CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - Neemia - 12
Neemia
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12,1 Questi sono i sacerdoti e i leviti che tornarono con Zorobabele, figlio di Sealtièl, e con Giosuè: Seraià, Geremia, Esdra,
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12,7Sallu, Amok, Chelkia, Iedaià. Questi erano i capi dei sacerdoti e dei loro fratelli al tempo di Giosuè.
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Ne12,7Sallu, Amok, Chelkia, Iedaia. Questi erano i capi delle famiglie sacerdotali al tempo di Giosuè.
Leviti:
Leviti:
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12,8Leviti: Giosuè, Binnùi, Kadmièl, Serebia, Giuda, Mattania, che era preposto agli inni con i suoi fratelli.
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Ne12,8Giosuè, Binnùi, Kadmièl, Serebia, Giuda, Mattania: quest’ultimo e i suoi parenti erano incaricati di intonare i canti di lode.
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NeBakbukia e Unnì si alternavano con loro.
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12,12Al tempo di Ioiakìm i sacerdoti capi di casato erano: del casato di Seraià, Meraià; di quello di Geremia, Anania;
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Ne12,12Al tempo di Ioiakìm le famiglie sacerdotali, con il loro capofamiglia, erano le seguenti:
famiglia di Seraia: Meraià
famiglia di Geremia: Ananìa
famiglia di Seraia: Meraià
famiglia di Geremia: Ananìa
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Nefamiglia di Abia: Zicrì
famiglia di Miniamìn:
famiglia di Moadia: Piltài
famiglia di Miniamìn:
famiglia di Moadia: Piltài
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12,22I leviti furono registrati, quanto ai capi di casato, al tempo di Eliasìb, di Ioiadà, di Giovanni e di Iaddua; e i sacerdoti sotto il regno di Dario, il Persiano.
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NeI nomi dei capi delle famiglie levitiche furono registrati al tempo dei sommi sacerdoti Eliasìb, Ioiadà, Giovanni e Iaddua. La registrazione delle famiglie dei sacerdoti continuò fino al tempo di Dario re di Persia.
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I leviti capi di casato furono registrati nel libro delle Cronache fino al tempo di Giovanni, figlio di Eliasìb.
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NeI nomi dei capifamiglia dei leviti si trovano scritti nel libro delle Cronache fino al tempo del sacerdote Giovanni nipote di Eliasìb.
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12,24I capi dei leviti Casabia, Serebia, Giosuè, figlio di Kadmièl, e i loro fratelli si alternavano con loro per lodare e ringraziare, secondo l'ordine di Davide, uomo di Dio, turno per turno.
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Ne12,24I capi dei leviti, Casabia, Serebia e Giosuè figlio di Kadmièl, cantavano le lodi del Signore con altri leviti loro parenti a cori alterni, come aveva stabilito Davide, uomo di Dio.
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12,25Mattania, Bakbukia, Abdia, Mesullàm, Talmon, Akkub erano portieri e facevano la guardia ai magazzini delle porte.
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Ne12,25I leviti Mattania, Bakbukia, Abdia, Mesullàm, Talmon e Akkub erano portinai e custodivano i magazzini situati presso le porte del tempio.
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12,26Questi vivevano al tempo di Ioiakìm, figlio di Giosuè, figlio di Iosadàk, e al tempo di Neemia, il governatore, e di Esdra, sacerdote e scriba.
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Ne12,26Tutti questi vissero al tempo del sacerdote Ioiakìm figlio di Giosuè e nipote di Iosadàk, del governatore Neemia e di Esdra sacerdote ed esperto nella legge.
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Per la dedicazione delle mura di Gerusalemme si mandarono a cercare i leviti da tutti i luoghi dove si trovavano, per farli venire a Gerusalemme, per celebrare la dedicazione con gioia, con azioni di grazie, con il canto, con cimbali, arpe e cetre.
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NeQuando fu completata la ricostruzione delle mura di Gerusalemme furono convocati in città per l’inaugurazione tutti i leviti dai loro luoghi di residenza. Si doveva fare una celebrazione gioiosa, con canti di ringraziamento e musiche di cembali, arpe e cetre.
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12,28I cantori si radunarono dal distretto intorno a Gerusalemme, dai villaggi dei Netofatiti,
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12,29da Bet-Gàlgala e dal territorio di Gheba e di Azmàvet, poiché i cantori si erano edificati villaggi nei dintorni di Gerusalemme.
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Ne12,29da Bet-Gàlgala e dalle campagne di Gheba e di Azmàvet. Tutti i cantori, infatti, si erano stabiliti in zone vicine a Gerusalemme.
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Ne12,30I sacerdoti e i leviti compirono i riti di purificazione per se stessi, per il popolo, per le mura e le porte.
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12,31Allora io feci salire sulle mura i capi di Giuda e formai due grandi cori. Il primo s'incamminò dal lato destro, sulle mura, verso la porta del Letame;
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NeIo feci salire le autorità della Giudea sulle mura e divisi i partecipanti in due grandi cori. Il primo coro si mosse verso destra, sull’alto delle mura, in direzione della porta del Letame.
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12,35e dei sacerdoti con le trombe Zaccaria, figlio di Giònata, figlio di Semaià, figlio di Mattania, figlio di Michea, figlio di Zaccur, figlio di Asaf,
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12,36e i suoi fratelli Semaià, Azarèl, Milalài, Ghilalài, Maài, Netanèl, Giuda, Anàni, con gli strumenti musicali di Davide, uomo di Dio; lo scriba Esdra era davanti a loro.
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Ne12,36e i suoi parenti: Semaià, Azarèl, Milalài, Ghilalài, Maài, Netanèl, Giuda e Anàni con gli strumenti musicali voluti da Davide, uomo di Dio. Guidava questo primo coro Esdra l’esperto nella legge.
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12,37E alla porta della Fonte e davanti a loro salirono per le scale della Città di Davide lungo la salita del muro, oltre la casa di Davide, fino alla porta delle Acque, a oriente.
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Ne12,37Quando il coro giunse alla porta della Sorgente, di fronte alla salita che va alla Città di Davide, procedette in quella direzione sull’alto delle mura, oltrepassò il palazzo di Davide e giunse alla porta delle Acque, a est.
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12,38Il secondo coro si incamminò a sinistra e io lo seguivo, con l'altra metà del popolo, sopra le mura, dalla torre dei Forni e fino al muro largo,
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NeIl secondo coro andò invece verso sinistra e io lo seguivo insieme all’altra metà ∆delle autorità del popolo. Camminando sulle mura sorpassò la torre dei Forni e il muro largo.
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12,39e dalla porta di Èfraim alla porta Vecchia e alla porta dei Pesci, alla torre di Cananèl e alla torre dei Cento, fino alla porta delle Pecore, e si fermarono alla porta della Prigione.
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12,40I due cori si fermarono nel tempio di Dio; così feci io, con la metà dei magistrati che si trovavano con me
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Ne12,40I due cori si fermarono al tempio. Anch’io mi fermai con le autorità che erano con me.
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12,41e i sacerdoti Eliakìm, Maasia, Miniamìn, Michea, Elioenài, Zaccaria, Anania con le trombe,
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Ne12,41C’erano i sacerdoti Eliakìm, Maasia, Miniamìn, Michea, Elioenài, Zaccaria e Ananìa con le trombe
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12,42e Maasia, Semaià, Eleàzaro, Uzzì, Giovanni, Malchia, Elam, Ezer. I cantori facevano sentire la voce e Izrachia ne era il direttore.
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Ne12,42e inoltre Maasia, Semaià, Eleàzaro, Uzzì, Giovanni, Malchia, Elam ed Ezer. I cantori diretti da Izrachia intonarono i loro canti.
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12,43In quel giorno il popolo offrì numerosi sacrifici e si rallegrò, perché Dio gli aveva concesso una grande gioia. Anche le donne e i fanciulli si rallegrarono e la gioia di Gerusalemme si sentiva di lontano.
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NeIn quel giorno furono offerti numerosi sacrifici e si fece una grande festa. Dio aveva dato a tutti molta felicità. Le donne e i bambini gridavano di gioia e le voci della festa, celebrata a Gerusalemme, furono udite a grande distanza.
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12,44In quel giorno, alcuni uomini furono preposti alle stanze dei magazzini delle offerte, delle primizie e delle decime, per raccogliervi, dalle campagne di ogni località, le parti assegnate dalla legge ai sacerdoti e ai leviti, poiché i Giudei gioivano per i sacerdoti e i leviti intenti alle funzioni:
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Ne12,44Quel giorno alcune persone furono incaricate dei magazzini dove si conservavano i primi frutti e la decima parte dei raccolti offerti come contributi per il tempio. Essi prelevavano nelle campagne attorno alla città la parte dovuta ai sacerdoti e ai leviti secondo la legge. Gli abitanti della Giudea erano tutti molto soddisfatti che sacerdoti e leviti prestassero il loro servizio.
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12,45essi svolgevano il servizio del loro Dio e il servizio della purificazione, come i cantori e i portieri, secondo l'ordine di Davide e di Salomone, suo figlio.
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12,46Infatti, al tempo di Davide e di Asaf, in antico, vi erano capi cantori e canti di lode e di ringraziamento a Dio.
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Ne12,46Infatti, già dai lontani tempi di Davide e di Asaf, i cantori erano stati organizzati con i loro direttori e cantavano preghiere e lodi a Dio.
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12,47E tutto Israele, al tempo di Zorobabele e al tempo di Neemia, ogni giorno forniva le porzioni prescritte ai cantori e ai portieri e quelle consacrate ai leviti, i quali le davano ai figli di Aronne.
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NeCome al tempo di Zorobabele, anche in quello di Neemia, tutti gli Israeliti provvedevano al sostentamento quotidiano dei portinai e dei cantori. Ai leviti essi davano l’offerta prescritta e questi consegnavano ai sacerdoti discendenti da Aronne la parte loro dovuta.