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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Proverbiorum - 25

Proverbiorum

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Interconfessionale

Nova Vulgata 25 25,1Hae quoque parabolae Salomonis, quas transcripserunt viri Ezechiae regis Iudae.
Interconfessionale PrvEcco altri proverbi di Salomone
raccolti dagli scrivani di Ezechia, re di Giuda.
Rimandi
25,1 Ezechia, re di Giuda 2 Re 18,1-8.
Note al Testo
25,1 Ezechia: fu re di Giuda negli anni 716-687 a.C.
Nova Vulgata
25,2Gloria Dei est celare verbum,

et gloria regum investigare sermonem.
Interconfessionale PrvÈ grandezza per Dio agire nel mistero;
grande quel re che indaga e scopre.
Rimandi
25,2 Dio agisce nel mistero Dt 29,28; Rm 11,33+; cfr. Tb 12,7.
Nova Vulgata
25,3Caelum prae altitudine et terra prae profunditate,

et cor regum inscrutabile.
Interconfessionale Prv25,3Alto è il cielo, profonda la terra,
insondabile il cuore del re.
Nova Vulgata
25,4Aufer scorias de argento,

et egredietur vas pro argentario.
Interconfessionale Prv25,4Togli le scorie dall’argento,
e l’orafo ne farà un bel vaso.
Nova Vulgata
25,5Aufer impium de conspectu regis,

et firmabitur iustitia thronus eius.
Interconfessionale PrvAllontana gli empi dal re
e il suo governo sarà più saldo e più giusto.
Rimandi
25,5 il suo governo sarà saldo Prv 29,14+.
Nova Vulgata
25,6Ne gloriosus appareas coram rege

et in loco magnorum ne steteris.
Interconfessionale Prv25,6Non darti arie davanti al re,
non metterti nei posti d’onore:
Nova Vulgata
25,7Melius est enim ut dicatur tibi: «Ascende huc»,

quam ut humilieris coram principe.
Interconfessionale Prvmeglio sentirti dire: «Prendi un posto migliore!».
piuttosto che essere umiliato
davanti a uno più importante.
Rimandi
25,7 Prendi un posto migliore Lc 14,7-11.
Nova Vulgata
25,8Quae viderunt oculi tui,

ne proferas in iurgio cito,

quoniam quid facies postea,

cum dehonestaverit te amicus tuus?
Interconfessionale Prv25,8Non aver troppa fretta
di riferire al giudice quel che hai visto.
Altrimenti cosa farai, alla fine,
se un altro testimone
proverà che ti sei sbagliato?
Nova Vulgata
25,9Causam tuam tracta cum amico tuo

et secretum extranei ne reveles,
Interconfessionale Prv25,9Discuti la tua causa col tuo avversario,
senza rivelare le confidenze degli altri.
Nova Vulgata
25,10ne forte insultet tibi, cum audierit,

et contumelia tua revocari non poterit.
Interconfessionale Prv25,10Altrimenti perdi la fiducia di quelli che ascoltano
e il tuo discredito sarebbe irreparabile.
Nova Vulgata
25,11Mala aurea in ornatibus argenteis,

verbum prolatum in tempore suo.
Interconfessionale PrvUna parola detta a tempo giusto
è come un disegno d’oro su un vassoio d’argento;
Note al Testo
25,11 un disegno d’oro: altri: pomi d’oro.
Nova Vulgata
25,12Inauris aurea et margaritum fulgens

sapiens, qui arguit super aurem audientem.
Interconfessionale Prv25,12il rimprovero di un saggio
per chi ascolta docilmente
è come anello d’oro o collana preziosa.
Nova Vulgata
25,13Sicut frigus nivis in die messis,

ita legatus fidelis ei, qui misit eum:

animam ipsius recreat.
Interconfessionale Prv25,13Come il fresco della neve al tempo della mietitura
è un messaggero fedele per chi lo manda:
conforta l’animo del suo padrone.
Nova Vulgata
25,14Nubes et ventus et pluviae non sequentes

vir gloriosus et promissa non complens.
Interconfessionale Prv25,14Nuvole e vento senza una goccia di pioggia:
tale è chi promette regali e non li fa.
Nova Vulgata
25,15Mel invenisti? Comede, quod sufficit tibi,

ne forte satiatus evomas illud.
Interconfessionale PrvCon la pazienza si persuade anche un governante,
lingua tenera spezza anche le ossa.
Note al Testo
25,15 un governante: altri: un giudice.
Nova Vulgata
25,17Subtrahe pedem tuum de domo proximi tui,

ne quando satiatus oderit te.
Interconfessionale Prv25,17Non andar troppo spesso in casa di un amico,
perché non si stanchi e gli diventi antipatico.
Nova Vulgata
25,18Malleus et gladius et sagitta acuta

homo, qui loquitur contra proximum suum falsum testimonium.
Interconfessionale PrvUn’accusa falsa contro il prossimo
è come una mazza, una spada o una freccia appuntita.
Rimandi
25,18 Un’accusa falsa Prv 6,19+.
Nova Vulgata
25,19Dens putridus et pes vacillans,

qui sperat super infideli in die angustiae.
Interconfessionale Prv25,19Fidarsi di un traditore nel momento del pericolo
è come masticare con un dente cariato
e camminare con un piede slogato.
Nova Vulgata
25,20Sicut exuens pallium in die frigoris,

sicut acetum in nitro,

qui cantat carmina cordi tristi.
Interconfessionale Prv25,20Cantare allegre canzoni a uno che soffre
è come togliergli il mantello in un giorno di freddo
o mettergli aceto su una piaga viva.
Nova Vulgata
Si esurierit inimicus tuus, ciba illum;

si sitierit, pota illum:
21 Vg cum Gr et Syr omittit pane post ciba illum; Gr et Syr omittunt aquam post pota illum, contra TM
Interconfessionale PrvSe il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare;
se ha sete, dagli da bere.
Rimandi
25,21-22 testo citato da Rm 12,20.
Nova Vulgata
25,22prunas enim congregabis super caput eius,

et Dominus reddet tibi.
Interconfessionale PrvCosì lo farai arrossire di vergogna
e il Signore ti ricompenserà.
Note al Testo
25,22 lo farai arrossire di vergogna: altri: ammasserai carboni ardenti sul suo capo.
Nova Vulgata
25,23Ventus aquilo parturit pluvias,

et faciem tristem lingua detrahens.
Interconfessionale Prv25,23Il vento del nord porta la pioggia,
la lingua pettegola porta la collera.
Nova Vulgata
25,24Melius est sedere in angulo domatis

quam cum muliere litigiosa et in domo communi.
Interconfessionale PrvMeglio abitare in un angolo del tetto
che vivere in casa con una moglie litigiosa.
Rimandi
25,24 una moglie litigiosa Prv 19,13+.
Nova Vulgata
25,25Aqua frigida animae sitienti

et nuntius bonus de terra longinqua.
Interconfessionale Prv25,25Acqua fresca per una gola assetata
è una buona notizia da un paese lontano.
Nova Vulgata
25,26Fons turbatus pede et vena corrupta

iustus cadens coram impio.
Interconfessionale Prv25,26Il giusto che vacilla davanti al malvagio
è come una sorgente inquinata,
fontana che si intorbida.
Nova Vulgata
25,27Mel nimium comedere non est bonum,

nec quaestus gloriae est gloria.
Interconfessionale PrvTroppo miele e troppe lodi
sono indigesti.
Note al Testo
25,27 Troppo miele… indigesti: altri: Mangiare troppo miele non è bene, ma scrutare le cose difficili è un onore.
Nova Vulgata
25,28Urbs diruta et absque muro

vir, qui non potest cohibere spiritum suum.
Interconfessionale Prv25,28Città indifesa e senza mura
è l’uomo che non sa dominarsi.