Giudici
CEI 2008 Torna al libro
Interconfessionale
CEI 2008
Il Signore li consegnò nelle mani di Iabin, re di Canaan, che regnava ad Asor. Il capo del suo esercito era Sìsara, che abitava a Caroset-Goìm.
4,2
Iabin: viene presentato qui come re di Canaan, ma più avanti si parla al plurale dei re di Canaan (5,19). Non sappiamo quale fosse la collocazione geografica di Caroset-Goìm.
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GdcA causa della loro condotta il Signore abbandonò gli Israeliti in potere del re cananeo Iabin, che regnava ad Asor. Comandante del suo esercito era Sisara, che risiedeva a Caroset-Goìm.
Rimandi
4,2
li abbandonò in potere di Gdc 2,14+. — Iabin, re di Azor Gdc 4,23-24; Gs 11,1-11. — Sisara Gdc 5,28-30; 1 Sam 12,9; Sal 83,10.
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4,3Gli Israeliti gridarono al Signore, perché Iabin aveva novecento carri di ferro e da vent'anni opprimeva duramente gli Israeliti.
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GdcIabin aveva novecento carri da guerra di ferro e da venti anni opprimeva duramente Israele. Allora gli Israeliti invocarono l’aiuto del Signore.
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In quel tempo era giudice d'Israele una donna, una profetessa, Dèbora, moglie di Lappidòt.
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Gdc4,4In quel tempo era giudice, capo d’Israele, la profetessa Dèbora, moglie di Lappidòt.
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4,5Ella sedeva sotto la palma di Dèbora, tra Rama e Betel, sulle montagne di Èfraim, e gli Israeliti salivano da lei per ottenere giustizia.
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GdcIl popolo andava da lei per aver giustizia. Essa accoglieva gli Israeliti in una località tra Rama e Betel, nel territorio collinare di Èfraim, seduta sotto una palma, che fu poi chiamata palma di Dèbora.
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Ella mandò a chiamare Barak, figlio di Abinòam, da Kedes di Nèftali, e gli disse: "Sappi che il Signore, Dio d'Israele, ti dà quest'ordine: "Va', marcia sul monte Tabor e prendi con te diecimila figli di Nèftali e figli di Zàbulon.
4,6
Kedes di Nèftali: a nord-ovest di quello che un tempo era il lago di Hule, oggi prosciugato: Barak deve raccogliere truppe dalle tribù del nord e concentrarle sul Tabor, a nord-est della pianura di Izreèl, zona di confine delle tribù di Zàbulon, Nèftali e Ìssacar. Oltre alle due tribù settentrionali, il cantico (5,1-31) ci dice che hanno partecipato all’impresa anche altre tribù.
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GdcUn giorno essa mandò a chiamare Barak, figlio di Abinoàm, che stava a Kedes di Nèftali, e gli disse:
— Questi sono gli ordini del Signore Dio d’Israele: «Va’ e prendi con te diecimila uomini della tribù di Nèftali e di Zàbulon e portali con te sul monte Tabor.
— Questi sono gli ordini del Signore Dio d’Israele: «Va’ e prendi con te diecimila uomini della tribù di Nèftali e di Zàbulon e portali con te sul monte Tabor.
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Io attirerò verso di te, al torrente Kison, Sìsara, capo dell'esercito di Iabin, con i suoi carri e la sua gente che è numerosa, e lo consegnerò nelle tue mani"".
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GdcIl Signore attirerà Sisara, il comandante di Iabin, al torrente Kison con i suoi carri e le sue truppe, e li farà cadere nelle vostre mani».
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4,9Rispose: "Bene, verrò con te; però non sarà tua la gloria sulla via per cui cammini, perché il Signore consegnerà Sìsara nelle mani di una donna". Dèbora si alzò e andò con Barak a Kedes.
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Gdc4,9Essa rispose:
— Sì, verrò con te. Ma questo non ti farà onore, perché il Signore darà Sisara in mano a una donna!
Dèbora andò con Barak a Kedes,
— Sì, verrò con te. Ma questo non ti farà onore, perché il Signore darà Sisara in mano a una donna!
Dèbora andò con Barak a Kedes,
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4,10Barak convocò Zàbulon e Nèftali a Kedes; diecimila uomini si misero al suo seguito e Dèbora andò con lui.
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Gdc4,10dove egli aveva convocato le tribù di Zàbulon e di Nèftali. Diecimila uomini si misero in marcia con lui. E Dèbora li accompagnava.
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4,11Cheber, il Kenita, si era separato dai Keniti, discendenti di Obab, suocero di Mosè, e aveva piantato le tende alla Quercia di Saannàim, che è presso Kedes.
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GdcIn quel tempo Cheber il Kenita era andato ad accamparsi vicino a Kedes presso la Quercia di Saannàim. Egli si era separato dagli altri Keniti, discendenti di ∆Obab, suocero di Mosè.
Rimandi
Note al Testo
4,11
Quercia di Saannàim: località del territorio di Nèftali. — Obab: in Numeri 10,29 è chiamato figlio del suocero di Mosè.
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Gdc4,12Appena riferirono a Sisara che Barak, figlio di Abinoàm, era salito sul monte Tabor,
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4,13Allora Sìsara radunò tutti i suoi carri, novecento carri di ferro, e tutta la gente che era con lui da Caroset-Goìm fino al torrente Kison.
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Gdc4,13egli trasferì tutti i suoi novecento carri da guerra di ferro, e le sue truppe. Da Caroset-Goìm andarono verso il torrente Kison.
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4,14Dèbora disse a Barak: "Àlzati, perché questo è il giorno in cui il Signore ha messo Sìsara nelle tue mani. Il Signore non è forse uscito in campo davanti a te?". Allora Barak scese dal monte Tabor, seguito da diecimila uomini.
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Gdc4,14Allora Dèbora disse a Barak: «Su, coraggio! Il Signore combatte per te! Oggi stesso farà cadere Sisara nelle tue mani». Barak scese dal monte Tabor seguito dai suoi diecimila soldati.
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4,15Il Signore sconfisse, davanti a Barak, Sìsara con tutti i suoi carri e con tutto il suo esercito; Sìsara scese dal carro e fuggì a piedi.
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Gdc4,15Il Signore, alla testa dell’esercito di Barak, sbaragliò Sisara con tutti i suoi carri e le sue truppe. Sisara saltò giù dal carro e scappò a piedi.
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4,16Barak inseguì i carri e l'esercito fino a Caroset-Goìm; tutto l'esercito di Sìsara cadde a fil di spada: non ne scampò neppure uno.
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Gdc4,16Barak inseguì il carro di Sisara e le sue truppe fino a Caroset-Goìm; tutti i soldati di Sisara furono uccisi e non se ne salvò nemmeno uno.
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4,17Intanto Sìsara era fuggito a piedi verso la tenda di Giaele, moglie di Cheber il Kenita, perché vi era pace fra Iabin, re di Asor, e la casa di Cheber il Kenita.
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GdcIntanto Sisara corse a piedi fino alla tenda di Giaele, la moglie di Cheber il Kenita, che era alleato di Iabin, re di Asor.
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4,18Giaele uscì incontro a Sìsara e gli disse: "Férmati, mio signore, férmati da me: non temere". Egli entrò da lei nella sua tenda ed ella lo nascose con una coperta.
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Gdc4,18Giaele andò incontro a Sisara e gli disse:
— Fermati! Fermati qui da me! Non aver paura.
Egli entrò nella sua tenda e lei lo coprì con un tappeto.
— Fermati! Fermati qui da me! Non aver paura.
Egli entrò nella sua tenda e lei lo coprì con un tappeto.
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4,19Egli le disse: "Dammi da bere un po' d'acqua, perché ho sete". Ella aprì l'otre del latte, gli diede da bere e poi lo ricoprì.
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4,20Egli le disse: "Sta' all'ingresso della tenda; se viene qualcuno a interrogarti dicendo: "C'è qui un uomo?", dirai: "Nessuno"".
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Gdc4,20Lui le disse ancora:
— Sta’ davanti alla tenda. Se ti domandano:
«C’è qualcuno?», rispondi di no.
— Sta’ davanti alla tenda. Se ti domandano:
«C’è qualcuno?», rispondi di no.
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4,21Allora Giaele, moglie di Cheber, prese un picchetto della tenda, impugnò il martello, venne pian piano accanto a lui e gli conficcò il picchetto nella tempia, fino a farlo penetrare in terra. Egli era profondamente addormentato e sfinito; così morì.
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Gdc4,21Sisara era molto stanco e si addormentò subito. Allora Giaele, moglie di Cheber, tolse un picchetto dalla tenda, prese in mano un martello e si avvicinò a Sisara senza far rumore. Gli conficcò nelle tempia il picchetto, ma così forte che rimase piantato anche in terra. Sisara passò dal sonno alla morte.
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4,22Ed ecco sopraggiungere Barak, che inseguiva Sìsara; Giaele gli uscì incontro e gli disse: "Vieni e ti mostrerò l'uomo che cerchi". Egli entrò da lei ed ecco Sìsara era steso morto, con il picchetto nella tempia.
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Gdc4,22Barak continuava a inseguire Sisara. Giaele gli andò incontro e gli disse: «Vieni, ti farò vedere l’uomo che cerchi». Egli entrò nella tenda: Sisara era steso a terra, morto, con il picchetto piantato nelle tempia.
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Gdc4,23Quel giorno il Signore stroncò davanti a Israele la prepotenza di Iabin, re di Canaan.
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4,24La mano degli Israeliti si fece sempre più pesante su Iabin, re di Canaan, finché ebbero stroncato Iabin, re di Canaan.
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Gdc4,24Da allora, Israele non diede più tregua a Iabin, re di Canaan, finché lo eliminò.