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Nova Vulgata

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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Isaiae - 2

Isaiae

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CEI 2008

Nova Vulgata 2 2,1Verbum, quod vidit Isaias filius Amos super Iudam et Ierusalem.
CEI 2008 Is Messaggio che Isaia, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
2,1-5  La pace universale alla fine dei giorni
 Questo oracolo si ritrova, con piccole differenze, in Mi 4,1-5. Si tratta probabilmente di un testo scritto dopo l’esilio a Babilonia.
Nova Vulgata
2,2Et erit in novissimis diebus

praeparatus mons domus Domini in vertice montium,

et elevabitur super colles;

et fluent ad eum omnes gentes.

CEI 2008 Is2,2Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s'innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Nova Vulgata
2,3Et ibunt populi multi et dicent:

«Venite, et ascendamus ad montem Domini,

ad domum Dei Iacob,

ut doceat nos vias suas,

et ambulemus in semitis eius»;

quia de Sion exibit lex,

et verbum Domini de Ierusalem.

CEI 2008 Is2,3Verranno molti popoli e diranno:
"Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri".
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Nova Vulgata
2,4Et iudicabit gentes

et arguet populos multos;

et conflabunt gladios suos in vomeres

et lanceas suas in falces;

non levabit gens contra gentem gladium,

nec exercebuntur ultra ad proelium.

CEI 2008 Is2,4Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un'altra nazione,
non impareranno più l'arte della guerra.
Nova Vulgata
2,5Domus Iacob, venite,

et ambulemus in lumine Domini.

CEI 2008 Is2,5Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.
Nova Vulgata
Proiecisti enim populum tuum, domum Iacob,

quia repleti sunt hariolis orientalibus

et augures habuerunt ut Philisthim

et manus alienis porrigunt.

6 Hariolis orientalibus – Lege qōsemîm miqqedem; TM «ab oriente»
Et manus – Lege ûbidê; TM «et filiis (alienorum)»
CEI 2008 IsSì, tu hai rigettato il tuo popolo,
la casa di Giacobbe,
perché rigurgitano di maghi orientali
e di indovini come i Filistei;
agli stranieri battono le mani.
2,6-22 L’idolatria del popolo sarà punita
Nova Vulgata
2,7Repleta est terra eius argento et auro,

et non est finis thesaurorum eius;

CEI 2008 Is2,7La sua terra è piena d'argento e d'oro,
senza limite sono i suoi tesori;
la sua terra è piena di cavalli,
senza limite sono i suoi carri.
Nova Vulgata
2,8et repleta est terra eius equis,

et innumerabiles quadrigae eius;

et repleta est terra eius idolis:

opus manuum suarum adoraverunt,

quod fecerunt digiti eorum.

CEI 2008 Is2,8La sua terra è piena di idoli;
adorano l'opera delle proprie mani,
ciò che hanno fatto le loro dita.
Nova Vulgata
2,9Et incurvavit se homo,

et humiliatus est vir:

ne dimittas eis.

CEI 2008 Is2,9L'uomo sarà piegato,
il mortale sarà abbassato;
tu non perdonare loro.
Nova Vulgata
2,10Ingredere in petram, abscondere in pulvere
a facie timoris Domini et a gloria maiestatis eius.
CEI 2008 Is2,10Entra fra le rocce,
nasconditi nella polvere,
di fronte al terrore che desta il Signore
e allo splendore della sua maestà,
quando si alzerà a scuotere la terra.
Nova Vulgata
2,11Oculi sublimes hominis humiliabuntur,

et incurvabitur altitudo virorum;

exaltabitur autem Dominus solus in die illa.
CEI 2008 Is2,11L'uomo abbasserà gli occhi superbi,
l'alterigia umana si piegherà;
sarà esaltato il Signore, lui solo,
in quel giorno.
Nova Vulgata
2,12Quia dies Domini exercituum

super omnem superbum et excelsum

et super omnem arrogantem, et humiliabitur;
CEI 2008 IsPoiché il Signore degli eserciti ha un giorno
contro ogni superbo e altero,
contro chiunque si innalza, per abbatterlo,
2,12  Il giorno del Signore è il momento in cui Dio si manifesta nel pieno della sua potenza e della sua gloria. Per i nemici d’Israele e per il popolo infedele questo intervento di Dio sarà condanna e castigo.
Nova Vulgata
2,13et super omnes cedros Libani sublimes et erectas

et super omnes quercus Basan

CEI 2008 Is2,13contro tutti i cedri del Libano alti ed elevati,
contro tutte le querce del Basan,
Nova Vulgata
2,14et super omnes montes excelsos

et super omnes colles elevatos
CEI 2008 Is2,14contro tutti gli alti monti,
contro tutti i colli elevati,
Nova Vulgata
2,15et super omnem turrim excelsam

et super omnem murum munitum
CEI 2008 Is2,15contro ogni torre eccelsa,
contro ogni muro fortificato,
Nova Vulgata
2,16et super omnes naves Tharsis

et super omnia navigia pulchra.
CEI 2008 Iscontro tutte le navi di Tarsis
e contro tutte le imbarcazioni di lusso.
2,16  le navi di Tarsis: sono qui un simbolo di prosperità e di potere. Vedi 1Re 10,22 e nota relativa.
Nova Vulgata
2,17Et incurvabitur sublimitas hominum,

et humiliabitur altitudo virorum;

et elevabitur Dominus solus in die illa,

CEI 2008 Is2,17Sarà piegato l'orgoglio degli uomini,
sarà abbassata l'alterigia umana;
sarà esaltato il Signore, lui solo,
in quel giorno.
Nova Vulgata
2,18et idola penitus conterentur.
CEI 2008 Is2,18Gli idoli spariranno del tutto.
Nova Vulgata
2,19Et introibunt in speluncas petrarum

et in voragines terrae

a facie formidinis Domini et a gloria maiestatis eius,

cum surrexerit percutere terram.
CEI 2008 Is2,19Rifugiatevi nelle caverne delle rocce
e negli antri sotterranei,
di fronte al terrore che desta il Signore
e allo splendore della sua maestà,
quando si alzerà a scuotere la terra.
Nova Vulgata
2,20In die illa proiciet homo idola sua argentea et simulacra sua aurea, quae fecerat sibi, ut adoraret, ad talpas et vespertiliones.
CEI 2008 Is2,20In quel giorno ognuno getterà
ai topi e ai pipistrelli
gli idoli d'argento e gli idoli d'oro,
che si era fatto per adorarli,
Nova Vulgata 2,21Et ingredietur scissuras petrarum et cavernas saxorum a facie formidinis Domini et a gloria maiestatis eius, cum surrexerit percutere terram.
CEI 2008 Is2,21per entrare nei crepacci delle rocce
e nelle spaccature delle rupi,
di fronte al terrore che desta il Signore
e allo splendore della sua maestà,
quando si alzerà a scuotere la terra.
Nova Vulgata 2,22Quiescite ergo ab homine, cuius spiritus in naribus eius. Quanti enim aestimabitur ipse?
CEI 2008 Is2,22Guardatevi dunque dall'uomo,
nelle cui narici non v'è che un soffio:
in quale conto si può tenere?