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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Ecclesiasticus - 50

Ecclesiasticus

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CEI 2008

Nova Vulgata 50 50,1Simon, Oniae filius, sacerdos magnus,
qui in vita sua suffulsit domum
et in diebus suis corroboravit templum.
CEI 2008 Sir Simone, figlio di Onia, sommo sacerdote,
nella sua vita riparò il tempio
e nei suoi giorni consolidò il santuario.
50,1

50,29cd NVg omette.


 Il sommo sacerdote Simone
 Nell’elogio degli antenati viene inserito anche il sommo sacerdote Simone, che esercitò il ministero tra il 220 e il 195 circa. Viene lodato per le sue grandi opere (vv. 1-4) ma soprattutto per lo splendore che traspare dalla sua figura sacerdotale.
Il testo ebraico reca: “Simone, figlio di Iohanan, il sacerdote”.
Nova Vulgata
50,2Templi etiam altitudo ab ipso fundata est,
substructura elata parietis templi.
CEI 2008 Sir50,2Da lui furono poste le fondamenta del doppio muro,
l'elevato contrafforte della cinta del tempio.
Nova Vulgata
50,3In diebus ipsius excisa est piscina aquarum,
lacus, quasi maris superficies eius.
CEI 2008 Sir50,3Nei suoi giorni fu scavato il deposito per le acque,
un serbatoio grande come il mare.
Nova Vulgata
50,4Qui curavit gentem suam a latrone
et firmavit eam ab obsidione.
CEI 2008 Sir50,4Avendo premura d'impedire la caduta del suo popolo,
fortificò la città nell'assedio.
Nova Vulgata
50,5Quam gloriosus apparuit, cum prospiceret e tabernaculo
in egressu domus velamenti!
CEI 2008 Sir50,5Com'era glorioso quando si affacciava dal tempio,
quando usciva dal santuario dietro il velo!
Nova Vulgata
50,6Quasi stella matutina in medio nebulae
et quasi luna plena in diebus festi
CEI 2008 Sir50,6Come astro mattutino in mezzo alle nubi,
come la luna nei giorni in cui è piena,
Nova Vulgata
50,7et quasi sol refulgens super templum Dei.
CEI 2008 Sir50,7come sole sfolgorante sul tempio dell'Altissimo,
come arcobaleno splendente fra nubi di gloria,
Nova Vulgata
50,8Quasi arcus refulgens inter nebulas gloriae
et quasi flos rosarum in diebus vernis
et quasi lilia, quae sunt in transitu aquae,
et quasi flos Libani in diebus aestatis;
CEI 2008 Sir50,8come rosa fiorita nei giorni di primavera,
come giglio lungo i corsi d'acqua,
come germoglio del Libano nei giorni d'estate,
Nova Vulgata
50,9quasi ignis effulgens et tus ardens in igne,
CEI 2008 Sir50,9come fuoco e incenso su un braciere,
come vaso d'oro massiccio,
ornato con ogni specie di pietre preziose,
Nova Vulgata
50,10quasi vas auri solidum
ornatum omni lapide pretioso,
CEI 2008 Sir50,10come ulivo che fa germogliare i frutti
e come cipresso svettante tra le nuvole.
Nova Vulgata
50,11quasi oliva pullulans fructibus
et cupressus in nubes se extollens,
in accipiendo ipsum stolam gloriae
et vestiri eum in consummationem magnificentiae.
CEI 2008 Sir50,11Quando indossava i paramenti gloriosi,
egli era rivestito di perfetto splendore,
quando saliva il santo altare dei sacrifici,
riempiva di gloria l'intero santuario.
Nova Vulgata
50,12In ascensu altaris sancti,
cum gloriam daret peribolo sanctuarii
CEI 2008 Sir50,12Quando riceveva le parti delle vittime dalle mani dei sacerdoti,
egli stava presso il braciere dell'altare:
intorno a lui c'era la corona di fratelli,
simili a fronde di cedri nel Libano,
che lo circondavano come fusti di palme;
Nova Vulgata
50,13et acciperet partes de manu sacerdotum,
et ipse stans iuxta aram,
et circa illum corona fratrum,
quasi plantatio cedri in monte Libano,
CEI 2008 Sir50,13tutti i figli di Aronne nella loro gloria,
e con le offerte del Signore nelle loro mani,
stavano davanti a tutta l'assemblea d'Israele,
Nova Vulgata
50,14sic circa illum steterunt quasi rami palmae
omnes filii Aaron in gloria sua.
CEI 2008 Sir50,14ed egli compiva il rito liturgico sugli altari,
preparando l'offerta dell'Altissimo onnipotente.
Nova Vulgata
50,15Oblatio autem Domini in manibus ipsorum
coram omni synagoga Israel,
et consummatione fungens in ara,
ordinans oblationem Omnipotentis.
CEI 2008 Sir50,15Egli stendeva la sua mano sulla coppa
e versava sangue di uva,
lo spargeva alle basi dell'altare
come profumo soave all'Altissimo, re di tutte le cose.
Nova Vulgata
50,16Porrexit manum suam in libatione
et libavit de sanguine uvae;
CEI 2008 Sir50,16Allora i figli di Aronne alzavano la voce,
suonavano le trombe di metallo lavorato
e facevano udire un suono potente
come memoriale davanti all'Altissimo.
Nova Vulgata
50,17Porrexit manum suam in libatione
et libavit de sanguine uvae;
CEI 2008 Sir50,17Allora tutto il popolo insieme si affrettava
e si prostravano con la faccia a terra,
per adorare il loro Signore,
Dio onnipotente e altissimo.
Nova Vulgata
50,18Tunc exclamaverunt filii Aaron,
in tubis productilibus sonuerunt
et auditam fecerunt vocem magnam
in memoriam coram Deo altissimo.
CEI 2008 Sir50,18E i cantori intonavano canti di lodi,
e grandioso risuonava il canto e pieno di dolcezza.
Nova Vulgata
50,19Tunc omnis populus simul properaverunt
et ceciderunt in faciem super terram
adorare Dominum Deum suum
et dare preces omnipotenti Deo excelso.
CEI 2008 Sir50,19Il popolo supplicava il Signore altissimo,
in preghiera davanti al Misericordioso,
finché fosse compiuto il servizio del Signore
e fosse terminata la sua liturgia.
Nova Vulgata
50,20Et laudaverunt psallentes in vocibus suis,
et magnus resonabat cantus suavitatis plenus.
CEI 2008 Sir50,20Allora, scendendo, egli alzava le sue mani
su tutta l'assemblea dei figli d'Israele,
per dare con le sue labbra la benedizione del Signore
e per gloriarsi del nome di lui.
Nova Vulgata
50,21Et rogavit populus Dominum excelsum in prece coram Misericorde,
usque dum perfectus est honor Domini;
et munus suum perfecerunt.
CEI 2008 Sir50,21Tutti si prostravano di nuovo
per ricevere la benedizione dell'Altissimo.

Nova Vulgata
50,22Tunc descendens manus suas extulit
in omnem congregationem filiorum Israel
dare benedictionem Domini in labiis suis
et in nomine ipsius gloriari;
CEI 2008 SirE ora benedite il Dio dell'universo,
che compie in ogni luogo grandi cose,
che fa crescere i nostri giorni fin dal seno materno,
e agisce con noi secondo la sua misericordia.
50,22-24 Invito alla lode
Nova Vulgata
50,23et iteraverunt adorationem suam,
ut acciperent benedictionem Altissimi.
CEI 2008 Sir50,23Ci conceda la gioia del cuore
e ci sia pace nei nostri giorni
in Israele, ora e sempre.
Nova Vulgata
50,24Et nunc benedicite Deum omnium,
qui magna facit in omni terra,
exaltans dies nostros a ventre matris nostrae
et faciens nobiscum secundum suam misericordiam.
CEI 2008 SirLa sua misericordia resti fedelmente con noi
e ci riscatti nei nostri giorni.

50,24 a Il testo ebraico reca: “La sua misericordia resti fedelmente con Simone”.
Nova Vulgata
50,25Det nobis iucunditatem cordis
et fieri pacem in diebus nostris in Israel per dies sempiternos;
CEI 2008 SirContro due popoli la mia anima è irritata,
il terzo non è neppure un popolo:
50,25-26  Tre popoli detestati
 Questa inaspettata polemica, espressa con un proverbio numerico, è rivolta contro popoli che erano nemici storici d’Israele.
Nova Vulgata
50,26credere Israel nobiscum esse Dei misericordiam,
ut liberet nos in diebus nostris.
CEI 2008 Sirquanti abitano sul monte di Samaria e i Filistei
e il popolo stolto che abita a Sichem.

50,26 Gli abitanti di Sichem sono i Samaritani. Nel testo greco si citano così due volte gli stessi Samaritani; probabilmente c’è un errore di trascrizione. Il testo ebraico, invece di sul monte di Samaria, reca Seir, ossia Edom.
Nova Vulgata
50,27Duas gentes odit anima mea,
tertia autem non est quidem gens:
CEI 2008 SirUna dottrina d'intelligenza e di scienza
ha condensato in questo libro
Gesù, figlio di Sira, figlio di Eleàzaro, di Gerusalemme,
che ha riversato come pioggia la sapienza dal cuore.
50,27-29  Conclusione del libro
 L’autore presenta se stesso (cosa singolare nell’AT), indicando il proprio nome e la propria funzione di maestro.
c Il testo ebraico reca: “Simone, figlio di Gesù, figlio di Eleàzaro, figlio di Sira”.
Nova Vulgata
50,28qui sedent in monte Seir et Philisthim
et stultus populus, qui habitat in Sichimis.
CEI 2008 Sir50,28Beato chi medita queste cose
e colui che, fissandole nel suo cuore, diventa saggio;
Nova Vulgata
50,29Doctrinam sapientiae et disciplinae
scripsit in codice isto Iesus filius Sirach, Ierosolymita,
qui effudit sapientiam de corde suo.
CEI 2008 Sir50,29se le metterà in pratica, sarà forte in tutto,
perché la luce del Signore sarà la sua strada.
A chi gli è fedele egli dà la sapienza.
Benedetto il Signore per sempre. Amen, amen.

 
Nova Vulgata
50,30Beatus, qui in istis versatur sermonibus;
qui ponit illa in corde suo, sapiens erit semper.
Nova Vulgata
50,31Si enim haec fecerit, ad omnia valebit,
quia timor Domini vestigium eius est.