1 Corinzi
NT greco Torna al libro
CEI 2008 Vai al libro
NT greco 8
8,1
Περὶ δὲ τῶν εἰδωλοθύτων, οἴδαμεν ὅτι πάντες γνῶσιν ἔχομεν. ἡ γνῶσις φυσιοῖ, ἡ δὲ ἀγάπη οἰκοδομεῖ.
CEI 2008
Riguardo alle carni sacrificate agli idoli, so che tutti ne abbiamo conoscenza. Ma la conoscenza riempie di orgoglio, mentre l'amore edifica.
8,1 CULTO PAGANO E CULTO CRISTIANO (8,1-11,34)
8,1-13 Le carni sacrificate agli idoli
8,1-13 Paolo affronta un primo problema sul quale i cristiani di Corinto sono divisi. Delle carni di animali offerti in sacrificio agli dèi, parte viene consumata nei banchetti sacri presso il tempio e parte è venduta al mercato. È lecito a un cristiano partecipare a questi banchetti sacri presso il tempio o mangiare privatamente la carne dei sacrifici? L’apostolo condanna nettamente la partecipazione ai banchetti nel tempio pagano (10,14-22); invece, riguardo alle carni offerte agli idoli e poi vendute al mercato, egli afferma che gli idoli non sono nulla, quindi le carni dei sacrifici non sono sacre. Ma per risolvere le tensioni nella comunità, egli richiama il principio della carità. Il cristiano che si sente più sicuro e libero deve evitare di dare scandalo al fratello più debole.
8,1-13 Le carni sacrificate agli idoli
8,1-13 Paolo affronta un primo problema sul quale i cristiani di Corinto sono divisi. Delle carni di animali offerti in sacrificio agli dèi, parte viene consumata nei banchetti sacri presso il tempio e parte è venduta al mercato. È lecito a un cristiano partecipare a questi banchetti sacri presso il tempio o mangiare privatamente la carne dei sacrifici? L’apostolo condanna nettamente la partecipazione ai banchetti nel tempio pagano (10,14-22); invece, riguardo alle carni offerte agli idoli e poi vendute al mercato, egli afferma che gli idoli non sono nulla, quindi le carni dei sacrifici non sono sacre. Ma per risolvere le tensioni nella comunità, egli richiama il principio della carità. Il cristiano che si sente più sicuro e libero deve evitare di dare scandalo al fratello più debole.
NT greco
⸀εἴ τις δοκεῖ ⸀ἐγνωκέναι τι, ⸀οὔπω ⸀ἔγνω καθὼς δεῖ γνῶναι·
NT greco
Περὶ τῆς βρώσεως οὖν τῶν εἰδωλοθύτων οἴδαμεν ὅτι οὐδὲν εἴδωλον ἐν κόσμῳ, καὶ ὅτι οὐδεὶς ⸀θεὸς εἰ μὴ εἷς.
NT greco
8,6
ἀλλ’ ἡμῖν εἷς θεὸς ὁ πατήρ, ἐξ οὗ τὰ πάντα καὶ ἡμεῖς εἰς αὐτόν, καὶ εἷς κύριος Ἰησοῦς Χριστός, δι’ οὗ τὰ πάντα καὶ ἡμεῖς δι’ αὐτοῦ.
NT greco
Ἀλλ’ οὐκ ἐν πᾶσιν ἡ γνῶσις· τινὲς δὲ τῇ ⸀συνηθείᾳ ⸂ἕως ἄρτι τοῦ εἰδώλου⸃ ὡς εἰδωλόθυτον ἐσθίουσιν, καὶ ἡ συνείδησις αὐτῶν ἀσθενὴς οὖσα μολύνεται.
NT greco
βρῶμα δὲ ἡμᾶς οὐ ⸀παραστήσει τῷ θεῷ· οὔτε ⸂γὰρ ἐὰν φάγωμεν, περισσεύομεν, οὔτε ἐὰν μὴ φάγωμεν, ὑστερούμεθα⸃.
NT greco
8,10
ἐὰν γάρ τις ἴδῃ σὲ τὸν ἔχοντα γνῶσιν ἐν εἰδωλείῳ κατακείμενον, οὐχὶ ἡ συνείδησις αὐτοῦ ἀσθενοῦς ὄντος οἰκοδομηθήσεται εἰς τὸ τὰ εἰδωλόθυτα ἐσθίειν;
NT greco
⸂ἀπόλλυται γὰρ⸃ ὁ ἀσθενῶν ⸀ἐν τῇ σῇ γνώσει, ⸂ὁ ἀδελφὸς⸃ δι’ ὃν Χριστὸς ἀπέθανεν.