1 Tessalonicesi
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CEI 2008
NT greco
2,2ἀλλὰ προπαθόντες καὶ ὑβρισθέντες καθὼς οἴδατε ἐν Φιλίπποις ἐπαρρησιασάμεθα ἐν τῷ θεῷ ἡμῶν λαλῆσαι πρὸς ὑμᾶς τὸ εὐαγγέλιον τοῦ θεοῦ ἐν πολλῷ ἀγῶνι.
CEI 2008
1TsMa, dopo aver sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come sapete, abbiamo trovato nel nostro Dio il coraggio di annunciarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte.
2,2
Dell’esperienza di Filippi si parla in At 16,11-40 (vedi anche Fil 1,30).
NT greco
ἡ γὰρ παράκλησις ἡμῶν οὐκ ἐκ πλάνης οὐδὲ ἐξ ἀκαθαρσίας ⸀οὐδὲ ἐν δόλῳ,
CEI 2008
1Ts2,3E il nostro invito alla fede non nasce da menzogna, né da disoneste intenzioni e neppure da inganno;
NT greco
ἀλλὰ καθὼς δεδοκιμάσμεθα ὑπὸ τοῦ θεοῦ πιστευθῆναι τὸ εὐαγγέλιον οὕτως λαλοῦμεν, οὐχ ὡς ἀνθρώποις ἀρέσκοντες ἀλλὰ ⸀θεῷ τῷ δοκιμάζοντι τὰς καρδίας ἡμῶν.
CEI 2008
1Ts2,4ma, come Dio ci ha trovato degni di affidarci il Vangelo così noi lo annunciamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori.
NT greco
οὔτε γάρ ποτε ἐν λόγῳ κολακείας ἐγενήθημεν, καθὼς οἴδατε, οὔτε ⸀ἐν προφάσει πλεονεξίας, θεὸς μάρτυς,
CEI 2008
1TsMai infatti abbiamo usato parole di adulazione, come sapete, né abbiamo avuto intenzioni di cupidigia: Dio ne è testimone.
NT greco
δυνάμενοι ἐν βάρει εἶναι ὡς Χριστοῦ ἀπόστολοι· ἀλλὰ ἐγενήθημεν ⸀ἤπιοι ἐν μέσῳ ὑμῶν, ὡς ⸀ἐὰν τροφὸς θάλπῃ τὰ ἑαυτῆς τέκνα·
CEI 2008
1Tspur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo. Invece siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli.
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οὕτως ὁμειρόμενοι ὑμῶν εὐδοκοῦμεν μεταδοῦναι ὑμῖν οὐ μόνον τὸ εὐαγγέλιον τοῦ θεοῦ ἀλλὰ καὶ τὰς ἑαυτῶν ψυχάς, διότι ἀγαπητοὶ ἡμῖν ⸀ἐγενήθητε.
CEI 2008
1Ts2,8Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari.
NT greco
Μνημονεύετε γάρ, ἀδελφοί, τὸν κόπον ἡμῶν καὶ τὸν μόχθον· ⸀νυκτὸς καὶ ἡμέρας ἐργαζόμενοι πρὸς τὸ μὴ ἐπιβαρῆσαί τινα ὑμῶν ἐκηρύξαμεν εἰς ὑμᾶς τὸ εὐαγγέλιον τοῦ θεοῦ.
CEI 2008
1TsVoi ricordate infatti, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.
2,9
Più volte, nelle sue lettere, l’apostolo accenna al fatto che egli, per non gravare sulla comunità cristiana locale, lavora per mantenersi (vedi 1Cor 4,12; 9,15-18; 2Cor 11,9; 2Ts 3,7-9; At 20,34-35).
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2,10ὑμεῖς μάρτυρες καὶ ὁ θεός, ὡς ὁσίως καὶ δικαίως καὶ ἀμέμπτως ὑμῖν τοῖς πιστεύουσιν ἐγενήθημεν,
CEI 2008
1Ts2,10Voi siete testimoni, e lo è anche Dio, che il nostro comportamento verso di voi, che credete, è stato santo, giusto e irreprensibile.
CEI 2008
1Ts2,11Sapete pure che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi,
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παρακαλοῦντες ὑμᾶς καὶ παραμυθούμενοι καὶ μαρτυρόμενοι, εἰς τὸ ⸀περιπατεῖν ὑμᾶς ἀξίως τοῦ θεοῦ τοῦ καλοῦντος ὑμᾶς εἰς τὴν ἑαυτοῦ βασιλείαν καὶ δόξαν.
CEI 2008
1Ts2,12vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
NT greco
⸀Καὶ διὰ τοῦτο καὶ ἡμεῖς εὐχαριστοῦμεν τῷ θεῷ ἀδιαλείπτως, ὅτι παραλαβόντες λόγον ἀκοῆς παρ’ ἡμῶν τοῦ θεοῦ ἐδέξασθε οὐ λόγον ἀνθρώπων ἀλλὰ καθὼς ⸂ἀληθῶς ἐστὶν⸃ λόγον θεοῦ, ὃς καὶ ἐνεργεῖται ἐν ὑμῖν τοῖς πιστεύουσιν.
CEI 2008
1TsProprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l'avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti.
NT greco
2,14ὑμεῖς γὰρ μιμηταὶ ἐγενήθητε, ἀδελφοί, τῶν ἐκκλησιῶν τοῦ θεοῦ τῶν οὐσῶν ἐν τῇ Ἰουδαίᾳ ἐν Χριστῷ Ἰησοῦ, ὅτι τὰ αὐτὰ ἐπάθετε καὶ ὑμεῖς ὑπὸ τῶν ἰδίων συμφυλετῶν καθὼς καὶ αὐτοὶ ὑπὸ τῶν Ἰουδαίων
CEI 2008
1Ts2,14Voi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Cristo Gesù che sono in Giudea, perché anche voi avete sofferto le stesse cose da parte dei vostri connazionali, come loro da parte dei Giudei.
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τῶν καὶ τὸν κύριον ἀποκτεινάντων Ἰησοῦν καὶ ⸀τοὺς προφήτας καὶ ἡμᾶς ἐκδιωξάντων, καὶ θεῷ μὴ ἀρεσκόντων, καὶ πᾶσιν ἀνθρώποις ἐναντίων,
CEI 2008
1TsCostoro hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, hanno perseguitato noi, non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini.
2,15
La condanna a morte di Gesù viene attribuita ai Giudei, seguendo lo schema della tradizione biblica e giudaica, dove si parla dei profeti rifiutati e uccisi (vedi Mt 23,29-39). L’espressione nemici di tutti gli uomini, riferita ai Giudei, assume uno stereotipo antigiudaico diffuso presso scrittori latini e greci dell’epoca; si tratta di un condizionamento culturale, che agisce persino su un Giudeo qual è Paolo, che è errato assumere a fondamento di atteggiamenti antigiudaici e antisemiti.
NT greco
κωλυόντων ἡμᾶς τοῖς ἔθνεσιν λαλῆσαι ἵνα σωθῶσιν, εἰς τὸ ἀναπληρῶσαι αὐτῶν τὰς ἁμαρτίας πάντοτε. ἔφθασεν δὲ ἐπ’ αὐτοὺς ἡ ⸀ὀργὴ εἰς τέλος.
CEI 2008
1TsEssi impediscono a noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi colmano sempre di più la misura dei loro peccati! Ma su di loro l'ira è giunta al colmo.
NT greco
2,17Ἡμεῖς δέ, ἀδελφοί, ἀπορφανισθέντες ἀφ’ ὑμῶν πρὸς καιρὸν ὥρας, προσώπῳ οὐ καρδίᾳ, περισσοτέρως ἐσπουδάσαμεν τὸ πρόσωπον ὑμῶν ἰδεῖν ἐν πολλῇ ἐπιθυμίᾳ.
CEI 2008
1TsQuanto a noi, fratelli, per poco tempo privati della vostra presenza di persona ma non con il cuore, speravamo ardentemente, con vivo desiderio, di rivedere il vostro volto.
NT greco
⸀διότι ἠθελήσαμεν ἐλθεῖν πρὸς ὑμᾶς, ἐγὼ μὲν Παῦλος καὶ ἅπαξ καὶ δίς, καὶ ἐνέκοψεν ἡμᾶς ὁ Σατανᾶς.
CEI 2008
1TsPerciò io, Paolo, più di una volta ho desiderato venire da voi, ma Satana ce lo ha impedito.
2,18
Le circostanze avverse all’annuncio del Vangelo e l’ostilità dei Giudei sono interpretate come impedimento di Satana, il quale contrasta l’azione salvifica di Dio nei fedeli (3,5; 2Cor 11,14; Rm 16,20; Ef 6,11-13; 1Tm 3,6).
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2,19τίς γὰρ ἡμῶν ἐλπὶς ἢ χαρὰ ἢ στέφανος καυχήσεως — ἢ οὐχὶ καὶ ὑμεῖς — ἔμπροσθεν τοῦ κυρίου ἡμῶν Ἰησοῦ ἐν τῇ αὐτοῦ παρουσίᾳ;
CEI 2008
1Ts2,19Infatti chi, se non proprio voi, è la nostra speranza, la nostra gioia e la corona di cui vantarci davanti al Signore nostro Gesù, nel momento della sua venuta?