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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Qoelet - 9

Qoelet

CEI 1974 Torna al libro

Nova Vulgata

CEI 1974 9 9,1 Infatti ho riflettuto su tutto questo e ho compreso che i giusti e i saggi e le loro azioni sono nelle mani di Dio.
L`uomo non conosce né l`amore né l`odio; davanti a lui tutto è vanità.
Nova Vulgata
Eccle9,1Omnia haec contuli in corde meo, ut curiose intellegerem quod iusti atque sapientes et opera eorum sunt in manu Dei. Utrum amor sit an odium, omnino nescit homo: coram illis omnia.
CEI 1974 9,2 Vi è una sorte unica per tutti,
per il giusto e l`empio,
per il puro e l`impuro,
per chi offre sacrifici e per chi non li offre,
per il buono e per il malvagio,
per chi giura e per chi teme di giurare.
Nova Vulgata
Eccle9,2Sicut omnibus sors una:

iusto et impio,

bono et malo,

mundo et immundo,
immolanti victimas et non immolanti.

Sicut bonus sic et peccator;

ut qui iurat, ita et ille qui iuramentum timet.
CEI 1974 9,3 Questo è il male in tutto ciò che avviene sotto il sole: una medesima sorte tocca a tutti e anche il cuore degli uomini è pieno di male e la stoltezza alberga nel loro cuore mentre sono in vita, poi se ne vanno fra i morti.
Nova Vulgata
Eccle9,3Hoc est pessimum inter omnia, quae sub sole fiunt, quia sors eadem cunctis; unde et corda filiorum hominum implentur malitia et stultitia in vita sua, et novissima eorum apud mortuos.
CEI 1974 9,4 Certo, finché si resta uniti alla società dei viventi c`è speranza: meglio un cane vivo che un leone morto.
Nova Vulgata Eccle9,4Qui enim sociatur omnibus viventibus, habet fiduciam: melior est canis vivus leone mortuo.
CEI 1974 9,5 I vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla; non c`è più salario per loro, perché il loro ricordo svanisce.
Nova Vulgata Eccle9,5Viventes enim sciunt se esse morituros; mortui vero nihil noverunt amplius nec habent ultra mercedem, quia oblivioni tradita est memoria eorum.
CEI 1974 9,6 Il loro amore, il loro odio e la loro invidia, tutto è ormai finito, non avranno più alcuna parte in tutto ciò che accade sotto il sole.
Nova Vulgata Eccle9,6Amor quoque eorum et odium et invidiae simul perierunt, nec iam habent partem in hoc saeculo et in opere, quod sub sole geritur.
CEI 1974 9,7 Và, mangia con gioia il tuo pane,
bevi il tuo vino con cuore lieto,
perché Dio ha già gradito le tue opere.
Nova Vulgata
Eccle9,7Vade ergo et comede in laetitia panem tuum

et bibe cum gaudio vinum tuum,

etenim iam diu placuerunt Deo opera tua.
CEI 1974 9,8 In ogni tempo le tue vesti siano bianche
e il profumo non manchi sul tuo capo.
Nova Vulgata
Eccle9,8Omni tempore sint vestimenta tua candida,

et oleum de capite tuo non deficiat.
CEI 1974 9,9 Godi la vita con la sposa che ami per tutti i giorni della tua vita fugace, che Dio ti concede sotto il sole, perché questa è la tua sorte nella vita e nelle pene che soffri sotto il sole.
Nova Vulgata
Eccle9,9Perfruere vita cum uxore, quam diligis, cunctis diebus vitae instabilitatis tuae, qui dati sunt tibi sub sole omni tempore vanitatis tuae: haec est enim pars in vita et in labore tuo, quo laboras sub sole.
CEI 1974 9,10 Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare.Incertezze sull` esito
Nova Vulgata Eccle9,10Quodcumque facere potest manus tua, instanter operare, quia nec opus nec ratio nec sapientia nec scientia erunt apud inferos, quo tu properas.
CEI 1974 Ho visto anche sotto il sole che non è degli agili la corsa, né dei forti la guerra e neppure dei sapienti il pane e degli accorti la ricchezza e nemmeno degli intelligenti il favore, perché il tempo e il caso raggiungono tutti.
9,11 Non sempre il successo dipende dall'uomo e dai suo meriti, ma spesso dalle circostanze o dal caso.
Nova Vulgata
Eccle9,11Verti me ad aliud et vidi sub sole nec velocium esse cursum nec fortium bellum nec sapientium panem nec doctorum divitias nec prudentium gratiam, sed tempus casumque in omnibus.
CEI 1974 9,12 Infatti l`uomo non conosce neppure la sua ora: simile ai pesci che sono presi dalla rete fatale e agli uccelli presi al laccio, l`uomo è sorpreso dalla sventura che improvvisa si abbatte su di lui.
Nova Vulgata Eccle9,12Insuper nescit homo finem suum, sed sicut pisces capiuntur sagena mala, et sicut aves laqueo comprehenduntur, sic capiuntur homines in tempore malo, cum eis extemplo supervenerit.
CEI 1974 9,13 Anche questo fatto ho visto sotto il sole e mi parve assai grave:
Nova Vulgata
Eccle9,13Hanc quoque sub sole vidi sapientiam et probavi maximam:
CEI 1974 9,14 c`era una piccola città con pochi abitanti. Un gran re si mosse contro di essa, l`assediò e vi costruì contro grandi bastioni.
Nova Vulgata Ecclecivitas parva, et pauci in ea viri; venit contra eam rex magnus et vallavit eam exstruxitque munitiones magnas per gyrum.
14 Munitiones – Lege cum verss antiquis meṣûrîm; TM «captura, rete»
CEI 1974 9,15 Si trovava però in essa un uomo povero ma saggio, il quale con la sua sapienza salvò la città; eppure nessuno si ricordò di quest`uomo povero.
Nova Vulgata Eccle9,15Inventusque est in ea vir pauper et sapiens et liberavit urbem per sapientiam suam; et nullus deinceps recordatus est hominis illius pauperis.
CEI 1974 9,16 E io dico:
E` meglio la sapienza della forza,
ma la sapienza del povero è disprezzata
e le sue parole non sono ascoltate.
Nova Vulgata
Eccle9,16Et dicebam ego meliorem esse sapientiam fortitudine,

sed sapientia pauperis contemnitur,

et verba eius non sunt audita.
CEI 1974 9,17 Le parole calme dei saggi si ascoltano
più delle grida di chi domina fra i pazzi.
18Meglio la sapienza che le armi da guerra,
ma uno sbaglio solo annienta un gran bene.
Nova Vulgata
Eccle9,17Verba sapientium cum lenitate audiuntur
 plus quam clamor principis inter stultos.