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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Maccabei - 9

2 Maccabei

CEI 1974 Torna al libro

Nova Vulgata

CEI 1974 9 Avvenne in quel periodo il ritorno ignominioso di Antioco dalle regioni della Persia.
9,1 Secondo la tesi teologica dell'autore i persecutori del popolo di Dio sono travolti l'uno dopo l'altro. Persepoli fu l'ultima capitale dei re di Persia.
Nova Vulgata 2 Mac9,1Eodem autem tempore Antiochus inhoneste revertebatur de regionibus circa Persidem.
CEI 1974 9,2 Infatti egli era giunto nella città chiamata Persepoli e si era accinto a depredare il tempio e ad impadronirsi della città, ma i cittadini ricorsero in massa alle armi e lo ricacciarono; perciò Antioco, messo in fuga dagli abitanti, dovette ritirarsi vergognosamente.
Nova Vulgata 2 Mac9,2Intraverat enim in eam, quae dicitur Persepolis, et tentavit exspoliare templum et civitatem opprimere; quapropter, multitudine ad armorum auxilium concurrente, in fugam versi sunt; et contigit ut Antiochus in fugam versus ab indigenis turpiter rediret.
CEI 1974 Mentre si trovava presso Ecbàtana, gli giunsero le notizie su ciò che era accaduto a Nicànore e agli uomini di Timòteo.
9,3 Ecbatana era l'antica capitale della Media diventata reggia estiva dei re di Persia.
Nova Vulgata 2 Mac9,3Et cum esset circa Ecbatana, nuntiata sunt ea, quae erga Nicanorem et Timotheum gesta sunt.
CEI 1974 9,4 Montato in gran furore, pensava di sfogarsi sui Giudei anche per lo smacco inflittogli da coloro che lo avevano messo in fuga. Perciò diede ordine al cocchiere di compiere il viaggio spingendo i cavalli senza sosta; ma incombeva ormai su di lui il giudizio del Cielo. Così diceva nella sua superbia: "Farò di Gerusalemme un cimitero di Giudei, appena vi sarò giunto".
Nova Vulgata 2 Mac9,4Elatus autem ira arbitrabatur se etiam iniuriam illorum, qui se fugaverant, in Iudaeos retorquere; ideoque iussit, ut auriga sine intermissione iter perficeret, caelesti iam eum comitante iudicio. Ita enim superbe locutus erat: «Congeriem sepulcri Iudaeorum Hierosolymam faciam, cum venero illo».
CEI 1974 9,5 Ma il Signore che tutto vede, il Dio d`Israele, lo colpì con piaga insanabile e invisibile. Aveva appena terminato quella frase, quando lo colpì un insopportabile dolore alle viscere e terribili spasimi intestinali,
Nova Vulgata
2 Mac9,5Sed qui universa conspicit, Dominus, Deus Israel, percussit eum insanabili et invisibili plaga; et continuo ut is finivit sermonem, apprehendit eum dolor dirus viscerum et amara internorum tormenta,
CEI 1974 ben meritati da colui che aveva straziato le viscere altrui con molti e strani generi di tormenti.
9,6 Una pena proporzionata alla colpa: cfr. 4, 17-38. cfr. 5, 9-10. cfr. 8, 33.
Nova Vulgata 2 Mac9,6perquam iuste, quippe qui multis et novis cruciatibus aliorum torserat viscera.
CEI 1974 9,7 Ma egli non desisteva affatto dalla sua alterigia, anzi pieno ancora di superbia spirava il fuoco della sua collera contro i Giudei e comandava di accelerare la corsa. Ma gli accadde di cadere dal carro in corsa tumultuosa e per la grave caduta di riportare contusioni in tutte le membra del corpo.
Nova Vulgata 2 Mac9,7Ille vero nullo modo ab arrogantia cessabat; super hoc autem superbia repletus erat, ignem spirans animo in Iudaeos et praecipiens iter accelerari. Contigit autem, ut et ille caderet de curru, qui ferebatur impetu, et gravi lapsu corruens in omnibus corporis membris vexaretur.
CEI 1974 9,8 Colui che poco prima pensava di comandare ai flutti del mare, arrogandosi di essere un superuomo e di pesare sulla bilancia le cime dei monti, ora gettato a terra doveva farsi portare in lettiga, rendendo a tutti manifesta la potenza di Dio,
Nova Vulgata 2 Mac9,8Isque, qui nuper videbatur fluctibus maris imperare propter super hominem iactantiam et in statera montium altitudines appendere, humiliatus ad terram in gestatorio portabatur manifestam Dei virtutem omnibus ostendens,
CEI 1974 9,9 a tal punto che nel corpo di quell`empio si formavano i vermi e, mentre era ancora vivo, le sue carni fra spasimi e dolori cadevano a brandelli e l`esercito era tutto nauseato dal fetore e dal marciume di lui.
Nova Vulgata 2 Mac9,9ita ut de oculis impii vermes scaturirent, ac viventis in doloribus et maeroribus carnes eius diffluerent, illiusque odore totus exercitus gravaretur propter putredinem.
CEI 1974 9,10 Colui che poco prima credeva di toccare gli astri del cielo, ora nessuno poteva sopportarlo per l`intollerabile intensità del fetore.
Nova Vulgata 2 Mac9,10Et qui paulo ante sidera caeli contingere se arbitrabatur, eum nemo poterat propter intolerabilem foetoris gravitatem portare.
CEI 1974 Allora finalmente, malconcio a quel modo, incominciò ad abbassare il colmo della sua superbia e ad avviarsi al ravvedimento per effetto del divino flagello, mentre senza tregua era lacerato dai dolori.
9,11 Cfr. 7, 37. cfr l Mac 6, 12.
Nova Vulgata
2 Mac9,11Hinc igitur coepit multum superbiae deponere confractus et ad agnitionem venire divina plaga, per momenta doloribus extensus.
CEI 1974 9,12 Non potendo più sopportare il suo proprio fetore, disse: "E` giusto sottomettersi a Dio e non pensare di essere uguale a Dio quando si è mortali!".
Nova Vulgata 2 Mac9,12Et, cum nec ipse foetorem suum ferre posset, ita ait: «Iustum est subditum esse Deo et mortalem non superbe sentire».
CEI 1974 9,13 Quell`empio si mise a pregare quel Signore che ormai non avrebbe più avuto misericordia di lui, e diceva
Nova Vulgata 2 Mac9,13Orabat autem hic scelestus Dominum, ei non amplius miserturum, ita dicens:
CEI 1974 9,14 che avrebbe dichiarato libera la città santa, che prima si affrettava a raggiungere per raderla al suolo e farne un cimitero;
Nova Vulgata 2 Mac9,14sanctam quidem civitatem, ad quam festinans veniebat, ut eam solo aequalem faceret ac sepulcrum congestorum strueret, liberam ostendere;
CEI 1974 che avrebbe reso pari agli Ateniesi tutti i Giudei che prima aveva stabilito di non degnare neppure della sepoltura, ma di gettare in pasto alle fiere insieme con i loro bambini;
9,15 Pari agli Ateniesi, cittadini liberi e privilegiati.
Nova Vulgata 2 Mac9,15Iudaeos autem, quos decreverat nec sepultura quidem se dignos habiturum, sed avibus devorandos cum parvulis se feris proiecturum, omnes hos aequales Atheniensibus facturum;
CEI 1974 9,16 che avrebbe adornato con magnifici doni votivi il sacro tempio, che prima aveva saccheggiato, e avrebbe restituito in maggior numero tutti gli arredi sacri e avrebbe provveduto con le proprie entrate ai contributi fissati per i sacrifici;
Nova Vulgata 2 Mac9,16templum vero sanctum, quod prius exspoliaverat, pulcherrimis donis ornaturum et sacra vasa multiplicia cuncta se redditurum, et pertinentes ad sacrificia sumptus de redditibus suis praestaturum;
CEI 1974 9,17 inoltre che si sarebbe fatto Giudeo e si sarebbe recato in ogni luogo abitato per annunciare la potenza di Dio.
Lettere di Antioco ai Giudei
Nova Vulgata 2 Mac9,17super haec autem et Iudaeum se futurum et omnem locum habitabilem perambulaturum praedicantem Dei potestatem.
CEI 1974 9,18 Ma poiché i dolori non diminuivano per nulla - era arrivato infatti su di lui il giusto giudizio di Dio - e disperando ormai di sé, scrisse ai Giudei la lettera che riportiamo qui sotto, nello stile di una supplica, così concepita:
Nova Vulgata
2 Mac9,18Sed omnino non cessantibus doloribus — supervenerat enim in eum iustum Dei iudicium — semetipsum desperans scripsit ad Iudaeos hanc infra rescriptam epistulam modum deprecationis habentem, haec continentem:
CEI 1974 9,19 "Ai Giudei, ottimi cittadini, il re e condottiero Antioco augura perfetta salute, benessere e prosperità.
Nova Vulgata 2 Mac9,19«Optimis civibus Iudaeis plurimam salutem et bene valere et esse felices, rex et dux Antiochus.
CEI 1974 9,20 Se voi state bene e i figli e le vostre cose procedono secondo il vostro pensiero, io, riponendo le mie speranze nel Cielo,
Nova Vulgata 2 Mac9,20Si bene valetis et filii vestri, et res vestrae ex sententia sunt vobis, precans refero quidem Deo maximam gratiam, in caelum spem habens;
CEI 1974 9,21 mi ricordo con tenerezza del vostro onore e della vostra benevolenza. Ritornando dalle province della Persia e trovandomi colpito da una malattia insopportabile, ho creduto necessario pensare alla comune sicurezza di tutti.
Nova Vulgata 2 Mac9,21ego vero in infirmitate constitutus eram, vestri autem honoris et benevolentiae memineram cum affectione. Reversus de Persidis locis et in infirmitatem incidens molestiam habentem, necessarium duxi pro communi omnium securitate curam habere.
CEI 1974 9,22 Pur non disperando del mio stato, ma avendo molta fiducia di poter scampare dalla malattia,
Nova Vulgata 2 Mac9,22Non desperans memetipsum, sed spem multam habens effugiendi infirmitatem,
CEI 1974 9,23 considerando d`altra parte che anche mio padre, quando aveva intrapreso spedizioni nelle province settentrionali, aveva indicato il successore,
Nova Vulgata 2 Mac9,23respiciens autem quod et pater meus, quibus temporibus in superiora loca duxit exercitum, ostendit, qui susciperet principatum;
CEI 1974 9,24 perché se accadesse qualche cosa di inaspettato o si diffondesse la notizia di qualche grave incidente, gli abitanti del paese, sapendo in mano a chi era stato lasciato il governo, non si agitassero;
Nova Vulgata 2 Mac9,24ut, si quid contrarium accideret aut etiam quid difficile nuntiaretur, scientes hi, qui circa regionem erant, cui esset rerum summa derelicta, non turbarentur.
CEI 1974 9,25 e oltre a questo constatando che i sovrani vicini e confinanti con il nostro regno spiano il momento opportuno e attendono gli eventi, ho designato come re mio figlio Antioco, che già più volte, quando intraprendevo i viaggi nei distretti settentrionali, ho raccomandato e affidato a moltissimi di voi. A lui indirizzo la lettera qui unita.
Nova Vulgata 2 Mac9,25Ad haec autem considerans de proximo potentes et vicinos regno temporibus insidiantes et eventum exspectantes, designavi filium Antiochum regem, quem saepe recurrens in superiora regna plurimis vestrum committebam et commendabam; et scripsi ad eum, quae subiecta sunt.
CEI 1974 9,26 Vi prego dunque e vi scongiuro di ricordarvi dei benefici ricevuti pubblicamente o privatamente e prego ciascuno di conservare la vostra benevolenza verso di me e mio figlio.
Nova Vulgata 2 Mac9,26Oro itaque vos et peto memores beneficiorum publice et privatim, ut unusquisque conservet hanc, quam habetis benevolentiam in me et in filium.
CEI 1974 9,27 Ho fiducia che egli si comporterà con voi con moderazione e umanità, secondo le mie direttive".
Morte di Antioco
Nova Vulgata 2 Mac9,27Confido enim eum modeste et humane, sequentem propositum meum, vobiscum acturum».
CEI 1974 9,28 Quest`omicida e bestemmiatore dunque, soffrendo crudeli tormenti, come li aveva fatti subire agli altri, finì così la sua vita in terra straniera, in una zona montuosa, con una sorte misera.
Nova Vulgata
2 Mac9,28Igitur homicida et blasphemus pessima perpessus, ut ipse alios tractaverat, peregre in montibus miserabili obitu vita functus est.
CEI 1974 9,29 Curò il trasporto della salma Filippo, cresciuto insieme a lui, il quale poi, diffidando del figlio di Antioco, si recò in Egitto presso Tolomeo Filomètore.
Nova Vulgata 2 Mac9,29Transferebat autem corpus Philippus collactaneus eius, qui etiam metuens filium Antiochi ad Ptolemaeum Philometorem in Aegyptum se contulit.