, decretò la pena di morte.
Nova Vulgata 2 Mac4,47Et Menelaum quidem universae malitiae reum criminibus absolvit; miseros autem, qui etiam si apud Scythas causam dixissent, innocentes iudicarentur, hos morte damnavit.
CEI 1974 4,48 Così senza dilazione subirono l`ingiusta pena coloro che avevano difeso la città, il popolo e gli arredi sacri.
Nova Vulgata 2 Mac4,48Cito ergo iniustam poenam dederunt, qui pro civitate et populo et sacris vasis causam prosecuti sunt.
49 Quam ob rem Tyrii quoque in malefactum indignati, quaeque ad sepulturam eorum necessaria essent, magno sumptu praestiterunt.
CEI 1974 4,49 Gli stessi cittadini di Tiro, indignati per questo fatto, provvidero generosamente quanto occorreva per la loro sepoltura.
Nova Vulgata 2 Mac4,49Quam ob rem Tyrii quoque in malefactum indignati, quaeque ad sepulturam eorum necessaria essent, magno sumptu praestiterunt.
CEI 1974 4,50 Menelao invece, per la cupidigia dei potenti, rimase al potere, crescendo in malvagità e facendosi grande traditore dei concittadini.
Nova Vulgata 2 Mac4,50Menelaus autem propter eorum, qui in potentia erant, avaritiam permanebat in potestate, crescens in malitia magnus civium insidiator constitutus.