CEI 1974 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - 1 Corinzi - 12
1 Corinzi
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Nova Vulgata
Nova Vulgata
1ECorDe spiritalibus autem, fratres, nolo vos ignorare.
CEI 1974
Voi sapete infatti che, quando eravate pagani, vi lasciavate trascinare verso gli idoli muti secondo l`impulso del momento.
12,2
Nei primi tempi della Chiesa i cristiani erano favoriti da particolari doni dello Spirito Santo, chiamati carismi. L’apostolo dà norme per identificare i carismi autentici (vv. 1-3), indicandone le origini e lo scopo (vv. 4-30) e proclamando la superiorità della carità su tutti gli altri doni (cfr 13). Infine (cfr. 14, 1-25) dà le ragioni per preferire il dono della profezia e alcune norme per le assemblee liturgiche (cfr. 14, 26-40).
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1ECor12,2Scitis quoniam, cum gentes essetis, ad simulacra muta, prout ducebamini, euntes.
CEI 1974
12,3 Ebbene, io vi dichiaro: come nessuno che parli sotto l`azione dello Spirito di Dio può dire "Gesù è anàtema", così nessuno può dire "Gesù è Signore" se non sotto l`azione dello Spirito Santo.
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1ECorIdeo notum vobis facio quod nemo in Spiritu Dei loquens dicit: “ Anathema Iesus! ”; et nemo potest dicere: “ Dominus Iesus ”, nisi in Spiritu Sancto.
Nova Vulgata
1ECor12,6et divisiones operationum sunt, idem vero Deus, qui operatur omnia in omnibus.
CEI 1974
12,7 E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l`utilità comune:
CEI 1974
a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza;
12,8-10
Nonostante la presenza di varie liste di carismi (cfr. 12, 28 ss.; cfr. Rm 12, 6 ss.; cfr. Ef 4, 11) non è facile caratterizzarli singolarmente. Il linguaggio della sapienza e della scienza riguardano un competente insegnamento delle verità cristiane; la fede è forse una ferma fiducia nella onnipotenza divina ( cfr. 13, 2). Il dono della profezia è relativo a un discorso di esortazione, di edificazione e di conforto (cfr. 14, 3. cfr. At 11, 27). Il dono di distinguere gli spiriti consente di discernere la vera origine e natura dei carismi; la varietà delle lingue è un linguaggio estatico (cfr. 14, 2. cfr. At 2, 4), decifrato grazie al dono della interpretazione.
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1ECor12,8Alii quidem per Spiritum datur sermo sapientiae, alii autem sermo scientiae secundum eundem Spiritum,
CEI 1974
12,9 a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell`unico Spirito;
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1ECoralteri fides in eodem Spiritu, alii donationes sanitatum in uno Spiritu,
CEI 1974
12,10 a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l`interpretazione delle lingue.
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1ECoralii operationes virtutum, alii prophetatio, alii discretio spirituum, alii genera linguarum, alii interpretatio linguarum;
CEI 1974
12,11 Ma tutte queste cose è l`unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole.
Il corpo e le membra
Il corpo e le membra
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1ECorhaec autem omnia operatur unus et idem Spiritus, dividens singulis prout vult.
CEI 1974
Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo.
12,12
Questo insegnamento sulla Chiesa come Corpo mistico di Cristo ( cfr. At 9, 5) è uno dei pilastri della dottrina paolina.
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1ECor12,12Sicut enim corpus unum est et membra habet multa, omnia autem membra corporis, cum sint multa, unum corpus sunt, ita et Christus;
1ECor12,12Sicut enim corpus unum est et membra habet multa, omnia autem membra corporis, cum sint multa, unum corpus sunt, ita et Christus;
CEI 1974
12,13 E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito.
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1ECoretenim in uno Spiritu omnes nos in unum corpus baptizati sumus, sive Iudaei sive Graeci sive servi sive liberi, et omnes unum Spiritum potati sumus.
CEI 1974
12,15 Se il piede dicesse: "Poiché io non sono mano, non appartengo al corpo", non per questo non farebbe più parte del corpo.
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1ECorSi dixerit pes: “Non sum manus, non sum de corpore ”, non ideo non est de corpore;
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12,16 E se l`orecchio dicesse: "Poiché io non sono occhio, non appartengo al corpo", non per questo non farebbe più parte del corpo.
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1ECoret si dixerit auris: “ Non sum oculus, non sum de corpore ”, non ideo non est de corpore.
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12,17 Se il corpo fosse tutto occhio, dove sarebbe l`udito? Se fosse tutto udito, dove l`odorato?
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1ECorSi totum corpus oculus est, ubi auditus? Si totum auditus, ubi odoratus?
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12,18 Ora, invece, Dio ha disposto le membra in modo distinto nel corpo, come egli ha voluto.
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12,21 Non può l`occhio dire alla mano: "Non ho bisogno di te"; né la testa ai piedi: "Non ho bisogno di voi".
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1ECorNon potest dicere oculus manui: “ Non es mihi necessaria! ”; aut iterum caput pedibus: “ Non estis mihi necessarii! ”.
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1ECorSed multo magis, quae videntur membra corporis infirmiora esse, necessaria sunt;
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12,23 e quelle parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggior rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggior decenza,
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1ECor12,23et, quae putamus ignobiliora membra esse corporis, his honorem abundantiorem circumdamus; et, quae inhonesta sunt nostra, abundantiorem honestatem habent,
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12,24 mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha composto il corpo, conferendo maggior onore a ciò che ne mancava,
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1ECor12,24honesta autem nostra nullius egent. Sed Deus temperavit corpus, ei, cui deerat, abundantiorem tribuendo honorem,
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12,25 perché non vi fosse disunione nel corpo, ma anzi le varie membra avessero cura le une delle altre.
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1ECor12,25ut non sit schisma in corpore, sed idipsum pro invicem sollicita sint membra.
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12,26 Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui.
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1ECorEt sive patitur unum membrum, compatiuntur omnia membra; sive glorificatur unum membrum, congaudent omnia membra.
CEI 1974
12,28 Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi vengono i miracoli, poi i doni di far guarigioni, i doni di assistenza, di governare, delle lingue.
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1ECorEt quosdam quidem posuit Deus in ecclesia primum apostolos, secundo prophetas, tertio doctores, deinde virtutes, exinde donationes curationum, opitulationes, gubernationes, genera linguarum.
1ECorEt quosdam quidem posuit Deus in ecclesia primum apostolos, secundo prophetas, tertio doctores, deinde virtutes, exinde donationes curationum, opitulationes, gubernationes, genera linguarum.
CEI 1974
12,29 Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti operatori di miracoli?
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1ECor12,29Numquid omnes apostoli? Numquid omnes prophetae? Numquid omnes doctores? Numquid omnes virtutes?
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12,30 Tutti possiedono doni di far guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano?
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1ECorNumquid omnes donationes habent curationum? Numquid omnes linguis loquuntur? Numquid omnes interpretantur?
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1ECor12,31Aemulamini autem charismata maiora. Et adhuc excellentiorem viam vobis demonstro.