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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Genesis - 38

Genesis

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Interconfessionale

Nova Vulgata 38 38,1Eo tempore descendens Iudas a fratribus suis divertit ad virum Odollamitem nomine Hiram.
Interconfessionale GnIn quel tempo Giuda si separò dai suoi fratelli e andò ad abitare da un uomo di Adullàm, che si chiamava Chira.
Rimandi
38,1-30 i discendenti di Giuda 46,12; Nm 26,19-21; 1 Cr 2,3-4.
Note al Testo
38,1 Adullàm: località a circa 25 km a sud-ovest di Gerusalemme.
Nova Vulgata 38,2Viditque ibi filiam hominis Chananaei vocabulo Sue et, accepta uxore, ingressus est ad eam.
Interconfessionale Gn38,2Qui Giuda vide una figlia di un tale di nome Sua, cananeo, la prese per moglie e si unì a lei.
Nova Vulgata Quae concepit et peperit filium vocavitque nomen eius Her.
3 Vocavitque (mulier) - Lege cum Sam, Gr et Targ wattiqrā’; TM «et vocavit (Iudas)»
Interconfessionale Gn38,3Essa rimase incinta e diede alla luce un figlio che Giuda chiamò Er.
Nova Vulgata 38,4Rursumque concepto fetu, natum filium nominavit Onan.
Interconfessionale Gn38,4Poi rimase di nuovo incinta e partorì un figlio che fu chiamato Onan.
Nova Vulgata Tertium quoque peperit, quem appellavit Sela. Ipsa autem erat in Chasib, quando peperit illum.
5 Ipsa autem - Lege cum Gr wekî’; TM «et ipse erat»
Interconfessionale GnPoi diede ancora alla luce un altro figlio, che chiamò Sela. Giuda si trovava a Chezìb quando nacque Sela.
Note al Testo
38,5 Chezìb: si tratta probabilmente della stessa località denominata Aczib in Michea 1,14. Si trovava nei dintorni di Adullàm (vedi v. 1).
Nova Vulgata
38,6Dedit autem Iudas uxorem primogenito suo Her nomine Thamar.
Interconfessionale Gn38,6Giuda, per il suo primogenito Er, scelse una moglie che si chiamava Tamar.
Nova Vulgata 38,7Fuit quoque Her primogenitus Iudae nequam in conspectu Domini, et ab eo occisus est.
Interconfessionale Gn38,7Ma Er, primogenito di Giuda, non si comportava bene dinanzi al Signore, e il Signore lo fece morire.
Nova Vulgata 38,8Dixit ergo Iudas ad Onan: «Ingredere ad uxorem fratris tui et sociare illi, ut suscites semen fratri tuo».
Interconfessionale GnAllora Giuda disse a Onan: «Unisciti alla moglie di tuo fratello, compi verso di lei il tuo dovere di cognato e fa’ nascere una discendenza per tuo fratello».
Note al Testo
38,8 discendenza per tuo fratello: si tratta qui dell’osservanza della legge detta del «levirato», che troviamo formulata in Deuteronomio 25,5-6 (vedi Matteo 22,24).
Nova Vulgata 38,9Ille, sciens non sibi nasci hunc filium, introiens ad uxorem fratris sui semen fundebat in terram, ne proles fratris nomine nasceretur.
Interconfessionale Gn38,9Onan sapeva che se fosse nato un figlio non sarebbe stato suo. Perciò ogni volta che aveva un rapporto con sua cognata disperdeva per terra il seme e così impediva il concepimento e non dava una discendenza al fratello.
Nova Vulgata 38,10Et idcirco occidit et eum Dominus, quod rem detestabilem fecerat. 
Interconfessionale Gn38,10Questo suo modo di fare non piacque al Signore che fece morire anche lui.
Nova Vulgata 38,11Quam ob rem dixit Iudas Thamar nurui suae: «Esto vidua in domo patris tui, donec crescat Sela filius meus». Timebat, enim, ne et ipse moreretur sicut fratres eius. Quae abiit et habitavit in domo patris sui.
Interconfessionale GnAllora Giuda disse a Tamar, sua nuora:
«Torna alla casa di tuo padre e resta vedova finché mio figlio Sela sarà cresciuto».
Diceva così perché temeva che anche Sela dovesse morire. Tamar ritornò alla casa di suo padre.
Rimandi
38,11 resta vedova… Rt 1,11-13.
Nova Vulgata
38,12Evolutis autem multis diebus, mortua est filia Sue uxor Iudae. Qui, post luctum consolatione suscepta, ascendebat ad tonsores ovium suarum ipse et Hiras amicus suus Odollamites in Thamnam.
Interconfessionale Gn38,12Dopo molto tempo morì la moglie di Giuda, figlia di Sua. Terminato il lutto, Giuda, con il suo amico Chira l’Adullamita, andò a Timna da quelli che tosavano le sue pecore.
Nova Vulgata 38,13Nuntiatumque est Thamar quod socer illius ascenderet in Thamnam ad tondendas oves.
Interconfessionale Gn38,13Tamar ne fu informata. Le dissero: «Tuo suocero si reca a Timna per la tosatura delle sue pecore».
Nova Vulgata 38,14Quae, depositis viduitatis vestibus, cooperuit se velo et, mutato habitu, sedit in porta Enaim in via, quae ducit Thamnam; eo quod crevisset Sela, et non eum accepisset maritum.
Interconfessionale Gn38,14Tamar aveva visto che Sela era cresciuto, ma che lei non gli era stata data in moglie. Allora si tolse gli abiti da vedova, si vestì di un velo nel quale si avvolse completamente e si mise seduta all’ingresso del territorio di Enàim, che si trova sulla via che porta a Timna.
Nova Vulgata 38,15Quam cum vidisset Iudas, suspicatus est esse meretricem; operuerat enim vultum suum.
Interconfessionale Gn38,15Giuda la vide e pensò che fosse una prostituta perché aveva la faccia coperta dal velo.
Nova Vulgata 38,16Declinansque ad eam in via ait: «Veni, coeam tecum»; nesciebat enim quod nurus sua esset. Qua respondente: «Quid mihi dabis, ut fruaris concubitu meo?»,
Interconfessionale Gn38,16Non sapeva che era sua nuora. Si avvicinò a lei e le disse:
— Permettimi di venire con te.
— Che cosa mi darai per venire con me? — gli rispose Tamar.
Nova Vulgata 38,17dixit: «Mittam tibi haedum de gregibus». Rursum illa dicente: «Si dederis mihi arrabonem, donec mittas illum»,
Interconfessionale Gn38,17— Ti manderò un capretto del mio gregge — le promise Giuda.
— Però mi lascerai un pegno finché tu non me lo avrai mandato — disse lei.
Nova Vulgata 38,18ait Iudas: «Quid vis tibi pro arrabone dari?». Respondit: «Sigillum tuum et funiculum et baculum, quem manu tenes». Et dedit ei. In coitu cum eo mulier concepit
Interconfessionale GnLui le rispose:
— Che pegno ti devo dare?
E lei:
— Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano.
Giuda glieli diede e si unì a lei che rimase incinta.
Note al Testo
38,18 Il sigillo era portato appeso al collo o alla cintura e poteva servire per apporre la propria firma; assieme agli altri due oggetti qui menzionati (cordone e bastone) costituiva un segno di identificazione di una persona di rango elevato.
Nova Vulgata 38,19et surgens abiit; depositoque velo, induta est viduitatis vestibus.
Interconfessionale Gn38,19Poi Tamar se ne andò. Si tolse il velo e si rimise i vestiti da vedova.
Nova Vulgata
38,20Misit autem Iudas haedum per amicum suum Odollamitem, ut reciperet pignus, quod dederat mulieri. Qui cum non invenisset eam,
Interconfessionale Gn38,20Più tardi Giuda mandò il suo amico adullamita a portare il capretto e a riprendere il pegno dato a quella donna. Ma egli non la trovò!
Nova Vulgata 38,21interrogavit homines loci illius: «Ubi est meretrix, quae sedebat in Enaim in via?». Respondentibus cunctis: «Non fuit in loco isto meretrix»,
Interconfessionale Gn38,21Domandò agli uomini del luogo dove abitava:
— Dov’è quella prostituta che stava a Enàim, sulla strada?
— Lì non c’è mai stata alcuna prostituta — risposero.
Nova Vulgata 38,22reversus est ad Iudam et dixit ei: «Non inveni eam; sed et homines loci illius dixerunt mihi numquam ibi sedisse scortum».
Interconfessionale Gn38,22Egli tornò da Giuda e gli disse:
— Non l’ho trovata! E per di più la gente di quel luogo mi ha assicurato che lì non c’è mai stata una prostituta.
Nova Vulgata 38,23Ait Iudas: «Habeat sibi; ne simus in ludibrium. Ego misi haedum, quem promiseram, et tu non invenisti eam».
Interconfessionale Gn38,23Allora Giuda disse:
— Si tenga pure il pegno, altrimenti qualcuno riderà di noi. Io, il capretto gliel’ho mandato davvero, ma tu non l’hai trovata!
Nova Vulgata
38,24Ecce autem post tres menses nuntiaverunt Iudae dicentes: «Fornicata est Thamar nurus tua et gravida est ex fornicatione». Dixitque Iudas: «Producite eam, ut comburatur».
Interconfessionale GnCirca tre mesi dopo qualcuno disse a Giuda:
— Tamar, tua nuora, si è prostituita ed è rimasta incinta.
Allora Giuda disse:
— Portatela fuori e che sia bruciata viva.
Rimandi
38,24 sia bruciata Lv 21,9; Ger 29,22-23.
Nova Vulgata 38,25Quae cum educeretur ad poenam, misit ad socerum suum dicens: «De viro, cuius haec sunt, concepi; cognosce cuius sit sigillum et funiculus et baculus».
Interconfessionale Gn38,25La stavano portando fuori quando essa mandò a dire a suo suocero:
— Sono incinta dell’uomo al quale appartengono questi oggetti. Guardali bene! — aggiunse: — A chi appartengono questo sigillo, questo cordone e questo bastone?
Nova Vulgata 38,26Qui, agnitis pignoribus, ait: «Iustior me est, quia non tradidi eam Sela filio meo». Attamen ultra non cognovit illam.
Interconfessionale GnGiuda li riconobbe ed esclamò:
— Ha ragione lei. Il torto è mio, perché non l’ho data in moglie a mio figlio Sela.
E non ebbe più rapporti con lei.
Rimandi
38,26 Ha ragione lei 1 Sam 24,18.
Nova Vulgata
38,27Instante autem partu, apparuerunt gemini in utero; atque in ipsa effusione infantium unus protulit manum, in qua obstetrix ligavit coccinum dicens:
Interconfessionale Gn38,27Quando giunse il tempo di partorire ecco che Tamar aveva in grembo due gemelli.
Nova Vulgata 38,28«Iste egressus est prior».
Interconfessionale Gn38,28Mentre partoriva uno sporse una mano e la levatrice la prese, vi legò un filo rosso e disse: «Questo è uscito per primo».
Nova Vulgata 38,29Illo vero retrahente manum, egressus est frater eius; dixitque mulier: «Qualem rupisti tibi rupturam?». Et ob hanc causam vocatum est nomen eius Phares (id est Ruptura).
Interconfessionale GnMa quegli ritirò la mano e uscì prima suo fratello. La levatrice disse: «Perché ti sei aperto una breccia?».
Per questo motivo fu chiamato Peres (Breccia).
Rimandi
38,29 Peres Rt 4,12.18; Mt 1,3.
Note al Testo
38,29 Breccia: dal clan di Peres (= Breccia) uscirà, tramite Rut (vedi Rut 4,18-22), il futuro re Davide.
Nova Vulgata 38,30Postea egressus est frater eius, in cuius manu erat coccinum; qui appellatus est Zara (id est Ortus solis).
Interconfessionale GnPoi uscì suo fratello che aveva il filo rosso legato alla mano e fu chiamato Zerach.
Note al Testo
38,30 Zerach: nell’ebraico vi è probabilmente un gioco di parole fra il nome Zerach e lo stesso termine che in alcune lingue dell’Antico Oriente ricorda il colore rosso del sole che sorge.