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CEI 1974 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - 1 Timòteo - 1

1 Timòteo

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CEI 2008

CEI 1974 1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù, per comando di Dio nostro salvatore e di Cristo Gesù nostra speranza,
1,1 Il titolo di Salvatore attribuito sia al Padre che a Gesù è caratteristico delle ultime lettere di Paolo, forse per reazione all’ambiente pagano, per il quale « salvatori » erano gli dèi e l’imperatore veniva adorato come dio. «Gesù nostra speranza» è una delle più belle definizioni paoline.
CEI 2008 1Tm Paolo, apostolo di Cristo Gesù per comando di Dio nostro salvatore e di Cristo Gesù nostra speranza,
1,1 INDIRIZZO E SALUTO (1,1-2)
 Il titolo salvatore, attribuito sia a Dio sia a Gesù Cristo, risente dell’influsso dell’ambiente ellenistico, dove sono chiamati “salvatori” le divinità guaritrici e l’imperatore (1,1; 2,3; Tt 1,4; 2,10.13; 3,4.6).
CEI 1974 a Timòteo, mio vero figlio nella fede: grazia, misericordia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù Signore nostro.
I falsi dottori
1,2 Paolo è largo di elogi per il suo discepolo più caro: cfr. 1, 18. cfr. 6, 11. cfr 2 Tm 1, 2.5. cfr 2, 1. cfr 3, 10 ss.
CEI 2008 1Tma Timòteo, vero figlio mio nella fede: grazia, misericordia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù Signore nostro.
1,2  Timòteo: è presentato come autentico discepolo di Paolo (vedi ancora 1,18; 6,11; 2Tm 1,2.5; 2,1; 3,10-11.14-17).
CEI 1974 1,3 Partendo per la Macedonia, ti raccomandai di rimanere in Efeso, perché tu invitassi alcuni a non insegnare dottrine diverse
CEI 2008 1TmPartendo per la Macedonia, ti raccomandai di rimanere a Èfeso perché tu ordinassi a taluni di non insegnare dottrine diverse
1,3 COMBATTI LA BUONA BATTAGLIA (1,3-20)
 I falsi maestri
CEI 1974 e a non badare più a favole e a genealogie interminabili, che servono più a vane discussioni che al disegno divino manifestato nella fede.
1,4 Quelle favole e genealogie dovevano essere del tipo delle strane speculazioni di certi ambienti giudaici sui più antichi personaggi della Bibbia.
CEI 2008 1Tme di non aderire a favole e a genealogie interminabili, le quali sono più adatte a vane discussioni che non al disegno di Dio, che si attua nella fede.
1,4  Le favole e le genealogie interminabili sono speculazioni sul destino degli uomini, che si trovano in alcuni scritti giudaici (vedi anche Tt 1,14).
CEI 1974 Il fine di questo richiamo è però la carità, che sgorga da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera.
1,5 La carità nasce da uno spirito sincero nel volere il bene, da una coscienza illuminata e da una fede autentica.
CEI 2008 1TmLo scopo del comando è però la carità, che nasce da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera.
1,5 La carità è il criterio pratico di discernimento della fede cristiana genuina. Essa nasce dal sincero desiderio del bene e da una coscienza illuminata dalla fede.
CEI 1974 1,6 Proprio deviando da questa linea, alcuni si sono volti a fatue verbosità,
CEI 2008 1Tm1,6Deviando da questa linea, alcuni si sono perduti in discorsi senza senso,
CEI 1974 1,7 pretendendo di essere dottori della legge mentre non capiscono né quello che dicono, né alcuna di quelle cose che dànno per sicure.
CEI 2008 1Tm1,7pretendendo di essere dottori della Legge, mentre non capiscono né quello che dicono né ciò di cui sono tanto sicuri.
CEI 1974 Certo, noi sappiamo che la legge è buona, se uno ne usa legalmente;
1,8 Cfr. Rm 7, 12.16.
CEI 2008 1Tm1,8Noi sappiamo che la Legge è buona, purché se ne faccia un uso legittimo,
CEI 1974 sono convinto che la legge non è fatta per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e i profanatori, per i parricidi e i matricidi, per gli assassini,
1,9 Per l’elenco dei vizi cfr 1 Cor 6, 9 ss. L’uomo redento non ha bisogno delle minacce della legge, perché è mosso dallo Spirito Santo.
CEI 2008 1Tmnella convinzione che la Legge non è fatta per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrìleghi e i profanatori, per i parricidi e i matricidi, per gli assassini,
1,9-10  L’elenco dei vizi si ispira a schemi analoghi presenti nell’ambiente della diaspora giudaica e nelle scuole di filosofia popolare (vedi anche Rm 1,29-31). La valutazione del ruolo della Legge rispetto a giusti e peccatori riflette l’insegnamento tradizionale di Paolo (Rm 7,7-14). Per quelli che si lasciano guidare dallo Spirito non c’è bisogno di Legge (Gal 5,18.23). I mercanti di uomini sono i procacciatori di schiavi, destinati poi ai lavori nelle miniere e nelle fattorie agricole, agli spettacoli del circo o alla prostituzione.
CEI 1974 i fornicatori, i pervertiti, i trafficanti di uomini, i falsi, gli spergiuri e per ogni altra cosa che è contraria alla sana dottrina,
1,10 I trafficanti erano procacciatori di schiavi, di uomini destinati al circo o ad alimentare vizi innominabili.
CEI 2008 1Tm1,10i fornicatori, i sodomiti, i mercanti di uomini, i bugiardi, gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina,
CEI 1974 secondo il vangelo della gloria del beato Dio che mi è stato affidato.
Ringraziamenti per la conversione
1,11 Il vangelo è la manifestazione gloriosa dell’amore di Dio in Cristo. 1 pagani chiamavano « beati » gli dèi e l’imperatore. Cfr. 6, 15.
CEI 2008 1Tmsecondo il vangelo della gloria del beato Dio, che mi è stato affidato.
1,11  Il vangelo della gloria è la manifestazione dell’amore di Dio in Cristo Gesù risorto. La qualifica beato nell’ambiente greco-romano è riservata agli dèi e all’imperatore (vedi ancora 6,15).
CEI 1974 Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi al mistero:
1,12-14 Commosso ricordo autobiografico.
CEI 2008 1TmRendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me,
1,12-17 Vocazione di Paolo
In un brano di stile autobiografico, Paolo presenta la propria vocazione come la “conversione” di un bestemmiatore, persecutore e violento.
CEI 1974 1,13 io che per l`innanzi ero stato un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano dalla fede;
CEI 2008 1Tm1,13che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede,
CEI 1974 1,14 così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.
CEI 2008 1Tm1,14e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.
CEI 1974 Questa parola è sicura e degna di essere da tutti accolta: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io.
1,15 « Parola sicura e degna » (cfr. 3, 1. cfr. 4, 9. cfr2 Tm 2, 11) è una formula che corrisponde all’espressione aramaica ed evangelica: « In verità vi dico ».
CEI 2008 1TmQuesta parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io.
1,15 La formula questa parola è degna di fede, ricorrente nelle lettere pastorali, serve ad autenticare la validità dell’insegnamento tradizionale (3,1; 4,9; 2Tm 2,11).
CEI 1974 1,16 Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua longanimità, a esempio di quanti avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
CEI 2008 1Tm1,16Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
CEI 1974 Al Re dei secoli incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Conservare la vera fede
1,17 Anche qui Paolo attribuisce al vero Dio i titoli usurpati nei culti pagani: cfr. 1,11.
CEI 2008 1TmAl Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.
1,17 Nella breve dossologia a Dio sono fusi insieme titoli di tradizione biblica e attributi religiosi di matrice greco-ellenistica.
CEI 1974 Questo è l`avvertimento che ti do, figlio mio Timòteo, in accordo con le profezie che sono state fatte a tuo riguardo, perché, fondato su di esse, tu combatta la buona battaglia
1,18 Le profezie furono parole dette dai profeti ( cfr. At 13, 1) in occasione della consacrazione di Timoteo all’apostolato: cfr. 4, 4.
CEI 2008 1TmQuesto è l'ordine che ti do, figlio mio Timòteo, in accordo con le profezie già fatte su di te, perché, fondato su di esse, tu combatta la buona battaglia,
1,18-20  Responsabilità di Timòteo
 Il riferimento alle profezie richiama il contesto di preghiera in cui Timòteo ha ricevuto il compito di pastore della Chiesa (4,14; 6,12; 2Tm 1,6; vedi At 13,1-3).
CEI 1974 1,19 con fede e buona coscienza, poiché alcuni che l`hanno ripudiata hanno fatto naufragio nella fede;
CEI 2008 1Tm1,19conservando la fede e una buona coscienza. Alcuni, infatti, avendola rinnegata, hanno fatto naufragio nella fede;
CEI 1974 tra essi Imenèo e Alessandro, che ho consegnato a satana perché imparino a non più bestemmiare.
1,20 Erano due falsi maestri ( cfr 2 Tm 2, 17 ss.) colpiti da scomunica per farli rinsavire: cfr 1 Cor 5, 5.
CEI 2008 1Tmtra questi Imeneo e Alessandro, che ho consegnato a Satana, perché imparino a non bestemmiare.


1,20  Imeneo e Alessandro: due falsi maestri che, con l’autorità dell’apostolo, sono stati estromessi dalla comunità (1Cor 5,5; 2Tm 2,17).