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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Siracide - 13

Siracide

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Nova Vulgata

CEI 1974 13 Chi maneggia la pece si sporca,
chi frequenta il superbo diviene simile a lui.
13,1 Prudenza nelle compagnie e nei rapporti sociali.
Nova Vulgata EccliQui tetigerit picem, inquinabitur ab ea;

et, qui communicaverit superbo, induet superbiam.

La: 9. 11
Gr II: 17-18
CEI 1974 13,2 Non portare un peso troppo grave,
non associarti ad uno più forte e più ricco di te.
Come una pentola di coccio
farà società con una caldaia?
Questa l`urterà e quella andrà in frantumi.
Nova Vulgata
Eccli13,2Pondus super te ne tollas

et honestiori et ditiori te ne socius fueris.
CEI 1974 13,3 Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte,
il povero riceve ingiustizia e per di più deve scusarsi.
Nova Vulgata
Eccli13,3Quid communicabit caccabus ad ollam?

Quando enim se colliserint, confringetur.

CEI 1974 13,4 Se puoi essergli utile, approfitterà di te;
se hai bisogno, ti abbandonerà.
Nova Vulgata
Eccli13,4Dives iniuste egit et fremet,

pauper autem laesus, ipse supplicabit.

CEI 1974 13,5 Se possiedi, vivrà con te;
ti spoglierà e non ne avrà alcuna pena.
Nova Vulgata
Eccli13,5Si utilis fueris, assumet te
et
si non habueris, derelinquet te.

CEI 1974 13,6 Ha bisogno di te? Ti imbroglierà, ti sorriderà
e ti darà una speranza, ti rivolgerà belle parole
e domanderà: "Di che cosa hai bisogno?".
Nova Vulgata
Eccli13,6Si habes, convivet tecum et evacuabit te

et ipse non dolebit super te.

CEI 1974 13,7 Ti farà arrossire con i suoi banchetti,
finché non ti avrà spremuto due o tre volte.
Alla fine ti deriderà; poi vedendoti ti eviterà
e scuoterà il capo davanti a te.
Nova Vulgata
Eccli13,7Si necessarius illi fueris, ludet te

et subridens spem dabit narrans tibi bona

et dicet: «Quid opus est tibi?».

CEI 1974 13,8 Stá attento a non lasciarti imbrogliare
né umiliare per la tua stoltezza.
Nova Vulgata
Eccli13,8Et confundet te in cibis suis,

donec te exinaniat bis et ter

et in novissimo deridebit te;

et postea videns derelinquet te

et caput suum movebit ad te.
CEI 1974 13,9 Quando un potente ti chiama, allontànati;
egli ti chiamerà sempre di più.
Nova Vulgata
Eccli13,9Humiliare Deo et exspecta manus eius.
CEI 1974 13,10 Non essere invadente per non essere respinto,
ma non allontanarti troppo per non essere dimenticato.
Nova Vulgata
Eccli13,10Attende, ne seductus in stultitiam humilieris.
CEI 1974 13,11 Non credere di trattare alla pari con lui
e non fidarti delle sue molte parole;
Nova Vulgata
Eccli13,11Noli esse humilis in sapientia tua,

ne humiliatus in stultitiam seducaris.

CEI 1974 13,12 con la sua molta loquacità ti metterà alla prova
e quasi sorridendo ti esaminerà.
Nova Vulgata
Eccli13,12Advocatus a potentiore discede,

et eo magis te advocabit.

CEI 1974 13,13 Spietato chi non mantiene le parole,
non ti risparmierà maltrattamenti e catene.
Nova Vulgata
Eccli13,13Ne accedas, ne impingaris;

et ne longe sis ab eo, ne eas in oblivionem.

CEI 1974 13,14 Guardati e stá attento,
perché cammini insieme alla tua rovina.
Nova Vulgata
Eccli13,14Ne retineas ex aequo loqui cum illo
nec credas multis verbis illius;

ex multa enim loquela tentabit te

et subridens inquiret de absconditis tuis.

CEI 1974 13,15 Ogni creatura vivente ama il suo simile,
ogni uomo il suo vicino.
Nova Vulgata
Eccli13,15Immitis animus illius conservabit verba tua

et non parcet de malitia et de vinculis.
CEI 1974 13,16 Ogni essere si accoppia secondo la sua specie;
l`uomo si associa a chi gli è simile.
Nova Vulgata
Eccli13,16Cave tibi et attende diligenter auditui tuo,

quoniam cum subversione tua ambulas.

CEI 1974 13,17 Che cosa vi può essere in comune tra il lupo e l`agnello?
Lo stesso accade fra il peccatore e il pio.
Nova Vulgata
Eccli13,17Audiens vero illa

ex somno evigila
CEI 1974 Quale pace può esservi fra la iena e il cane?
Quale intesa tra il ricco e il povero?
13,18 Spesso il ricco è sinonimo di empio e il povero di pio come nel v. 17.
Nova Vulgata
Eccli13,18Omni vita tua dilige Deum

et invoca illum in salutem tuam.
CEI 1974 13,19 Sono preda dei leoni gli ònagri nel deserto;
così pascolo dei ricchi sono i poveri.
Nova Vulgata
Eccli13,19Omne animal diligit simile sibi:

sic et omnis homo proximum sibi.
CEI 1974 13,20 La condizione umile è in abominio al superbo,
così il povero è in abominio al ricco.
Nova Vulgata
Eccli13,20Omnis caro ad similem sibi coniungetur,

et omnis homo simili sui sociabitur.

CEI 1974 13,21 Se il ricco vacilla, è sostenuto dagli amici;
se il povero cade, anche dagli amici è respinto.
Nova Vulgata
Eccli13,21Quid communicabit lupus agno?

Sic peccator iusto.

CEI 1974 13,22 Se cade il ricco, molti lo aiutano;
dice cose insulse? Eppure lo si felicita.
Se cade il povero, lo si rimprovera;
se dice cose assennate, non ci si bada.
Nova Vulgata
Eccli13,22Quae pax hyaenae ad canem?

Aut quae pars diviti ad pauperem?

CEI 1974 13,23 Parla il ricco, tutti tacciono
ed esaltano fino alle nuvole il suo discorso.
Parla il povero e dicono: "Chi è costui?".
Se inciampa, l`aiutano a cadere.
Nova Vulgata
Eccli13,23Venatio leonis onager in eremo,

sic et pascua divitum sunt pauperes.

CEI 1974 13,24 La ricchezza è buona, se è senza peccato;
la povertà è cattiva a detta dell`empio.
Nova Vulgata
Eccli13,24Et sicut abominatio est superbo humilitas,

sic et exsecratio divitis pauper.

CEI 1974 13,25 Il cuore dell`uomo cambia il suo volto
o in bene o in male.
26Indice di un cuore buono è una faccia gioiosa,
ma la scoperta di proverbi è un lavoro ben faticoso.
Nova Vulgata
Eccli13,25Dives commotus confirmatur ab amicis suis,
humilis autem, cum ceciderit, expelletur et a notis.