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Nova Vulgata

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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Ecclesiasticus - 25

Ecclesiasticus

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Interconfessionale

Nova Vulgata 25 In tribus placitum est spiritui meo,

quae sunt probata coram Deo et hominibus:

Gr II: 16
La: 35b
Syr: 36b
Interconfessionale SirDi tre cose mi sono adornata e mi faccio bella
agli occhi del Signore e degli uomini:
la comprensione tra fratelli, l’amicizia tra vicini di casa,
moglie e marito che vanno d’accordo.
Note al Testo
25,1 Di tre cose… bella: così il testo greco, per il quale continua ancora qui il discorso della sapienza. Il testo dell’antica versione siriaca dice invece: Vi sono tre cose che incantano la mia anima e che sono belle.
Nova Vulgata
25,2concordia fratrum et amor proximorum

et vir et mulier bene sibi consentientes.

Interconfessionale Sir25,2Invece non posso sopportare tre tipi di persone,
perché il loro comportamento mi irrita al massimo:
il povero quand’è arrogante, il ricco quand’è falso
e un vecchio che, nella sua stupidità, fa adulterio.
Nova Vulgata
25,3Tres species odivit anima mea,

et aggravor valde animae illorum:

Interconfessionale Sir25,3Se non hai raccolto da giovane,
cosa ti troverai in mano da vecchio?
Nova Vulgata
25,4pauperem superbum, divitem mendacem,

senem fatuum et insensatum.

Interconfessionale Sir25,4Chi ha i capelli bianchi mostri buon senso,
chi è avanti negli anni dia sempre buoni consigli.
Nova Vulgata
25,5In iuventute tua non congregasti;

quomodo in senectute tua invenies?

Interconfessionale SirCome è bella la sapienza negli anziani,
la capacità di riflettere e di decidere negli uomini importanti.
Rimandi
25,5 la sapienza conviene agli anziani Sap 4,8-9.
Nova Vulgata
25,6Quam speciosum canitiei iudicium,

et presbyteris cognoscere consilium!

Interconfessionale SirLa corona dell’anziano è la sua esperienza
e la fedeltà al Signore il suo vero motivo di gloria.
Rimandi
25,6 fierezza 9,16+. — fedeltà al (timore del) Signore 1,11+.
Nova Vulgata
25,7Quam speciosa veteranis sapientia,

et gloriosis intellectus et consilium!

Interconfessionale SirCi sono nove situazioni di vita che ritengo felici,
anzi ne devo aggiungere una decima:
felice chi è contento dei suoi figli
e chi durante la sua vita vede sconfitti i suoi nemici;
Rimandi
25,7-11 felici Sal 1,1+; 112,1+.
Nova Vulgata
25,8Corona senum multa peritia,

et gloria illorum timor Dei.

Interconfessionale Sirfelice l’uomo che vive accanto a una moglie intelligente,
chi non è mai stato tradito dalla lingua
e chi non ha dovuto seguire un padrone indegno;
Rimandi
25,8 moglie intelligente Prv 19,14. — la sua lingua non tradisce 14,1.
Note al Testo
25,8 L’ebraico e l’antica traduzione siriaca aggiungono: felice il contadino che per arare non mette insieme un asino e un bue, accoppiamento proibito dalla legge (vedi Levitico 19,19). Con questa aggiunta viene completato il numero delle dieci beatitudini annunziate al v. 7.
Nova Vulgata
25,9Novem insuspicabilia cordis magnificavi,

et decimum dicam in lingua hominibus:

Interconfessionale Sir25,9felice chi ha buon senso
e chi parla a persone ben disposte.
Nova Vulgata
25,10homo, qui iucundatur in filiis,

vivens et videns subversionem inimicorum suorum;

Interconfessionale Sir25,10Come è grande chi è arrivato alla sapienza!
Nessuno però è più grande di chi onora il Signore,
Nova Vulgata
25,11beatus, qui habitat cum muliere sensata

et non arat in bove et in asino simul;

et qui lingua sua non est lapsus,

et qui non servivit indigno se;

Interconfessionale Sirperché la fede nel Signore sta al di sopra di tutto.
L’uomo che la possiede
a quale altra cosa potrà paragonarla?
Rimandi
25,11 la fede nel Signore è al di sopra di tutto 23,27.
Nova Vulgata
25,12beatus, qui invenit amicum verum,

et qui enarrat iustitiam auri audienti;

Interconfessionale Sir25,12Rispettare il Signore è il primo passo per amarlo
e la fede è il primo passo per unirsi a lui.
Nova Vulgata
25,13quam magnus, qui invenit sapientiam et scientiam,

sed non est super timentem Dominum.

Interconfessionale SirSi può sopportare qualsiasi ferita, ma non una ferita al cuore,
qualsiasi cattiveria, ma non la cattiveria di una donna.
Rimandi
25,13-26 la donna cattiva 26,5-12.22-27; Prv 19,13+.
Nova Vulgata
25,14Timor Dei super omnia excedit;
Interconfessionale Sir25,14Si può sopportare ogni affronto, ma non quello di chi ti odia,
tutte le ingiustizie, ma non quelle dei nemici.
Nova Vulgata
25,15qui tenet illum, cui assimilabitur?
Interconfessionale Sir25,15Il veleno peggiore è quello del serpente
e la collera che più distrugge è quella della donna.
Nova Vulgata
25,16Timor Dei initium dilectionis eius;

fides autem initium adhaesionis ei.

Interconfessionale SirPreferirei stare con un leone o con un drago,
ma non con una donna cattiva.
Rimandi
25,16 stare con una donna cattiva Prv 21,9.19; 25,24.
Nova Vulgata
25,17Omnis plaga tristitia cordis est,

et omnis malitia nequitia mulieris.

Interconfessionale Sir25,17Quando si lascia prendere dalla cattiveria,
la donna cambia il suo aspetto:
il suo volto scuro la fa sembrare un orso;
Nova Vulgata
25,18Et omnem plagam et non plagam cordis;
Interconfessionale Sirsuo marito dovrà andare a sedersi a tavola dai vicini
e, pieno di amarezza, sarà costretto a piangere.
Note al Testo
25,18 sedersi a tavola: così si può intendere il testo greco, mentre l’ebraico e l’antica versione siriaca hanno semplicemente sedersi.
Nova Vulgata
25,19et omnem nequitiam et non nequitiam mulieris;
Interconfessionale Sir25,19Niente è peggiore della cattiveria della donna,
una donna così se la merita solo il peccatore.
Nova Vulgata
25,20et omnem calamitatem et non calamitatem odientium;
Interconfessionale Sir25,20Una strada sabbiosa in salita per i piedi di un vecchio:
ecco cos’è la donna chiacchierona per un marito tranquillo.
Nova Vulgata
25,21et omnem vindictam et non vindictam inimicorum.
Interconfessionale Sir25,21Non lasciarti sedurre da una bella donna
e non desiderare di conquistarla.
Nova Vulgata
25,22Non est venenum nequius super venenum colubri,
Interconfessionale Sir25,22Chi poi si fa mantenere da sua moglie
si aspetti scatti d’ira, insulti e disonore.
Nova Vulgata
25,23et non est ira super iram mulieris;

commorari leoni et draconi placebit

quam habitare cum muliere nequam.

Interconfessionale SirUna moglie cattiva umilia il marito,
lo rende scontento e lo ferisce al cuore.
Se la donna non fa contento il marito,
lui sarà fiacco e privo di vitalità.
Rimandi
25,23 non fa contento cfr. Prv 31,11-12.
Nova Vulgata
25,24Nequitia mulieris immutat faciem eius

et obscurat vultum eius tamquam ursus.

In medio proximorum eius accumbet vir eius
Interconfessionale SirLa storia del peccato è cominciata con una donna
e per causa sua tutti siamo destinati a morire.
Rimandi
25,24 la storia del peccato è cominciata Gn 3,1-6; 2 Cor 11,3; 1 Tm 2,14. — tutti siamo destinati a morire Gn 3,19.22.
Nova Vulgata
25,25et invitus suspirabit amare.
Interconfessionale Sir25,25Non lasciare che una cisterna si svuoti
e che una donna cattiva dica tutto quel che le sta dentro;
Nova Vulgata
25,26Parva omnis malitia prae malitia mulieris:

sors peccatorum cadat super illam.
Interconfessionale Sirse non fa quel che le dici
separati da lei e mandala via.
Note al Testo
25,26 Se non… dici: altri: Se non cammina al cenno della tua mano.
Nova Vulgata
25,27Sicut ascensus arenosus in pedibus veterani,

sic mulier linguata homini quieto.

Nova Vulgata
25,28Ne incidas in mulieris speciem

et non concupiscas mulieris opes.

Nova Vulgata
25,29Ira et irreverentia et confusio magna
Nova Vulgata
25,30mulier, si primatum habeat super virum suum.
Nova Vulgata
25,31Cor humile et facies tristis

et plaga cordis mulier nequam.

Nova Vulgata
25,32Manus debiles et genua dissoluta

mulier, quae non beatificat virum suum.

Nova Vulgata
25,33A muliere initium factum est peccati,

et per illam omnes morimur.

Nova Vulgata
25,34Non des aquae tuae exitum, nec modicum,

nec mulieri nequam veniam prodeundi.

Nova Vulgata
25,35Si non ambulaverit ad manum tuam,

confundet te in conspectu inimicorum;

Nova Vulgata
25,36a carnibus tuis abscinde illam

et dimitte illam de domo tua.