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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Lettere Paoline - Romani - 5

Romani

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Interconfessionale

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CEI 2008 5 Giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo.
5,1 LA LIBERTÀ DI CRISTO (5,1-8,39) -8,39 Paolo riprende e sviluppa il contenuto fondamentale del vangelo di Dio presentandolo come “libertà in Cristo”. In forza del legame di solidarietà con Gesù Cristo, per mezzo della fede battesimale, i credenti sono sottratti alla triplice schiavitù della morte, del peccato e della Legge. Nel dono interiore dello Spirito, comunicato da Gesù Cristo risorto, essi hanno fin d’ora la garanzia della salvezza definitiva.  I frutti della giustificazione
Interconfessionale RmDio dunque ha accolti come suoi noi che abbiamo creduto. Perciò ora siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù *Cristo.
Rimandi
5,1 pace Ef 2,14-17; Col 3,15.
Note al Testo
5,1 accolti come suoi: vedi nota a 3,26.
CEI 2008 5,2Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio.
Interconfessionale RmPer mezzo suo possiamo accostarci con la fede alla bontà di Dio che ci accoglie, e siamo orgogliosi della nostra speranza: un giorno Dio ci farà partecipare alla sua gloria.
Note al Testo
5,2 con la fede: questa espressione manca in alcuni antichi manoscritti.
CEI 2008 5,3E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza,
Interconfessionale RmMa c’è di più: addirittura siamo orgogliosi delle nostre sofferenze, perché sappiamo che la sofferenza produce perseveranza,
CEI 2008 5,4la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza.
Interconfessionale Rmla perseveranza ci rende forti nella prova, e questa forza ci apre alla speranza.
Rimandi
5,4 costanza nella prova Rm 8,18; 2 Cor 4,17; Gc 1,2-4; 1 Pt 1,6-7; Eb 6,18-19.
CEI 2008 La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
5,5 Il dono dello Spirito Santo è garanzia e anticipo di quella salvezza, che si realizza nella piena partecipazione alla vita di Gesù risorto.
Interconfessionale RmLa speranza poi non porta alla delusione, perché Dio ha messo il suo amore nei nostri cuori per mezzo dello *Spirito Santo che ci ha dato.
Rimandi
5,5 Spirito Santo Rm 8,9-16; Gal 4,6; Tt 3,5-7; 1 Gv 4,13.
CEI 2008 5,6Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi.
Interconfessionale RmNoi eravamo ancora incapaci di avvicinarci a Dio, quando Cristo, nel tempo stabilito, morì per i peccatori.
Rimandi
CEI 2008 Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona.
5,7-8  L’amore gratuito di Dio, rivelato mediante la morte di Gesù Cristo, è la fonte e il modello dell’amore dei cristiani (vedi Mt 5,43-48; Gv 15,9-10.12-13; 2Cor 5,14; Ef 4,32; 1Gv 3,16).
Interconfessionale Rm5,7È difficile che qualcuno sia disposto a morire per un uomo onesto; al massimo si potrebbe forse trovare qualcuno disposto a dare la propria vita per un uomo buono.
CEI 2008 5,8Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
Interconfessionale Rm5,8Cristo invece è morto per noi, quando eravamo ancora peccatori: questa è la prova che Dio ci ama.
CEI 2008 5,9A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui.
Interconfessionale Rm5,9Ma non basta: ora Dio per mezzo della morte di Cristo ci ha messi nella giusta relazione con sé; a maggior ragione ci salverà dal castigo, per mezzo di lui.
CEI 2008 5,10Se infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.
Interconfessionale RmNoi eravamo suoi nemici, eppure Dio ci ha riconciliati a sé mediante la morte del Figlio suo; a maggior ragione ci salverà mediante la vita di Cristo, dopo averci riconciliati.
Rimandi
5,10 riconciliazione 2 Cor 5,18-19; Ef 2,16; Col 1,20-22.
CEI 2008 5,11Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.
Interconfessionale Rm5,11E non basta! Addirittura possiamo vantarci di fronte a Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, perché ora, grazie a lui, Dio ci ha riconciliati con sé.
CEI 2008 Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato...
5,12-21  Adamo e Cristo
 Paolo stabilisce un raffronto tra Adamo e Cristo. Partendo dal racconto di Gen 2-3, egli afferma che il peccato di Adamo ha introdotto nel mondo la morte, che travolge tutti gli esseri umani (Sap 2,24). Infatti tutti hanno peccato in un rapporto di solidarietà con il peccato di Adamo. Ma a questa storia di solidarietà con Adamo per la morte, si contrappone con maggiore efficacia quella con Gesù Cristo che comunica a tutti gli uomini la giustizia, per introdurli nel regno della vita.
Interconfessionale RmIl peccato è entrato nel mondo a causa di un solo uomo, Adamo. E il peccato ha portato con sé la morte. Di conseguenza, la morte passa su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.
Rimandi
5,12 la morte, frutto del peccato Gn 2,17; 3,19; Sap 2,24; Rm 6,23; 7,5; 8,6.13; 1 Cor 15,21-22.45; Gal 6,7-9; Gc 1,15.
CEI 2008 Fino alla Legge infatti c'era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge,
5,13-14 Nella storia che va da Adamo fino a Mosè, tutti gli uomini hanno fatto esperienza della morte, anche se non c’era ancora la legge di Mosè che comminava la morte per i trasgressori. Essi perciò sono solidali con il peccato di Adamo, anche in mancanza di un comando analogo a quello ricevuto dal primo uomo.
Interconfessionale Rm5,13Prima della *legge di Mosè, c’era già il peccato nel mondo. Ma dove non c’è Legge non si dovrebbe neppure tener conto del peccato.
CEI 2008 5,14la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
Interconfessionale RmEppure, da Adamo fino a Mosè, la morte ha sempre dominato gli uomini, anche quelli che non avevano disubbidito come Adamo a un ordine di Dio.
Adamo e Cristo

Adamo era la figura di colui che doveva venire.
Note al Testo
5,14 la figura di colui che doveva venire, cioè il Cristo.
CEI 2008 5,15Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo si sono riversati in abbondanza su tutti.
Interconfessionale Rm5,15Ma quale differenza tra il peccato di Adamo e quel che Dio ci dà per mezzo di Cristo! Adamo da solo, con il suo peccato, ha causato la morte di tutti gli uomini. Dio invece, per mezzo di un solo uomo, Gesù Cristo, ci ha dato con abbondanza i suoi doni e la sua grazia.
CEI 2008 E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione.
5,16  Il confronto paolino tra Adamo e Gesù Cristo sottolinea la maggiore efficacia della grazia di Dio per la giustificazione e per la salvezza, rispetto a quella del peccato che provoca il giudizio di condanna (Gen 3,14-19).
Interconfessionale Rm5,16Dunque, il dono di Dio ha un effetto diverso da quello del peccato di Adamo: il giudizio provocato dal peccato di un sol uomo ha portato alla condanna, mentre il dono concesso dopo tanti peccati ci ha messi nel giusto rapporto con Dio.
CEI 2008 5,17Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
Interconfessionale RmCerto, la morte ha dominato per la colpa di un solo uomo; ma ora si ha molto di più: quelli che ricevono l’abbondante grazia di Dio e sono stati accolti da lui parteciperanno alla vita eterna unicamente per mezzo di Gesù Cristo.
Note al Testo
5,17 sono stati accolti: vedi nota a 4,3 seconda parte.
CEI 2008 5,18Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita.
Interconfessionale RmDunque uno solo è caduto, Adamo, e ha causato la condanna di tutti gli uomini; così, uno solo ha ubbidito, Gesù Cristo, e ci ha ristabiliti nella giusta relazione con Dio che è fonte di vita per tutti gli uomini.
Note al Testo
5,18 ci ha ristabiliti nella giusta relazione con Dio: vedi nota a 4,25.
CEI 2008 5,19Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
Interconfessionale RmPer la disubbidienza di uno solo, tutti risultarono peccatori; per l’ubbidienza di uno solo, tutti sono accolti da Dio come suoi.
Rimandi
5,19 ubbidienza di Cristo Is 53,11; Fil 2,8; Eb 5,8.
CEI 2008 La Legge poi sopravvenne perché abbondasse la caduta; ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia.
5,20  Nella storia dell’umanità, coinvolta nel peccato di Adamo, la legge mosaica non ha avuto un ruolo salvifico, ma di fatto è diventata motivo per l’espansione del peccato (4,15; 7,7-13; Gal 3,19).
Interconfessionale Rm5,20In seguito venne la *Legge, e così i peccati si moltiplicarono. Ma dove era abbondante il peccato, ancora più abbondante fu la grazia.
CEI 2008 5,21Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.


Interconfessionale RmIl peccato ha manifestato il suo potere nella morte; la grazia manifesta il suo potere nel fatto che Dio ci accoglie e ci dà la vita eterna per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.
Rimandi Note al Testo
5,21 Dio ci accoglie: vedi nota a 4,3 seconda parte.