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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Siracide - 50

Siracide

CEI 1974 Torna al libro

Nova Vulgata

CEI 1974 50 Simone, figlio di Onia, sommo sacerdote,
nella sua vita riparò il tempio,
e nei suoi giorni fortificò il santuario.
50,1 Si tratta di Simone II ( 219-199 a. C.) figlio di Onia II, che l'autore sembra aver personalmente conosciuto.
Nova Vulgata Eccli50,1Simon, Oniae filius, sacerdos magnus,
qui in vita sua suffulsit domum
et in diebus suis corroboravit templum.
CEI 1974 50,2 Da lui furon poste le fondamenta del doppio rialzo,
l`alto contrafforte della cinta del tempio.
Nova Vulgata
Eccli50,2Templi etiam altitudo ab ipso fundata est,
substructura elata parietis templi.
CEI 1974 50,3 Ai suoi tempi fu scavato il deposito per le acque,
un serbatoio ampio come il mare.
Nova Vulgata
Eccli50,3In diebus ipsius excisa est piscina aquarum,
lacus, quasi maris superficies eius.
CEI 1974 50,4 Premuroso di impedire la caduta del suo popolo,
fortificò la città contro un assedio.
Nova Vulgata
Eccli50,4Qui curavit gentem suam a latrone
et firmavit eam ab obsidione.
CEI 1974 Come era stupendo quando si aggirava fra il popolo,
quando usciva dal santuario dietro il velo.
50,5-21 Allusione ai riti del grande giorno della Espirazione (cfr. Lv 16.), la sola volta nell'anno in cui il sommo sacerdote entrava nella parte più santa del tempio, il Santo dei Santi.
Nova Vulgata
Eccli50,5Quam gloriosus apparuit, cum prospiceret e tabernaculo
in egressu domus velamenti!
CEI 1974 50,6 Come un astro mattutino fra le nubi,
come la luna nei giorni in cui è piena,
Nova Vulgata
Eccli50,6Quasi stella matutina in medio nebulae
et quasi luna plena in diebus festi
CEI 1974 50,7 come il sole sfolgorante sul tempio dell`Altissimo,
come l`arcobaleno splendente fra nubi di gloria,
Nova Vulgata
Eccli50,7et quasi sol refulgens super templum Dei.
CEI 1974 50,8 come il fiore delle rose nella stagione di primavera,
come un giglio lungo un corso d`acqua,
come un germoglio d`albero d`incenso nella stagione estiva
Nova Vulgata
Eccli50,8Quasi arcus refulgens inter nebulas gloriae
et quasi flos rosarum in diebus vernis
et quasi lilia, quae sunt in transitu aquae,
et quasi flos Libani in diebus aestatis;
CEI 1974 50,9 come fuoco e incenso su un braciere,
come un vaso d`oro massiccio,
ornato con ogni specie di pietre preziose,
Nova Vulgata
Eccli50,9quasi ignis effulgens et tus ardens in igne,
CEI 1974 50,10 come un ulivo verdeggiante pieno di frutti,
e come un cipresso svettante tra le nuvole.
Nova Vulgata
Eccli50,10quasi vas auri solidum
ornatum omni lapide pretioso,
CEI 1974 50,11 Quando indossava i paramenti solenni,
quando si rivestiva con gli ornamenti più belli,
salendo i gradini del santo altare dei sacrifici,
riempiva di gloria l`intero santuario.
Nova Vulgata
Eccli50,11quasi oliva pullulans fructibus
et cupressus in nubes se extollens,
in accipiendo ipsum stolam gloriae
et vestiri eum in consummationem magnificentiae.
CEI 1974 50,12 Quando riceveva le parti delle vittime
dalle mani dei sacerdoti,
mentre stava presso il braciere dell`altare,
circondato dalla corona dei fratelli
come fronde di cedri nel Libano,
e lo circondavano come fusti di palme,
Nova Vulgata
Eccli50,12In ascensu altaris sancti,
cum gloriam daret peribolo sanctuarii
CEI 1974 50,13 mentre tutti i figli di Aronne nella loro gloria,
con le offerte del Signore nelle mani,
stavano davanti a tutta l`assemblea di Israele,
Nova Vulgata
Eccli50,13et acciperet partes de manu sacerdotum,
et ipse stans iuxta aram,
et circa illum corona fratrum,
quasi plantatio cedri in monte Libano,
CEI 1974 50,14 egli compiva il rito liturgico sugli altari,
preparando l`offerta all`Altissimo onnipotente.
Nova Vulgata
Eccli50,14sic circa illum steterunt quasi rami palmae
omnes filii Aaron in gloria sua.
CEI 1974 50,15 Egli stendeva la mano sulla coppa
e versava succo di uva,
lo spargeva alle basi dell`altare
come profumo soave all`Altissimo, re di tutte le cose.
Nova Vulgata
Eccli50,15Oblatio autem Domini in manibus ipsorum
coram omni synagoga Israel,
et consummatione fungens in ara,
ordinans oblationem Omnipotentis.
CEI 1974 50,16 Allora i figli di Aronne alzavano la voce,
suonavano le trombe di metallo lavorato
e facevano udire un suono potente
come richiamo davanti all`Altissimo.
Nova Vulgata
Eccli50,16Porrexit manum suam in libatione
et libavit de sanguine uvae;
CEI 1974 50,17 E subito tutto il popolo insieme
si prostrava con la faccia a terra,
per adorare il Signore, Dio onnipotente e altissimo.
Nova Vulgata
Eccli50,17Porrexit manum suam in libatione
et libavit de sanguine uvae;
CEI 1974 50,18 I cantori intonavano canti di lodi,
il loro canto era addolcito da una musica melodiosa.
Nova Vulgata
Eccli50,18Tunc exclamaverunt filii Aaron,
in tubis productilibus sonuerunt
et auditam fecerunt vocem magnam
in memoriam coram Deo altissimo.
CEI 1974 50,19 Il popolo supplicava il Signore altissimo
in preghiera davanti al Misericordioso,
finché fosse compiuto il servizio del Signore
e terminasse la funzione liturgica.
Nova Vulgata
Eccli50,19Tunc omnis populus simul properaverunt
et ceciderunt in faciem super terram
adorare Dominum Deum suum
et dare preces omnipotenti Deo excelso.
CEI 1974 Allora, scendendo, egli alzava le mani
su tutta l`assemblea dei figli di Israele
per dare con le sue labbra la benedizione del Signore,
gloriandosi del nome di lui.
50,20 Cfr. la benedizione in cfr. Nm 6, 22-26.
Nova Vulgata
Eccli50,20Et laudaverunt psallentes in vocibus suis,
et magnus resonabat cantus suavitatis plenus.
CEI 1974 50,21 Tutti si prostravano di nuovo
per ricevere la benedizione dell`Altissimo.
Nova Vulgata
Eccli50,21Et rogavit populus Dominum excelsum in prece coram Misericorde,
usque dum perfectus est honor Domini;
et munus suum perfecerunt.
CEI 1974 50,22 Ora benedite il Dio dell`universo,
che compie in ogni luogo grandi cose,
che ha esaltato i nostri giorni fino dalla nascita,
che ha agito con noi secondo la sua misericordia.
Nova Vulgata
Eccli50,22Tunc descendens manus suas extulit
in omnem congregationem filiorum Israel
dare benedictionem Domini in labiis suis
et in nomine ipsius gloriari;
CEI 1974 50,23 Ci conceda la gioia del cuore
e ci sia pace nei nostri giorni
in Israele, per tutti i giorni futuri.
Nova Vulgata
Eccli50,23et iteraverunt adorationem suam,
ut acciperent benedictionem Altissimi.
CEI 1974 50,24 La sua misericordia resti fedelmente con noi
e ci riscatti nei nostri giorni.
Tre popoli detestati
Nova Vulgata
Eccli50,24Et nunc benedicite Deum omnium,
qui magna facit in omni terra,
exaltans dies nostros a ventre matris nostrae
et faciens nobiscum secundum suam misericordiam.
CEI 1974 Contro due popoli sono irritato,
il terzo non è neppure un popolo:
50,25-26 Sono enumerati i tradizionali nemici degli Ebrei: Seir indica gli Idumei e Sichem i Samaritani.
Nova Vulgata
Eccli50,25Det nobis iucunditatem cordis
et fieri pacem in diebus nostris in Israel per dies sempiternos;
CEI 1974 50,26 quanti abitano sul monte Seir e i Filistei
e lo stolto popolo che abita in Sichem.
Epilogo
Nova Vulgata
Eccli50,26credere Israel nobiscum esse Dei misericordiam,
ut liberet nos in diebus nostris.
CEI 1974 50,27 Una dottrina di sapienza e di scienza
ha condensato in questo libro
Gesù figlio di Sirach, figlio di Eleàzaro, di Gerusalemme,
che ha riversato come pioggia la sapienza dal cuore.
Nova Vulgata
Eccli50,27Duas gentes odit anima mea,
tertia autem non est quidem gens:
CEI 1974 50,28 Beato chi mediterà queste cose;
le fissi bene nel cuore e diventerà saggio;
Nova Vulgata
Eccli50,28qui sedent in monte Seir et Philisthim
et stultus populus, qui habitat in Sichimis.
CEI 1974 50,29 se le metterà in pratica, sarà forte in tutto,
perché la luce del Signore è la sua strada.
Nova Vulgata
Eccli50,29Doctrinam sapientiae et disciplinae
scripsit in codice isto Iesus filius Sirach, Ierosolymita,
qui effudit sapientiam de corde suo.