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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Zachariae - 12

Zachariae

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CEI 2008

Nova Vulgata 12 12,1Oraculum. Verbum Domini super Israel et super Iudam. Oraculum Domini, qui extendit caelum et fundat terram et fingit spiritum hominis in eo:
CEI 2008 Zc Oracolo. Parola del Signore su Israele. Oracolo del Signore che ha dispiegato i cieli e fondato la terra, che ha formato il soffio vitale nell'intimo dell'uomo:
12,1 RESTAURAZIONE E SPLENDORE DI GERUSALEMME (12,1-14,21)
 Gerusalemme e i suoi nemici
Nova Vulgata 12,2«Ecce ego pono Ierusalem pateram crapulae omnibus populis in circuitu. Hoc erit in obsidione contra Ierusalem.
CEI 2008 Zc"Ecco, io farò di Gerusalemme come una coppa che dà le vertigini a tutti i popoli vicini, e anche Giuda sarà in angoscia nell'assedio contro Gerusalemme.
12,2  La coppa è un simbolo della collera di Dio e del suo castigo.
Nova Vulgata 12,3Et erit: in die illa ponam Ierusalem lapidem portandum cunctis populis; om-nes portantes eam concisione lacerabuntur, et colligentur adversus eam omnes gentes terrae.
CEI 2008 Zc12,3In quel giorno io farò di Gerusalemme come una pietra pesante per tutti i popoli: quanti vorranno sollevarla ne resteranno graffiati; contro di essa si raduneranno tutte le nazioni della terra.
Nova Vulgata 12,4In die illa, dicit Dominus, percutiam omnem equum in stuporem et ascenso-rem eius in amentiam; et super domum Iudae aperiam oculos meos et omnem equum populorum percutiam caecitate.
CEI 2008 Zc12,4In quel giorno - oracolo del Signore - colpirò tutti i cavalli di terrore, e i loro cavalieri di pazzia; mentre sulla casa di Giuda terrò aperti i miei occhi, colpirò di cecità tutti i cavalli dei popoli.
Nova Vulgata Et dicent duces Iudae in corde suo: “Robur habitantium Ierusalem est in Domino exercituum, Deo eorum”.
5 Habitantium – Lege  cum ms Targ lejōše; TM «mihi habitantes»
CEI 2008 Zc12,5Allora i capi di Giuda penseranno: "La forza dei cittadini di Gerusalemme sta nel Signore degli eserciti, loro Dio".
Nova Vulgata In die illa ponam duces Iudae sicut ollam ignis super ligna et sicut facem ignis super fenum; et devorabunt ad dexteram et ad sinistram omnes populos in cir-cuitu, et habitabitur Ierusalem rursus in loco suo.
6 In loco suo – Lege cum ms Graeco; TM addit «in Ierusalem»
CEI 2008 Zc12,6In quel giorno farò dei capi di Giuda come un braciere acceso in mezzo a una catasta di legna e come una torcia ardente fra i covoni; essi divoreranno a destra e a sinistra tutti i popoli vicini. Solo Gerusalemme resterà al suo posto.
Nova Vulgata Et salvabit Dominus prius tabernacula Iudae, ut non elevetur gloria domus David et gloria habitantium Ierusalem contra Iudam.
7 Habitantium – Lege cum nonnullis mss Hebraicis et verss jōše; TM «habitantis»
CEI 2008 Zc12,7Il Signore salverà in primo luogo le tende di Giuda, perché la gloria della casa di Davide e la gloria degli abitanti di Gerusalemme non cresca più di quella di Giuda.
Nova Vulgata In die illa proteget Dominus habitatores Ierusalem; et erit, qui offenderit ex eis in die illa quasi David, et domus David quasi Deus, sicut angelus Domini in conspectu eorum.
8 Habitatores – Lege cum nonnullis mss Hebraicis et verss jōše; TM «habitatorem»
CEI 2008 Zc12,8In quel giorno il Signore farà da scudo agli abitanti di Gerusalemme e chi tra loro vacilla diverrà come Davide e la casa di Davide come Dio, come l'angelo del Signore davanti a loro.
Nova Vulgata
12,9Et erit: in die illa quaeram conterere omnes gentes, quae veniunt contra Ie-rusalem,
CEI 2008 ZcIn quel giorno io mi impegnerò a distruggere tutte le nazioni che verranno contro Gerusalemme.
12,9-14  Lutto per colui che è stato trafitto
 Il brano introduce un misterioso personaggio, che è stato trafitto (v. 10) e per il quale i capi e il popolo compiono un grande lutto nazionale. Il contesto fa pensare che questo personaggio sia in qualche modo legato alla salvezza che il Signore dona al popolo. Anche per questo motivo, il vangelo di Giovanni ha potuto intendere il brano in riferimento a Gesù, trafitto sulla croce (il v. 10 è citato in Gv 19,37; Ap 1,7).
Nova Vulgata et effundam super domum David et super habitatores Ierusalem spiritum gra-tiae et precum; et aspicient ad me. Quem confixerunt, plangent quasi planctu super unigenitum et dolebunt super eum, ut doleri solet super primogeni-tum.
10 Habitatores – Lege cum nonnullis mss Hebraicis et verss jōše; TM «habitatorem»
Dolebunt – Lege cum Vg wehāme; TM «et dolebit»
CEI 2008 Zc12,10Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a me, colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito.
Nova Vulgata 12,11In die illa magnus erit planctus in Ierusalem sicut planctus Adadremmon in campo Mageddo;
CEI 2008 ZcIn quel giorno grande sarà il lamento a Gerusalemme, simile al lamento di Adad-Rimmon nella pianura di Meghiddo.
12,11 Adad-Rimmon: divinità semitica di cui si celebrava la morte e poi la risurrezione, in collegamento con il ciclo delle stagioni.
Nova Vulgata 12,12et planget terra, singulae familiae seorsum:
CEI 2008 ZcFarà lutto il paese, famiglia per famiglia:

la famiglia della casa di Davide a parte
e le loro donne a parte;
la famiglia della casa di Natan a parte
e le loro donne a parte;
12,12 Natan: un figlio di Davide (vedi 2Sam 5,14).
Nova Vulgata
12,13familia domus David seorsum

et mulieres eorum seorsum;

familia domus Nathan seorsum

et mulieres eorum seorsum;
CEI 2008 Zc12,13la famiglia della casa di Levi a parte
e le loro donne a parte;
la famiglia della casa di Simei a parte
e le loro donne a parte;
Nova Vulgata
12,14omnes reliquae familiae, singulae familiae seorsum
et mulieres eorum seorsum.
CEI 2008 Zc12,14tutte le altre famiglie a parte
e le loro donne a parte.