CEI 1974 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - Romani - 3
Romani
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Nova Vulgata
CEI 1974
Grande, sotto ogni aspetto. Anzitutto perché a loro sono state affidate le rivelazioni di Dio.
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CEI 1974
3,3 Che dunque? Se alcuni non hanno creduto, la loro incredulità può forse annullare la fedeltà di Dio?
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Nova Vulgata
ERQuid enim, si quidam non crediderunt? Numquid incredulitas illorum fidem Dei evacuabit?
ERQuid enim, si quidam non crediderunt? Numquid incredulitas illorum fidem Dei evacuabit?
CEI 1974
Impossibile! Resti invece fermo che Dio è verace e ogni uomo mentitore, come sta scritto:
Perché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole
e trionfi quando sei giudicato.
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Perché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole
e trionfi quando sei giudicato.
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3,4
Citazioni da Sal 115, 11 e cfr 50, 6.
Nova Vulgata
ERAbsit! Exstet autem Deus verax, omnis autem homo mendax, sicut scriptum est: “ Ut iustificeris in sermonibus tuis et vincas cum iudicaris ”.
ERAbsit! Exstet autem Deus verax, omnis autem homo mendax, sicut scriptum est: “ Ut iustificeris in sermonibus tuis et vincas cum iudicaris ”.
CEI 1974
3,5 Se però la nostra ingiustizia mette in risalto la giustizia di Dio, che diremo? Forse è ingiusto Dio quando riversa su di noi la sua ira? Parlo alla maniera umana.
Nova Vulgata
ERSi autem iniustitia nostra iustitiam Dei commendat, quid dicemus? Numquid iniustus Deus, qui infert iram? Secundum hominem dico.
ERSi autem iniustitia nostra iustitiam Dei commendat, quid dicemus? Numquid iniustus Deus, qui infert iram? Secundum hominem dico.
CEI 1974
3,7 Ma se per la mia menzogna la verità di Dio risplende per sua gloria, perché dunque sono ancora giudicato come peccatore?
Nova Vulgata
ER3,7Si enim veritas Dei in meo mendacio abundavit in gloriam ipsius, quid adhuc et ego tamquam peccator iudicor?
ER3,7Si enim veritas Dei in meo mendacio abundavit in gloriam ipsius, quid adhuc et ego tamquam peccator iudicor?
CEI 1974
3,8 Perché non dovremmo fare il male affinchè venga il bene, come alcuni - la cui condanna è ben giusta - ci calunniano, dicendo che noi lo affermiamo?
Tutti gli uomini sono peccatori
Tutti gli uomini sono peccatori
Nova Vulgata
ER3,8Et non sicut blasphemamur, et sicut aiunt quidam nos dicere: “ Faciamus mala, ut veniant bona ”? Quorum damnatio iusta est.
CEI 1974
3,9 Che dunque? Dobbiamo noi ritenerci superiori? Niente affatto! Abbiamo infatti dimostrato precedentemente che Giudei e Greci, tutti, sono sotto il dominio del peccato,
Nova Vulgata
ERQuid igitur? Praecellimus eos? Nequaquam! Antea enim causati sumus Iudaeos et Graecos omnes sub peccato esse,
ERQuid igitur? Praecellimus eos? Nequaquam! Antea enim causati sumus Iudaeos et Graecos omnes sub peccato esse,
CEI 1974
3,12 Tutti hanno traviato e si son pervertiti;
non c`è chi compia il bene, non ce n`è neppure uno.
non c`è chi compia il bene, non ce n`è neppure uno.
Nova Vulgata
ER3,12Omnes declinaverunt, simul inutiles facti sunt;
non est qui faciat bonum, non est usque ad unum.
ER3,12Omnes declinaverunt, simul inutiles facti sunt;
non est qui faciat bonum, non est usque ad unum.
CEI 1974
3,13 La loro gola è un sepolcro spalancato,
tramano inganni con la loro lingua,
veleno di serpenti è sotto le loro labbra,
tramano inganni con la loro lingua,
veleno di serpenti è sotto le loro labbra,
Nova Vulgata
ER3,13Sepulcrum patens est guttur eorum,
linguis suis dolose agebant,
venenum aspidum sub labiis eorum,
ER3,13Sepulcrum patens est guttur eorum,
linguis suis dolose agebant,
venenum aspidum sub labiis eorum,
CEI 1974
Ora, noi sappiamo che tutto ciò che dice la legge lo dice per quelli che sono sotto la legge, perché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio.
Nova Vulgata
ERScimus autem quoniam, quaecumque lex loquitur, his, qui in lege sunt, loquitur, ut omne os obstruatur, et obnoxius fiat omnis mundus Deo;
ERScimus autem quoniam, quaecumque lex loquitur, his, qui in lege sunt, loquitur, ut omne os obstruatur, et obnoxius fiat omnis mundus Deo;
CEI 1974
Infatti in virtù delle opere della legge nessun uomo sarà giustificato davanti a lui, perché per mezzo della legge si ha solo la conoscenza del peccato.
La giustificazione è gratuita
La giustificazione è gratuita
Nova Vulgata
ER3,20quia ex operibus legis non iustificabitur omnis caro coram illo, per legem enim cognitio peccati.
CEI 1974
Ora invece, indipendentemente dalla legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti;
Nova Vulgata
ER3,21Nunc autem sine lege iustitia Dei manifestata est, testificata a Lege et Prophetis,
ER3,21Nunc autem sine lege iustitia Dei manifestata est, testificata a Lege et Prophetis,
CEI 1974
3,22 giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. E non c`è distinzione:
Nova Vulgata
ERiustitia autem Dei per fidem Iesu Christi, in omnes qui credunt. Non enim est distinctio:
CEI 1974
tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio,
CEI 1974
3,24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù.
Nova Vulgata
ER3,24iustificati gratis per gratiam ipsius per redemptionem, quae est in Christo Iesu;
CEI 1974
Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia, dopo la tolleranza usata verso i peccati passati,
3,25
« Strumento di espiazione » allude al cosiddetto propiziatorio ( cfr. Es 25, 17), cioè il coperchio d’oro dell’arca dell’alleanza, trono della gloria di Dio, che nella grande celebrazione penitenziale della Espiazione ( cfr. Lv 16, 1 ss.) veniva asperso col sangue delle vittime per riconciliare il popolo con Dio. All’antico rito succede la croce di Cristo: cfr. Eb 9, 5.
Nova Vulgata
ERquem proposuit Deus propitiatorium per fidem in sanguine ipsius ad ostensionem iustitiae suae, cum praetermisisset praecedentia delicta
CEI 1974
3,26 nel tempo della divina pazienza. Egli manifesta la sua giustizia nel tempo presente, per essere giusto e giustificare chi ha fede in Gesù.
Nova Vulgata
ER3,26in sustentatione Dei, ad ostensionem iustitiae eius in hoc tempore, ut sit ipse iustus et iustificans eum, qui ex fide est Iesu.
CEI 1974
Dove sta dunque il vanto? Esso è stato escluso! Da quale legge? Da quella delle opere? No, ma dalla legge della fede.
Nova Vulgata
ERUbi est ergo gloriatio? Exclusa est. Per quam legem? Operum? Non, sed per legem fidei.
ERUbi est ergo gloriatio? Exclusa est. Per quam legem? Operum? Non, sed per legem fidei.
CEI 1974
3,28 Noi riteniamo infatti che l'uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della legge.
CEI 1974
3,29 Forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche dei pagani? Certo, anche dei pagani!
CEI 1974
3,30 Poiché non c'è che un solo Dio, il quale giustificherà per la fede i circoncisi, e per mezzo della fede anche i non circoncisi.
Nova Vulgata
ER3,30quoniam quidem unus Deus, qui iustificabit circumcisionem ex fide et praeputium per fidem.