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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Altre Lettere - Giacomo - 1

Giacomo

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Interconfessionale

CEI 2008 1 Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono nella diaspora, salute.
1,1 SALUTO (1,1-18)
Le dodici tribù della diaspora sono i Giudei credenti in Cristo, dispersi nel mondo greco-romano.
Interconfessionale GcIo, Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù *Cristo, saluto voi tutti che siete il popolo di Dio disperso per il mondo.
Rimandi
1,1 Giacomo cfr. At 15,13. — servo del Signore Gesù Cristo Rm 1,1; Fil 1,1; 2 Pt 1,1; Gd 1. — il Signore Gesù Cristo Gc 2,1; 5,14-15. — il popolo di Dio disperso At 15,23; 1 Pt 1,1.
Note al Testo
1,1 Per indicare il popolo di Dio il testo greco usa l’espressione le dodici tribù, che può riferirsi a tutti i cristiani oppure solo a quelli di origine ebraica (vedi Apocalisse 7,4). — disperso: vedi nota a 1 Pietro 1,1.
CEI 2008 Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove,
1,2 La perfetta letizia, che consegue alle prove accettate con fede, appartiene all’essenza della novità evangelica.
Interconfessionale GcFratelli miei, quando dovete sopportare prove di ogni genere, rallegratevi.
Rimandi
1,2 come accogliere le prove Rm 5,3-5; Gc 1,12; 1 Pt 1,6.
CEI 2008 1,3sapendo che la vostra fede, messa alla prova, produce pazienza.
Interconfessionale GcSapete infatti che se la vostra fede supera queste prove, voi diventerete forti.
Rimandi
1,3 un test per la fede 1 Pt 1,7. — prova e pazienza Gc 1,12; 5,11; cfr. Lc 8,13-15.
CEI 2008 1,4E la pazienza completi l'opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla.
Interconfessionale GcAnzi, tendete a una fermezza sempre maggiore, così che voi siate perfetti e completi, sotto ogni aspetto.
Rimandi
1,4 perfetti Gc 1,17.25; 2,22; 3,2; cfr. Mt 5,48; 19,21.
CEI 2008 Se qualcuno di voi è privo di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti con semplicità e senza condizioni, e gli sarà data.
1,5-11 La sapienza, che è il tema di fondo della lettera, illumina i credenti sulla corretta gerarchia dei valori: insegna al povero ad amare la povertà e al ricco a non lasciarsi catturare dalle ricchezze. Insegna a trarre vantaggio anche dalla tentazione.
Interconfessionale GcSe qualcuno di voi non è saggio, chieda a Dio la saggezza, e Dio gliela darà; perché Dio dà a tutti volentieri e generosamente.
Rimandi
1,5 saggezza Gc 3,1-13. — chiedere la saggezza Prv 2,3-6; cfr. Gc 4,2-3. — semplicità Rm 12,8; 2 Cor 11,3; Col 3,22.
CEI 2008 1,6La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all'onda del mare, mossa e agitata dal vento.
Interconfessionale GcMa bisogna chiedere con fiducia, senza dubitare. Chi dubita è come un’onda del mare mossa dal vento, sospinta qua e là.
Rimandi
1,6 chiedere con fiducia Mt 7,7; Mc 11,24.
CEI 2008 1,7Un uomo così non pensi di ricevere qualcosa dal Signore:
CEI 2008 1,8è un indeciso, instabile in tutte le sue azioni.
CEI 2008 1,9Il fratello di umili condizioni sia fiero di essere innalzato,
Interconfessionale GcFratelli, se qualcuno di voi è povero, sia fiero del fatto che Dio lo onora.
Rimandi
1,9 se qualcuno è povero cfr. 1 Cor 1,26-29; 11,21-22; Gc 2,1-7; 5,1-6.
CEI 2008 1,10il ricco, invece, di essere abbassato, perché come fiore d'erba passerà.
Interconfessionale GcSe invece uno è ricco, sia contento del fatto che Dio lo umilia. Il ricco infatti passa via come un fiore di campo.
Rimandi
1,10-11 il fiore che avvizzisce Sal 102,5.12; Is 40,6-8; 1 Pt 1,24.
CEI 2008 1,11Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l'erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così anche il ricco nelle sue imprese appassirà.
Interconfessionale Gc1,11Il sole si alza, il suo calore fa seccare l’erba; il fiore cade e la sua bellezza svanisce. Così anche il ricco cadrà con le sue imprese.
CEI 2008 1,12Beato l'uomo che resiste alla tentazione perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.
Interconfessionale GcBeato l’uomo che resiste alle tentazioni: dopo aver superato la prova, egli riceverà in dono quella vita eterna che Dio ha promesso a coloro che lo amano.
Rimandi
1,12 Beato Mt 5,3+; Lc 6,20; 12,37-38; cfr. Gc 1,25; 5,11. — il dono della vita eterna 1 Cor 9,25+.
Note al Testo
1,12 in dono quella vita eterna: è il senso dell’espressione greca: la corona della vita eterna (vedi nota a 1 Corinzi 9,25).
CEI 2008 Nessuno, quando è tentato, dica: "Sono tentato da Dio"; perché Dio non può essere tentato al male ed egli non tenta nessuno.
1,13 Dio... non tenta nessuno: vedi nota a Mt 6,13.
Interconfessionale GcMa se uno è assalito dalle tentazioni, non deve dire: «È Dio che mi tenta»: perché Dio non può essere tentato dal male ed egli non tenta nessuno.
Rimandi
1,13 Dio non tenta Sir 15,11-13.
CEI 2008 1,14Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono;
Interconfessionale GcIn realtà ognuno è tentato dal proprio desiderio cattivo, che prima lo attira e poi lo prende in trappola.
Rimandi
1,14 desiderio cattivo Rm 7,7-8; 1 Gv 2,16-17.
CEI 2008 1,15poi le passioni concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte.
Interconfessionale GcQuesto desiderio fa nascere il peccato, e il peccato, quando ha preso campo, porta la morte.
Rimandi
1,15 peccato Gc 2,9; 4,17; 5,15-16.e morte Gc 5,20; cfr. Rm 5,12; 6,23; 7,13.
CEI 2008 1,16Non ingannatevi, fratelli miei carissimi;
Interconfessionale Gc1,16Non lasciatevi ingannare, fratelli carissimi:
CEI 2008 1,17ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c'è variazione né ombra di cambiamento.
Interconfessionale Gctutto ciò che abbiamo di buono e di perfetto viene dall’alto: è un dono di Dio, creatore delle luci celesti. E Dio non cambia e non produce tenebre.
Rimandi
1,17 tutto ciò che abbiamo di buono viene dall’alto Mt 7,11. — da Dio Gc 1,27; 3,9. — creatore delle luci celesti cfr. 1 Gv 1,5.
CEI 2008 Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
1,18 Giacomo e i destinatari della lettera sono le primizie delle creature di Dio, perché gli Ebrei, che hanno aderito a Cristo, sono stati chiamati alla fede prima degli altri popoli (Ger 2,3; Rm 1,16). Altri applicano questa espressione a tutti i battezzati.
Interconfessionale GcEgli ha voluto darci la vita e ci ha fatti esistere per mezzo della sua parola che annunzia la verità: egli ha voluto così che noi fossimo come le primizie di tutte le sue creature.
Rimandi
1,18 Dio ha voluto darci la vita Gv 1,13. — per mezzo della parola che annunzia la verità 1 Pt 1,23-25; cfr. Ef 1,13; Col 1,5; 2 Tm 2,15; Gc 3,14; 5,19.
CEI 2008 Lo sapete, fratelli miei carissimi: ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all'ira.
1,19 FEDE E OPERE (1,19-2,26)
 Ascoltare e mettere in pratica la Parola
Interconfessionale GcRicordate una cosa, fratelli carissimi: ognuno deve essere pronto ad ascoltare, ma lento a parlare e lento a lasciarsi prendere dalla collera.
Rimandi
1,19 pronto ad ascoltare, lento a parlare Sir 5,11. — lento a lasciarsi prendere dalla collera Qo 7,9; cfr. Es 34,6.
Note al Testo
1,19 Ricordate una cosa: oppure: Lo sapete.
CEI 2008 1,20Infatti l'ira dell'uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio.
Interconfessionale GcChi è in collera non può compiere ciò che è giusto secondo Dio.
Rimandi
1,20 giusto secondo Dio Gc 2,21-25; 3,18; 5,16; cfr. Mt 5,6.10.20; 6,33.
CEI 2008 1,21Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza.
Interconfessionale GcPerciò liberatevi da tutto ciò che è sporco e cattivo. Siate pronti ad accogliere quella parola che Dio fa crescere nel vostro cuore e che ha il potere di portarvi alla salvezza.
Rimandi
1,21 liberatevi da tutto ciò che è sporco Ef 4,22.25; Col 3,8; 1 Pt 2,1; cfr. Rm 13,12; Eb 12,1.
CEI 2008 1,22Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi;
Interconfessionale GcNon ingannate voi stessi: non accontentatevi di ascoltare la *parola di Dio; mettetela anche in pratica!
Rimandi
1,22 mettete in pratica la parola Mt 7,24; Rm 2,13.
CEI 2008 1,23perché, se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il proprio volto allo specchio:
Interconfessionale Gc1,23Chi ascolta la parola ma non la mette in pratica è simile a uno che si guarda allo specchio, vede la sua faccia così com’è,
CEI 2008 1,24appena si è guardato, se ne va, e subito dimentica come era.
Interconfessionale Gc1,24ma poi se ne va e subito dimentica com’era.
CEI 2008 Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.
1,25 La legge della libertà è la legge evangelica perfetta (Mt 5,17). Promessa da Dio in Ger 31,33 e in Ez 36,27, coincide con il dono dello Spirito. E non si limita a dare dei comandamenti, ma dona anche l’aiuto (“grazia”) per osservarli.
Interconfessionale GcC’è invece chi esamina attentamente e osserva con fedeltà la legge perfetta di Dio, la quale ci porta alla libertà. Costui non si accontenta di ascoltare la parola di Dio per poi dimenticarla, ma la mette in pratica: per questo egli sarà beato in tutto quel che fa.
Rimandi
1,25 la Legge che porta alla libertà Rm 8,2; Gal 6,2; Gc 2,12; 1 Pt 2,16. — la mette in pratica cfr. Gc 2,14. — chi mette in pratica la parola sarà beato Gv 13,17.
CEI 2008 1,26Se qualcuno ritiene di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana.
Interconfessionale GcSe uno crede di essere religioso, ma poi non sa frenare la propria lingua, è un illuso: la sua religione non vale niente.
Rimandi
1,26 frenare la propria lingua Sal 34,14; 39,2; 141,3.
CEI 2008 1,27Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.


Interconfessionale GcQuesta è la religione che Dio Padre considera pura e genuina: prendersi cura degli orfani e delle vedove che sono nella sofferenza, e non lasciarsi sporcare da questo mondo.
Rimandi
1,27 religione pura e genuina Is 1,11-17.23; Ger 5,28; Ez 22,7; Zc 7,10. — non lasciarsi sporcare da questo mondo cfr. Gc 4,4.