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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Lamentationes - 4

Lamentationes

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CEI 2008

Nova Vulgata 4
4,1ALEPH. Quomodo obscuratum est aurum,
mutatum est obryzum optimum!
Dispersi sunt lapides sancti
in capite omnium platearum.
CEI 2008 Lam
Alef 1 Come si è annerito l'oro,
come si è alterato l'oro migliore!
Sono disperse le pietre sante
all'angolo di ogni strada.
4,1 QUARTA LAMENTAZIONE: IL PECCATO DEL POPOLO (4,1-22)
 Come si è annerito l’oro: forse un riferimento al tesoro del tempio. Può essere però anche un’immagine poetica d’Israele, che a Dio era più caro e prezioso dell’oro.
Nova Vulgata
4,2BETH. Filii Sion incliti
et ponderati auro primo,
quomodo reputati sunt in vasa testea,
opus manuum figuli!
CEI 2008 Lam4,2
Bet 2I preziosi figli di Sion,
valutati come oro fino,
come sono stimati quali vasi di creta,
lavoro delle mani di vasaio!
Nova Vulgata
4,3GHIMEL. Sed et thoes nudaverunt mammam,
lactaverunt catulos suos;
filia populi mei crudelis
quasi struthio in deserto.
CEI 2008 Lam
Ghimel 3Persino gli sciacalli porgono le mammelle
e allattano i loro cuccioli,
ma la figlia del mio popolo è divenuta crudele
come gli struzzi nel deserto.
4,3 come gli struzzi: si riteneva che lo struzzo non si curasse dei suoi piccoli (vedi  Gb 39,13-18).
Nova Vulgata
4,4DALETH. Adhaesit lingua lactantis
ad palatum eius in siti;
parvuli petierunt panem,
et non erat qui frangeret eis.
CEI 2008 Lam4,4
Dalet 4La lingua del lattante si è attaccata
al palato per la sete;
i bambini chiedevano il pane
e non c'era chi lo spezzasse loro.
Nova Vulgata
4,5HE. Qui vescebantur voluptuose,
interierunt in viis;
qui nutriebantur in coccinis,
amplexati sunt stercora.
CEI 2008 Lam4,5
He 5Coloro che si cibavano di leccornie
languiscono lungo le strade;
coloro che erano allevati sulla porpora
abbracciano letame.
Nova Vulgata
4,6VAU. Et maior effecta est iniquitas filiae populi mei
peccato Sodomae,
quae subversa est in momento,
et non laborabant in ea manus.
CEI 2008 Lam4,6
Vau 6Grande è stata l'iniquità della figlia del mio popolo,
più del peccato di Sòdoma,
la quale fu distrutta in un attimo,
senza fatica di mani.
Nova Vulgata
4,7ZAIN. Candidiores nazaraei eius nive,
nitidiores lacte,
rubicundiores in corpore coralliis,
sapphirus aspectus eorum.
CEI 2008 Lam4,7
Zain 7I suoi giovani erano più splendenti della neve,
più candidi del latte;
avevano il corpo più roseo dei coralli,
era zaffìro la loro figura.
Nova Vulgata
4,8HETH. Denigrata est super carbones facies eorum,
et non sunt cogniti in plateis:
adhaesit cutis eorum ossibus,
aruit et facta est quasi lignum.
CEI 2008 Lam4,8
Het 8Ora il loro aspetto s'è fatto più scuro della fuliggine,
non si riconoscono più per le strade;
si è raggrinzita la loro pelle sulle ossa,
è divenuta secca come legno.
Nova Vulgata
4,9TETH. Melius fuit occisis gladio
quam interfectis fame,
quoniam isti extabuerunt consumpti
a sterilitate terrae.
CEI 2008 Lam4,9
Tet 9Più fortunati gli uccisi di spada
che i morti per fame,
caduti estenuati
per mancanza dei prodotti del campo.
Nova Vulgata
4,10IOD. Manus mulierum misericordium
coxerunt filios suos:
facti sunt cibus earum
in contritione filiae populi mei.
CEI 2008 Lam4,10
Iod 10Mani di donne, già inclini a pietà,
hanno cotto i loro bambini,
che sono divenuti loro cibo
nel disastro della figlia del mio popolo.
Nova Vulgata
4,11CAPH. Complevit Dominus furorem suum,
effudit iram indignationis suae;
et succendit ignem in Sion,
qui devoravit fundamenta eius.
CEI 2008 Lam4,11
Caf 11Il Signore ha esaurito la sua collera,
ha rovesciato l'ira ardente;
ha acceso in Sion un fuoco
che ha divorato le sue fondamenta.
Nova Vulgata
4,12LAMED. Non crediderunt reges terrae
et universi habitatores orbis,
quoniam ingrederetur hostis et inimicus
per portas Ierusalem.
CEI 2008 Lam4,12
Lamed 12Non credevano i re della terra
e tutti gli abitanti del mondo
che l'avversario e il nemico sarebbero penetrati
entro le porte di Gerusalemme.
Nova Vulgata
4,13MEM. Propter peccata prophetarum eius
et iniquitates sacerdotum eius,
qui effuderunt in medio eius
sanguinem iustorum.
CEI 2008 Lam4,13
Mem 13Fu per i peccati dei suoi profeti,
per le iniquità dei suoi sacerdoti,
che versarono in mezzo ad essa
il sangue dei giusti.
Nova Vulgata
4,14NUN. Erraverunt caeci in plateis,
polluti sunt in sanguine,
ita ut nemo posset attingere
lacinias eorum.
CEI 2008 Lam4,14
Nun 14Costoro vagavano come ciechi per le strade,
insozzati di sangue,
e non si potevano neppure
toccare le loro vesti.
Nova Vulgata
4,15SAMECH. «Recedite! Pollutus est», clamaverunt eis;
«Recedite, abite, nolite tangere!».
Cum fugerent et errarent, dixerunt inter gentes:
«Non addent ultra ut incolant».
CEI 2008 Lam
Samec 15"Scostatevi! Un impuro!", si gridava per loro,
"Scostatevi! Non toccate!".
Fuggivano e andavano randagi tra le genti,
non potevano trovare dimora.
4,15 I sacerdoti e i profeti (o forse tutto il popolo) sono considerati impuri e vengono trattati come i lebbrosi.
Nova Vulgata
4,16PHE. Facies Domini dispersit eos,
non addet ut respiciat eos;
facies sacerdotum non respexerunt
neque senum miserti sunt.
CEI 2008 Lam4,16
Pe 16La faccia del Signore li ha dispersi,
egli non continuerà più a guardarli;
non si è avuto riguardo dei sacerdoti,
non si è usata pietà agli anziani.
Nova Vulgata
4,17AIN. Adhuc deficiunt oculi nostri
ad auxilium nostrum vanum?
In specula nostra respeximus
ad gentem, quae salvare non potest.
CEI 2008 Lam
Ain 17Ancora si consumavano i nostri occhi,
in cerca di un vano soccorso.
Dal nostro osservatorio scrutavamo
verso una nazione che non poteva salvarci.
4,17 una nazione che non poteva salvarci: allusione all’Egitto, da cui i Giudei aspettavano soccorso contro Babilonia.
Nova Vulgata
4,18SADE. Insidiati sunt vestigiis nostris,
ne iremus per plateas nostras.
«Appropinquavit finis noster, completi sunt dies nostri,
quia venit finis noster».
CEI 2008 Lam4,18
Sade 18Hanno spiato i nostri passi,
impedendoci di andare per le nostre piazze.
Prossima è la nostra fine, sono compiuti i nostri giorni!
Certo, è arrivata la nostra fine.
Nova Vulgata
4,19COPH. Velociores fuerunt persecutores nostri
aquilis caeli;
super montes persecuti sunt nos,
in deserto insidiati sunt nobis.
CEI 2008 Lam4,19
Kof 19I nostri inseguitori erano più veloci
delle aquile del cielo;
sui monti ci hanno inseguiti,
nel deserto ci hanno teso agguati.
Nova Vulgata
4,20RES. Spiritus oris nostri, unctus Domini,
captus est in foveis eorum,
de quo dicebamus: «Sub umbra sua
vivemus in gentibus».
CEI 2008 Lam
Res 20Il soffio delle nostre narici, il consacrato del Signore,
è stato preso in un agguato,
lui, di cui dicevamo: "Alla sua ombra
vivremo fra le nazioni".
4,20 il consacrato del Signore: il re, considerato, con un’immagine che si trova anche presso altri popoli del Vicino Oriente antico, come il respiro vitale della nazione (il soffio delle nostre narici). Egli rappresenta la possibilità di vita e di benessere del popolo.
Nova Vulgata
4,21SIN. Gaude et laetare, filia Edom,
quae habitas in terra Us;
ad te quoque perveniet calix,
inebriaberis atque nudaberis.
CEI 2008 Lam4,21
Sin 21Esulta pure, gioisci, figlia di Edom,
che abiti nella terra di Us;
anche a te arriverà il calice,
ti inebrierai ed esporrai la tua nudità.
Nova Vulgata
4,22TAHU. Completa est iniquitas tua, filia Sion,
non addet ultra ut transmigret te;
visitavit iniquitatem tuam, filia Edom,
discooperuit peccata tua.
CEI 2008 Lam4,22
Tau 22È completa la tua punizione, figlia di Sion,
egli non ti manderà più in esilio;
ma punirà la tua iniquità, figlia di Edom,
svelerà i tuoi peccati.