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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Sapienza - 13

Sapienza

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CEI 2008

CEI 1974 13 Davvero stolti per natura tutti gli uomini
che vivevano nell`ignoranza di Dio,
e dai beni visibili non riconobbero colui che è,
non riconobbero l`artefice, pur considerandone le opere.
13,1 Dio qui al c. 15 una serrata critica all'idolatria ellenistica: cfr. At 14,17. cfr. Rm 1, 19.23.
CEI 2008 Sap Davvero vani per natura tutti gli uomini
che vivevano nell'ignoranza di Dio,
e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è,
né, esaminandone le opere, riconobbero l'artefice.
13,1-9  Critica al culto della natura
 I cc. 13-15 costituiscono un ampio sviluppo del tema dell’idolatria. L’autore distingue due categorie di idolatri: quelli che adorano la natura divinizzata (vv. 1-9) e quelli che adorano gli idoli, opera dell’uomo, e gli animali (13,10-15,19). Nella condanna di quanti adorano la natura (le sue forze e i suoi elementi), il rimprovero è più leggero (v. 6), perché l’autore riconosce loro la capacità di cogliere la bellezza del creato, anche se si lasciano ingannare e non raggiungono Dio, che è all’origine di quanto è nel creato. Viene affermata la possibilità della conoscenza naturale di Dio: l’uomo, dalla bellezza e dalla bontà delle creature, per analogia (v. 5) può giungere alla conoscenza di Dio, loro autore (vedi Rm 1,18-23).
CEI 1974 13,2 Ma o il fuoco o il vento o l`aria sottile
o la volta stellata o l`acqua impetuosa o i luminari del cielo
considerarono come dei, reggitori del mondo.
CEI 2008 Sap13,2Ma o il fuoco o il vento o l'aria veloce,
la volta stellata o l'acqua impetuosa o le luci del cielo
essi considerarono come dèi, reggitori del mondo.
CEI 1974 13,3 Se, stupiti per la loro bellezza, li hanno presi per dei,
pensino quanto è superiore il loro Signore,
perché li ha creati lo stesso autore della bellezza.
CEI 2008 Sap13,3Se, affascinati dalla loro bellezza, li hanno presi per dèi,
pensino quanto è superiore il loro sovrano,
perché li ha creati colui che è principio e autore della bellezza.
CEI 1974 13,4 Se sono colpiti dalla loro potenza e attività,
pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati.
CEI 2008 Sap13,4Se sono colpiti da stupore per la loro potenza ed energia,
pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati.
CEI 1974 13,5 Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature
per analogia si conosce l`autore.
CEI 2008 Sap13,5Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature
per analogia si contempla il loro autore.
CEI 1974 13,6 Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero,
perché essi forse s`ingannano
nella loro ricerca di Dio e nel volere trovarlo.
CEI 2008 Sap13,6Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero,
perché essi facilmente s'ingannano
cercando Dio e volendolo trovare.
CEI 1974 13,7 Occupandosi delle sue opere, compiono indagini,
ma si lasciano sedurre dall`apparenza,
perché le cosa vedute sono tanto belle.
CEI 2008 Sap13,7Vivendo in mezzo alle sue opere, ricercano con cura
e si lasciano prendere dall'apparenza
perché le cose viste sono belle.
CEI 1974 13,8 Neppure costoro però sono scusabili,
CEI 2008 Sap13,8Neppure costoro però sono scusabili,
CEI 1974 13,9 perché se tanto poterono sapere da scrutare l`universo,
come mai non ne hanno trovato più presto il padrone?
Stoltezza degl` idolatri
CEI 2008 Sap13,9perché, se sono riusciti a conoscere tanto
da poter esplorare il mondo,
come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?
CEI 1974 13,10 Infelici sono coloro le cui speranze sono in cose morte
e che chiamarono dèi i lavori di mani d`uomo,
oro e argento lavorati con arte,
e immagini di animali,
oppure una pietra inutile, opera di mano antica.
CEI 2008 SapInfelici anche coloro le cui speranze sono in cose morte
e che chiamarono dèi le opere di mani d'uomo,
oro e argento, lavorati con arte,
e immagini di animali,
oppure una pietra inutile, opera di mano antica.
13,10-19  Critica al culto degli idoli
 Più severo è il giudizio nei confronti di chi adora le opere prodotte dalle mani stesse dell’uomo (oggetti di legno, di pietra, di metalli preziosi).
CEI 1974 13,11 Se insomma un abile legnaiuolo,
segato un albero maneggevole,
ne raschia con diligenza tutta la scorza
e, lavorando con abilità conveniente,
ne forma un utensile per gli usi della vita;
CEI 2008 SapEcco un falegname:
dopo aver segato un albero maneggevole,
ha tagliato facilmente tutta la corteccia intorno
e, avendolo lavorato abilmente,
ha preparato un oggetto utile alle necessità della vita;
13,11-16 Ecco un falegname: la polemica contro gli idoli risente degli scritti dei profeti, che già si erano scagliati contro l’idolatria (vedi Is 40,1944,9-20Ger 10,1-9).
CEI 1974 13,12 raccolti poi gli avanzi del suo lavoro,
li consuma per prepararsi il cibo e si sazia.
CEI 2008 Sap13,12raccolti poi gli avanzi del suo lavoro,
li consuma per prepararsi il cibo e saziarsi.
CEI 1974 13,13 Quanto avanza ancora, buono proprio a nulla,
legno distorto e pieno di nodi,
lo prende e lo scolpisce per occupare il tempo libero;
senza impegno, per diletto, gli dà una forma,
lo fa simile a un`immagine umana
CEI 2008 Sap13,13Quanto avanza ancora, buono proprio a nulla,
legno contorto e pieno di nodi,
lo prende e lo scolpisce per occupare il tempo libero;
con l'abilità dei momenti di riposo gli dà una forma,
lo fa simile a un'immagine umana
CEI 1974 13,14 oppure a quella di un vile animale.
Lo vernicia con minio, ne colora di rosso la superficie
e ricopre con la vernice ogni sua macchia;
CEI 2008 Sapoppure a quella di un animale spregevole.
Lo vernicia con minio, ne colora di rosso la superficie
e ricopre con la vernice ogni sua macchia;
13,14 minio: per il suo vivo colore rosso (colore ricco di simbolismi), veniva spalmato sugli amuleti e sulle statue.
CEI 1974 13,15 quindi, preparatagli una degna dimora,
lo pone sul muro, fissandolo con un chiodo.
CEI 2008 Sap13,15quindi, preparatagli una degna dimora,
lo colloca sul muro, fissandolo con un chiodo.
CEI 1974 13,16 Provvede perché non cada,
ben sapendo che non è in grado di aiutarsi da sé;
esso infatti è solo un`immagine e ha bisogno di aiuto.
CEI 2008 Sap13,16Provvede perché non cada,
ben sapendo che non è in grado di aiutarsi da sé;
infatti è solo un'immagine e ha bisogno di aiuto.
CEI 1974 13,17 Eppure quando prega per i suoi beni,
per le sue nozze e per i figli,
non si vergogna di parlare a quell`oggetto inanimato;
per la sua salute invoca un essere debole,
CEI 2008 Sap13,17Quando prega per i suoi beni, per le nozze e per i figli,
non si vergogna di parlare a quell'oggetto inanimato,
e per la sua salute invoca un essere debole,
CEI 1974 13,18 per la sua vita prega un morto:
per un aiuto supplica un essere inetto,
per il suo viaggio chi non può neppure camminare;
CEI 2008 Sap13,18per la sua vita prega una cosa morta,
per un aiuto supplica un essere inetto,
per il suo viaggio uno che non può usare i suoi piedi;
CEI 1974 13,19 per acquisti, lavoro e successo negli affari,
chiede abilità ad uno che è il più inabile di mani.
CEI 2008 Sap13,19per un guadagno, un lavoro e un successo negli affari,
chiede abilità a uno che è il più inabile con le mani.