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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Re - 18

2 Re

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Interconfessionale

CEI 2008 18 Nell'anno terzo di Osea, figlio di Ela, re d'Israele, divenne re Ezechia, figlio di Acaz, re di Giuda.
18,1 GIUDA FINO ALLA CADUTA DI GERUSALEMME (18,1-25,30)
 Ezechia, re di Giuda
Ezechia: regna dal 716 al 687 circa. Dal punto di vista religioso è fra i pochi re che il Deuteronomista loda in modo incondizionato (vv. 5-6); da un punto di vista politico, invece, porta il regno alla quasi totale rovina, con un territorio che si riduce appena a Gerusalemme e ai suoi dintorni.
Interconfessionale 2Re18,1Ezechia, figlio di Acaz, divenne re di Giuda quando Osea, figlio di Ela, re d’Israele, era al suo terzo anno di regno.
CEI 2008 18,2Quando egli divenne re, aveva venticinque anni; regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abì, figlia di Zaccaria.
Interconfessionale 2Re18,2Ezechia aveva venticinque anni quando divenne re. Regnò a Gerusalemme per ventinove anni. Sua madre si chiamava Abì ed era figlia di un certo Zaccaria.
CEI 2008 18,3Fece ciò che è retto agli occhi del Signore, come aveva fatto Davide, suo padre.
Interconfessionale 2Re18,3Ezechia eseguì la volontà del Signore, proprio come il suo antenato Davide.
CEI 2008 Egli eliminò le alture e frantumò le stele, tagliò il palo sacro e fece a pezzi il serpente di bronzo, che aveva fatto Mosè; difatti fino a quel tempo gli Israeliti gli bruciavano incenso e lo chiamavano Necustàn.
18,4 La riforma religiosa di Ezechia, per il Deuteronomista, è completa: il re elimina il culto sulle alture, cosa che nessuno dei suoi predecessori aveva realizzato; elimina le stele e il palo sacro (Dt 7,5; 12,3); frantuma il serpente di bronzo forgiato da Mosè (Nm 21,6-9), diventato poi oggetto di culto idolatrico.
Interconfessionale 2ReEgli, infatti, eliminò i santuari sulle colline, fece sparire le stele, tagliò il palo sacro della dea Asera e fece a pezzi il serpente di bronzo costruito da Mosè. Fino a quel momento gli Israeliti avevano sempre offerto incenso a quel serpente, che era stato chiamato Necustàn.
Note al Testo
18,4 Mosè: vedi Numeri 21,8-9.
CEI 2008 18,5Egli confidò nel Signore, Dio d'Israele. Dopo non vi fu uno come lui tra tutti i re di Giuda, né tra quelli che ci furono prima.
Interconfessionale 2ReEzechia ebbe sempre fiducia nel Signore, Dio d’Israele. Nessun re di Giuda fu come lui, né prima né dopo.
Rimandi
18,5 nessuno come lui cfr. 1 Re 3,12+.
CEI 2008 18,6Aderì al Signore e non si staccò da lui; osservò i precetti che il Signore aveva dato a Mosè.
Interconfessionale 2Re18,6Fu sempre fedele al Signore, non si allontanò da lui e mise in pratica i comandamenti che il Signore aveva prescritto a Mosè.
CEI 2008 Il Signore fu con lui ed egli riusciva in tutto quello che intraprendeva. Egli si ribellò al re d'Assiria e non lo servì.
18,7 Egli si ribellò al re d’Assiria e non lo servì: forse l’anno 711, in occasione della rivolta di Asdod (Is 20,1); o ancora meglio verso la fine del regno di Sargon (705) o all’inizio di quello di Sennàcherib (704-681).
Interconfessionale 2Re18,7Il Signore fu con Ezechia, e così egli ebbe sempre successo. Si ribellò all’Assiria e non le fu più sottomesso.
CEI 2008 18,8Sconfisse i Filistei fino a Gaza e ai suoi territori, dalla torre di guardia alla città fortificata.
Interconfessionale 2Re18,8Riuscì a sconfiggere i Filistei fino a Gaza e dintorni, conquistando sia i posti di guardia sia le grandi città fortificate.
CEI 2008 18,9Nell'anno quarto del re Ezechia, cioè l'anno settimo di Osea, figlio di Ela, re d'Israele, Salmanàssar, re d'Assiria, salì contro Samaria e l'assediò.
Interconfessionale 2ReDurante il quarto anno di regno di Ezechia, corrispondente al settimo di Osea, re d’Israele, Salmanàssar, re d’Assiria, marciò contro la città di Samaria e l’assediò.
Note al Testo
18,9 assediò: confronta i vv. 9-12 con 17,3-7.
CEI 2008 18,10Dopo tre anni la prese; nell'anno sesto di Ezechia, cioè l'anno nono di Osea, re d'Israele, Samaria fu presa.
Interconfessionale 2Re18,10Gli Assiri riuscirono a conquistarla dopo tre anni. Samaria fu presa nel sesto anno di regno di Ezechia, che corrisponde al nono di Osea, re d’Israele.
CEI 2008 18,11Il re d'Assiria deportò gli Israeliti in Assiria, li collocò a Calach, e presso il Cabor, fiume di Gozan, e nelle città della Media.
Interconfessionale 2ReIl re d’Assiria deportò gli abitanti del regno d’Israele in Assiria e li fece abitare a Calach, sul Cabor, fiume della regione di Gozan, e in città della Media.
Rimandi
18,11 abitanti deportati 15,29+.
CEI 2008 18,12Ciò accadde perché quelli non avevano ascoltato la voce del Signore, loro Dio, e avevano trasgredito la sua alleanza, cioè tutto quello che egli aveva ordinato a Mosè, servo del Signore: non l'avevano ascoltato e non l'avevano messo in pratica.
Interconfessionale 2Re18,12Tutto questo accadde perché gli Israeliti non avevano ubbidito alla voce del Signore loro Dio e avevano violato la sua alleanza; non avevano ascoltato né messo in pratica nulla di quel che aveva prescritto Mosè, servo del Signore.
CEI 2008 Nell'anno quattordicesimo del re Ezechia, Sennàcherib, re d'Assiria, salì contro tutte le città fortificate di Giuda e le prese.
18,13-16 L’invasione di Sennàcherib
Quanto viene detto qui sull’invasione di Sennàcherib nel 701 è narrato anche nei documenti assiri, i quali però non contengono nulla di quanto viene detto nel seguito del testo biblico (18,17-19,37). Tutto il racconto (2Re 18,13.17-19,37) è riportato anche in Is 36-37.
Interconfessionale 2ReNel quattordicesimo anno di regno di Ezechia, Sennàcherib, re d’Assiria, assalì le città fortificate del regno di Giuda e le conquistò.
Rimandi
18,13 Sennàcherib 19,20.36 par.; Sir 48,18.
CEI 2008 18,14Ezechia, re di Giuda, mandò a dire al re d'Assiria a Lachis: "Ho peccato; allontànati da me e io accetterò quanto mi imporrai". Il re d'Assiria impose a Ezechia, re di Giuda, trecento talenti d'argento e trenta talenti d'oro.
Interconfessionale 2ReAllora Ezechia, re di Giuda, mandò questo messaggio al re d’Assiria, che si trovava a Lachis: «Ho sbagliato, lo so. Rinunzia ad attaccarmi; imponimi invece un tributo e io lo pagherò». Così il re d’Assiria obbligò Ezechia, re di Giuda, a versare circa dieci tonnellate d’argento e una d’oro.
Note al Testo
18,14 Lachis: vedi nota a 14,19.
CEI 2008 18,15Ezechia consegnò tutto il denaro che si trovava nel tempio del Signore e nei tesori della reggia.
Interconfessionale 2ReEzechia consegnò tutto l’oro che si trovava nel tempio e nel tesoro del palazzo reale.
Rimandi
18,15 utilizzazione del tesoro del tempio 12,19+.
CEI 2008 18,16In quel tempo Ezechia fece a pezzi i battenti del tempio del Signore e gli stipiti che egli stesso, re di Giuda, aveva ricoperto con lamine, e li diede al re d'Assiria.
Interconfessionale 2Re18,16In quell’occasione, fece asportare le porte del tempio e gli stipiti che aveva fatto rivestire di metallo e consegnò tutto al re d’Assiria.
CEI 2008 Il re d'Assiria mandò da Lachis a Gerusalemme, dal re Ezechia, il tartan, il grande eunuco e il gran coppiere con una schiera numerosa. Costoro salirono e giunsero a Gerusalemme; salirono, arrivarono e si fermarono presso il canale della piscina superiore, che è nella via del campo del lavandaio.
18,17 18,17-19,9a Minaccia di Sennàcherib contro Gerusalemme
-19,37 Sul piano narrativo abbiamo due narrazioni parallele: 18,17-19,9a e 19,9b-37. Non è chiaro se il testo voglia dire che Sennàcherib ha invaso due volte il territorio di Giuda, nel 701 e verso il 690, oppure se abbia compiuto la sola invasione del 701.
Interconfessionale 2ReDa Lachis, il re d’Assiria mandò dal re Ezechia un grande esercito guidato dal comandante in capo, da un alto ufficiale e dal luogotenente. Essi vennero fino a Gerusalemme e si fermarono al canale della vasca superiore, che si trovava presso l’argine del campo del Lavandaio.
Note al Testo
18,17 alto ufficiale, luogotenente: altri: il grande eunuco, il gran coppiere. — vasca superiore: ne parla anche Isaia 7,3, ma non si sa con esattezza dove si trovasse; per alcuni essa sarebbe stata accanto alla sorgente di Ghicon (vedi 1 Re 1,33 e nota) e avrebbe alimentato il canale; per altri era in città, alla fine del canale. Di qui l’incertezza anche nel localizzare il campo del Lavandaio.
CEI 2008 18,18Essi chiamarono il re e gli andarono incontro Eliakìm, figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna lo scriba e Iòach, figlio di Asaf, l'archivista.
Interconfessionale 2ReChiesero di parlare al re. Vennero il capo del palazzo, Eliakìm, figlio di Chelkia, il segretario Sebna e il portavoce del re, Iòach figlio di Asaf.
Rimandi
18,18 capo del palazzo 1 Re 4,6.
CEI 2008 18,19Il gran coppiere disse loro: "Riferite a Ezechia: "Così dice il grande re, il re d'Assiria: Che fiducia è quella nella quale confidi?
Interconfessionale 2Re18,19Il luogotenente assiro disse loro:
— Riferite a Ezechia questo messaggio del gran re, il re d’Assiria: Perché ti senti tanto sicuro?
CEI 2008 18,20Pensi forse che la sola parola delle labbra sia di consiglio e di forza per la guerra? Ora, in chi confidi per ribellarti a me?
Interconfessionale 2Re18,20Tu pensi che per far guerra i discorsi valgano come un buon piano di battaglia o come il coraggio! In chi poni la tua sicurezza, per osare ribellarti contro di me?
CEI 2008 18,21Ecco, tu confidi su questo sostegno di canna spezzata che è l'Egitto, che penetra nella mano, forandola, a chi vi si appoggia; tale è il faraone, re d'Egitto, per tutti coloro che confidano in lui.
Interconfessionale 2ReTu hai fiducia nell’Egitto. Ma l’Egitto è come una canna spezzata; trapassa la mano di chi vi si appoggia. Ecco che cos’è il faraone per chi ha fiducia in lui!
Rimandi
18,21 l’appoggio dell’Egitto 17,4; 1 Re 11,14-22.40; Is 30,1-7; 31,1-3; Ger 42-43; Ez 29,6-7.
CEI 2008 18,22Se mi dite: Noi confidiamo nel Signore, nostro Dio, non è forse quello stesso del quale Ezechia eliminò le alture e gli altari, ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete solo davanti a questo altare a Gerusalemme?
Interconfessionale 2Re18,22Voi mi risponderete che avete fiducia nel Signore, vostro Dio. Ma Ezechia gli ha distrutto tutti i santuari sulle colline e gli altari e ha detto agli abitanti di Giuda e di Gerusalemme di adorare il Signore soltanto davanti all’altare di Gerusalemme!
CEI 2008 18,23Ora fa' una scommessa col mio signore, re d'Assiria; io ti darò duemila cavalli, se potrai mettere tuoi cavalieri su di essi.
Interconfessionale 2Re18,23Ezechia, prova a sfidare il mio imperatore, il re d’Assiria! — continuò il luogotenente. — Ti do io duemila cavalli, se riuscirai a trovare gli uomini per cavalcarli.
CEI 2008 18,24Come potrai far voltare indietro uno solo dei più piccoli servi del mio signore? Ma tu confidi nell'Egitto per i carri e i cavalieri!
Interconfessionale 2Re18,24Per i carri e i cavalli tu conti sull’Egitto: non potrai mettere in fuga uno solo degli ufficiali del mio re, neppure di quelli di grado più basso!
CEI 2008 18,25Ora, non è forse secondo il volere del Signore che io sono salito contro questo luogo per mandarlo in rovina? Il Signore mi ha detto: Sali contro questa terra e mandala in rovina"".
Interconfessionale 2ReE poi, credi che io abbia fatto una spedizione fin qui, per distruggere questo luogo, senza il consenso del Signore? È stato lui a dirmi di marciare contro questa terra e distruggerla!
Rimandi
18,25 il Signore distruggerà Is 7,17-25; 10,5-6.
CEI 2008 Eliakìm, figlio di Chelkia, Sebna e Iòach risposero al gran coppiere: "Per favore, parla ai tuoi servi in aramaico, perché noi lo comprendiamo; ma non parlarci in giudaico: il popolo che è sulle mura ha orecchi per sentire".
18,26 parla… in aramaico: cioè nella lingua che stava diventando internazionale e che solo le persone istruite conoscevano; il giudaico (cioè l’ebraico parlato nella regione di Gerusalemme) era capito da tutta la gente.
Interconfessionale 2ReAllora Eliakìm figlio di Chelkia, Sebna e Iòach risposero al luogotenente:
— Parla aramaico, noi lo capiamo, non parlare ebraico perché il popolo, sulle mura, sente tutto.
Note al Testo
18,26 ebraico: altri: giudaico. L’aramaico era la lingua internazionale del Medio Oriente.
CEI 2008 18,27Il gran coppiere replicò: "Forse il mio signore mi ha inviato per pronunciare tali parole al tuo signore e a te e non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la propria urina con voi?".
Interconfessionale 2ReMa il luogotenente rispose loro:
— Tu credi che il mio Signore mi abbia mandato a dire queste cose soltanto a te e al tuo re? Riguardano anche la gente seduta sulle mura che sarà costretta, con voi, a mangiare i propri escrementi e a bere la propria orina.
Note al Testo
18,27 escrementi e orina: con queste parole il luogotenente indica la fame che sarà provocata dall’assedio.
CEI 2008 18,28Il gran coppiere allora si alzò in piedi e gridò a gran voce in giudaico; parlò e disse: "Udite la parola del grande re, del re d'Assiria.
Interconfessionale 2ReIl luogotenente si alzò e con voce forte cominciò a dire in ebraico:
— Ascoltate il messaggio del gran re, il re d’Assiria:
Note al Testo
18,28 ebraico: altri: giudaico.
CEI 2008 18,29Così dice il re: "Non vi inganni Ezechia, poiché non potrà liberarvi dalla mia mano.
Interconfessionale 2Re18,29Attenti a non lasciarvi ingannare da Ezechia. Egli non è in grado di liberarvi dal mio assalto!
CEI 2008 18,30Ezechia non vi induca a confidare nel Signore, dicendo: Certo, il Signore ci libererà, questa città non sarà consegnata in mano al re d'Assiria".
Interconfessionale 2Re18,30E non lasciatevi convincere da lui a confidare nel Signore. Egli vi dirà che il Signore vi salverà e che questa città non cadrà nelle mani del re d’Assiria,
CEI 2008 18,31Non ascoltate Ezechia, poiché così dice il re d'Assiria: "Fate la pace con me e arrendetevi. Allora ognuno potrà mangiare i frutti della propria vigna e del proprio fico e ognuno potrà bere l'acqua della sua cisterna,
Interconfessionale 2Re18,31ma voi non dategli retta. Ascoltate invece le parole del re d’Assiria: arrendetevi al mio successo; così ognuno potrà mangiare la sua uva e i suoi fichi e bere l’acqua del suo pozzo,
CEI 2008 18,32fino a quando io verrò per condurvi in una terra come la vostra, terra di frumento e di mosto, terra di pane e di vigne, terra di ulivi e di miele; così voi vivrete e non morirete. Non ascoltate Ezechia che vi inganna, dicendo: Il Signore ci libererà!
Interconfessionale 2Refino a quando non verrò a prendervi per portarvi in una terra simile alla vostra, una terra che produce frumento e mosto, che ha pane e vigne, ulivi e miele. Vi lascerò in vita e non sarete uccisi. Non date ascolto a Ezechia: egli vi inganna, dicendovi che il Signore vi libererà.
Rimandi
18,32 il Signore vi libererà 20,6; Sal 97,10; Dn 3,15-17; Lc 1,74.
CEI 2008 18,33Forse gli dèi delle nazioni sono riusciti a liberare ognuno la propria terra dalla mano del re d'Assiria?
Interconfessionale 2Re18,33Gli dèi degli altri popoli hanno forse liberato il loro territorio dalla mano del re d’Assiria?
CEI 2008 18,34Dove sono gli dèi di Camat e di Arpad? Dove gli dèi di Sefarvàim, di Ena e di Ivva? Hanno forse liberato Samaria dalla mia mano?
Interconfessionale 2ReDove sono gli dèi di Camat e di Arpad? E quelli di Sefarvàim, di Ena e di Ivva? Hanno forse liberato Samaria dalla mia mano?
Note al Testo
18,34 In 17,24 si trova una lista leggermente diversa delle città conquistate da Sennàcherib.
CEI 2008 18,35Quali mai, fra tutti gli dèi di quelle regioni, hanno liberato la loro terra dalla mia mano, perché il Signore possa liberare Gerusalemme dalla mia mano?"".
Interconfessionale 2Re18,35Nessun dio di nessuna nazione ha mai liberato il suo territorio dalla mia mano! Perché il Signore dovrebbe salvare Gerusalemme?
CEI 2008 18,36Quelli tacquero e non gli risposero nulla, perché l'ordine del re era: "Non rispondetegli".
Interconfessionale 2Re18,36Tutti rimasero in silenzio e non dissero una parola, perché il re Ezechia aveva ordinato di non rispondere.
CEI 2008 18,37Eliakìm, figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna lo scriba e Iòach, figlio di Asaf, l'archivista, si presentarono a Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere.


Interconfessionale 2Re18,37Il capo del palazzo reale Eliakìm, figlio di Chelkia, il segretario Sebna e il portavoce del re, Iòach figlio di Asaf, si presentarono al re Ezechia con i vestiti strappati per il dolore e gli riferirono le parole del luogotenente assiro.