Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Giobbe - 3
Giobbe 3
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NT greco
Dialogo tra Giobbe e i suoi amici
GIOBBE
Giobbe maledice il giorno in cui nacque
Interconfessionale
«Maledetto il giorno in cui son nato
e la notte in cui fui concepito!
e la notte in cui fui concepito!
Interconfessionale
Quelli che sanno come maledire il giorno,
che risvegliano il mostro Leviatàn,
maledicano quella notte!
che risvegliano il mostro Leviatàn,
maledicano quella notte!
Rimandi
Note al Testo
3,8
Leviatàn: mostro immaginario descritto come un coccodrillo o un drago; viene considerato creatura di Dio (vedi Giobbe 40,25; 41,4), ma anche suo nemico (vedi Isaia 27,1). Gli si attribuiva il potere di divorare gli astri e causare eclissi.
Giobbe preferisce la tomba alla vita
Interconfessionale
insieme ai re e ai governanti della terra
che si sono costruiti luoghi di riposo,
che si sono costruiti luoghi di riposo,
Interconfessionale
Nella tomba i malvagi non fanno più tribolare
e anche chi è sfinito trova riposo.
e anche chi è sfinito trova riposo.
Interconfessionale
Ma all’uomo viene nascosta la via da percorrere,
perché Dio lo assedia da tutte le parti».
perché Dio lo assedia da tutte le parti».
Giobbe grida per le sue disgrazie
Interconfessionale
Per me non c’è calma né riposo,
conosco solo tormenti».
conosco solo tormenti».