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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Isaiae - 42

Isaiae

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CEI 1974

Nova Vulgata 42 42,1Ecce servus meus, suscipiam eum;

electus meus, complacet sibi in illo anima mea;

dedi spiritum meum super eum,

iudicium gentibus proferet.

CEI 1974 Is Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
42,1-9 E' il primo dei quattro carmi detti del 'Servo di Dio' ( cfr. 49, 1-6. cfr. 50, 4-9. cfr. 52, 13-53, 12): una figura misteriosa che ha caratteristiche regali, profetichee sacerdotali ed è vittima innocente per i peccati del mondo. Queste profezie sono il vertice dell'A.T. e ad esse si riferirà la testimonianza degli Apostoli per indicare in Cristo il loro compimento: cfr. Mt 12, 18-21 che cita i primi 4 vv. del presente c.; cfr. Mt 3, 17. cfr. Mt 11, 2-6. cfr. Mt 26, 24. cfr. Lc 24, 25-27. cfr. At 3, 13.1. Sullo spirito che riposa in pienezza sul Messia cfr. 11, 2. cfr. 61, 1. Il diritto, come la giustizia e il giudizio, è sinonimo della vera religione, della salvezza, che il Messia porterà a tutte le genti.
Nova Vulgata
42,2Non clamabit neque vociferabitur,
nec audietur vox eius foris.

CEI 1974 Is42,2 Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
Nova Vulgata
42,3Calamum quassatum non conteret

et linum fumigans non exstinguet;

in veritatem proferet iudicium.

CEI 1974 Is42,3 non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta.
Proclamerà il diritto con fermezza;
Nova Vulgata
42,4Non languebit nec frangetur,

donec ponat in terra iudicium;

et legem eius insulae exspectant.

CEI 1974 Is42,4 non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra;
e per la sua dottrina saranno in attesa le isole.
Nova Vulgata
42,5Haec dicit Dominus Deus,

creans caelos et extendens eos,

firmans terram et quae germinant ex ea,

dans flatum populo, qui est super eam,

et spiritum calcantibus eam:

CEI 1974 Is42,5 Così dice il Signore Dio
che crea i cieli e li dispiega,
distende la terra con ciò che vi nasce,
dà il respiro alla gente che la abita
e l`alito a quanti camminano su di essa:
Nova Vulgata
42,6«Ego, Dominus, vocavi te in iustitia

et apprehendi manum tuam;

et formavi te et dedi te

in foedus populi, in lucem gentium,

CEI 1974 Is42,6 "Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
Nova Vulgata
42,7ut aperires oculos caecorum

et educeres de conclusione vinctum,

de domo carceris sedentes in tenebris
CEI 1974 Is42,7 perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre.
Nova Vulgata
42,8Ego Dominus: hoc est nomen meum;

et gloriam meam alteri non dabo

et laudem meam sculptilibus.

CEI 1974 Is42,8 Io sono il Signore: questo è il mio nome;
non cederò la mia gloria ad altri,
é il mio onore agli idoli.
Nova Vulgata
42,9Quae prima fuerunt, ecce venerunt;

nova quoque ego annuntio:

antequam oriantur, audita vobis faciam».

CEI 1974 Is42,9 I primi fatti, ecco, sono avvenuti
e i nuovi io preannunzio;
prima che spuntino,
ve li faccio sentire".
Cantico di vittoria
Nova Vulgata
42,10Cantate Domino canticum novum,

laus eius ab extremis terrae;

qui descenditis in mare, et plenitudo eius,

insulae et habitatores earum.

CEI 1974 Is42,10 Cantate al Signore un canto nuovo,
lode a lui fino all`estremità della terra;
lo celebri il mare con quanto esso contiene,
le isole con i loro abitanti.
Nova Vulgata
Exsultent desertum et civitates eius,

vici, quos habitat Cedar.

Iubilent habitatores Petrae,

de vertice montium clament.

11 Exsultent – Lege cum Gr, Syr et Targ jāśûśû; TM «extollent»
CEI 1974 Is Esulti il deserto con le sue città,
esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedàr;
acclamino gli abitanti di Sela,
dalla cima dei monti alzino grida.
42,11 Kedar e Sela indicano l'Arabia.
Nova Vulgata
42,12Ponant Domino gloriam

et laudem eius in insulis nuntient.

CEI 1974 Is42,12 Diano gloria al Signore
e il suo onore divulghino nelle isole.
Nova Vulgata
42,13Dominus sicut fortis egredietur,

sicut vir proeliator suscitabit zelum;

vociferabitur et conclamabit,

super inimicos suos praevalebit.

CEI 1974 Is Il Signore avanza come un prode,
come un guerriero eccita il suo ardore;
grida, lancia urla di guerra,
si mostra forte contro i suoi nemici.
42,13 L'antica immagine poetica del Dio guerriero indica il deciso intervento di Dio nella storia.
Nova Vulgata
42,14«Tacui semper, silui, patiens fui;

sicut parturiens ululabo,

gemam et fremam simul.
CEI 1974 Is42,14 Per molto tempo, ho taciuto,
ho fatto silenzio, mi sono contenuto;
ora griderò come una partoriente,
mi affannerò e sbufferò insieme.
Nova Vulgata
42,15Desertos faciam montes et colles

et omne gramen eorum exsiccabo;

et ponam flumina in insulas

et stagna arefaciam.

CEI 1974 Is42,15 Renderò aridi monti e colli,
farò seccare tutta la loro erba;
trasformerò i fiumi in stagni e gli stagni farò inaridire.
Nova Vulgata
42,16Et ducam caecos in viam, quam nesciunt,

et in semitis, quas ignoraverunt, ambulare eos faciam;

ponam tenebras coram eis in lucem

et prava in recta.

Haec verba faciam eis

et non dereliquam eos».

CEI 1974 Is42,16 Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono,
li guiderò per sentieri sconosciuti;
trasformerò davanti a loro le tenebre in luce,
i luoghi aspri in pianura.
Tali cose io ho fatto e non cesserò di farle.
Nova Vulgata
42,17Conversi sunt retrorsum;

confundantur confusione, qui confidunt in sculptili,

qui dicunt conflatili:

«Vos dii nostri».

CEI 1974 Is42,17 Retrocedono pieni di vergogna
quanti sperano in un idolo,
quanti dicono alle statue: "Voi siete i nostri dei".
Accecamento del popolo
Nova Vulgata
42,18Surdi, audite,

et caeci, intuemini ad videndum.

CEI 1974 Is42,18 Sordi, ascoltate,
ciechi, volgete lo sguardo per vedere.
Nova Vulgata
42,19Quis caecus sicut servus meus

et surdus sicut nuntius, quem ego mittam?

Quis caecus sicut qui restitutus est?

Et quis caecus sicut servus Domini?
CEI 1974 Is Chi è cieco, se non il mio servo?
Chi è sordo come colui al quale io mandavo araldi?
Chi è cieco come il mio privilegiato?
Chi è sordo come il servo del Signore?
42,19 Il sevo qui è il popolo d'Israele: cfr. 41, 8-9.
Nova Vulgata
42,20Multa vidisti, sed non servas;

aures aperuisti, sed non audis.

CEI 1974 Is42,20 Hai visto molte cose, ma senza farvi attenzione,
hai aperto gli orecchi, ma senza sentire.
Nova Vulgata
42,21Dominus voluit propter iustitiam suam

magnificare legem et extollere.

CEI 1974 Is42,21 Il Signore si compiacque, per amore della sua giustizia,
di dare una legge grande e gloriosa.
Nova Vulgata
42,22Ipse autem populus direptus et vastatus;

in foveis conclusi omnes,

et in domibus carcerum absconditi sunt.

Facti sunt in rapinam, nec est qui eruat;

in direptionem, nec est qui dicat: «Redde!».

CEI 1974 Is42,22 Eppure questo è un popolo saccheggiato e spogliato;
sono tutti presi con il laccio nelle caverne,
sono rinchiusi in prigioni.
Furono saccheggiati e nessuno li liberava;
furono spogliati, e nessuno diceva: "Restituisci".
Nova Vulgata
42,23Quis est in vobis, qui audiat hoc,

attendat et auscultet futura?

CEI 1974 Is42,23 Chi fra di voi porge l`orecchio a ciò,
vi fa attenzione e ascolta per il futuro?
Nova Vulgata
42,24Quis dedit in direptionem Iacob

et Israel vastantibus?

Nonne Dominus ipse, cui peccavimus?

Et noluerunt in viis eius ambulare

et non audierunt legem eius.

CEI 1974 Is42,24 Chi abbandonò Giacobbe al saccheggio,
Israele ai predoni?
Non è stato forse il Signore contro cui peccarono,
per le cui vie non vollero camminare,
la cui legge non osservarono?
Nova Vulgata
42,25Et effudit super eum indignationem furoris sui

et forte bellum.

Et combussit eum in circuitu, et non cognovit;

et succendit eum, et non intellexit.

CEI 1974 Is42,25 Egli, perciò, ha riversato su di esso
la sua ira ardente e la violenza della guerra.
L`ira divina lo ha avvolto nelle sue fiamme
senza che egli se ne accorgesse,
lo ha bruciato, senza che vi facesse attenzione.