Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Secondo libro dei Re - 5
Secondo libro dei Re 5
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NT greco
Guarigione di Naamàn
Interconfessionale
Il comandante dell’esercito del re di Aram si chiamava Naamàn. Il suo re lo stimava molto e lo teneva in grande considerazione, perché, per mezzo di Naamàn, il Signore aveva fatto vincere una guerra agli Aramei. Questo valoroso soldato, però, aveva una grave malattia della pelle.
Interconfessionale
Lette queste parole, preoccupato, il re d’Israele si strappò i vestiti. Esclamò: «Questo mi manda uno perché io lo guarisca. Come se io fossi un dio e avessi il potere di far vivere o morire! È chiaro; cerca un pretesto contro di me! Lo vedete anche voi».
Interconfessionale
Eliseo mandò un messaggero a dirgli:
— Va’ al fiume Giordano: immergiti sette volte nelle sue acque. Il tuo corpo tornerà sano e tu sarai purificato.
— Va’ al fiume Giordano: immergiti sette volte nelle sue acque. Il tuo corpo tornerà sano e tu sarai purificato.
Interconfessionale
Naamàn se ne andò furibondo, dicendo:
— Io pensavo: a uno come me il profeta verrà certamente incontro; poi pregherà il suo Dio, il Signore, toccherà con la mano la parte malata e farà sparire il mio male.
— Io pensavo: a uno come me il profeta verrà certamente incontro; poi pregherà il suo Dio, il Signore, toccherà con la mano la parte malata e farà sparire il mio male.
Interconfessionale
I suoi servi si avvicinarono e gli dissero:
— Padre, se il profeta ti avesse ordinato una cosa difficile, certamente l’avresti fatta. Ti chiede soltanto di immergerti nell’acqua per purificarti: perché non farlo?
— Padre, se il profeta ti avesse ordinato una cosa difficile, certamente l’avresti fatta. Ti chiede soltanto di immergerti nell’acqua per purificarti: perché non farlo?
Note al Testo
5,13
Padre: è un titolo onorifico riservato alle persone importanti (un re: Isaia 22,21; un profeta: 2 Re 6,21; un ministro).
Interconfessionale
Naamàn andò al fiume Giordano. Si immerse nelle acque sette volte, come il profeta aveva detto, e fu purificato: la sua pelle ridiventò come quella di un bambino.
Interconfessionale
Allora Naamàn tornò dal profeta con tutti i suoi uomini. Si presentò davanti a lui e gli disse:
— Ora so che in tutta la terra c’è soltanto un Dio, quello d’Israele! Accetta adesso il dono che io, tuo servo, voglio farti.
— Ora so che in tutta la terra c’è soltanto un Dio, quello d’Israele! Accetta adesso il dono che io, tuo servo, voglio farti.
Interconfessionale
Naamàn continuò:
— Se non accetti il mio dono, almeno lasciami portar via un po’ di terra di qui, quanta se ne può caricare su due muli. D’ora in poi offrirò sacrifici soltanto al Signore, non ad altri dèi.
— Se non accetti il mio dono, almeno lasciami portar via un po’ di terra di qui, quanta se ne può caricare su due muli. D’ora in poi offrirò sacrifici soltanto al Signore, non ad altri dèi.
Rimandi
5,17-19
libertà a riguardo delle forme religiose 10,18-27; 1 Cor 8; cfr. Tb 1,10-12; 1 Mac 1,62-63; 1 Cor 10,14-22.
Note al Testo
5,17
Con questa terra Naamàn vuole costruire a Damasco un altare dedicato al Dio d’Israele.
Interconfessionale
Spero che il Signore mi perdoni una cosa: quando il mio re va a inginocchiarsi nel tempio del dio Rimmon, se lui si appoggia al mio braccio, allora mi devo inchinare anch’io insieme con lui. Il Signore mi perdoni questo gesto!
Interconfessionale
— Tutto bene! — rispose Giezi, — il mio padrone mi manda a dirti che sono arrivati da lui due giovani. Fanno parte di un gruppo di profeti della regione montagnosa di Èfraim. Tu dovresti offrire per loro trentacinque chili d’argento e due bei vestiti.
Interconfessionale
Quando giunsero nel luogo chiamato Ofel, Giezi si fece dare i sacchi e li lasciò in casa sua. Poi rimandò indietro gli uomini, ed essi se ne andarono.
Note al Testo
5,24
nel luogo chiamato Ofel: altri: alla collina. Il termine Ofel potrebbe indicare qui un quartiere di Samaria, come a Gerusalemme (vedi Isaia 32,14); tuttavia esso è anche un nome comune che significa “rigonfiamento (del terreno)” e può designare quindi una collina o, in una città, un quartiere elevato (per esempio la “cittadella” o “l’acropoli”).
Interconfessionale
Ma Eliseo gli disse:
— Tu non lo sai, ma io ero presente in spirito quando quell’uomo è sceso dal carro per venirti incontro. Ma ti sembra questo il momento per prendere l’argento, vestiti o anche uliveti, vigne, pecore, buoi, servi o serve?
— Tu non lo sai, ma io ero presente in spirito quando quell’uomo è sceso dal carro per venirti incontro. Ma ti sembra questo il momento per prendere l’argento, vestiti o anche uliveti, vigne, pecore, buoi, servi o serve?