Interconfessionale - Nuovo Testamento - Vangeli - Giovanni - 4
Vangelo di Giovanni 4
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AT greco
Gesù e la Samaritana
Interconfessionale
I *farisei avevano sentito dire che Gesù battezzava e faceva più discepoli di Giovanni.
Interconfessionale
e c’era anche il pozzo di Giacobbe. Gesù era stanco di camminare e si fermò, seduto sul pozzo. Era circa mezzogiorno.
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Risponde la donna:
— Perché tu che vieni dalla Giudea chiedi da bere a me che sono Samaritana? (Si sa che i Giudei non hanno buoni rapporti con i ∆Samaritani).
— Perché tu che vieni dalla Giudea chiedi da bere a me che sono Samaritana? (Si sa che i Giudei non hanno buoni rapporti con i ∆Samaritani).
Rimandi
4,9
Giudei e Samaritani Esd 4,3; 9,1-10,44; Sir 50,25-26; Mt 10,5; Lc 9,52-53; 10,33.
Note al Testo
4,9
non hanno buoni rapporti: altri: non mangiano con. — Samaritani: erano in senso ampio gli abitanti della regione della Samaria; in senso stretto indica gli appartenenti a quella popolazione sorta dalla fusione tra la gente della Samaria e i coloni provenienti da Babilonia che i re di Assiria fecero stabilire nel territorio al posto degli Ebrei deportati in Assiria (vedi 2 Re 17,24-41).
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Gesù le dice:
— Tu non sai chi è che ti ha chiesto da bere e non sai che cosa Dio può darti per mezzo di lui. Se tu lo sapessi, saresti tu a chiederglielo, ed egli ti darebbe acqua viva.
— Tu non sai chi è che ti ha chiesto da bere e non sai che cosa Dio può darti per mezzo di lui. Se tu lo sapessi, saresti tu a chiederglielo, ed egli ti darebbe acqua viva.
Interconfessionale
Non sei mica più grande di Giacobbe, nostro padre, che usò questo pozzo per sé, per i figli e per le sue bestie, e poi lo lasciò a noi!
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Invece, se uno beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete: l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente che dà la vita eterna.
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I nostri padri, Samaritani, adoravano Dio su questo monte; voi in Giudea dite che il luogo per adorare Dio è a Gerusalemme.
Rimandi
4,20
il monte Garizìm, luogo di culto Dt 11,29; Gs 8,33. — il luogo dove si deve adorare Dt 12,5-14; Sal 122,1-5.
Note al Testo
4,20
I Samaritani, esclusi dalla comunità ebraica (vedi Esdra 4,1-3), avevano edificato un tempio sul monte Garizìm non lontano dall’antica Sichem.
Interconfessionale
Gesù le dice:
— Voi Samaritani adorate Dio senza conoscerlo; noi in Giudea lo adoriamo e lo conosciamo, perché Dio salva gli uomini cominciando dal nostro popolo. Ma credimi: viene il momento in cui l’adorazione di Dio non sarà più legata a questo monte o a Gerusalemme;
— Voi Samaritani adorate Dio senza conoscerlo; noi in Giudea lo adoriamo e lo conosciamo, perché Dio salva gli uomini cominciando dal nostro popolo. Ma credimi: viene il momento in cui l’adorazione di Dio non sarà più legata a questo monte o a Gerusalemme;
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viene un’ora, anzi è già venuta, in cui gli uomini adoreranno il Padre guidati dallo Spirito e dalla verità di Dio.
Interconfessionale
Dio è spirito. Chi lo adora deve lasciarsi guidare dallo Spirito e dalla verità di Dio.
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E Gesù:
— Sono io il Messia, io che parlo con te.
— Sono io il Messia, io che parlo con te.
Rimandi
4,26
Sono io il Messia Mc 14,61-62; Gv 6,20. — io che parlo con te Gv 9,37.
Note al Testo
4,26
Sono io: Io sono. Quest’espressione è caratteristica del vangelo di Giovanni; Gesù la usa per presentarsi; non indica soltanto la sua identità, ma rimanda al nome di Dio in Esodo 3,14 (vedi Gv 6,20; 8,24.28.58; 13,19); qui e in 6,20 può essere semplicemente intesa come «sono io».
Il tempo della mietitura è giunto
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Un altro proverbio dice:
«Uno semina e l’altro raccoglie».
Ebbene, questo si realizza ora:
«Uno semina e l’altro raccoglie».
Ebbene, questo si realizza ora:
I Samaritani credono in Gesù
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Però, quando arrivò in Galilea gli fecero buona accoglienza. Anche loro, infatti, erano andati a Gerusalemme e avevano visto tutto quello che Gesù aveva fatto durante la festa.
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Gesù andò di nuovo a Cana di Galilea. Era la città dove aveva mutato l’acqua in vino. C’era là un funzionario del re che aveva un figlio ammalato a Cafàrnao.
Rimandi
4,46
a Cana Gv 2,1-11.
Note al Testo
4,46
funzionario: la parola greca indica un personaggio al servizio del re, cioè di Erode Antipa che governò sulla Galilea dal 4 a.C. al 39 d.C.
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Gesù gli disse:
— Se non vedete prodigi e segni miracolosi, voi non credete.
— Se non vedete prodigi e segni miracolosi, voi non credete.
Interconfessionale
Gesù fece questo secondo segno miracoloso arrivando in Galilea dalla Giudea.