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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Lamentationes - 4

Lamentationes

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CEI 1974

Nova Vulgata 4
4,1ALEPH. Quomodo obscuratum est aurum,
mutatum est obryzum optimum!
Dispersi sunt lapides sancti
in capite omnium platearum.
CEI 1974 Lam Ah! come si è annerito l`oro,
si è alterato l`oro migliore.
Sono disperse le pietre sante all`angolo di ogni strada.
4,1 cfr c. 2. I preziosi dei tempio simboleggiano forse Gerusalemme.
Nova Vulgata
4,2BETH. Filii Sion incliti
et ponderati auro primo,
quomodo reputati sunt in vasa testea,
opus manuum figuli!
CEI 1974 Lam4,2 I preziosi figli di Sion, valutati come oro fino,
ah! come sono stimati quali vasi di creta,
lavoro delle mani di vasaio!
Nova Vulgata
4,3GHIMEL. Sed et thoes nudaverunt mammam,
lactaverunt catulos suos;
filia populi mei crudelis
quasi struthio in deserto.
CEI 1974 Lam Perfino gli sciacalli porgono le mammelle
e allattano i loro cuccioli,
ma la figlia del mio popolo è divenuta crudele
come gli struzzi nel deserto.
4,3 Cfr. Gb 39, 13-17. si riteneva che lo struzzo non si curasse dei suo piccoli.
Nova Vulgata
4,4DALETH. Adhaesit lingua lactantis
ad palatum eius in siti;
parvuli petierunt panem,
et non erat qui frangeret eis.
CEI 1974 Lam4,4 La lingua del lattante si è attaccata
al palato per la sete;
i bambini chiedevano il pane
e non c`era chi lo spezzasse loro.
Nova Vulgata
4,5HE. Qui vescebantur voluptuose,
interierunt in viis;
qui nutriebantur in coccinis,
amplexati sunt stercora.
CEI 1974 Lam4,5 Coloro che si cibavano di leccornìe
languono lungo le strade;
coloro che erano allevati sulla porpora
abbracciano letame.
Nova Vulgata
4,6VAU. Et maior effecta est iniquitas filiae populi mei
peccato Sodomae,
quae subversa est in momento,
et non laborabant in ea manus.
CEI 1974 Lam4,6 Grande è stata l`iniquità della figlia del mio popolo,
maggiore del peccato di Sòdoma,
la quale fu distrutta in un attimo, senza fatica di mani.
Nova Vulgata
4,7ZAIN. Candidiores nazaraei eius nive,
nitidiores lacte,
rubicundiores in corpore coralliis,
sapphirus aspectus eorum.
CEI 1974 Lam4,7 I suoi giovani erano più splendenti della neve,
più candidi del latte;
avevano il corpo più roseo dei coralli,
era zaffìro la loro figura.
Nova Vulgata
4,8HETH. Denigrata est super carbones facies eorum,
et non sunt cogniti in plateis:
adhaesit cutis eorum ossibus,
aruit et facta est quasi lignum.
CEI 1974 Lam4,8 Ora il loro aspetto s`è fatto più scuro della fuliggine,
non si riconoscono più per le strade;
si è raggrinzita la loro pelle sulle ossa,
è divenuta secca come legno.
Nova Vulgata
4,9TETH. Melius fuit occisis gladio
quam interfectis fame,
quoniam isti extabuerunt consumpti
a sterilitate terrae.
CEI 1974 Lam4,9 Sono più fortunati gli uccisi di spada
che i morti per fame, che son caduti estenuati
per mancanza dei prodotti del campo.
Nova Vulgata
4,10IOD. Manus mulierum misericordium
coxerunt filios suos:
facti sunt cibus earum
in contritione filiae populi mei.
CEI 1974 Lam Mani di donne, già inclini a pietà,
hanno cotto i loro bambini,
che sono serviti loro di cibo
nel disastro della figlia del mio popolo.
4,10 Cfr. 2, 20.
Nova Vulgata
4,11CAPH. Complevit Dominus furorem suum,
effudit iram indignationis suae;
et succendit ignem in Sion,
qui devoravit fundamenta eius.
CEI 1974 Lam4,11 Il Signore ha esaurito la sua collera,
ha rovesciato l`ira ardente;
ha acceso in Sion un fuoco,
che ha divorato le sue fondamenta.
Colpa e punizione dei capi
Nova Vulgata
4,12LAMED. Non crediderunt reges terrae
et universi habitatores orbis,
quoniam ingrederetur hostis et inimicus
per portas Ierusalem.
CEI 1974 Lam4,12 Non credevano i re della terra
e tutti gli abitanti del mondo
che l`avversario e il nemico sarebbero penetrati
entro le porte di Gerusalemme.
Nova Vulgata
4,13MEM. Propter peccata prophetarum eius
et iniquitates sacerdotum eius,
qui effuderunt in medio eius
sanguinem iustorum.
CEI 1974 Lam4,13 Fu per i peccati dei suoi profeti,
per le iniquità dei suoi sacerdoti,
che versarono in mezzo ad essa il sangue dei giusti.
Nova Vulgata
4,14NUN. Erraverunt caeci in plateis,
polluti sunt in sanguine,
ita ut nemo posset attingere
lacinias eorum.
CEI 1974 Lam4,14 Costoro vagavano come ciechi per le strade,
insozzati di sangue,
così che non si potevan toccare le loro vesti.
Nova Vulgata
4,15SAMECH. «Recedite! Pollutus est», clamaverunt eis;
«Recedite, abite, nolite tangere!».
Cum fugerent et errarent, dixerunt inter gentes:
«Non addent ultra ut incolant».
CEI 1974 Lam "Scostatevi! Un impuro!", si gridava per loro,
"Scostatevi! Non toccate!".
Fuggivano e andavano randagi tra le genti,
non potevano trovare dimora.
4,15 Erano trattati come lebbrosi.
Nova Vulgata
4,16PHE. Facies Domini dispersit eos,
non addet ut respiciat eos;
facies sacerdotum non respexerunt
neque senum miserti sunt.
CEI 1974 Lam4,16 La faccia del Signore li ha dispersi,
egli non gli volgerà più lo sguardo;
non si è avuto riguardo dei sacerdoti,
non si è usata pietà agli anziani.
Nova Vulgata
4,17AIN. Adhuc deficiunt oculi nostri
ad auxilium nostrum vanum?
In specula nostra respeximus
ad gentem, quae salvare non potest.
CEI 1974 Lam Ancora si consumavano i nostri occhi,
in cerca di un vano soccorso.
Dal nostro osservatorio scrutavamo
verso una nazione che non poteva salvarci.
4,17 Allusione all'Egitto.
Nova Vulgata
4,18SADE. Insidiati sunt vestigiis nostris,
ne iremus per plateas nostras.
«Appropinquavit finis noster, completi sunt dies nostri,
quia venit finis noster».
CEI 1974 Lam4,18 Han dato la caccia ai nostri passi,
impedendoci di andare per le nostre piazze.
"Prossima è la nostra fine; son compiuti i nostri giorni!
Certo, è arrivata la nostra fine".
Nova Vulgata
4,19COPH. Velociores fuerunt persecutores nostri
aquilis caeli;
super montes persecuti sunt nos,
in deserto insidiati sunt nobis.
CEI 1974 Lam4,19 I nostri inseguitori erano più veloci
delle aquile del cielo; sui monti ci hanno inseguiti,
nel deserto ci hanno teso agguati.
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4,20RES. Spiritus oris nostri, unctus Domini,
captus est in foveis eorum,
de quo dicebamus: «Sub umbra sua
vivemus in gentibus».
CEI 1974 Lam Il nostro respiro, l`unto del Signore,
è stato preso nei loro trabocchetti,
lui, di cui dicevamo: "Alla sua ombra
vivremo fra le nazioni".
4,20 L'unto è il re.
Nova Vulgata
4,21SIN. Gaude et laetare, filia Edom,
quae habitas in terra Us;
ad te quoque perveniet calix,
inebriaberis atque nudaberis.
CEI 1974 Lam Esulta pure, gioisci, figlia di Edom,
che abiti nella terra di Uz;
anche a te arriverà il calice,
ti inebrierai ed esporrai la tua nudità.
4,21-22 Cfr. Ger 49, 7-22.
Nova Vulgata
4,22TAHU. Completa est iniquitas tua, filia Sion,
non addet ultra ut transmigret te;
visitavit iniquitatem tuam, filia Edom,
discooperuit peccata tua.
CEI 1974 Lam4,22 E` completa la tua punizione, figlia di Sion,
egli non ti manderà più in esilio;
ma punirà la tua iniquità, figlia di Edom,
scoprirà i tuoi peccati.