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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Leviticus - 22

Leviticus

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CEI 2008

Nova Vulgata 22 22,1Locutus quoque est Dominus ad Moysen dicens:
CEI 2008 Lv22,1 Il Signore parlò a Mosè e disse:
Nova Vulgata 22,2«Loquere ad Aaron et ad filios eius, ut caveant ab his, quae consecrata sunt filiorum Israel, et non contaminent nomen sanctum meum, quae ipsi offerunt mihi. Ego Dominus.
CEI 2008 Lv22,2"Parla ad Aronne e ai suoi figli: trattino con rispetto le offerte sante degli Israeliti e non profanino il mio santo nome, perché sono offerte consacrate a me. Io sono il Signore.
Nova Vulgata
22,3Dic ad eos pro posteris vestris: Omnis homo, qui accesserit de omni stirpe vestra ad sancta, quae consecraverunt filii Israel Domino, in immunditia sua, peribit coram me. Ego Dominus.
CEI 2008 Lv22,3Di' loro: "Nelle generazioni future ogni uomo della vostra discendenza che si accosterà in stato di impurità alle offerte sante, consacrate dagli Israeliti in onore del Signore, sarà eliminato dalla mia presenza. Io sono il Signore.
Nova Vulgata
22,4Homo de semine Aaron, qui fuerit leprosus aut patiens fluxum, non vescetur de his, quae sanctificata sunt, donec sanetur. Qui tetigerit omne, quod immundum est ex mor tuo, vel vir, ex quo egreditur semen,
CEI 2008 Lv22,4Nessun uomo della stirpe di Aronne affetto da lebbra o da gonorrea potrà mangiare le offerte sante, finché non sia puro. Così sarà per chi toccherà qualsiasi cosa impura a causa di un cadavere o per chi avrà perdite seminali,
Nova Vulgata 22,5et qui tangit reptile, quo polluitur, vel hominem, quo polluitur qualibet immunditia illius,
CEI 2008 Lv22,5oppure per chi toccherà un rettile che lo rende impuro o una persona che lo rende impuro, qualunque sia la sua impurità.
Nova Vulgata 22,6immundus erit usque ad vesperum et non vescetur his, quae sanctificata sunt; sed cum laverit carnem suam aqua,
CEI 2008 Lv22,6Colui che avrà avuto tali contatti resterà impuro fino alla sera e non mangerà le offerte sante prima di essersi lavato il corpo nell'acqua;
Nova Vulgata 22,7et occubuerit sol, tunc mundatus vescetur de sanctificatis, quia cibus illius est.
CEI 2008 Lv22,7dopo il tramonto del sole sarà puro e allora potrà mangiare le offerte sante, perché esse sono il suo cibo.
Nova Vulgata 22,8Morticinum et dilaceratum a bestia non comedent, nec polluentur in eis. Ego Dominus.
CEI 2008 Lv22,8Non mangerà carne di bestia morta naturalmente o sbranata, per non rendersi impuro. Io sono il Signore.
Nova Vulgata 22,9Custodient praeceptum meum, ut non habeant super illo peccatum et propterea moriantur, cum polluerint illud; ego Dominus, qui sanctifico eos.
CEI 2008 Lv22,9Osserveranno dunque ciò che ho comandato, altrimenti porteranno la pena del loro peccato e moriranno per aver commesso profanazioni. Io sono il Signore che li santifico.
Nova Vulgata
22,10Omnis alienigena non comedet de sanctificatis, inquilinus sacerdotis et mercennarius non vescentur ex eis.
CEI 2008 LvNessun profano mangerà le offerte sante; né l'ospite di un sacerdote né il salariato potrà mangiare le offerte sante.
22,10 profano: il termine ebraico significa anche straniero. Qui indica colui che è estraneo al santuario.
Nova Vulgata 22,11Quem autem sacerdos emerit, et qui vernaculus domus eius fuerit, hi comedent ex eis.
CEI 2008 Lv22,11Ma una persona che il sacerdote avrà comprato con il proprio denaro ne potrà mangiare, e così anche lo schiavo che gli è nato in casa: costoro potranno mangiare il suo cibo.
Nova Vulgata 22,12Si filia sacerdotis cuilibet ex populo nupta fuerit, de muneribus, quae sanctificata sunt, non vescetur;
CEI 2008 Lv22,12Se la figlia di un sacerdote è sposata con un profano, non potrà mangiare del contributo delle offerte sante.
Nova Vulgata 22,13sin autem vidua vel repudiata et absque liberis reversa fuerit ad domum patris sui, sicut puella consueverat, aletur cibo patris sui. Omnis alienigena comedendi ex eo non habet potestatem.
CEI 2008 Lv22,13Se invece la figlia del sacerdote è rimasta vedova o è stata ripudiata e non ha figli, ed è tornata ad abitare da suo padre come quando era giovane, potrà mangiare il cibo del padre; ma nessun profano potrà mangiarne.
Nova Vulgata
22,14Qui comederit de sanctificatis per ignorantiam, addet quintam partem cum eo, quod comedit, et dabit sacerdoti sanctificatum.
CEI 2008 Lv22,14Se uno mangia inavvertitamente di un'offerta santa, darà al sacerdote il valore dell'offerta santa, aggiungendovi un quinto.
Nova Vulgata 22,15Nec contaminabunt sanctificata filiorum Israel, quae tamquam munus offerunt Domino,
CEI 2008 Lv22,15I sacerdoti non profaneranno dunque le offerte sante degli Israeliti, che essi prelevano per il Signore,
Nova Vulgata 22,16ne inducant super eos iniquitatem delicti, cum illi sanctificata sua comederint. Ego Dominus, qui sanctifico».
CEI 2008 Lv22,16e non faranno portare loro il peso della colpa di cui si renderebbero colpevoli, mangiando le loro offerte sante; poiché io sono il Signore che le santifico"".
Nova Vulgata
22,17Locutus est Dominus ad Moysen dicens:
CEI 2008 Lv22,17Il Signore parlò a Mosè e disse:
Nova Vulgata 22,18«Loquere ad Aaron et filios eius et ad omnes filios Israel dicesque ad eos: Homo de domo Israel et de advenis, qui habitant apud vos, qui obtulerit oblationem suam vel vota solvens vel sponte offerens, quidquid illud obtulerit in holocaustum Domino,
CEI 2008 Lv22,18"Parla ad Aronne, ai suoi figli, a tutti gli Israeliti dicendo loro: "Chiunque della casa d'Israele o dei forestieri dimoranti in Israele presenterà la sua offerta, per qualsiasi voto o dono spontaneo, da presentare come olocausto in onore del Signore,
Nova Vulgata 22,19in beneplacitum pro vobis offeratur masculus immaculatus ex bobus et ex ovibus et ex capris;
CEI 2008 Lv22,19per essere gradito, dovrà offrire un maschio, senza difetto, di bovini, di pecore o di capre.
Nova Vulgata 22,20si maculam habuerit, non offeretis, quia non erit vobis acceptabile.
CEI 2008 Lv22,20Non offrirete nulla con qualche difetto, perché non sarebbe gradito.
Nova Vulgata
22,21Homo, qui obtulerit victimam pacificorum Domino, vel vota solvens vel sponte offerens tam de bobus quam de ovibus immaculatum offeret, ut acceptabile sit; omnis macula non erit in eo.
CEI 2008 Lv22,21Se qualcuno presenterà al Signore, in sacrificio di comunione, un bovino o un ovino, sia per adempiere un voto sia come offerta spontanea, la vittima, perché sia gradita, dovrà essere perfetta e non avere alcun difetto.
Nova Vulgata 22,22Si caecum fuerit, si fractum, si mutilum, si verrucam habens aut scabiem vel impetiginem, non offeretis ea Domino nec in incensum dabitis ex eis super altare Domino.
CEI 2008 Lv22,22Non presenterete in onore del Signore nessuna vittima cieca o storpia o mutilata o con ulcere o con la scabbia o con piaghe purulente; non ne farete sull'altare un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.
Nova Vulgata 22,23Bovem et ovem deformem et debilem voluntarie offerre potes; votum autem ex his solvi non potest.
CEI 2008 Lv22,23Un capo di bestiame grosso o minuto che sia deforme o atrofizzato, potrai offrirlo come dono spontaneo, ma non sarà gradito come sacrificio votivo.
Nova Vulgata 22,24Omne animal, quod vel contritis vel tusis vel sectis ablatisque testiculis est, non offeretis Domino, et in terra vestra hoc omnino ne faciatis.
CEI 2008 Lv22,24Non offrirete al Signore un animale con i testicoli ammaccati o contusi o strappati o tagliati. Tali cose non farete nella vostra terra
Nova Vulgata 22,25De manu alienigenae non offeretis cibum Dei vestri ex omnibus his animalibus, quia corrupta et maculata sunt omnia; non erunt in beneplacitum pro vobis».
CEI 2008 Lv22,25né prenderete dalle mani dello straniero alcuna di queste vittime per offrirla come cibo in onore del vostro Dio; essendo mutilate, difettose, non sarebbero gradite a vostro favore"".
Nova Vulgata
22,26Locutusque est Dominus ad Moysen dicens:
CEI 2008 Lv22,26Il Signore parlò a Mosè e disse:
Nova Vulgata 22,27«Bos, ovis et capra, cum genita fuerint, septem diebus erunt sub ubere matris suae; die autem octavo et deinceps erunt acceptabile munus incensi Domino.
CEI 2008 Lv22,27"Quando nascerà un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni presso la madre; dall'ottavo giorno in poi, sarà gradito come vittima da consumare con il fuoco per il Signore.
Nova Vulgata 22,28Sive illa bos sive ovis non immolabuntur una die cum fetibus suis.
CEI 2008 Lv22,28Non scannerete mucca o pecora lo stesso giorno con il suo piccolo.
Nova Vulgata
22,29Si sacrificaveritis hostiam pro gratiarum actione Domino, sacrificabitis, ut possit esse placabilis.
CEI 2008 Lv22,29Quando offrirete al Signore un sacrificio di ringraziamento, offritelo in modo che sia gradito.
Nova Vulgata 22,30Eodem die comedetis eam; non remanebit quidquam in mane alterius diei. Ego Dominus.
CEI 2008 Lv22,30La vittima sarà mangiata il giorno stesso; non ne farete avanzare nulla fino al mattino. Io sono il Signore.
Nova Vulgata
22,31Custodite mandata mea et facite ea. Ego Dominus.
CEI 2008 Lv22,31Osserverete dunque i miei comandi e li metterete in pratica. Io sono il Signore.
Nova Vulgata 22,32Ne polluatis nomen meum sanctum, ut sanctificer in medio filiorum Israel. Ego Dominus, qui sanctifico vos
CEI 2008 Lv22,32Non profanerete il mio santo nome, affinché io sia santificato in mezzo agli Israeliti. Io sono il Signore che vi santifico,
Nova Vulgata 22,33et eduxi de terra Aegypti, ut essem vobis in Deum. Ego Dominus».
CEI 2008 Lv22,33che vi ho fatto uscire dalla terra d'Egitto per essere vostro Dio. Io sono il Signore".