Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Baruc - 2
Baruc 2
Il meritato castigo
«Il Signore ha tenuto fede alle parole pronunziate contro di noi e contro i nostri giudici che governarono Israele, contro i nostri re e i nostri capi, contro tutti gli abitanti d’Israele e di Giuda. Non si sono mai viste sotto il cielo cose simili a quelle che il Signore ha fatto a Gerusalemme, secondo le minacce scritte nella legge di Mosè.
La supplica
«Signore, Dio d’Israele, tu con la tua forza hai fatto uscire il nostro popolo dall’Egitto. Hai compiuto grandi meraviglie con la tua potenza irresistibile. Così ti sei fatto un nome glorioso, come si vede ancor oggi.
Rimandi
2,19
non confidiamo nei meriti… Dn 9,18; Gal 2,16; Tt 3,5. — ti presentiamo le nostre suppliche Es 32,11-14; cfr. Bar 2,14.
«Ma noi non abbiamo ubbidito al tuo comando e non abbiamo voluto servire il re di Babilonia. Perciò hai eseguito le tue minacce. Come avevi preannunziato per mezzo dei tuoi servi, i profeti, le ossa dei nostri re e dei nostri antenati sono state tolte dalle loro tombe e gettate via.
Rimandi
2,25
di giorno al calore e di notte al gelo Ger 36,30. — fame, guerra, spada 2 Sam 24,13; Ger 14,12; 24,10; Ez 5,12.
Il ritorno al Signore
27«Tu, Signore nostro Dio, sei stato davvero giusto e misericordioso, 28come avevi proclamato per mezzo del tuo servo Mosè, quando gli ordinasti di scrivere la tua legge alla presenza di tutti gli Israeliti. Tu dicesti: “Se voi non ubbidirete alle mie parole, anche se ora siete un popolo numeroso, sarete ridotti a un piccolo numero disperso fra le nazioni.
Rimandi
2,30
gente dalla testa dura Es 32,9; Dt 9,6. — rientreranno in se stessi Lc 15,17; cfr. Dt 4,29-30; 1 Re 8,47-48.
Rimandi
Note al Testo