CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Daniele - 10
Daniele
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Interconfessionale
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10
L'anno terzo di Ciro, re dei Persiani, fu rivelata una parola a Daniele, chiamato Baltassàr. Vera è la parola e la lotta è grande. Egli comprese la parola e gli fu dato d'intendere la visione.
10,1
-12,13 La grande visione
L’anno terzo di Ciro: l’anno 536.
L’anno terzo di Ciro: l’anno 536.
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DnIl terzo anno del regno di Ciro, re dei Persiani, fu comunicato a Daniele, chiamato anche Baltassàr, un messaggio da parte di Dio: un messaggio autentico che annunziava grandi difficoltà. Daniele attraverso una visione ne comprese il significato dopo attenta riflessione.
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10,3non mangiai cibo prelibato, non mi entrò in bocca né carne né vino e non mi unsi d'unguento, finché non furono compiute tre settimane.
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Dn10,3Non mangiai nessun cibo prelibato né carne, non bevvi vino e non usai profumi sino alla fine delle tre settimane.
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10,4Il giorno ventiquattro del primo mese, mentre stavo sulla sponda del grande fiume, cioè il Tigri,
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DnIl giorno ventiquattro del primo mese mi trovavo sulla riva del grande fiume, il Tigri.
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alzai gli occhi e guardai, ed ecco un uomo vestito di lino, con ai fianchi una cintura d'oro di Ufaz;
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DnMentre guardavo, vidi un uomo vestito con abiti di lino, con ai fianchi una cintura d’oro fino.
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10,6il suo corpo somigliava a topazio, la sua faccia aveva l'aspetto della folgore, i suoi occhi erano come fiamme di fuoco, le sue braccia e le sue gambe somigliavano a bronzo lucente e il suono delle sue parole pareva il clamore di una moltitudine.
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Dn10,6Il suo corpo somigliava a una pietra preziosa, il suo viso brillava come il lampo, i suoi occhi erano come fiamme, le braccia e le gambe splendevano come bronzo lucido. Quando parlava mi sembrava di sentire il fragore di una moltitudine.
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10,7Soltanto io, Daniele, vidi la visione, mentre gli uomini che erano con me non la videro, ma un grande terrore si impadronì di loro e fuggirono a nascondersi.
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Dn10,7Io, Daniele, fui l’unico a vedere questa apparizione. Quelli che mi circondavano non videro niente, eppure, atterriti, fuggirono a nascondersi.
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10,8Io rimasi solo a contemplare quella grande visione, mentre mi sentivo senza forze; il mio colorito si fece smorto e mi vennero meno le forze.
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Dn10,8Rimasi tutto solo a contemplare quella visione impressionante. Intanto le forze mi vennero meno, la mia faccia cambiò aspetto, fino a sfigurarsi, e mi sentii svenire.
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10,11Poi egli mi disse: "Daniele, uomo prediletto, intendi le parole che io ti rivolgo, àlzati in piedi, perché ora sono stato mandato a te". Quando mi ebbe detto questo, io mi alzai in piedi tremando.
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Dn10,11quell’uomo mi disse: “Daniele, tu che sei amato da Dio, cerca di capire il senso delle parole che ti dirò. Sta’ ritto in piedi, perché in questo momento sono stato mandato da te!”. A queste parole, mi alzai, ancora tutto tremante.
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10,12Egli mi disse: "Non temere, Daniele, perché fin dal primo giorno in cui ti sei sforzato di intendere, umiliandoti davanti a Dio, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto in risposta alle tue parole.
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Dn10,12Egli aggiunse: “Non temere, Daniele! Dal primo giorno in cui hai manifestato un’umile sottomissione a Dio e hai cercato di capire quel che accadeva, la tua preghiera è stata esaudita e io sono venuto a portarti la risposta.
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Ma il principe del regno di Persia mi si è opposto per ventun giorni: però Michele, uno dei prìncipi supremi, mi è venuto in aiuto e io l'ho lasciato là presso il principe del re di Persia;
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DnMa l’angelo protettore del regno persiano mi ha fatto opposizione per ventun giorni, finché Michele, uno degli angeli più importanti, non è venuto in mio aiuto. Perciò ∆sono stato trattenuto là presso i re di Persia.
Note al Testo
10,13
l’angelo protettore del regno persiano: il testo ebraico dice: il principe (o il capo) del regno di Persia; si tratta di un angelo protettore di quel regno, così come si parla anche di un angelo protettore della Grecia (vv. 20-21). Michele è invece l’angelo protettore d’Israele (vedi Giuda 9; Apocalisse 12,7). — sono stato trattenuto: altri (seguendo l’antica traduzione greca): l’ho lasciato.
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10,14ora sono venuto per farti intendere ciò che avverrà al tuo popolo alla fine dei giorni, poiché c'è ancora una visione per quei giorni".
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Dn10,14Ma ora vengo per farti comprendere quel che accadrà in futuro al tuo popolo. Ecco ancora una visione che riguarda quei tempi”.
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Dn10,15«Mentre mi parlava, il mio sguardo era fisso a terra e non riuscivo a pronunziare una parola.
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10,16Ed ecco, uno con sembianze di uomo mi toccò le labbra: io aprii la bocca e parlai e dissi a colui che era in piedi davanti a me: "Signore mio, nella visione i miei dolori sono tornati su di me e ho perduto tutte le energie.
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10,17Come potrebbe questo servo del mio signore parlare con il mio signore, dal momento che non è rimasto in me alcun vigore e mi manca anche il respiro?".
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Dn10,17Come potrei parlare con te, mio signore, se a me, tuo servo, mancano le forze e perfino il respiro?”.
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10,19e mi disse: "Non temere, uomo prediletto, pace a te, riprendi forza, rinfràncati". Mentre egli parlava con me, io mi sentii ritornare le forze e dissi: "Parli il mio signore, perché tu mi hai ridato forza".
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DnMi disse: “Uomo, amato da Dio, non temere! Stai tranquillo! Fatti coraggio, riprendi le tue forze!”. Mentre mi parlava, mi sentivo ritornare le forze. Allora gli dissi: “Signore mio, ora mi hai ridato le forze e mi puoi parlare”.