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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - Esdra - 3

Esdra

CEI 2008 Torna al libro

Interconfessionale

CEI 2008 3 Giunse il settimo mese e gli Israeliti stavano nelle città. Il popolo si radunò come un solo uomo a Gerusalemme.
3,1-13 Arrivo e inizio dei lavori
Interconfessionale EsdNel settimo mese dell’anno gli Israeliti si erano ormai sistemati nelle diverse città e poterono convocare un’assemblea generale a Gerusalemme.
Rimandi
3,1 assemblea del settimo mese Ne 7,27-8,1.
Note al Testo
3,1 settimo mese: settembre-ottobre, vedi Calendario. Era il mese di importanti feste (vedi, ad esempio, Levitico 23,23-43).
CEI 2008 3,2Allora si levarono Giosuè, figlio di Iosadàk, con i suoi fratelli, i sacerdoti, e Zorobabele, figlio di Sealtièl, con i suoi fratelli, e costruirono l'altare del Dio d'Israele, per offrirvi olocausti, come è scritto nella legge di Mosè, uomo di Dio.
Interconfessionale EsdAllora Giosuè figlio di Iosadàk, con gli altri sacerdoti della sua famiglia, e Zorobabele figlio di Sealtièl, con i suoi parenti, ricostruirono l’ altare del Dio d’Israele, per offrire sacrifici, come è scritto nella legge di Mosè, uomo di Dio.
Rimandi
3,2 Giosuè e Zorobabele 2,2+. — la legge di Mosè 2 Cr 23,18; Lc 24,44.
CEI 2008 Fissarono l'altare sulle sue basi, poiché erano presi dal terrore delle popolazioni locali, e vi offrirono sopra olocausti al Signore, gli olocausti del mattino e della sera.
3,3 popolazioni locali: nel post-esilio sono quelle popolazioni pagane che hanno occupato la terra abbandonata dagli esuli.
Interconfessionale EsdAvevano paura della gente del luogo, perciò costruirono subito l’altare là dove sorgeva prima e su di esso offrirono al Signore i sacrifici del mattino e della sera.
Rimandi
3,3 mattino e sera Es 29,38-46+.
Note al Testo
3,3 gente del luogo: questa espressione indica le persone, Ebrei e non Ebrei, che avevano abitato la Giudea durante l’esilio e ora guardavano con sospetto i rimpatriati.
CEI 2008 Celebrarono la festa delle Capanne, come sta scritto, e offrirono olocausti quotidiani, nel numero prescritto per ogni giorno,
3,4 la festa delle Capanne: è descritta in Ne 8,14-18.
Interconfessionale EsdCelebrarono la festa delle Capanne come era prescritto: in ognuno dei sette giorni della festa offrirono i sacrifici stabiliti.
Rimandi
3,4 festa delle Capanne Es 23,16; Lv 23,34+; Dt 16,13. — come era prescritto Nm 29,12-38.
CEI 2008 3,5e poi l'olocausto perenne, per i noviluni, per tutte le solennità consacrate al Signore e per tutti coloro che volevano fare offerte spontanee al Signore.
CEI 2008 3,6Cominciarono a offrire olocausti al Signore dal primo giorno del mese settimo, benché del tempio del Signore non fossero poste le fondamenta.
CEI 2008 3,7Allora diedero denaro agli scalpellini e ai falegnami, e alimenti, bevande e olio alla gente di Sidone e di Tiro, perché inviassero il legname di cedro dal Libano per mare fino a Giaffa, secondo la concessione fatta loro da Ciro, re di Persia.
Interconfessionale EsdAllora la gente diede denaro per assumere tagliapietre e carpentieri. Si raccolsero viveri, bevande e olio per mandarli ai mercanti di Sidone e di Tiro in cambio di legname di cedro del Libano da trasportare per mare fino a Giaffa. Per fare tutto questo avevano ricevuto l’autorizzazione dal re di Persia.
Rimandi
3,7 preparativi per la ricostruzione 1 Re 5,16-25; 1 Cr 22,2-6.
CEI 2008 3,8Nel secondo anno dal loro arrivo al tempio di Dio a Gerusalemme, nel secondo mese, diedero inizio ai lavori Zorobabele, figlio di Sealtièl, e Giosuè, figlio di Iosadàk, con gli altri fratelli sacerdoti e leviti e quanti erano tornati dall'esilio a Gerusalemme. Essi incaricarono i leviti dai vent'anni in su di dirigere i lavori del tempio del Signore.
Interconfessionale Esd3,8Cominciarono la ricostruzione un anno e due mesi dopo il loro ritorno al luogo del tempio. Si misero all’opera Zorobabele figlio di Sealtièl, Giosuè figlio di Iosadàk e i loro parenti, i sacerdoti, i leviti e tutti quelli che erano tornati a Gerusalemme dall’esilio. I leviti che avevano più di vent’anni furono incaricati di dirigere i lavori.
CEI 2008 3,9Giosuè, i suoi figli e i suoi fratelli, Kadmièl e i suoi figli, i figli di Giuda, si misero come un solo uomo a dirigere chi faceva il lavoro nel tempio di Dio; così pure i figli di Chenadàd con i loro figli e i loro fratelli, leviti.
Interconfessionale Esd3,9Giosuè con i suoi figli e fratelli, e Kadmièl con i suoi figli, discendenti di Giuda, sorvegliavano insieme i lavori del tempio; con loro c’erano anche i leviti discendenti di Chenadàd, i loro figli e i loro fratelli.
CEI 2008 3,10Mentre i costruttori gettavano le fondamenta del tempio del Signore, vi assistevano i sacerdoti con i loro paramenti e con le trombe, e i leviti, figli di Asaf, con i cimbali, per lodare il Signore secondo le istruzioni di Davide, re d'Israele.
Interconfessionale EsdQuando si gettarono le fondamenta del tempio del Signore, intervennero i sacerdoti vestiti dei loro paramenti, con le trombe, e i leviti discendenti di Asaf con i cembali per innalzare inni al Signore, come un tempo aveva ordinato Davide re d’Israele.
Rimandi
3,10 sacerdoti con le trombe Gs 6,4; Ne 12,35; 1 Cr 15,24; 16,6; 2 Cr 5,12; 29,26. — leviti con i cembali Ne 12,27; 1 Cr 15,16; 16,5; 25,1; 2 Cr 5,12; 29,25.
CEI 2008 Essi cantavano lodando e rendendo grazie al Signore, ripetendo: "Perché è buono, perché il suo amore è per sempre verso Israele". Tutto il popolo faceva risuonare grida di grande acclamazione, lodando così il Signore perché erano state gettate le fondamenta del tempio del Signore.
3,11 Perché è buono, perché il suo amore è per sempre: la citazione è un ritornello frequente nel salterio (Sal 100,5; 106,1; 107,1; vedi pure 1Mac 4,24).
Interconfessionale Esd3,11A cori alterni cantavano l’inno: «Il Signore è buono, eterno è il suo amore per Israele». Tutti gridavano di gioia e ringraziavano il Signore perché venivano gettate le fondamenta del tempio.
CEI 2008 3,12Tuttavia molti tra i sacerdoti e i leviti e i capi di casato anziani, che avevano visto il tempio di prima, mentre si gettavano sotto i loro occhi le fondamenta di questo tempio, piangevano forte; i più, invece, continuavano ad alzare grida di acclamazione e di gioia.
Interconfessionale EsdMolti sacerdoti, leviti e capifamiglia anziani si ricordavano del tempio precedente: vedendo le fondamenta del nuovo tempio, lì, davanti ai loro occhi, piangevano commossi. Molti altri invece gridavano di gioia.
Rimandi
3,12 quelli che si ricordavano del tempio precedente Ag 2,3.
CEI 2008 3,13Così non si poteva distinguere il grido dell'acclamazione di gioia dal grido di pianto del popolo, perché il popolo faceva risuonare grida di grande acclamazione e il suono si sentiva lontano.


Interconfessionale Esd3,13Ed era impossibile distinguere tra grida di gioia e di pianto, perché il clamore della folla era tale che lo si poteva udire da lontano.