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CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Genesi - 48

Genesi

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Interconfessionale

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CEI 2008 48 48,1 Dopo queste cose, fu riferito a Giuseppe: "Ecco, tuo padre è malato!". Allora egli prese con sé i due figli Manasse ed Èfraim.
Interconfessionale GnQualche tempo dopo fu detto a Giuseppe che suo padre era ammalato.
Subito Giuseppe prese con sé i suoi due figli, Manasse ed Èfraim, e andò da lui.
Rimandi
48,1 i suoi due figli 41,50-52.
CEI 2008 48,2Fu riferita la cosa a Giacobbe: "Ecco, tuo figlio Giuseppe è venuto da te". Allora Israele raccolse le forze e si mise a sedere sul letto.
Interconfessionale Gn48,2A Giacobbe fu detto: «Tuo figlio sta arrivando!». A fatica Giacobbe si mise seduto sul letto.
CEI 2008 Giacobbe disse a Giuseppe: "Dio l'Onnipotente mi apparve a Luz, nella terra di Canaan, e mi benedisse
48,3 Luz: è Betel (vedi 28,19).
Interconfessionale GnPoi disse a Giuseppe: «Il Dio Onnipotente mi apparve a Luz, nella terra di Canaan, e mi benedisse
Note al Testo
48,3 Luz: antico nome di Betel (vedi 28,19 e nota).
CEI 2008 48,4dicendomi: "Ecco, io ti rendo fecondo: ti moltiplicherò e ti farò diventare un insieme di popoli e darò questa terra alla tua discendenza dopo di te, in possesso perenne".
Interconfessionale Gncon queste parole: “Io ti darò moltissimi figli e nipoti, ti farò diventare il principio di una moltitudine di popoli. E a loro, dopo di te, darò questo paese in possesso per sempre”.
Rimandi
48,4 una moltitudine di popoli 28,3; 16,10+. — promessa della terra 15,7+.
CEI 2008 48,5Ora i due figli che ti sono nati nella terra d'Egitto prima del mio arrivo presso di te in Egitto, li considero miei: Èfraim e Manasse saranno miei, come Ruben e Simeone.
Interconfessionale Gn«E ora considero come miei, allo stesso modo di Ruben e di Simeone, i due figli che ti sono nati in Egitto, prima del mio arrivo: Manasse ed Èfraim.
Note al Testo
48,5 Manasse ed Èfraim saranno perciò considerati capostipiti di due tribù. Non ci sarà invece una tribù di Giuseppe.
CEI 2008 48,6Invece i figli che tu avrai generato dopo di essi apparterranno a te: saranno chiamati con il nome dei loro fratelli nella loro eredità.
Interconfessionale GnMa i figli che hai avuto dopo di questi, con i fratelli che verranno in seguito, si spartiranno insieme l’eredità che lascerai loro.
Rimandi
48,6 si spartiranno insieme l’eredità Gs 13-19.
CEI 2008 48,7Quanto a me, mentre giungevo da Paddan, tua madre Rachele mi morì nella terra di Canaan durante il viaggio, quando mancava un tratto di cammino per arrivare a Èfrata, e l'ho sepolta là lungo la strada di Èfrata, cioè Betlemme".
Interconfessionale Gn«Ricordati di tua madre Rachele, morta mentre dalla Mesopotamia facevo ritorno in Canaan, quando c’era ancora un tratto di strada per arrivare a Èfrata, e io l’ho sepolta là lungo la strada che conduce a Èfrata, cioè Betlemme».
Note al Testo
48,7 Mesopotamia: qui l’ebraico per indicare questo territorio usa solo il termine Paddan, mentre altrove compare Paddan-Aram (vedi nota a 25,20). — Betlemme: il fatto della morte di Rachele è raccontato in 35,16-20 (vedi pure nota a 35,16).
CEI 2008 Israele vide i figli di Giuseppe e disse: "Chi sono questi?".
48,8-12 Viene descritto il rito di adozione con il quale Giacobbe integra pienamente nel sistema delle dodici tribù Èfraim e Manasse, i due figli che Giuseppe aveva avuto da una donna egiziana (vedi 41,50-52).
Interconfessionale Gn48,8Quando Giacobbe vide i figli di Giuseppe domandò:
— Chi sono?
CEI 2008 48,9Giuseppe disse al padre: "Sono i figli che Dio mi ha dato qui". Riprese: "Portameli, perché io li benedica!".
Interconfessionale GnE Giuseppe gli rispose:
— Sono i figli che Dio mi ha dato qui in Egitto.
— Falli venire vicino a me — disse allora Giacobbe. — Voglio benedirli.
Rimandi
48,9 voglio benedirli Eb 11,21.
CEI 2008 48,10Gli occhi d'Israele erano offuscati dalla vecchiaia: non poteva più distinguere. Giuseppe li avvicinò a lui, che li baciò e li abbracciò.
Interconfessionale Gn48,10Era vecchio e ci vedeva poco: era quasi cieco. Giuseppe fece avvicinare i ragazzi e Giacobbe li baciò e abbracciò.
CEI 2008 48,11Israele disse a Giuseppe: "Io non pensavo più di vedere il tuo volto; ma ecco, Dio mi ha concesso di vedere anche la tua prole!".
Interconfessionale Gn48,11Poi Giacobbe disse a Giuseppe:
— Non avrei mai pensato di rivederti, e invece Dio mi concede addirittura di vedere i tuoi figli!
CEI 2008 48,12Allora Giuseppe li ritirò dalle sue ginocchia e si prostrò con la faccia a terra.
Interconfessionale GnGiuseppe riprese i figli dalle ginocchia di Giacobbe e si inchinò fino a terra.
Note al Testo
48,12 dalle ginocchia: prendere un bambino fra le ginocchia era un tipico gesto di adozione (vedi 50,23). In questo caso Giuseppe riprende i suoi figli perché ormai sono adottati da Giacobbe e li prepara a ricevere la benedizione.
CEI 2008 48,13Li prese tutti e due, Èfraim con la sua destra, alla sinistra d'Israele, e Manasse con la sua sinistra, alla destra d'Israele, e li avvicinò a lui.
Interconfessionale Gn48,13Poi li prese per mano tutti e due: diede a Èfraim la destra così che stava a sinistra rispetto a Giacobbe e diede la sinistra a Manasse che si trovò così a destra per Giacobbe; li fece avvicinare a suo padre.
CEI 2008 48,14Ma Israele stese la mano destra e la pose sul capo di Èfraim, che pure era il più giovane, e la sua sinistra sul capo di Manasse, incrociando le braccia, benché Manasse fosse il primogenito.
Interconfessionale Gn48,14Ma Giacobbe incrociò le braccia e appoggiò la sua mano destra sulla testa di Èfraim, benché fosse il minore, e quella sinistra sulla testa di Manasse, che era il primogenito.
CEI 2008 48,15E così benedisse Giuseppe:

"Il Dio, alla cui presenza hanno camminato
i miei padri, Abramo e Isacco,
il Dio che è stato il mio pastore
da quando esisto fino ad oggi,
Interconfessionale GnE questa fu la benedizione che diede a Giuseppe:
«Il Dio che i miei padri Abramo e Isacco
hanno sempre servito,
il Dio che mi ha guidato come un pastore
da quando sono nato fino a oggi,
Rimandi
48,15 benedizione a Giuseppe 49,22-26. — Dio pastore Sal 23,1+.
Note al Testo
48,15 la benedizione che diede a Giuseppe: in realtà Giacobbe benedice i figli di Giuseppe, ma per la solidarietà che lega il padre ai figli è come se benedicesse Giuseppe stesso (vedi Ebrei 11,21).
CEI 2008 48,16l'angelo che mi ha liberato da ogni male,
benedica questi ragazzi!
Sia ricordato in essi il mio nome
e il nome dei miei padri, Abramo e Isacco,
e si moltiplichino in gran numero
in mezzo alla terra!".

Interconfessionale Gnl’angelo, che mi ha liberato da ogni male,
benedica questi ragazzi!
Il mio nome e quello dei miei padri
Abramo e Isacco continui a vivere in loro
e siano l’inizio di un popolo nel paese».
Note al Testo
48,16 l’Angelo: questo termine indica probabilmente l’azione protettrice di Dio stesso (vedi nota a 16,7).
CEI 2008 48,17Giuseppe notò che il padre aveva posato la destra sul capo di Èfraim e ciò gli spiacque. Prese dunque la mano del padre per toglierla dal capo di Èfraim e porla sul capo di Manasse.
Interconfessionale Gn48,17Quando Giuseppe vide che suo padre aveva messo la destra sulla testa di Èfraim ne fu dispiaciuto. Afferrò la mano di suo padre per spostarla sulla testa di Manasse
CEI 2008 48,18Disse al padre: "Non così, padre mio: è questo il primogenito, posa la destra sul suo capo!".
Interconfessionale Gn48,18e disse:
— Ti sbagli, padre mio, è questo il primogenito, e su di lui devi mettere la tua destra!
CEI 2008 Ma il padre rifiutò e disse: "Lo so, figlio mio, lo so: anch'egli diventerà un popolo, anch'egli sarà grande, ma il suo fratello minore sarà più grande di lui, e la sua discendenza diventerà una moltitudine di nazioni".
48,19 il suo fratello minore sarà più grande di lui: Èfraim sarà così importante che il suo nome, in alcune epoche, indicherà tutto l’Israele del Nord, in opposizione al Sud identificato con Giuda.
Interconfessionale GnMa suo padre gli fece resistenza e disse:
— Lo so, figlio mio, lo so! Anche i discendenti di Manasse diventeranno un grande popolo! Tuttavia suo fratello minore sarà ancora più grande: i suoi discendenti diventeranno una moltitudine di popoli.
Rimandi
48,19 suo fratello minore sarà ancora più grande 25,23+.
CEI 2008 48,20E li benedisse in quel giorno:

"Di te si servirà Israele per benedire, dicendo:
"Dio ti renda come Èfraim e come Manasse!"".

Così pose Èfraim prima di Manasse.
Interconfessionale Gn48,20Quel giorno dunque li benedisse, con queste parole: «Per il popolo d’Israele voi diventerete un esempio di grande benedizione. Quando si vorrà augurare bene a qualcuno si dirà: Dio ti benedica come Èfraim e Manasse».
E così quel giorno Giacobbe diede il primo posto a Èfraim davanti a Manasse.
CEI 2008 48,21Quindi Israele disse a Giuseppe: "Ecco, io sto per morire, ma Dio sarà con voi e vi farà tornare alla terra dei vostri padri.
Interconfessionale GnPoi Giacobbe disse a Giuseppe: «Ora io sto per morire. Ma Dio sarà con voi e vi farà ritornare nella terra dei vostri padri.
Rimandi
48,21 nella terra dei vostri padri 15,16; 46,4.
CEI 2008 Quanto a me, io do a te, in più che ai tuoi fratelli, un dorso di monte, che io ho conquistato dalle mani degli Amorrei, con la spada e l'arco".


48,22 dorso di monte: in ebraico si dice Sichem, che è anche il nome del sito abitato dai discendenti di Giuseppe. Giuseppe stesso vi sarà sepolto (Gs 24,32).
Interconfessionale GnA te io do qualcosa in più rispetto ai tuoi fratelli: ti do quella falda di monte che ho strappato agli Amorrei con la mia spada e con il mio arco».
Rimandi
48,22 qualcosa di più 43,34+.
Note al Testo
48,22 falda di monte oppure costone o dorso di monte: la parola ebraica è anche un nome geografico e indica la città di Sichem (vedi nota a 12,6). L’idea che sta alla base del versetto è che Giacobbe dà a Giuseppe una parte privilegiata di eredità tra i suoi fratelli.