CEI 1974 - Antico Testamento - Pentateuco - Genesi - 25
Genesi
CEI 1974 Torna al libro
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CEI 1974
25,3 Ioksan generò Saba e Dedan e i figli di Dedan furono gli Asurim, i Letusim e i Leummim.
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Gn25,3Iecsan quoque genuit Saba et Dedan. Filii Dedan fuerunt Assurim et Latusim et Loommim.
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25,4 I figli di Madian furono Efa, Efer, Enoch, Abida ed Eldaa. Tutti questi sono i figli di Chetura.
Testamento e morte di Abramo. -
Testamento e morte di Abramo. -
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Gn25,4At vero ex Madian ortus est Epha et Opher et Henoch et Abida et Eldaa. Omnes hi filii Ceturae.
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25,6 Quanto invece ai figli delle concubine, che Abramo aveva avute, diede loro doni e, mentre era ancora in vita, li licenziò, mandandoli lontano da Isacco suo figlio, verso il levante, nella regione orientale.
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Gn25,6filiis autem concubinarum suarum largitus est munera et separavit eos ab Isaac filio suo, dum adhuc ipse viveret, ad plagam orientalem.
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25,8 Poi Abramo spirò e morì in felice canizie, vecchio e sazio di giorni, e si riunì ai suoi antenati.
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Gn25,8Et deficiens mortuus est Abraham in senectute bona provectaeque aetatis et plenus dierum congregatusque est ad populum suum.
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25,9 Lo seppellirono i suoi figli, Isacco e Ismaele, nella caverna di Macpela, nel campo di Efron, figlio di Zocar, l`Hittita, di fronte a Mamre.
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Gn25,9Et sepelierunt eum Isaac et Ismael filii sui in spelunca Machpela, quae sita est in agro Ephron filii Seor Hetthaei e regione Mambre,
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25,10 E` appunto il campo che Abramo aveva comperato dagli Hittiti: ivi furono sepolti Abramo e sua moglie Sara.
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25,11 Dopo la morte di Abramo, Dio benedisse il figlio di lui Isacco e Isacco abitò presso il pozzo di Lacai-Roi.
Discendenza di Ismaele. -
Discendenza di Ismaele. -
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Gn25,11Et post obitum illius benedixit Deus Isaac filio eius, qui habitabat iuxta puteum Lahairoi.
Gn25,11Et post obitum illius benedixit Deus Isaac filio eius, qui habitabat iuxta puteum Lahairoi.
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25,12 Questa è la discendenza di Ismaele, figlio di Abramo, che gli aveva partorito Agar l`Egiziana, schiava di Sara.
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Gn25,12Hae sunt generationes Ismael filii Abrahae, quem peperit ei Agar Aegyptia famula Sarae.
Gn25,12Hae sunt generationes Ismael filii Abrahae, quem peperit ei Agar Aegyptia famula Sarae.
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25,13 Questi sono i nomi dei figli d`Ismaele, con il loro elenco in ordine di generazione: il primogenito di Ismaele è Nebaiot, poi Kedar, Adbeel, Mibsam,
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Gn25,13Et haec nomina filiorum Ismael in vocabulis et generationibus suis: primogenitus Ismaelis Nabaioth, dein Cedar et Adbeel et Mabsam,
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25,16 Questi sono gli Ismaeliti e questi sono i loro nomi secondo i loro recinti e accampamenti. Sono i dodici principi delle rispettive tribù.
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Gn25,16Isti sunt filii Ismaelis, et haec nomina eorum per vicos et mansiones eorum: duodecim principes tribuum suarum.
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25,17 La durata della vita di Ismaele fu di centotrentasette anni; poi morì e si riunì ai suoi antenati.
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Gn25,17Et facti sunt anni vitae Ismaelis centum triginta septem; deficiens mortuus est et appositus ad populum suum.
Gn25,17Et facti sunt anni vitae Ismaelis centum triginta septem; deficiens mortuus est et appositus ad populum suum.
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25,18 Egli abitò da Avila fino a Sur, che è lungo il confine dell`Egitto in direzione di Assur; egli si era stabilito di fronte a tutti i suoi fratelli.
I figli di Isacco. -
I figli di Isacco. -
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Gn25,18Habitaverunt autem ab Hevila usque Sur, quae respicit Aegyptum introeuntibus Assyriam. In faciem cunctorum fratrum suorum obiit.
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25,20 Isacco aveva quarant`anni quando si prese in moglie Rebecca, figlia di Betuel l`Arameo, da Paddan-Aram, e sorella di Labano l`Arameo.
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Gn25,20qui, cum quadraginta esset annorum, duxit uxorem Rebeccam filiam Bathuelis Aramaei de Paddanaram, sororem Laban Aramaei.
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25,21 Isacco supplicò il Signore per sua moglie, perché essa era sterile e il Signore lo esaudì, così che sua moglie Rebecca divenne incinta.
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Gn25,21Deprecatusque est Isaac Dominum pro uxore sua, eo quod esset sterilis. Qui exaudivit eum et dedit conceptum Rebeccae.
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25,22 Ora i figli si urtavano nel suo seno ed essa esclamò: "Se è così, perché questo?". Andò a consultare il Signore.
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Gn25,22Sed collidebantur in utero eius parvuli. Quae ait: «Si sic est, cur mihi?». Perrexitque, ut consuleret Dominum.
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25,23 Il Signore le rispose:
"Due nazioni sono nel tuo seno
e due popoli dal tuo grembo si disperderanno;
un popolo sarà più forte dell`altro
e il maggiore servirà il più piccolo".
"Due nazioni sono nel tuo seno
e due popoli dal tuo grembo si disperderanno;
un popolo sarà più forte dell`altro
e il maggiore servirà il più piccolo".
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Gn25,23Qui respondens ait:
«Duae gentes sunt in utero tuo,
et duo populi ex ventre tuo dividentur;
populusque populum superabit,
et maior serviet minori».
«Duae gentes sunt in utero tuo,
et duo populi ex ventre tuo dividentur;
populusque populum superabit,
et maior serviet minori».
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25,24 Quando poi si compì per lei il tempo di partorire, ecco due gemelli erano nel suo grembo.
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Uscì il primo, rossiccio e tutto come un mantello di pelo, e fu chiamato Esaù.
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Gn25,25Qui primus egressus est rufus erat et totus quasi pallium pilosum; vocatumque est nomen eius Esau. Postea frater eius egrediens plantam Esau tenebat manu, et idcirco appellatum est nomen eius Iacob.
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25,26 Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant`anni quando essi nacquero.
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25,27 I fanciulli crebbero ed Esaù divenne abile nella caccia, un uomo della steppa, mentre Giacobbe era un uomo tranquillo, che dimorava sotto le tende.
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Gn25,27Quibus adultis, factus est Esau vir gnarus venandi et homo agrestis; Iacob autem vir compositus et habitans in tabernaculis.
Gn25,27Quibus adultis, factus est Esau vir gnarus venandi et homo agrestis; Iacob autem vir compositus et habitans in tabernaculis.
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25,28 Isacco prediligeva Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto, mentre Rebecca prediligeva Giacobbe.
Esaù cede la primogenitura. -
Esaù cede la primogenitura. -
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Gn25,28Isaac amabat Esau, eo quod de venationibus illius libenter vesceretur; et Rebecca diligebat Iacob.
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25,29 Una volta Giacobbe aveva cotto una minestra di lenticchie; Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito.
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25,30 Disse a Giacobbe: "Lasciami mangiare un pò di questa minestra rossa, perché io sono sfinito" - Per questo fu chiamato Edom -.
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Gn25,30ait: «Da mihi de coctione hac rufa, quia oppido lassus sum». Quam ob causam vocatum est nomen eius Edom (id est Rufus).
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25,33 Giacobbe allora disse: "Giuramelo subito". Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe.
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25,34 Giacobbe diede ad Esaù il pane e la minestra di lenticchie; questi mangiò e bevve, poi si alzò e se ne andò. A tal punto Esaù aveva disprezzato la primogenitura.
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Gn25,34Et sic, accepto pane et lentis edulio, comedit et bibit; surrexit et abiit parvipendens quod primogenita vendidisset.