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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Genesis - 41

Genesis

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CEI 1974

Nova Vulgata 41 41,1Post duos annos vidit pharao somnium. Putabat se stare super fluvium,
CEI 1974 Gn41,1 Al termine di due anni, il faraone sognò di trovarsi presso il Nilo.
Nova Vulgata 41,2de quo ascendebant septem boves pulchrae et crassae et pascebantur in locis palustribus.
CEI 1974 Gn41,2 Ed ecco salirono dal Nilo sette vacche, belle di aspetto e grasse, e si misero a pascolare tra i giunchi.
Nova Vulgata 41,3Aliae quoque septem emergebant post illas de flumine foedae confectaeque macie et stabant in ipsa amnis ripa;
CEI 1974 Gn41,3 Ed ecco, dopo quelle, sette altre vacche salirono dal Nilo, brutte di aspetto e magre, e si fermarono accanto alle prime vacche sulla riva del Nilo.
Nova Vulgata 41,4devoraveruntque septem boves pulchras et crassas. Expergefactus pharao
CEI 1974 Gn41,4 Ma le vacche brutte di aspetto e magre divorarono le sette vacche belle di aspetto e grasse. E il faraone si svegliò.
Nova Vulgata 41,5rursum dormivit et vidit alterum somnium. Septem spicae pullulabant in culmo uno plenae atque formosae.
CEI 1974 Gn41,5 Poi si addormentò e sognò una seconda volta: ecco sette spighe spuntavano da un unico stelo, grosse e belle.
Nova Vulgata 41,6Aliae quoque totidem spicae tenues et percussae vento urente oriebantur
CEI 1974 Gn41,6 Ma ecco sette spighe vuote e arse dal vento d`oriente spuntavano dopo quelle.
Nova Vulgata 41,7devorantes omnem priorum pulchritudinem. Evigilavit pharao, et ecce erat somnium!
CEI 1974 Gn41,7 Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe grosse e piene. Il faraone si svegliò: era stato un sogno.
Nova Vulgata
41,8Et, facto mane, pavore perterritus misit ad omnes coniectores Aegypti cunctosque sapientes suos; et accersitis narravit somnium, nec erat qui interpretaretur.
CEI 1974 Gn41,8 Alla mattina il suo spirito ne era turbato, perciò convocò tutti gli indovini e tutti i saggi dell`Egitto. Il faraone raccontò loro il sogno, ma nessuno lo sapeva interpretare al faraone.
Nova Vulgata 41,9Tunc demum reminiscens pincernarum magister ait: «Confiteor peccatum meum.
CEI 1974 Gn41,9 Allora il capo dei coppieri parlò al faraone: "Io devo ricordare oggi le mie colpe.
Nova Vulgata 41,10Iratus rex servis suis me et magistrum pistorum retrudi iussit in carcerem principis satellitum,
CEI 1974 Gn41,10 Il faraone si era adirato contro i suoi servi e li aveva messi in carcere nella casa del capo delle guardie, me e il capo dei panettieri.
Nova Vulgata 41,11ubi una nocte uterque vidimus somnium praesagum futurorum.
CEI 1974 Gn41,11 Noi facemmo un sogno nella stessa notte, io e lui; ma avemmo ciascuno un sogno con un significato particolare.
Nova Vulgata 41,12Erat ibi puer Hebraeus eiusdem ducis satellitum famulus, cui narrantes somnia
CEI 1974 Gn41,12 Era là con noi un giovane ebreo, schiavo del capo delle guardie; noi gli raccontammo i nostri sogni ed egli ce li interpretò, dando a ciascuno spiegazione del suo sogno.
Nova Vulgata 41,13audivimus quidquid postea rei probavit eventus. Ego enim redditus sum officio meo, et ille suspensus est in patibulo».
CEI 1974 Gn41,13 Proprio come ci aveva interpretato, così avvenne: io fui restituito alla mia carica e l`altro fu impiccato".
Nova Vulgata
41,14Protinus ad regis imperium eductum de carcere Ioseph totonderunt ac, veste mutata, obtulerunt ei.
CEI 1974 Gn41,14 Allora il faraone convocò Giuseppe. Lo fecero uscire in fretta dal sotterraneo ed egli si rase, si cambiò gli abiti e si presentò al faraone.
Nova Vulgata 41,15Cui ille ait: «Vidi somnia, nec est qui edisserat; quae audivi te sapientissime conicere».
CEI 1974 Gn41,15 Il faraone disse a Giuseppe: "Ho fatto un sogno e nessuno lo sa interpretare; ora io ho sentito dire di te che ti basta ascoltare un sogno per interpretarlo subito".


Giuseppe spiega i sogni al faraone. -
Nova Vulgata 41,16Respondit Ioseph: «Absque me Deus respondebit prospera pharaoni!».
CEI 1974 Gn41,16 Giuseppe rispose al faraone: "Non io, ma Dio darà la risposta per la salute del faraone!".
Nova Vulgata
41,17Narravit ergo pharao, quod viderat: «Putabam me stare super ripam fluminis
CEI 1974 Gn41,17 Allora il faraone disse a Giuseppe: "Nel mio sogno io mi trovavo sulla riva del Nilo.
Nova Vulgata 41,18et septem boves de amne conscendere pulchras nimis et obesis carnibus, quae in pastu paludis virecta carpebant.
CEI 1974 Gn41,18 Quand`ecco salirono dal Nilo sette vacche grasse e belle di forma e si misero a pascolare tra i giunchi.
Nova Vulgata 41,19Et ecce has sequebantur aliae septem boves in tantum deformes et macilentae, ut numquam tales in terra Aegypti viderim;
CEI 1974 Gn41,19 Ed ecco sette altre vacche salirono dopo quelle, deboli, brutte di forma e magre: non ne vidi mai di così brutte in tutto il paese d`Egitto.
Nova Vulgata 41,20quae, devoratis et consumptis prioribus,
CEI 1974 Gn41,20 Le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche, quelle grasse.
Nova Vulgata nullum saturitatis dedere vestigium; sed simili macie et squalore torpebant. Evigilans, rursus sopore depressus,
21 Rursus sopore depressus - Adde (cfr. Syr)
CEI 1974 Gn41,21 Queste entrarono nel loro corpo, ma non si capiva che vi fossero entrate, perché il loro aspetto era brutto come prima. E mi svegliai.
Nova Vulgata 41,22vidi somnium: Septem spicae pullulabant in culmo uno plenae atque pulcherrimae.
CEI 1974 Gn41,22 Poi vidi nel sogno che sette spighe spuntavano da un solo stelo, piene e belle.
Nova Vulgata 41,23Aliae quoque septem tenues et percussae vento urente oriebantur e stipula;
CEI 1974 Gn41,23 Ma ecco sette spighe secche, vuote e arse dal vento d`oriente, spuntavano dopo quelle.
Nova Vulgata 41,24quae priorum pulchritudinem devoraverunt. Narravi coniectoribus somnium, et nemo est qui edisserat».
CEI 1974 Gn41,24 Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe belle. Io l`ho detto agli indovini, ma nessuno mi dà la spiegazione".
Nova Vulgata
41,25Respondit Ioseph: «Somnium regis unum est: quae facturus est, Deus ostendit pharaoni.
CEI 1974 Gn41,25 Allora Giuseppe disse al faraone: "Il sogno del faraone è uno solo: quello che Dio sta per fare, lo ha indicato al faraone.
Nova Vulgata 41,26Septem boves pulchrae et septem spicae plenae septem ubertatis anni sunt; eandemque vim somnii comprehendunt.
CEI 1974 Gn41,26 Le sette vacche belle sono sette anni e le sette spighe belle sono sette anni: è un solo sogno.
Nova Vulgata 41,27Septem quoque boves tenues atque macilentae, quae ascenderunt post eas, et septem spicae tenues et vento urente percussae septem anni sunt venturae famis,
CEI 1974 Gn41,27 E le sette vacche magre e brutte, che salgono dopo quelle, sono sette anni e le sette spighe vuote, arse dal vento d`oriente, sono sette anni: vi saranno sette anni di carestia.
Nova Vulgata 41,28qui hoc ordine complebuntur:
CEI 1974 Gn41,28 E` appunto ciò che ho detto al faraone: quanto Dio sta per fare, l`ha manifestato al faraone.
Nova Vulgata 41,29ecce septem anni venient fertilitatis magnae in universa terra Aegypti;
CEI 1974 Gn41,29 Ecco stanno per venire sette anni, in cui sarà grande abbondanza in tutto il paese d`Egitto.
Nova Vulgata 41,30quos sequentur septem anni alii tantae sterilitatis, ut oblivioni tradatur cuncta retro abundantia. Consumptura est enim fames omnem terram,
CEI 1974 Gn41,30 Poi a questi succederanno sette anni di carestia; si dimenticherà tutta quella abbondanza nel paese d`Egitto e la carestia consumerà il paese.
Nova Vulgata 41,31et ubertatis magnitudinem perditura est inopiae magnitudo.
CEI 1974 Gn41,31 Si dimenticherà che vi era stata l`abbondanza nel paese a causa della carestia venuta in seguito, perché sarà molto dura.
Nova Vulgata 41,32Quod autem vidisti secundo ad eandem rem pertinens somnium, firmitatis indicium est, eo quod fiat sermo Dei et velocius a Deo impleatur.
CEI 1974 Gn41,32 Quanto al fatto che il sogno del faraone si è ripetuto due volte, significa che la cosa è decisa da Dio e che Dio si affretta ad eseguirla.
Nova Vulgata
41,33Nunc ergo provideat rex virum intellegentem et sapientem et praeficiat eum terrae Aegypti
CEI 1974 Gn41,33 Il faraone pensi a trovare un uomo intelligente e saggio e lo metta a capo del paese d`Egitto.
Nova Vulgata 41,34constituatque praepositos per cunctas regiones et quintam partem fructuum per septem annos fertilitatis,
CEI 1974 Gn41,34 Il faraone inoltre proceda ad istituire funzionari sul paese, per prelevare un quinto sui prodotti del paese d`Egitto durante i sette anni di abbondanza.
Nova Vulgata 41,35qui iam nunc futuri sunt, congreget in horrea; et omne frumentum sub pharaonis potestate condatur serveturque in urbibus;
CEI 1974 Gn41,35 Essi raccoglieranno tutti i viveri di queste annate buone che stanno per venire, ammasseranno il grano sotto l`autorità del faraone e lo terranno in deposito nelle città.
Nova Vulgata 41,36et paretur futurae septem annorum fami, quae pressura est Aegyptum, et non consumetur terra inopia».
CEI 1974 Gn41,36 Questi viveri serviranno al paese di riserva per i sette anni di carestia che verranno nel paese d`Egitto; così il paese non sarà distrutto dalla carestia".


Giuseppe nominato vicerè di Egitto. -
Nova Vulgata
41,37Placuit pharaoni consilium et cunctis ministris eius.
CEI 1974 Gn41,37 La cosa piacque al faraone e a tutti i suoi ministri.
Nova Vulgata 41,38Locutusque est ad eos: «Num invenire poterimus talem virum, qui spiritu Dei plenus sit?».
CEI 1974 Gn41,38 Il faraone disse ai ministri: "Potremo trovare un uomo come questo, in cui sia lo spirito di Dio?".
Nova Vulgata 41,39Dixit ergo ad Ioseph: «Quia ostendit tibi Deus omnia, quae locutus es, numquid sapientiorem et consimilem tui invenire potero?
CEI 1974 Gn41,39 E il faraone disse a Giuseppe: "Dal momento che Dio ti ha manifestato tutto questo, nessuno è intelligente e saggio come te.
Nova Vulgata 41,40Tu eris super domum meam, et ad tui oris imperium cunctus populus meus oboediet; uno tantum regni solio te praecedam».
CEI 1974 Gn41,40 Tu stesso sarai il mio maggiordomo e ai tuoi ordini si schiererà tutto il mio popolo: solo per il trono io sarò più grande di te".
Nova Vulgata 41,41Dixitque rursus pharao ad Ioseph: «Ecce, constitui te super universam terram Aegypti». 
CEI 1974 Gn41,41 Il faraone disse a Giuseppe: "Ecco, io ti metto a capo di tutto il paese d`Egitto".
Nova Vulgata
41,42Tulitque anulum de manu sua et dedit eum in manu eius; vestivitque eum stola byssina et collo torquem auream circumposuit.
CEI 1974 Gn Il faraone si tolse di mano l`anello e lo pose sulla mano di Giuseppe; lo rivestì di abiti di lino finissimo e gli pose al collo un monile d`oro.
41,42 Anello e collana erano insegne del potere.
Nova Vulgata 41,43Fecitque eum ascendere super currum suum secundum, clamante praecone: «Abrech!», ut omnes coram eo genuflecterent et praepositum esse scirent universae terrae Aegypti.
CEI 1974 Gn41,43 Lo fece montare sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: "Abrech". E così lo si stabilì su tutto il paese d`Egitto.
Nova Vulgata
41,44Dixit quoque rex ad Ioseph: «Ego sum pharao; absque tuo imperio non movebit quisquam manum aut pedem in omni terra Aegypti».
CEI 1974 Gn41,44 Poi il faraone disse a Giuseppe: "Sono il faraone, ma senza il tuo permesso nessuno potrà alzare la mano o il piede in tutto il paese d`Egitto".
Nova Vulgata 41,45Vertitque nomen eius et vocavit eum lingua Aegyptiaca Saphaneth Phanec (quod interpretatur Salvator mundi) deditque illi uxorem Aseneth filiam Putiphare sacerdotis Heliopoleos.
    Egressus est itaque Ioseph ad terram Aegypti
CEI 1974 Gn E il faraone chiamò Giuseppe Zafnat-Paneach e gli diede in moglie Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. Giuseppe uscì per tutto il paese d`Egitto.
41,45 Zafnat-Paneach in egiziano significa 'Dio dice: è vivente'. On, Eliopoli, era il centro del culto del dio Ra, il sole.
Nova Vulgata 41,46―­ triginta autem annorum erat quando stetit in conspectu regis pharaonis ­― et circuivit omnes regiones Aegypti.
CEI 1974 Gn41,46 Giuseppe aveva trent`anni quando si presentò al faraone re d`Egitto.
Poi Giuseppe si allontanò dal faraone e percorse tutto il paese d`Egitto.
Nova Vulgata
41,47Venitque fertilitas septem annorum, et segetes congregavit in horrea Aegypti
CEI 1974 Gn41,47 Durante i sette anni di abbondanza la terra produsse a profusione.
Nova Vulgata 41,48condens in singulis urbibus frumentum camporum in circuitu.
CEI 1974 Gn41,48 Egli raccolse tutti i viveri dei sette anni, nei quali c`era stata l`abbondanza nel paese d`Egitto, e ripose i viveri nelle città, cioè in ogni città ripose i viveri della campagna circostante.
Nova Vulgata 41,49Tantaque fuit abundantia tritici, ut arenae maris coaequaretur, et copia mensuram excederet.
CEI 1974 Gn41,49 Giuseppe ammassò il grano come la sabbia del mare, in grandissima quantità, così che non se ne fece più il computo, perché era incalcolabile.
Nova Vulgata
41,50Nati sunt autem Ioseph filii duo, antequam veniret fames, quos ei peperit Aseneth filia Putiphare sacerdotis Heliopoleos.
CEI 1974 Gn41,50 Intanto nacquero a Giuseppe due figli, prima che venisse l`anno della carestia; glieli partorì Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On.
Nova Vulgata 41,51Vocavitque nomen primogeniti Manasses dicens: «Oblivisci me fecit Deus omnium laborum meorum et domus patris mei».
CEI 1974 Gn41,51 Giuseppe chiamò il primogenito Manasse, "perché - disse - Dio mi ha fatto dimenticare ogni affanno e tutta la casa di mio padre".
Nova Vulgata 41,52Nomen quoque secundi appellavit Ephraim dicens: «Crescere me fecit Deus in terra paupertatis meae».
CEI 1974 Gn41,52 E il secondo lo chiamò Efraim, "perché - disse - Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia afflizione".
Nova Vulgata
41,53Igitur, transactis septem annis ubertatis, qui fuerant in Aegypto,
CEI 1974 Gn41,53 Finirono i sette anni di abbondanza nel paese d`Egitto
Nova Vulgata 41,54coeperunt venire septem anni inopiae, quos praedixerat Ioseph, et in universo orbe fames praevaluit; in cuncta autem terra Aegypti erat panis.
CEI 1974 Gn41,54 e cominciarono i sette anni di carestia, come aveva detto Giuseppe. Ci fu carestia in tutti i paesi, ma in tutto l`Egitto c`era il pane.
Nova Vulgata 41,55Qua esuriente, clamavit populus ad pharaonem alimenta petens. Quibus ille respondit: «Ite ad Ioseph et, quidquid vobis dixerit, facite».
CEI 1974 Gn41,55 Poi anche tutto il paese d`Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo gridò al faraone per avere il pane. Il faraone disse a tutti gli Egiziani: "Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà".
Nova Vulgata Et invaluit fames in omni terra Aegypti; aperuitque Ioseph universa horrea et vendebat Aegyptiis; nam et illos oppresserat fames.
56 Et vendebat - Lege cum Sam, Gr, Syr et Vg wajjašbēr, cfr. 42,6; TM wajjšbōr (frumentum emit?)
CEI 1974 Gn41,56 La carestia dominava su tutta la terra. Allora Giuseppe aprì tutti i depositi in cui vi era grano e vendette il grano agli Egiziani, mentre la carestia si aggravava in Egitto.
Nova Vulgata 41,57Omnesque provinciae veniebant in Aegyptum, ut emerent escas apud Ioseph, quia inopia invaluerat in universa terra.
CEI 1974 Gn41,57 E da tutti i paesi venivano in Egitto per acquistare grano da Giuseppe, perché la carestia infieriva su tutta la terra.