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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Isaiae - 28

Isaiae

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CEI 2008

Nova Vulgata 28 28,1Vae coronae superbiae ebriorum Ephraim

et flori decidenti gloriae maiestatis eius,

qui erant in vertice vallis pinguissimae,

errantes a vino!

CEI 2008 Is Guai alla corona superba degli ubriachi di Èfraim,
al fiore caduco, suo splendido ornamento,
che domina la fertile valle, o storditi dal vino!
28,1 ORACOLI SU ISRAELE E GIUDA (28-33)
 Gli oracoli di Isaia raccolti nei cc. 28-33 si collocano sullo sfondo degli eventi che si compirono sulla fine dell’VIII sec., quando i regni d’Israele e di Giuda dovettero fronteggiare più volte l’invasione degli eserciti assiri, provenienti dalla Mesopotamia. Il regno d’Israele fu distrutto e anche il regno di Giuda fu seriamente minacciato.
 Oracolo su Samaria, capitale del regno d’Israele
 La città di Samaria, raffigurata come una corona (v. 1), cadrà e sarà distrutta per opera di un inviato del Signore, cioè il re d’Assiria: si allude alla distruzione della città avvenuta nel 722.
Nova Vulgata
28,2Ecce validus et fortis Domino

sicut impetus grandinis, turbo confringens,

sicut impetus aquarum multarum inundantium,

et deiciet in terram violenter.

CEI 2008 Is28,2Ecco, inviato dal Signore, un uomo potente e forte,
come nembo di grandine, come turbine rovinoso,
come nembo di acque torrenziali e impetuose,
getta tutto a terra con violenza.
Nova Vulgata
28,3Pedibus conculcabitur

corona superbiae ebriorum Ephraim;

CEI 2008 Is28,3Dai piedi verrà calpestata
la corona degli ubriachi di Èfraim.
Nova Vulgata
28,4 et erit flos decidens gloriae maiestatis eius,

qui est super verticem vallis pinguium,

quasi ficus praecox ante messem,

quam quis, ut viderit,

manu statim arreptam devorabit.

CEI 2008 Is28,4E avverrà al fiore caduco, al suo splendido ornamento,
che domina la valle fertile,
come a un fico primaticcio prima dell'estate:
uno lo vede e lo mangia appena lo ha in mano.
Nova Vulgata
28,5In die illa erit Dominus exercituum

corona gloriae

et sertum maiestatis

residuo populi sui

CEI 2008 Is28,5In quel giorno sarà il Signore degli eserciti
una corona di gloria, uno splendido diadema
per il resto del suo popolo,
Nova Vulgata
28,6et spiritus iudicii

sedenti ad iudicandum

et fortitudo

vertentibus proelium usque ad portam.
CEI 2008 Is28,6ispiratore di giustizia per chi siede in tribunale,
forza per chi respinge l'assalto alla porta.
Nova Vulgata
28,7Verum hi quoque prae vino vacillant

et prae ebrietate nutant;

sacerdos et propheta vacillant prae ebrietate,

absorpti sunt a vino,

nutant in ebrietate,

vacillant in visione,

fluctuant in iudicio.

CEI 2008 IsAnche costoro barcollano per il vino,
vacillano per le bevande inebrianti.
Sacerdoti e profeti barcollano
per la bevanda inebriante,
sono annebbiati dal vino;
vacillano per le bevande inebrianti,
s'ingannano mentre hanno visioni,
traballano quando fanno da giudici.
28,7-29 Contro i profeti, i sacerdoti e i capi del regno di Giuda
Nova Vulgata
28,8Omnes enim mensae repletae sunt vomitu sordiumque,

ita ut non esset ultra locus.
CEI 2008 Is28,8Tutte le tavole sono piene di fetido vomito;
non c'è un posto pulito.
Nova Vulgata
28,9Quem docebit scientiam?

Et quem intellegere faciet auditum?

Ablactatos a lacte,

avulsos ab uberibus.

CEI 2008 Is28,9"A chi vuole insegnare la scienza?
A chi vuole far capire il messaggio?
Ai bambini svezzati, appena staccati dal seno?
Nova Vulgata
28,10Etenim praeceptum ad praeceptum, praeceptum ad praeceptum,

regula ad regulam, regula ad regulam,

modicum ibi, modicum ibi.

CEI 2008 IsSì: precetto su precetto, precetto su precetto,
norma su norma, norma su norma,
un po' qui, un po' là".
28,10  Sì: precetto su precetto: il testo ebraico di questo versetto sembra un balbettio. È una frase ironica: se è pronunciata dai nemici di Isaia, essi paragonano la sua predicazione all’esercizio di un bambino che sillaba le parole per impararle (v. 9); se invece la frase è pronunciata da Isaia, va paragonata al balbettio di un ubriaco (v. 7).
Nova Vulgata
28,11Balbis enim labiis et lingua altera

loquetur ad populum istum,
CEI 2008 Is28,11Con labbra balbettanti e in lingua straniera
parlerà a questo popolo
Nova Vulgata
28,12 cui dixerat: «Haec requies, reficite lassum;

et hoc est refrigerium».

Et noluerunt audire.
CEI 2008 Is28,12colui che aveva detto loro:
"Ecco il riposo! Fate riposare lo stanco.
Ecco il sollievo!". Ma non vollero udire.
Nova Vulgata
28,13 Et erit eis verbum Domini:

«Praeceptum ad praeceptum, praeceptum ad praeceptum,

regula ad regulam, regula ad regulam,

modicum ibi, modicum ibi»,

ut vadant et cadant retrorsum et conterantur
et illaqueentur et capiantur.
CEI 2008 Is28,13E sarà per loro la parola del Signore:
"Precetto su precetto, precetto su precetto,
norma su norma, norma su norma,
un po' qui, un po' là",
perché camminando cadano all'indietro,
si producano fratture,
siano presi e fatti prigionieri.
Nova Vulgata
28,14 Propter hoc audite verbum Domini,

viri illusores, qui dominamini super populum meum,

qui est in Ierusalem.
CEI 2008 Is28,14Perciò ascoltate la parola del Signore,
uomini arroganti,
signori di questo popolo che sta a Gerusalemme.
Nova Vulgata
28,15 Dixistis enim: «Percussimus foedus cum morte

et cum inferno fecimus pactum;

flagellum inundans cum transierit,

non veniet super nos,

quia posuimus mendacium spem nostram

et in fallacia absconditi sumus».
CEI 2008 Is28,15Voi dite: "Abbiamo concluso un'alleanza con la morte,
e con gli inferi abbiamo fatto lega.
Il flagello del distruttore, quando passerà,
non ci raggiungerà,
perché ci siamo fatti della menzogna un rifugio
e nella falsità ci siamo nascosti".
Nova Vulgata
28,16Idcirco haec dicit Dominus Deus:

«Ecce ego fundamentum ponam in Sion, lapidem,

lapidem probatum, angularem, pretiosum, fundatum;

qui crediderit, non turbabitur.
CEI 2008 IsPertanto così dice il Signore Dio:
"Ecco, io pongo una pietra in Sion,
una pietra scelta,
angolare, preziosa, saldamente fondata:
chi crede non si turberà.
28,16 io pongo una pietra in Sion: forse allusione a un nuovo tempio, segno di un popolo e di una fede rinnovati. Nel NT l’immagine è riferita a Cristo (vedi Mt 21,421Pt 2,6).
Nova Vulgata
28,17Et ponam iudicium tamquam normam

et iustitiam tamquam perpendiculum;
et subvertet grando spem mendac,

et latibulum aquae inundabunt.
CEI 2008 Is28,17Io porrò il diritto come misura
e la giustizia come una livella.
La grandine spazzerà via il vostro rifugio fallace,
le acque travolgeranno il vostro riparo.
Nova Vulgata
28,18Et delebitur foedus vestrum cum morte,

et pactum vestrum cum inferno non stabit;

flagellum inundans cum transierit,

eritis ei in conculcationem.
CEI 2008 Is28,18Sarà annullata la vostra alleanza con la morte;
la vostra lega con gli inferi non reggerà.
Quando passerà il flagello del distruttore,
voi sarete una massa da lui calpestata.
Nova Vulgata
28,19Quandocumque pertransierit, tollet vos;

quoniam mane diluculo pertransibit,

in die et in nocte,

et erit tantummodo horrendum intellegere auditum».
CEI 2008 Is28,19Ogni volta che passerà, vi prenderà,
poiché passerà ogni mattino,
giorno e notte.
E solo il terrore farà capire il messaggio".
Nova Vulgata
28,20Coangustatum est enim stratum, ut quis se extendat,

et pallium brevius, ut quis se operire possit.
CEI 2008 Is28,20Troppo corto sarà il letto per distendersi,
troppo stretta la coperta per avvolgersi.
Nova Vulgata
28,21Sicut enim in monte Pharasim stabit Dominus,

sicut in valle, quae est in Gabaon, irascetur,

ut faciat opus suum, novum opus suum,

ut operetur operationem suam,

peregrinam operationem suam.

CEI 2008 IsPoiché come sul monte Perasìm si leverà il Signore;
come nella valle di Gàbaon si adirerà
per compiere l'opera, la sua opera singolare,
e per eseguire il lavoro, il suo lavoro inconsueto.
28,21  Perasìm… Gàbaon: si allude alle vittorie militari di Davide (vedi 2Sam 5,20) e di Giosuè (vedi Gs 10,10-12).
Nova Vulgata
28,22Et nunc nolite illudere,

ne forte constringantur vincula vestra;

decretum enim destructionis audivi

a Domino, Deo exercituum,

super universam terram.

CEI 2008 Is28,22Ora cessate di agire con arroganza
perché non si stringano di più le vostre catene,
perché un decreto di rovina io ho udito,
da parte del Signore, Dio degli eserciti,
riguardo a tutta la terra.
Nova Vulgata
28,23Auribus percipite et audite vocem meam,

attendite et audite eloquium meum.

CEI 2008 Is28,23Porgete l'orecchio e ascoltate la mia voce,
fate attenzione e sentite le mie parole.
Nova Vulgata
28,24Numquid tota die arat arans, ut serat,

proscindit et sarrit humum suam?

CEI 2008 Is28,24Forse tutti i giorni l'aratore ara per seminare,
rompe e sarchia la terra?
Nova Vulgata
28,25Nonne, cum adaequaverit faciem eius,

spargit nigellam et serit cuminum,

ponit triticum et hordeum

et far in finibus suis?

CEI 2008 Is28,25Forse non ne spiana la superficie,
non vi semina l'anéto e non vi sparge il cumìno?
E non vi pone grano, miglio e orzo
e spelta lungo i confini?
Nova Vulgata
28,26Erudit enim illum recte,

Deus suus docet illum.
CEI 2008 Is28,26Gli insegna la regola
e lo ammaestra il suo Dio.
Nova Vulgata
28,27Non enim in serris trituratur nigella,

nec rota plaustri super cuminum circuit;

sed in virga excutitur nigella,

et cuminum in baculo.

CEI 2008 Is28,27Certo, l'anèto non si batte con il tribbio,
né si fa girare sul cumìno il rullo,
ma con il bastone si batte l'anèto
e con la verga il cumìno.
Nova Vulgata
28,28Numquid comminuitur triticum?

Verum non in perpetuum triturans triturabit illum,

neque vexabit eum rota plaustri,

nec ungulis suis comminuet eum.
CEI 2008 Is28,28Il frumento vien forse schiacciato?
Certo, non lo si pesta senza fine,
ma vi fanno passare sopra il rullo
e le bestie, senza schiacciarlo.
Nova Vulgata
28,29Et hoc a Domino, Deo exercituum, exivit;

mirabile fecit consilium,

magnificavit sapientiam.

CEI 2008 Is28,29Anche questo proviene
dal Signore degli eserciti:
egli si mostra mirabile nei suoi disegni,
grande nella sua sapienza.