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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Sapientiae - 18

Sapientiae

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CEI 2008

Nova Vulgata 18 18,1Sanctis autem tuis maxima erat lux;
et horum quidem vocem illi audiebant, sed figuram non videbant
et, quia non et ipsi eadem passi erant, magnificabant;
CEI 2008 Sap Per i tuoi santi invece c'era una luce grandissima;
quegli altri, sentendone le voci, senza vederne l'aspetto,
li proclamavano beati, perché non avevano sofferto come loro
18,1-4 La luce illumina il cammino degli Israeliti
Nova Vulgata
18,2quoniam autem, qui ante laesi erant, non laedebant, gratias agebant
et, quod eos ante distulissent, donum petebant.
CEI 2008 Sap18,2e li ringraziavano perché non nuocevano loro,
pur avendo subìto un torto,
e imploravano perdono delle passate inimicizie.
Nova Vulgata
18,3Propter quod ignis ardentem columnam,
ducem ignotae viae,
et solem sine laesura gloriosae peregrinationis praestitisti.
CEI 2008 Sap18,3Invece desti loro una colonna di fuoco,
come guida di un viaggio sconosciuto
e sole inoffensivo per un glorioso migrare in terra straniera.
Nova Vulgata
18,4Digni quidem illi carere luce
et pati carcerem tenebrarum,
qui inclusos custodierant filios tuos,
per quos incipiebat incorruptum legis lumen saeculo dari.
CEI 2008 Sap18,4Meritavano di essere privati della luce e imprigionati nelle tenebre
quelli che avevano tenuto chiusi in carcere i tuoi figli,
per mezzo dei quali la luce incorruttibile della legge
doveva essere concessa al mondo.
Nova Vulgata
18,5Cum cogitarent iustorum occidere infantes
— et uno exposito filio et liberato —
in traductionem illorum multitudinem filiorum abstulisti
et pariter illos perdidisti in aqua valida.
CEI 2008 SapPoiché essi avevano deliberato di uccidere i neonati dei santi
- e un solo bambino fu esposto e salvato -,
tu per castigo hai tolto di mezzo la moltitudine dei loro figli,
facendoli perire tutti insieme nell'acqua impetuosa.
18,5-19  La morte dei nemici e la salvezza dei giusti
 La strage dei primogeniti egiziani è narrata in Es 11-12. Ad essa viene contrapposta la salvezza dei figli dei giusti (vv. 7-8). La strage è il castigo inferto da Dio agli Egiziani, perché il loro re aveva ordinato di uccidere i figli maschi degli Ebrei (Es 1,16). La notte in cui questa strage avviene è presentata nella cornice della Pasqua: mentre gli Ebrei celebrano la festa di liberazione, gli Egiziani assistono impotenti alla morte dei primogeniti.
Nova Vulgata
18,6Illa nox ante cognita est a patribus nostris,
ut vere scientes, quibus iuramentis crediderunt,
animaequiores essent.
CEI 2008 Sap18,6Quella notte fu preannunciata ai nostri padri,
perché avessero coraggio,
sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltà.
Nova Vulgata
18,7Suscepta est a populo tuo sanitas quidem iustorum,
iniustorum autem exterminatio;
CEI 2008 Sap18,7Il tuo popolo infatti era in attesa
della salvezza dei giusti, della rovina dei nemici.
Nova Vulgata
18,8sicut enim punivisti adversarios,
sic et nos provocans magnificasti.
CEI 2008 Sap18,8Difatti come punisti gli avversari,
così glorificasti noi, chiamandoci a te.
Nova Vulgata
18,9Absconse enim sacrificabant iusti pueri bonorum
et divinitatis legem in concordia disposuerunt;
similiter et bona et pericula recepturos sanctos
patrum iam ante decantantes laudes.
CEI 2008 SapI figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto
e si imposero, concordi, questa legge divina:
di condividere allo stesso modo successi e pericoli,
intonando subito le sacre lodi dei padri.
18,9  L’offerta dei sacrifici in segreto si riferisce all’immolazione dell’agnello pasquale. Le sacre lodi dei padri sono i salmi “pasquali”, quelli cioè che cantano le grandi opere di Dio in favore del suo popolo (Sal 113-118; 136).
Nova Vulgata
18,10Resonabat autem inconveniens inimicorum clamor,
et flebilis perferebatur vox ploratorum infantium.
CEI 2008 Sap18,10Faceva eco il grido discorde dei nemici
e si diffondeva il lamento di quanti piangevano i figli.
Nova Vulgata
18,11Simili autem poena servus cum domino afflictus est,
et popularis homo regi similia passus;
CEI 2008 Sap18,11Con la stessa pena il servo era punito assieme al padrone,
l'uomo comune soffriva le stesse pene del re.
Nova Vulgata
18,12similiter ergo omnes uno nomine mortis
mortuos habebant innumerabiles.
Nec enim ad sepeliendum vivi sufficiebant,
quoniam uno momento,
quae erat praeclarior generatio illorum, exterminata erat.
CEI 2008 Sap18,12Tutti insieme, nello stesso modo,
ebbero innumerevoli morti,
e i vivi non bastavano a seppellirli,
perché in un istante fu sterminata la loro prole più nobile.
Nova Vulgata
18,13De omnibus enim non credentes propter veneficia,
in exterminio primogenitorum
confessi sunt populum filium Dei esse.
CEI 2008 Sap18,13Quanti erano rimasti increduli a tutto per via delle loro magie,
allo sterminio dei primogeniti confessarono
che questo popolo era figlio di Dio.
Nova Vulgata
18,14Cum enim quietum silentium contineret omnia,
et nox in suo cursu medium iter haberet,
CEI 2008 Sap18,14Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose,
e la notte era a metà del suo rapido corso,
Nova Vulgata
18,15omnipotens sermo tuus de caelo a regalibus sedibus
durus bellator in mediam exterminii terram prosilivit,
gladium acutum insimulatum imperium tuum portans;
CEI 2008 Sap18,15la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale,
guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio,
portando, come spada affilata, il tuo decreto irrevocabile
Nova Vulgata
18,16et stans replevit omnia morte
et usque ad caelum attingebat stans in terra.
CEI 2008 Sap18,16e, fermatasi, riempì tutto di morte;
toccava il cielo e aveva i piedi sulla terra.
Nova Vulgata
18,17Tunc continuo visus somniorum terribilium turbaverunt illos,
et timores supervenerunt insperati,
CEI 2008 Sap18,17Allora improvvisi fantasmi di sogni terribili li atterrivano
e timori inattesi piombarono su di loro.
Nova Vulgata
18,18et alius alibi proiectus semivivus,
propter quam moriebatur causam, demonstrabat.
CEI 2008 Sap18,18Cadendo mezzi morti qua e là,
mostravano quale fosse la causa della loro morte.
Nova Vulgata
18,19Visiones enim, quae illos turbaverunt, haec praemonebant,
ne inscii quare mala patiebantur, perirent.
CEI 2008 Sap18,19Infatti i loro sogni terrificanti li avevano preavvisati,
perché non morissero ignorando il motivo delle loro sofferenze.
Nova Vulgata
18,20Tetigit autem et iustos tentatio mortis,
et interitus in eremo factus est multitudinis,
sed non diu permansit ira tua.
CEI 2008 SapL'esperienza della morte colpì anche i giusti
e nel deserto ci fu il massacro di una moltitudine,
ma l'ira non durò a lungo,
18,20-25  Minaccia di sterminio per Israele e intercessione di Aronne
 Nel deserto ci fu anche un intervento punitivo da parte di Dio nei confronti del proprio popolo, che si era ribellato (ribellione di Core, Nm 16,1-3, e mormorazione di tutto Israele contro Mosè e Aronne, Nm 17,6-15). L’autore riflette su questo fatto e risponde all’obiezione di chi sostiene che non esisterebbe distinzione tra giusti e ingiusti. L’ira di Dio, egli dice, non durò a lungo (v. 20), ma venne placata dalla preghiera di Aronne (v. 21).
Nova Vulgata
18,21Properans enim homo sine querela propugnavit,
proferens servitutis suae scutum:
orationem et per incensum deprecationem;
restitit irae et finem imposuit necessitati,
ostendens quoniam tuus est famulus.
CEI 2008 Sap18,21perché un uomo irreprensibile si affrettò a difenderli,
avendo portato le armi del suo ministero,
la preghiera e l'incenso espiatorio;
si oppose alla collera e mise fine alla sciagura,
mostrando di essere il tuo servitore.
Nova Vulgata
18,22Vicit autem iram non in virtute corporis,
nec armaturae potentia,
sed verbo illum, qui se vexabat, subiecit,
iuramenta parentum et testamentum commemorans.
CEI 2008 Sap18,22Egli vinse la collera divina non con la forza del corpo
né con la potenza delle armi,
ma con la parola placò colui che castigava,
ricordando i giuramenti e le alleanze dei padri.
Nova Vulgata
18,23Cum enim iam acervatim cecidissent super alterutrum mortui,
interstitit et amputavit impetum
et divisit illam, quae ad vivos ducebat, viam.
CEI 2008 Sap18,23Quando ormai i morti erano caduti a mucchi gli uni sugli altri,
egli, ergendosi là in mezzo, arrestò l'ira
e le tagliò la strada che conduceva verso i viventi.
Nova Vulgata
18,24In veste enim poderis, quam habebat, totus erat orbis terrarum,
et parentum magnalia in quattuor ordinum lapidum sculptura,
et magnificentia tua in diademate capitis illius.  
CEI 2008 SapSulla sua veste lunga fino ai piedi portava tutto il mondo,
le glorie dei padri scolpite su quattro file di pietre preziose
e la tua maestà sopra il diadema della sua testa.
18,24  portava tutto il mondo: la veste sacerdotale con i suoi ricami era simbolo dell’universo; sulle pietre preziose del pettorale erano incisi i nomi dei capostipiti delle tribù d’Israele (dodici, disposti su quattro file); sul diadema era incisa la frase: “Consacrato al Signore” (Es 28,36; Sir 45,6-22).
Nova Vulgata
18,25His cessit, qui exterminabat, et haec extimuit;
erat enim sola tentatio irae sufficiens.
CEI 2008 SapDi fronte a queste insegne lo sterminatore indietreggiò, ebbe paura,
perché bastava questa sola prova dell'ira divina.


18,25  lo sterminatore: personificazione del castigo o flagello di Dio (Nm 17,12-15).