Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - 2 Maccabei - 2
Secondo libro dei Maccabei 2
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NT greco
Alcune memorie sul profeta Geremia
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«Come abbiamo già detto, nei documenti si legge che il profeta Geremia comandò ai deportati di prendere il fuoco.
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Parimenti si legge che il profeta consegnò ai deportati la legge di Mosè e raccomandò loro di non dimenticarsi dei comandamenti del Signore. Vedendo idoli d’oro e d’argento e i loro ornamenti, essi non dovevano deviare ma restare saldi nelle loro convinzioni.
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Gli stessi documenti riferiscono ancora questo: il profeta, in seguito a una rivelazione avuta, salì sul monte dove Mosè era andato per contemplare la terra che Dio avrebbe dato in eredità a Israele e comandò che alcuni lo seguissero con la tenda e l’arca dell’alleanza.
Rimandi
2,4
Mosè contempla l’eredità promessa da Dio Dt 34,1-4.
Note al Testo
2,4
salì sul monte: si tratta del monte Nebo (vedi Deuteronomio 34,1).
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Allora il Signore mostrerà di nuovo queste cose e apparirà glorioso nella nube, come quando apparve a Mosè, o come quando Salomone pregò perché il tempio fosse solennemente consacrato”.
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Mosè aveva detto: “Siccome l’offerta per il peccato non è stata mangiata, essa è stata consumata”.
Interconfessionale
Anche Salomone celebrò per otto giorni la festa della Dedicazione del tempio».
La biblioteca di Neemia
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«Queste stesse notizie si trovavano anche negli scritti e nelle memorie di Neemia. Egli fondò pure una biblioteca e vi raccolse libri riguardanti i re e i profeti, gli scritti di Davide e le lettere dei re relative ai doni votivi.
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Allo stesso modo anche Giuda Maccabeo raccolse tutti i libri andati perduti a causa della guerra che ci capitò, ed essi sono ora presso di noi.
Invito a celebrare la festa della Purificazione del tempio
Interconfessionale
«Dunque noi vi scriviamo mentre stiamo per celebrare la festa della Purificazione del tempio. Festeggiate anche voi questi giorni e farete un’ottima cosa.
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Dio che ha salvato tutto il suo popolo e ci ha restituito la terra promessa, il regno, il sacerdozio e il tempio, ci radunerà nella terra santa da ogni parte del mondo. Così egli ci ha promesso nel libro della legge e noi, basandoci sulla sua parola, lo speriamo. Anzi egli ci ha già liberati da grossi pericoli e ha purificato il tempio».
Il progetto dell’autore
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«Giasone di Cirène ha scritto cinque libri. In essi si parla di Giuda Maccabeo e dei suoi fratelli, della purificazione del grande tempio e della inaugurazione dell’altare. Si narrano le guerre contro ∆Antioco Epifane e contro suo figlio Eupàtore. Si raccontano pure le apparizioni venute dal cielo a favore di quelli che avevano combattuto con grande coraggio per la fede ebraica. Questi, anche se pochi di numero, riconquistarono tutta la regione e misero in fuga gli stranieri. Ricuperarono il tempio, famoso in tutto il mondo, liberarono la città, e rimisero in vigore le leggi che stavano per essere abolite. Riuscirono a fare tutto ciò con l’aiuto del Signore che fu loro propizio. In questo mio libro cercherò di riassumere tutte queste notizie.
Rimandi
2,19-23
apparizioni venute dal cielo 3,24; 5,2; 10,29; 11,8; cfr. 15,27. — pochi di numero cfr 1 Mac 3,18+.
Note al Testo
2,19-23
Giasone di Cirène: scrittore appartenente alla comunità ebraica della Cirenaica, regione al nord della Libia. La sua opera non ci è nota da nessun’altra fonte all’infuori del Secondo libro dei Maccabei. — Di Antioco Epifane si parlerà da 4,7 in poi; di Antioco V, soprannominato Eupàtore, si parlerà a partire da 10,10.