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CEI 1974 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - Romani - 4

Romani

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CEI 2008

CEI 1974 4 Che diremo dunque di Abramo, nostro antenato secondo la carne?
4,1 La S. Scrittura dimostra nella vicenda di Abramo, padre di tutti i credenti, che Dio giustifica in base alla fede non alle opere come volevano gli Ebrei.
CEI 2008 Rm Che diremo dunque di Abramo, nostro progenitore secondo la carne? Che cosa ha ottenuto?
4,1-12  L’esempio di Abramo
 Paolo presenta la storia biblica di Abramo come conferma esemplare della sua tesi sulla giustificazione mediante la fede.
CEI 1974 4,2 Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, certo ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio.
CEI 2008 Rm4,2Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio.
CEI 1974 Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo ebbe fede in Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia.
4,3 Cfr. di Gn 15, 6.
CEI 2008 RmOra, che cosa dice la Scrittura? Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia.
4,3  Citazione di Gen 15,6, ripresa poi al v. 9 e al v. 22.
CEI 1974 4,4 A chi lavora, il salario non viene calcolato come un dono, ma come debito;
CEI 2008 Rm4,4A chi lavora, il salario non viene calcolato come dono, ma come debito;
CEI 1974 4,5 a chi invece non lavora, ma crede in colui che giustifica l`empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia.
CEI 2008 Rm4,5a chi invece non lavora, ma crede in Colui che giustifica l'empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia.
CEI 1974 4,6 Così anche Davide proclama beato l`uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere:
CEI 2008 Rm4,6Così anche Davide proclama beato l'uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere:

CEI 1974 Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate
e i peccati sono stati ricoperti;
4,7 Citazione del Sal 31, 1 ss.
CEI 2008 Rm Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate
e i peccati sono stati ricoperti;
4,7-8 Citazione di Sal 32,1-2.
CEI 1974 4,8 beato l`uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato!
CEI 2008 Rm4,8 beato l'uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato!

CEI 1974 4,9 Orbene, questa beatitudine riguarda chi è circonciso o anche chi non è circonciso? Noi diciamo infatti che la fede fu accreditata ad Abramo come giustizia.
CEI 2008 Rm4,9Ora, questa beatitudine riguarda chi è circonciso o anche chi non è circonciso? Noi diciamo infatti che la fede fu accreditata ad Abramo come giustizia.
CEI 1974 4,10 Come dunque gli fu accreditata? Quando era circonciso o quando non lo era? Non certo dopo la circoncisione, ma prima.
CEI 2008 Rm4,10Come dunque gli fu accreditata? Quando era circonciso o quando non lo era? Non dopo la circoncisione, ma prima.
CEI 1974 Infatti egli ricevette il segno della circoncisione quale sigillo della giustizia derivante dalla fede che aveva già ottenuta quando non era ancora circonciso; questo perché fosse padre di tutti i non circoncisi che credono e perché anche a loro venisse accreditata la giustizia
4,11 La circoncisione venne più tardi (cfr. Gn 17, 10 ss.), quando Abramo già era giusto per la sua fede nelle promesse di Dio.
CEI 2008 RmInfatti egli ricevette il segno della circoncisione come sigillo della giustizia, derivante dalla fede, già ottenuta quando non era ancora circonciso. In tal modo egli divenne padre di tutti i non circoncisi che credono, cosicché anche a loro venisse accreditata la giustizia
4,11  La circoncisione, secondo il racconto della Genesi, venne richiesta ad Abramo più tardi, quando la giustizia gli era già stata accreditata per la sua fede nelle promesse di Dio (Gen 17,9-14).
CEI 1974 4,12 e fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo hanno la circoncisione, ma camminano anche sulle orme della fede del nostro padre Abramo prima della sua circoncisione.
Le promesse furono fatte alla fede
CEI 2008 Rm4,12ed egli fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo provengono dalla circoncisione ma camminano anche sulle orme della fede del nostro padre Abramo prima della sua circoncisione.
CEI 1974 Non infatti in virtù della legge fu data ad Abramo o alla sua discendenza la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede;
4,13 Cfr. Gn 18, 18. cfr. Gn 22, 17-18. L’eredità gli fu data in virtù della promessa accolta con fede: cfr. Gal 3, 14 ss.
CEI 2008 RmInfatti non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede.
4,13-25 Le promesse di Dio e la fede
Vedi Gen 18,1822,17-18. Per l’eredità concessa ad Abramo mediante la promessa vedi Gal 3,15-18.
CEI 1974 4,14 poiché se diventassero eredi coloro che provengono dalla legge, sarebbe resa vana la fede e nulla la promessa.
CEI 2008 Rm4,14Se dunque diventassero eredi coloro che provengono dalla Legge, sarebbe resa vana la fede e inefficace la promessa.
CEI 1974 La legge infatti provoca l`ira; al contrario, dove non c`è legge, non c`è nemmeno trasgressione.
4,15 La legge è difficile da praticare e le sue trasgressioni provocano i castighi divini.
CEI 2008 RmLa Legge infatti provoca l'ira; al contrario, dove non c'è Legge, non c'è nemmeno trasgressione.
4,15  Nell’uomo c’è il desiderio di fare il bene, ma non la capacità di attuarlo (7,18). Perciò egli trasgredisce la legge di Dio e ne provoca l’ira, cioè il suo giudizio che condanna il peccato (vedi Gal 3,19).
CEI 1974 4,16 Eredi quindi si diventa per la fede, perché ciò sia per grazia e così la promessa sia sicura per tutta la discendenza, non soltanto per quella che deriva dalla legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi.
CEI 2008 Rm4,16Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi -
CEI 1974 Infatti sta scritto: Ti ho costituito padre di molti popoli; (è nostro padre) davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all`esistenza le cose che ancora non esistono.
4,17-18 Cfr. Gn 17,5. cfr. Gn 15,5.
CEI 2008 Rmcome sta scritto: Ti ho costituito padre di molti popoli - davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all'esistenza le cose che non esistono.
4,17-18 Citazione di Gen 17,5 e 15,5.
CEI 1974 4,18 Egli ebbe fede sperando contro ogni speranza e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza.
CEI 2008 Rm4,18Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza.
CEI 1974 Egli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo - aveva circa cento anni - e morto il seno di Sara.
4,19 Isacco nacque contro ogni umana speranza, in seguito a una promessa divina.
CEI 2008 RmEgli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo - aveva circa cento anni - e morto il seno di Sara.
4,19 Isacco, il figlio promesso da Dio, nacque ad Abramo, ormai vecchio, dalla sposa Sara, che era sterile, cioè in una condizione che sfida ogni umana speranza.
CEI 1974 4,20 Per la promessa di Dio non esitò con incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio,
CEI 2008 Rm4,20Di fronte alla promessa di Dio non esitò per incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio,
CEI 1974 4,21 pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento.
CEI 2008 Rm4,21pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento.
CEI 1974 4,22 Ecco perché gli fu accreditato come giustizia.
CEI 2008 Rm4,22Ecco perché gli fu accreditato come giustizia.
CEI 1974 4,23 E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu accreditato come giustizia,
CEI 2008 Rm4,23E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu accreditato,
CEI 1974 4,24 ma anche per noi, ai quali sarà egualmente accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore,
CEI 2008 Rm4,24ma anche per noi, ai quali deve essere accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore,
CEI 1974 il quale è stato messo a morte per i nostri peccati ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.
4,25 Cfr. Is 53, 4. ss.
CEI 2008 Rmil quale è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.


4,25  In questa frase si riflette un’antica professione di fede cristiana che interpreta la morte di Gesù alla luce del testo di Is 53,4-5.11-12.