CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 1 Maccabei - 12
1 Maccabei
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Interconfessionale
CEI 2008
12
12,1 Giònata, vedendo che le circostanze gli erano propizie, scelse alcuni uomini e li inviò a Roma per ristabilire e rinnovare l'amicizia con i Romani.
Interconfessionale
1MacGiònata, visto che le circostanze gli erano favorevoli, scelse alcuni uomini e li mandò a Roma per confermare e rinnovare l’amicizia con i Romani.
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1MacInviò messaggi di amicizia anche ai cittadini di Sparta e di ∆altre città.
Note al Testo
12,2
Sparta, città nel sud della Grecia, stava per riacquistare una certa importanza politica. — altre città: le altre missioni avranno luogo dopo la missione a Roma (vedi 15,15), sulla strada del ritorno.
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12,3Partirono dunque per Roma, entrarono nel Senato e dissero: "Giònata, sommo sacerdote, e la nazione dei Giudei ci hanno inviati a rinnovare l'amicizia e l'alleanza con loro come prima".
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1Mac12,3I messaggeri di Giònata andarono a Roma, entrarono nel senato e dissero: «Il sommo sacerdote Giònata e il popolo ebreo ci hanno fatti venire qui da voi per rinnovare l’amicizia e l’alleanza che già avete con loro».
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12,4E i Romani diedero loro delle lettere per le autorità dei vari luoghi, perché favorissero il loro ritorno pacifico in Giudea.
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1Mac12,4Il senato consegnò agli uomini di Giònata varie lettere per le autorità di quelle città che erano situate sulla via del ritorno. In esse si chiedeva di favorire il ritorno pacifico di questi uomini in Giudea.
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"Giònata, sommo sacerdote, e il consiglio degli anziani della nazione, i sacerdoti e il resto del popolo dei Giudei, agli Spartani, loro fratelli, salute!
12,6
Alleanze di Giònata con Roma e Sparta
Nell’indirizzo della lettera, accanto a Giònata, sommo sacerdote si nomina il consiglio degli anziani: si tratta delle stesse persone già nominate in 7,33 e poi in 14,20.28; la loro assemblea corrisponde, in forma però ancora non ben definita, a quello che sarà il sinedrio nell’epoca di Gesù. Vedi anche 2Mac 1,10; 4,44; 11,27.
Nell’indirizzo della lettera, accanto a Giònata, sommo sacerdote si nomina il consiglio degli anziani: si tratta delle stesse persone già nominate in 7,33 e poi in 14,20.28; la loro assemblea corrisponde, in forma però ancora non ben definita, a quello che sarà il sinedrio nell’epoca di Gesù. Vedi anche 2Mac 1,10; 4,44; 11,27.
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1Mac«Giònata, sommo sacerdote, il senato del popolo, i sacerdoti e tutto il popolo ebreo, salutano fraternamente gli abitanti di Sparta.
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Già in passato era stata spedita una lettera a Onia, sommo sacerdote, da parte di Areo, che regnava fra di voi, con l'attestazione che siete nostri fratelli, come risulta dalla copia annessa.
12,7
La nuova alleanza dei Giudei con Sparta si fonda su un’antica alleanza fatta tra il sommo sacerdote Onia e il re di Sparta Areo. Il sommo sacerdote di cui si parla qui è Onia I, che fu in carica verso l’anno 300; il re è Areo I, che regnò dal 309 al 265. È da notare che Areo è correzione fatta in base a Flavio Giuseppe; il testo greco reca “Dario”.
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1MacGià in passato il vostro re Areo aveva mandato una lettera al sommo sacerdote Onia. In essa voi vi dichiaravate nostri fratelli, come appare dalla copia qui allegata.
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12,8Onia aveva accolto con onore l'inviato e aveva accettato la lettera, nella quale erano dichiarazioni di alleanza e di amicizia.
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1Mac12,8Onia aveva accolto con grande onore il vostro inviato e accettata la lettera nella quale si parlava chiaramente di alleanza e di amicizia.
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Noi dunque, pur non avendone bisogno, avendo a conforto le scritture sacre che sono nelle nostre mani,
12,9
L’espressione scritture sacre che sono nelle nostre mani sottolinea la santità dei libri, in quanto dati da Dio, e l’orgoglio dell’appartenenza. Non si tratta del solo libro della legge (3,48), ma di quell’insieme che è giunto a noi come AT, anche se ancora incompleto.
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1Mac12,9Noi, in verità, non abbiamo bisogno di queste cose perché i libri santi che abbiamo a nostra disposizione ci infondono coraggio.
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12,10ci siamo indotti a questa missione per rinnovare la fratellanza e l'amicizia con voi, in modo da non diventare per voi degli estranei; molti anni infatti sono passati da quando mandaste messaggeri a noi.
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1Mac12,10Ma per non diventare estranei gli uni agli altri, abbiamo provato a mandarvi qualcuno per rinnovare con voi la nostra fratellanza e la nostra amicizia. Infatti è ormai passato tanto tempo da quando ci avete mandato i vostri rappresentanti.
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12,11Noi dunque fedelmente, in tutte le feste e negli altri giorni prescritti, ci ricordiamo di voi nei sacrifici che offriamo e nelle nostre invocazioni, com'è doveroso e conveniente ricordarsi dei fratelli.
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1Mac12,11Noi dunque ci ricordiamo di voi nei sacrifici che offriamo e nelle preghiere. Lo facciamo spesso e senza interruzioni: nelle feste e negli altri giorni stabiliti, è giusto e conveniente ricordarsi dei propri fratelli.
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12,13Noi invece siamo stati stretti da tante oppressioni e molte guerre: ci hanno combattuto i re dei paesi vicini,
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1Mac12,13Noi invece viviamo in mezzo a tribolazioni e guerre perché i re che stanno attorno a noi ci hanno aggredito.
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12,14ma non abbiamo voluto disturbare né voi né gli altri nostri alleati e amici in queste lotte;
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1Mac12,14In occasione di queste guerre non abbiamo voluto creare fastidi a voi né agli altri alleati e neppure ai nostri amici.
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12,15abbiamo infatti dal Cielo un valido aiuto, per il quale siamo stati liberati dai nostri nemici, mentre essi sono stati umiliati.
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1Mac12,15Il nostro aiuto viene dal Signore. Perciò siamo stati liberati dai nemici mentre essi sono stati sconfitti.
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12,16Ora abbiamo designato Numenio, figlio di Antioco, e Antìpatro, figlio di Giasone, e li abbiamo inviati presso i Romani a rinnovare la precedente amicizia e alleanza con loro.
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1Mac«Abbiamo scelto Numenio, figlio di Antioco, e Antìpatro, figlio di Giasone, per inviarli dai Romani e rinnovare la nostra passata amicizia e alleanza con loro.
Rimandi
12,16
Numenio e Antìpatro 14,22; 15,15. — Giasone 1 Mac 8,17; 12,21. — fratelli 1 Mac 12,6+.
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12,17Abbiamo quindi dato loro disposizioni di passare anche da voi, per salutarvi e consegnarvi la nostra lettera, riguardante la ripresa dei nostri rapporti e la nostra fratellanza.
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1Mac12,17Li abbiamo incaricati di passare anche da voi, di portarvi i nostri saluti e di consegnarvi questo nostro messaggio. Vogliamo infatti rinnovare la nostra alleanza con voi.
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1Mac12,18Vi chiediamo quindi la cortesia di voler rispondere a queste nostre proposte».
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12,21Si è trovato in una scrittura, riguardante gli Spartani e i Giudei, che essi sono fratelli e che discendono dalla stirpe di Abramo.
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1MacIn un documento che tratta degli Spartani e degli Ebrei, abbiamo scoperto che siamo fratelli e che discendiamo tutti da Abramo.
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12,22Ora, dal momento che siamo venuti a conoscenza di questo fatto, ci farete cosa gradita, scrivendoci sui vostri sentimenti di amicizia.
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1Mac12,22Ora che sappiamo questo, siate tanto cortesi da farci conoscere la vostra situazione di prosperità.
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12,23Noi intanto vi rispondiamo: "Il vostro bestiame e i vostri averi ci appartengono e i nostri appartengono a voi". Abbiamo quindi ordinato che vi sia riferito in questo senso".
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1Mac12,23Noi, da parte nostra, vi diciamo: Come il vostro bestiame e i vostri beni sono anche nostri, così i nostri appartengono anche a voi. Perciò vogliamo che siate informati di queste decisioni».
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12,24Giònata ebbe notizia che i generali di Demetrio erano ritornati con forze più numerose di prima, per ritentare la guerra contro di lui.
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1Mac12,24Giònata venne a sapere che i generali del re Demetrio erano tornati per attaccarlo con truppe più numerose di prima.
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Egli si mosse da Gerusalemme e andò loro incontro nella regione di Amat, perché non volle dare loro il tempo di penetrare nella sua regione.
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1MacPerciò lasciò Gerusalemme e andò contro di loro nella regione di Amat per evitare che entrassero nella regione della Giudea.
Note al Testo
12,25
La regione di Amat o Camat costituiva il confine settentrionale ideale della terra promessa (vedi Numeri 34,7-9 e nota a 1 Re 8,65).
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12,26Mandò nel loro campo delle spie, le quali tornarono annunciando che essi stavano disponendosi per dare loro l'assalto di notte.
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1Mac12,26Poi mandò alcune spie nel loro accampamento. Queste ritornarono e gli riferirono che i nemici erano già pronti per attaccarlo di notte.
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12,27Quando fu il tramonto, Giònata comandò ai suoi di vegliare tutta la notte e di stare con le armi pronte per la battaglia, e dispose sentinelle intorno al campo.
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1Mac12,27Al tramonto Giònata comandò ai suoi soldati di rimanere svegli e armati, pronti a combattere in qualsiasi momento della notte, e pose alcune sentinelle tutto attorno all’accampamento.
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12,28Ma anche gli avversari seppero che Giònata e i suoi uomini stavano pronti per la battaglia; furon presi da timore, si persero d'animo, accesero fuochi nel loro campo e fuggirono.
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1Mac12,28Ma quando i nemici seppero che Giònata e i suoi soldati si tenevano pronti a combattere, ebbero paura, si scoraggiarono e accesero fuochi nel loro accampamento.
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12,29Giònata e i suoi uomini non si accorsero di nulla fino al mattino, perché continuavano a vedere il bagliore dei fuochi.
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1Mac12,29Giònata e i suoi soldati videro i fuochi accesi e non si accorsero della loro fuga fino al mattino.
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Giònata allora piegò sugli Arabi chiamati Zabadei, li assalì e si impadronì delle loro spoglie.
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1MacAllora Giònata attaccò un gruppo di Arabi, chiamati Zabadei, li sconfisse e li depredò.
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1Mac12,32Poi smobilitò l’accampamento, andò verso Damasco e attraversò tutta quella regione.
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12,33Anche Simone fece una spedizione, marciando fino ad Àscalon e ai vicini posti di guarnigione, poi piegò su Giaffa e la conquistò:
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12,34aveva sentito infatti che avevano intenzione di consegnare la fortezza ai partigiani di Demetrio; perciò vi pose una guarnigione per presidiarla.
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1Mac12,34Aveva saputo infatti che volevano cedere questa fortezza ai partigiani di Demetrio. Perciò vi lasciò alcuni soldati per controllare la situazione.
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12,35Quando Giònata fu di ritorno, radunò in assemblea gli anziani del popolo e deliberò con loro di costruire fortezze in Giudea,
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1Mac12,35Appena tornato in Giudea, Giònata chiamò i capi del popolo e con loro decise di costruire alcune fortezze nella regione della Giudea.
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12,36di sopraelevare le mura di Gerusalemme e di alzare una grande barriera tra la città e la Cittadella per separare questa dalla città, affinché fosse isolata, così che non potessero più né comperare né vendere.
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1MacDecise anche di rialzare le mura di Gerusalemme e di costruire una barriera molto alta tra la Cittadella e la città. Così i nemici che occupavano la fortezza sarebbero rimasti isolati e non avrebbero più potuto trattare con l’esterno.
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Si organizzarono dunque per ricostruire la città e, poiché era rovinata parte del muro sul torrente dal lato orientale, Giònata allestì il cosiddetto Cafenatà.
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1MacGiònata e i suoi uomini si organizzarono dunque per ricostruire la città. Siccome una parte del muro che dava sul torrente a est era crollata, Giònata fece anche ricostruire il cosiddetto ∆Cafenatà.
Note al Testo
12,37
muro che dava sul torrente a est, cioè sul Cedron. — Cafenatà: termine aramaico che indica probabilmente il nuovo quartiere (vedi 2 Re 22,14; Sofonia 1,10) a nord-est del tempio.
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Simone a sua volta ricostruì Adidà nella Sefela, fortificandola e applicandovi porte e sbarre.
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1MacSimone invece fece ricostruire la città di Adidà nella pianura della Sefela. La fortificò e la munì di porte sprangate.
Note al Testo
12,38
Adidà, o Adid (vedi Esdra 2,33), a 6 km a nord-est di Lod al limite est della pianura costiera.
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Intanto Trifone cercava di diventare re dell'Asia, cingere la corona e stendere la mano contro il re Antioco,
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12,40ma sospettava che Giònata glielo impedisse e, nel caso, gli muovesse guerra. Perciò cercava di averlo nelle mani e di eliminarlo; si mosse dunque e venne a Bet-Sean.
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1MacTemeva solo che Giònata glielo impedisse e gli facesse guerra. Perciò Trifone cercava l’occasione di farlo prigioniero e ucciderlo. Partì dunque e andò a Bet-Sean.
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12,41Giònata gli uscì incontro con quarantamila uomini scelti e inquadrati e venne a Bet-Sean.
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12,42Trifone, vedendo che era venuto con un numeroso esercito, si guardò bene dal mettergli le mani addosso.
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1Mac12,42Trifone, quando vide che Giònata era venuto con un grosso esercito, si guardò bene dall’attaccarlo.
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12,43Anzi lo ricevette con molti onori, lo presentò a tutti i suoi amici, gli offrì doni e ordinò ai suoi amici e alle sue truppe di obbedirgli come a lui stesso.
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1Mac12,43Anzi lo ricevette con grandi onori e lo presentò a tutti i suoi collaboratori. Gli diede alcuni doni e diede ordine ai suoi collaboratori e alle sue truppe di ubbidire a Giònata come a lui stesso.
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12,44Disse a Giònata: "Perché mai hai disturbato tutta questa gente, non essendoci guerra tra noi?
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1Mac12,44Poi Trifone disse a Giònata: «Perché hai preso tutte queste truppe se non c’è nessuna minaccia di guerra tra noi?
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12,45Su, rimandali alle loro case; scegliti pochi uomini che ti accompagnino e vieni con me a Tolemàide. Io te la consegnerò insieme con le altre fortezze e il resto dell'esercito e tutti i funzionari, poi tornerò indietro e partirò: sono venuto appunto per questo".
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1Mac12,45Rimandali a casa. Tieni con te solo pochi uomini di scorta, poi vieni con me a Tolemàide. Io ti consegnerò quella città e le altre fortezze. Lascerò ai tuoi ordini anche le altre truppe e tutti i funzionari. Poi io me ne tornerò indietro, dato che sono venuto soltanto con questo scopo».
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12,46Giònata si fidò di lui, fece quanto aveva detto e rimandò le truppe che tornarono nella Giudea.
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1Mac12,46Giònata si fidò di Trifone e fece come gli aveva detto. Lasciò libere le truppe, che ritornarono in Giudea.
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12,47Trattenne con sé tremila uomini, di cui duemila li lasciò in Galilea e mille andarono con lui.
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1Mac12,47Trattenne con sé tremila soldati, ma poi ne lasciò duemila in Galilea; solo gli altri mille andarono con lui.
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12,48Ma appena Giònata fu entrato in Tolemàide, i cittadini chiusero le porte, lo catturarono e passarono a fil di spada quanti erano entrati con lui.
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1Mac12,48Ma appena Giònata entrò nella città di Tolemàide, gli abitanti chiusero le porte, lo fecero prigioniero e uccisero tutti quelli che erano andati con lui.
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12,49Trifone mandò poi truppe e cavalleria in Galilea e nella grande pianura per sterminare tutti gli uomini di Giònata.
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1MacTrifone poi mandò alcune truppe e la cavalleria nella regione della Galilea e nella grande pianura per annientare tutti i soldati di Giònata.
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12,50Ma costoro, avendo saputo che era stato catturato e che era ormai perduto insieme a quelli che erano con lui, incoraggiatisi l'un l'altro, si presentarono inquadrati, pronti alla battaglia.
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1Mac12,50Ma essi sapevano già che Giònata era stato preso e pensavano che fosse morto insieme ai suoi uomini. Perciò si fecero coraggio e avanzarono schierati, pronti per la battaglia.
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1Mac12,51Quelli che li inseguivano, vedendo che gli Ebrei difendevano la loro vita a ogni costo, se ne tornarono indietro.
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12,52Così tutti giunsero senza molestie in Giudea; piansero per Giònata e per quelli della sua scorta e furono presi da grande timore. Tutto Israele si immerse in un lutto profondo.
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1Mac12,52Così il resto delle truppe di Giònata ritornò sano e salvo in Giudea. Fecero lutto per Giònata e per i suoi compagni e furono presi da grande timore. Tutto Israele partecipò al grande lutto.
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12,53Tutte le nazioni intorno a loro cercarono subito di sterminarli, dicendo appunto: "Non hanno più né capo né sostegno: scendiamo ora in guerra contro di loro e così cancelleremo dagli uomini il loro ricordo".
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1Mac12,53I popoli vicini cercarono allora di annientare Israele. Dicevano: «Non hanno più nessuno che li guidi e li aiuti. Attacchiamoli e distruggiamoli. Così più nessuno si ricorderà di loro».