CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 38
Salmi
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Interconfessionale
SALMO 38 (37)
RICHIESTA DI PERDONO, DI LIBERAZIONE E DI SALVEZZA
CEI 2008
38
Salmo. Di Davide. Per fare memoria.
38,1
Nel salmo traspare la concezione che della malattia ha l’uomo dell’AT, il quale vede in essa la punizione delle proprie colpe. Ciò ha contribuito, nella tradizione cristiana, a collocare questa lamentazione tra i sette “salmi penitenziali” (vedi Sal 6).
CEI 2008
Per il tuo sdegno, nella mia carne non c'è nulla di sano,
nulla è intatto nelle mie ossa per il mio peccato.
nulla è intatto nelle mie ossa per il mio peccato.
CEI 2008
Fetide e purulente sono le mie piaghe
a causa della mia stoltezza.
a causa della mia stoltezza.
38,6
Fetide e purulente: probabile allusione alla lebbra, la malattia simbolo del peccato e di tutto ciò che è impuro (vedi Lv 13-14).
CEI 2008
38,13 Tendono agguati quelli che attentano alla mia vita,
quelli che cercano la mia rovina tramano insidie
e tutto il giorno studiano inganni.
quelli che cercano la mia rovina tramano insidie
e tutto il giorno studiano inganni.
CEI 2008
38,17 Avevo detto: "Non ridano di me!
Quando il mio piede vacilla,
non si facciano grandi su di me!".
Quando il mio piede vacilla,
non si facciano grandi su di me!".
Interconfessionale
SalTi chiedo: «Non ridano alle mie spalle;
non facciano i superbi con me, quando vacillo».
non facciano i superbi con me, quando vacillo».