Interconfessionale - Antico Testamento - Legge - Genesi - 41
Genesi 41
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NT greco
Giuseppe spiega i sogni del faraone
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Passarono due lunghi anni e anche il faraone ebbe un sogno:
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Appena fu giorno il faraone, profondamente turbato, fece chiamare tutti gli indovini e i sapienti dell’Egitto e gli raccontò quello che aveva sognato. Ma nessuno fu in grado di dargliene una spiegazione.
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Allora intervenne il capo dei coppieri, responsabile della cantina del re. Disse: «Oggi devo per forza ricordare i miei errori.
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Allora il faraone fece chiamare Giuseppe che fu immediatamente scarcerato. Si tagliò la barba, si cambiò i vestiti e si presentò al faraone
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Giuseppe rispose:
— Non io, ma Dio stesso darà a Vostra Maestà una spiegazione favorevole.
— Non io, ma Dio stesso darà a Vostra Maestà una spiegazione favorevole.
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Perciò Vostra Maestà cerchi ora un uomo intelligente e saggio e gli conferisca autorità su tutto l’Egitto.
Giuseppe diventa viceré d’Egitto
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e il faraone disse loro: «Quest’uomo ha in sé lo spirito di Dio. Potremmo forse trovare qualcuno migliore di lui?».
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Poi il faraone si tolse l’anello dal dito e lo mise a quello di Giuseppe, lo fece vestire di abiti di lino finissimo e gli pose attorno al collo la collana d’oro.
Rimandi
Note al Testo
41,42
collana d’oro: questo gesto come segno distintivo di onore è ricordato anche in antichi documenti egiziani (vedi pure Daniele 5,29). L’anello era probabilmente il sigillo del re che aveva spesso forma di anello. Con esso Giuseppe diventava il vero esecutore del volere regale.
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Lo fece salire sul suo secondo carro. Davanti a lui si gridava: «Largo! Largo!».
Fu così che il faraone mise Giuseppe a capo di tutto l’Egitto.
Fu così che il faraone mise Giuseppe a capo di tutto l’Egitto.
Note al Testo
41,43
Largo, largo!: il significato dell’espressione ebraica abrec è per noi oscuro. Alcuni tentano di ricondurla a un verbo ebraico che significa “inginocchiarsi” e perciò la interpretano come una intimazione: In ginocchio! altri preferiscono intenderla come una forma di avvertimento, equivalente al nostro Attenzione!
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Il faraone diede a Giuseppe il nome egiziano di Safnat-Panèach e gli fece sposare Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di Eliòpoli. Poi Giuseppe cominciò a fare giri di ispezione nei territori dell’Egitto.
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Accumulò tanto grano che smise di tenerne il conto perché era incalcolabile come la sabbia del mare.
I figli di Giuseppe
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Al maggiore Giuseppe diede il nome di Manasse: «Perché — disse — Dio mi ha ricompensato di tutte le mie sofferenze e dell’allontanamento dalla casa di mio padre».
Rimandi
41,51-52
Manasse ed Èfraim 48,1-22.
Note al Testo
41,51
Manasse: nell’ebraico vi è un gioco di parole tra il nome Manasse e il verbo qui tradotto con: mi ha ricompensato, che si potrebbe anche tradurre: mi ha fatto dimenticare.
Giacobbe manda i figli in Egitto
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Poi anche in tutto l’Egitto si fece sentire la mancanza di viveri. Il popolo reclamò cibo dal faraone, che disse agli Egiziani: «Andate da Giuseppe e fate tutto quel che vi comanderà».