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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Atti degli Apostoli - Atti degli Apostoli - 19

Atti degli Apostoli

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Interconfessionale

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CEI 2008 19 Mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le regioni dell'altopiano, scese a Èfeso. Qui trovò alcuni discepoli
19,1-20 Paolo a Èfeso
Èfeso: una delle città più grandi e splendide del mondo di allora, apparteneva alla provincia romana di Asia; era anche un porto importante di raccordo tra Oriente e Occidente, centro di scambi culturali e di sincretismo religioso.
Interconfessionale AtMentre Apollo si trovava a Corinto, Paolo attraversò le regioni montuose dell’Asia Minore e arrivò alla città di Efeso. Qui trovò alcuni *discepoli
Rimandi
19,1 Apollo a Corinto At 18,27-28; cfr. 18,24. — Efeso At 18,19; 20,16-17; 21,29; 1 Cor 15,32; 16,8; Ef 1,1; 1 Tm 1,3; 2 Tm 1,18; 4,12; Ap 1,11; 2,1.
CEI 2008 19,2e disse loro: "Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?". Gli risposero: "Non abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santo".
Interconfessionale Ate domandò loro:
— Avete ricevuto lo *Spirito Santo quando siete diventati cristiani?
Gli risposero:
— Non abbiamo nemmeno sentito dire che esiste uno Spirito Santo.
Rimandi
19,2 Avete ricevuto lo Spirito Santo quando… At 2,38. — nemmeno sentito parlare… Gv 7,39; At 8,16.
CEI 2008 19,3Ed egli disse: "Quale battesimo avete ricevuto?". "Il battesimo di Giovanni", risposero.
Interconfessionale AtPaolo domandò loro ancora:
— Ma che battesimo avete ricevuto?
Quelli risposero:
— Il battesimo di Giovanni il Battezzatore.
Rimandi
19,3 il battesimo di Giovanni At 18,25; cfr. Mt 3,6+.
Note al Testo
19,3 Ma che… ricevuto?: altri: Con quale battesimo dunque siete stati battezzati?
CEI 2008 19,4Disse allora Paolo: "Giovanni battezzò con un battesimo di conversione, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù".
Interconfessionale AtAllora Paolo spiegò loro:
— Battezzando, Giovanni invitava il popolo a cambiare vita e a credere in colui che doveva venire dopo di lui, cioè in Gesù.
Rimandi
19,4 battesimo per cambiare vita e invito a seguire Gesù Mt 3,11; Mc 1,4.7-8.
CEI 2008 19,5Udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù
Interconfessionale AtDopo questa spiegazione i discepoli di Efeso si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù.
Rimandi
19,5 battezzare nel nome del Signore Gesù At 2,38+.
Note al Testo
19,5-7 Come Atti 16,25-34 (vedi nota), anche l’episodio dei discepoli di Efeso si rivela come un modello di iniziazione cristiana, con una forte caratterizzazione del battesimo cristiano nei confronti di quello di Giovanni il Battezzatore, il precursore.
CEI 2008 19,6e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, discese su di loro lo Spirito Santo e si misero a parlare in lingue e a profetare.
Interconfessionale AtQuindi Paolo stese le mani su loro, ed essi ricevettero lo Spirito Santo. Cominciarono a parlare in altre lingue e a profetizzare.
Rimandi
19,6 imposizione delle mani e dono dello Spirito Santo At 6,6+. — parlare in altre lingue… profetizzare At 2,4+.
Note al Testo
19,6 Quindi…: anche questa può essere considerata come una piccola Pentecoste (vedi nota a 4,31). Avviene mediante l’imposizione delle mani (vedi 6,6), un rito antichissimo e conservato dalla viva tradizione dei cristiani.
CEI 2008 19,7Erano in tutto circa dodici uomini.
Interconfessionale At19,7Erano in tutto circa dodici uomini.
CEI 2008 19,8Entrato poi nella sinagoga, vi poté parlare liberamente per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori di ciò che riguarda il regno di Dio.
Interconfessionale AtPer tre mesi Paolo poté andare regolarmente nella *sinagoga. Discuteva con franchezza del *regno di Dio e cercava di convincere quelli che lo ascoltavano.
Rimandi
19,8 nella sinagoga At 17,2+. — con franchezza At 18,26.
CEI 2008 19,9Ma, poiché alcuni si ostinavano e si rifiutavano di credere, dicendo male in pubblico di questa Via, si allontanò da loro, separò i discepoli e continuò a discutere ogni giorno nella scuola di Tiranno.
Interconfessionale AtC’erano però alcuni che si dimostravano ostinati e si rifiutavano di credere; anzi, in pubblico, parlavano male della fede cristiana. Allora Paolo li abbandonò e separò nettamente i cristiani dalla sinagoga. Ogni giorno si metteva a discutere nella scuola di un tale che si chiamava Tiranno.
Rimandi
19,9 separazione At 13,46; 18,6-7; cfr. 2 Cor 6,17.
Note al Testo
19,9 fede cristiana (= via; dottrina): vedi nota a 9,2.
CEI 2008 Questo durò per due anni, e così tutti gli abitanti della provincia d'Asia, Giudei e Greci, poterono ascoltare la parola del Signore.
19,10  La permanenza a Èfeso va collocata negli anni 52-55 d.C. circa. Paolo stesso parla delle grandi possibilità missionarie che gli si erano aperte a Èfeso (1Cor 16,9) e accenna alle comunità sorte nella provincia di Asia (1Cor 16,19).
Interconfessionale AtCosì Paolo continuò per due anni: tutti gli abitanti dell’Asia Minore, Ebrei e Greci, poterono ascoltare la parola del Signore.
Rimandi
19,10 soggiorno a Efeso At 19,8; 20,31. — evangelizzazione della provincia dell’Asia cfr. Col 1,7; 4,13.15; Ap 3,14-22.
CEI 2008 19,11Dio intanto operava prodigi non comuni per mano di Paolo,
Interconfessionale AtDio intanto faceva miracoli straordinari per opera di Paolo.
Rimandi
19,11 miracoli At 14,3.
CEI 2008 19,12al punto che mettevano sopra i malati fazzoletti o grembiuli che erano stati a contatto con lui e le malattie cessavano e gli spiriti cattivi fuggivano.
Interconfessionale AtLa gente prendeva fazzoletti o grembiuli che erano stati a contatto con Paolo, li metteva sopra i malati e questi guarivano. Anche gli *spiriti maligni uscivano dai malati.
Rimandi
19,12 un contatto che guarisce At 5,15-16+.
CEI 2008 19,13Alcuni Giudei, che erano esorcisti itineranti, provarono anch'essi a invocare il nome del Signore Gesù sopra quanti avevano spiriti cattivi, dicendo: "Vi scongiuro per quel Gesù che Paolo predica!".
Interconfessionale AtAllora alcuni Ebrei che andavano in giro a scacciare gli spiriti maligni dai malati pensarono di servirsi del nome del Signore Gesù nei loro scongiuri. Dicevano agli spiriti maligni: «Nel nome di quel Gesù che Paolo predica, io vi comando di uscire da questi malati».
Rimandi
19,13 tentativo di scacciare i demòni nel nome di Gesù Mc 9,38; Lc 9,49.
CEI 2008 19,14Così facevano i sette figli di un certo Sceva, uno dei capi dei sacerdoti, giudeo.
Interconfessionale At19,14Così facevano, ad esempio, i sette figli di un certo Sceva, Ebreo e capo dei *sacerdoti.
CEI 2008 19,15Ma lo spirito cattivo rispose loro: "Conosco Gesù e so chi è Paolo, ma voi chi siete?".
Interconfessionale AtMa una volta lo spirito maligno rispose loro: «Gesù lo conosco e Paolo so chi è! Ma voi, chi siete?».
Rimandi
19,15 i demòni conoscono l’inviato di Dio At 16,17+.
CEI 2008 19,16E l'uomo che aveva lo spirito cattivo si scagliò su di loro, ebbe il sopravvento su tutti e li trattò con tale violenza che essi fuggirono da quella casa nudi e coperti di ferite.
Interconfessionale At19,16Poi l’uomo posseduto dallo spirito maligno si scagliò contro di loro e li afferrò: li picchiò con tale violenza che essi fuggirono da quella casa nudi e pieni di ferite.
CEI 2008 19,17Il fatto fu risaputo da tutti i Giudei e i Greci che abitavano a Èfeso e tutti furono presi da timore, e il nome del Signore Gesù veniva glorificato.
Interconfessionale AtTutti gli abitanti di Efeso, Ebrei e Greci, vennero a sapere questo fatto. Furono pieni di meraviglia e dicevano: «Il Signore Gesù è grande!».
Note al Testo
19,17 Furono… grande: altri: essi furono presi da timore e il nome del Signore Gesù veniva magnificato.
CEI 2008 19,18Molti di quelli che avevano abbracciato la fede venivano a confessare in pubblico le loro pratiche di magia
Interconfessionale AtMolti di quelli che erano diventati cristiani venivano e riconoscevano davanti a tutti il male che avevano fatto.
Note al Testo
19,18 riconoscevano… fatto: altri: a confessare in pubblico le loro pratiche di magia.
CEI 2008 19,19e un numero considerevole di persone, che avevano esercitato arti magiche, portavano i propri libri e li bruciavano davanti a tutti. Ne fu calcolato il valore complessivo e si trovò che era di cinquantamila monete d'argento.
Interconfessionale At19,19Altri che avevano praticato la magia portarono i loro libri e li bruciavano davanti a tutti. Il valore di quei libri, secondo i calcoli fatti, era di circa cinquantamila monete d’argento.
CEI 2008 19,20Così la parola del Signore cresceva con vigore e si rafforzava.
Interconfessionale AtCosì la parola del Signore si diffondeva e si rafforzava sempre più.
Rimandi
19,20 progresso della parola di Dio At 6,7; 12,24.
CEI 2008 Dopo questi fatti, Paolo decise nello Spirito di attraversare la Macedonia e l'Acaia e di recarsi a Gerusalemme, dicendo: "Dopo essere stato là, devo vedere anche Roma".
19,21 PAOLO, IL TESTIMONE DI CRISTO (19,21-28,31)
-28,31 Dopo aver preso congedo dalle comunità da lui fondate, Paolo inizia un cammino che lo conduce prima a Gerusalemme e poi fino a Roma, nel contesto di una prigionia che gli dà modo di continuare l’opera di evangelizzazione nella forma della testimonianza a Cristo. Con Paolo a Roma il Vangelo giunge ai “confini della terra”, secondo il mandato del Risorto.
 Verso Roma
Interconfessionale AtDopo questi fatti, Paolo decise di attraversare le province della Macedonia e della Grecia, e poi andare a Gerusalemme. Diceva: «Prima vado a Gerusalemme, poi dovrò andare anche a Roma».
Rimandi
19,21 progetto di viaggio a Gerusalemme e a Roma At 23,11; Rm 1,13; 15,23; cfr. 2 Cor 1,15-16.
Note al Testo
19,21 All’interno del suo terzo viaggio missionario Paolo esprime il proposito di farne un altro, quello che lo porterà a Roma, città del suo martirio. L’espressione poi dovrò andare esprime la coscienza che i futuri avvenimenti sono voluti dal Signore.
CEI 2008 19,22Inviati allora in Macedonia due dei suoi aiutanti, Timòteo ed Erasto, si trattenne ancora un po' di tempo nella provincia di Asia.
Interconfessionale AtPer il momento, però, mandò nella provincia della Macedonia due suoi aiutanti, Timòteo ed Eràsto. Egli, invece, rimase ancora un po’ di tempo in Asia.
Rimandi
19,22 Timòteo At 16,1+.
CEI 2008 Fu verso quel tempo che scoppiò un grande tumulto riguardo a questa Via.
19,23-40 Sommossa degli orefici di Èfeso
Paolo accenna in 1Cor 15,32 e 2Cor 1,8 a difficoltà affrontate a Èfeso, ma forse si tratta di altri eventi.
Interconfessionale AtDurante questo periodo, nella città di Efeso ci fu un grande tumulto a causa di questo nuovo insegnamento.
Rimandi
19,23 grande tumulto 2 Cor 1,8. — nuovo insegnamento (via) At 9,2+.
CEI 2008 Un tale, di nome Demetrio, che era òrafo e fabbricava tempietti di Artèmide in argento, procurando in tal modo non poco guadagno agli artigiani,
19,24 tempietti: probabilmente riproduzioni della statua della dea Artèmide.
Interconfessionale AtUn certo Demetrio, di professione orafo, fabbricava tempietti della dea Artèmide in argento: un mestiere che procurava agli artigiani un buon guadagno.
Rimandi
19,24 un buon guadagno At 16,16.
Note al Testo
19,24 Artèmide: è la dea della fecondità, molto venerata in Oriente.
CEI 2008 19,25li radunò insieme a quanti lavoravano a questo genere di oggetti e disse: "Uomini, voi sapete che da questa attività proviene il nostro benessere;
Interconfessionale At19,25Egli radunò gli orafi e tutti gli artigiani che facevano un mestiere del genere e disse loro: «Cittadini, voi sapete che questo lavoro è la fonte del nostro benessere.
CEI 2008 19,26ora, potete osservare e sentire come questo Paolo abbia convinto e fuorviato molta gente, non solo di Èfeso, ma si può dire di tutta l'Asia, affermando che non sono dèi quelli fabbricati da mani d'uomo.
Interconfessionale AtMa avete sentito dire che questo Paolo continua a ripetere che non sono divinità quelle che noi facciamo con le nostre mani. E così, ha convinto e portato fuori strada molta gente, non solo qui a Efeso ma in quasi tutta l’Asia Minore.
Rimandi
19,26 non sono divinità quelle fatte con le nostre mani At 17,29.
CEI 2008 19,27Non soltanto c'è il pericolo che la nostra categoria cada in discredito, ma anche che il santuario della grande dea Artèmide non sia stimato più nulla e venga distrutta la grandezza di colei che tutta l'Asia e il mondo intero venerano".
Interconfessionale At19,27Dunque c’è il pericolo che il nostro mestiere vada in rovina. Ma c’è di più: nessuno si interessa più del tempio della grande dea Artèmide; la dea che l’Asia e il mondo intero adorano perderà la sua grandezza».
CEI 2008 19,28All'udire ciò, furono pieni di collera e si misero a gridare: "Grande è l'Artèmide degli Efesini!".
Interconfessionale At19,28Sentendo questo discorso tutti si accesero di collera e si misero a gridare: «Grande è Artèmide, la dea degli Efesini!».
CEI 2008 La città fu tutta in agitazione e si precipitarono in massa nel teatro, trascinando con sé i Macèdoni Gaio e Aristarco, compagni di viaggio di Paolo.
19,29 compagni di viaggio: vedi 20,4.
Interconfessionale AtLa sommossa si estese a tutta la città. La gente corse in massa al teatro, trascinando con sé Gaio e Aristarco, nativi della Macedonia e compagni di viaggio di Paolo.
Rimandi
19,29 Aristarco At 20,4; 27,2; Col 4,10; Fm 24.
CEI 2008 19,30Paolo voleva presentarsi alla folla, ma i discepoli non glielo permisero.
Interconfessionale At19,30Paolo voleva presentarsi al popolo, ma i cristiani di Efeso non glielo permisero.
CEI 2008 19,31Anche alcuni dei funzionari imperiali, che gli erano amici, mandarono a pregarlo di non avventurarsi nel teatro.
Interconfessionale AtAnche alcuni funzionari della provincia dell’Asia, amici di Paolo, gli mandarono a dire di non andare al teatro.
Note al Testo
19,31 funzionari: traduciamo così il termine tecnico asiarchi, che indica persone di alto rango scelte per il culto all’imperatore nella provincia d’Asia. Essi conservavano il titolo anche quando era scaduto il loro mandato.
CEI 2008 19,32Intanto, chi gridava una cosa, chi un'altra; l'assemblea era agitata e i più non sapevano il motivo per cui erano accorsi.
Interconfessionale At19,32Intanto, al teatro chi gridava una cosa chi un’altra. Nell’*assemblea vi era una grande confusione e la maggior parte della gente non sapeva neppure per quale motivo era andata là.
CEI 2008 19,33Alcuni della folla fecero intervenire un certo Alessandro, che i Giudei avevano spinto avanti, e Alessandro, fatto cenno con la mano, voleva tenere un discorso di difesa davanti all'assemblea.
Interconfessionale AtAlcuni della folla volevano far parlare un certo Alessandro che gli Ebrei avevano spinto avanti. Egli fece un segno con la mano per ottenere il silenzio e parlare alla folla.
Rimandi
19,33 un segno con la mano At 12,17; 13,16; 21,40.
CEI 2008 19,34Appena s'accorsero che era giudeo, si misero tutti a gridare in coro per quasi due ore: "Grande è l'Artèmide degli Efesini!".
Interconfessionale At19,34Ma appena si accorsero che era Ebreo, tutti cominciarono a gridare: «Grande è Artèmide, la dea degli Efesini!», e gridarono in coro per quasi due ore.
CEI 2008 Ma il cancelliere della città calmò la folla e disse: "Abitanti di Èfeso, chi fra gli uomini non sa che la città di Èfeso è custode del tempio della grande Artèmide e della sua statua caduta dal cielo?
19,35 Il cancelliere, uno dei più alti magistrati della città, doveva redigere le deliberazioni dell’assemblea popolare.
Interconfessionale At19,35Alla fine il cancelliere della città riuscì a calmare la folla e disse: «Cittadini di Efeso, tutti sanno che la nostra città custodisce il tempio della grande dea Artèmide e che la sua statua è stata a noi donata dal cielo!
CEI 2008 19,36Poiché questi fatti sono incontestabili, è necessario che stiate calmi e non compiate gesti inconsulti.
Interconfessionale At19,36Nessuno al mondo può contestare questi fatti! State dunque calmi e non fate azioni imprudenti.
CEI 2008 19,37Voi avete condotto qui questi uomini, che non hanno profanato il tempio né hanno bestemmiato la nostra dea.
Interconfessionale At19,37Voi avete trascinato qui questi uomini, ma essi non hanno derubato il tempio e non hanno bestemmiato contro la nostra dea.
CEI 2008 19,38Perciò, se Demetrio e gli artigiani che sono con lui hanno delle ragioni da far valere contro qualcuno, esistono per questo i tribunali e vi sono i proconsoli: si citino in giudizio l'un l'altro.
Interconfessionale At19,38Può darsi che Demetrio e i suoi colleghi di lavoro abbiano qualche diritto da rivendicare contro qualcuno, ma per questo ci sono i tribunali e i giudici. Vadano dunque in tribunale a esporre le loro accuse.
CEI 2008 19,39Se poi desiderate qualche altra cosa, si deciderà nell'assemblea legittima.
Interconfessionale At19,39Se invece avete qualche altra questione da discutere, si deciderà in una assemblea legalmente costituita.
CEI 2008 19,40C'è infatti il rischio di essere accusati di sedizione per l'accaduto di oggi, non essendoci alcun motivo con cui possiamo giustificare questo assembramento". Detto questo, sciolse l'assemblea.


Interconfessionale At19,40Per i fatti di oggi, c’è il pericolo di essere accusati di aver provocato disordini. Non c’è nessun motivo che possa giustificare questa riunione». Con queste parole il cancelliere della città sciolse l’assemblea.